Cefaratti: “La demedicalizzazione dei 118 è un attentato alla salute”

Difficile commentare quello a cui stiamo assistendo nella nostra regione, in particolare nei centri di Castelmauro, Cerro al Volturno e Sant’Elia a Pianisi dove, da oggi, manca il personale medico per le ambulanze di primo intervento, con la sola presenza di un infermiere e due soccorritori. Le postazioni del 118, in questi paesi, saranno senza medici sino al termine di agosto, due mesi di assoluta agonia per i cittadini di questi centri, del circondario, e per tutti i turisti presenti in zona. Un attentato alla salute dei molisani, non ci sono altri termini, impossibile rispettare le tempistiche previste per il primo soccorso (circa 20 minuti) dove in caso di necessario intervento del medico si dovrà ricorrere allo specialista proveniente dalla postazione più vicina. Un problema che va risolto assolutamente, nel giro di pochissimo tempo.

In un periodo già complicato per la sanità, con l’emergenza covid ancora in corso, non è possibile, in alcun modo, demedicalizzare alcune strutture del 118, con la conseguenza di indebolire ancora di più un territorio vasto e carente di servizi. Le aree interne, già fortemente penalizzate in condizioni di normalità, vivono una situazione di panico non solo per mancanza di personale medico ma anche a livello organizzativo. Come ad esempio la problematica dei mezzi di soccorso. Nelle nostre realtà, spesso, capita che il mezzo di soccorso avanzato viene utilizzato per effettuare trasferimenti dal pronto soccorso ospedaliero ad altro ospedale, e non è disponibile per il 118. Secondo il Decreto Ministeriale 70 del 2015, i trasporti secondari programmati vengono affidati al 118 e la gestione degli stessi deve essere assolutamente separata dalla gestione dei servizi di soccorso sanitario urgente, condizione che non si verifica in Molise.

Ricordiamo, altresì, che ad oggi, a fronte delle 96 unità previste, per le postazioni del 118, ne sono in servizio solo 56, ed il recente bando, messo a punto tardivamente dalla cabina di regia dell’Asrem, per il reperimento di 25 medici da destinare alle postazioni di emergenza è andato praticamente a vuoto.

Un argomento che stiamo trattando in IV Commissione dopo aver recepito le istanze del territorio, in particolar modo in merito alla Medicina Territoriale. A mio parere va potenziata al più presto, perché il potenziamento dell’assistenza sul territorio può essere lo strumento essenziale per realizzare un sistema sanitario sostenibile, attento al ruolo fondamentale della prevenzione. Il Molise ha l’assoluta necessità di rivedere la medicina territoriale con il ribaltamento della visione degli attuali assetti, che vedono al centro l’ospedale e una periferia marginalizzata, dove il fulcro del sistema dovrà essere il territorio.

Per tutti questi motivi auspico un pronto intervento dei vertici dell’Asrem e dei Commissari per far fronte ad una situazione insostenibile e che mette a rischio la salute e la vita dei nostri concittadini. 

Vice Presidente del Consiglio Regionale Gianluca Cefaratti

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