Campitello/Primiani: l’incapacità di Toma mette a rischio il rilancio della stazione. Le soluzioni ci sono

La sentenza del Tar Molise, che ha annullato l’aggiudicazione della gara sugli impianti di risalita e l’impianto di innevamento della stazione sciistica di Campitello Matese, è il risultato dell’incapacità politica e amministrativa di chi è al vertice della Regione Molise.


Certo, la decisione può ancora essere impugnata davanti al Consiglio di Stato quindi non è definitiva, ma rischia di comportare altri ritardi e delinea un quadro sconcertante della gestione della procedura di gara di un servizio fondamentale per l’economia regionale.
Leggendo le motivazioni, infatti, sembra emergere che entrambe le società candidate non avessero tutti i requisiti per partecipare al bando, in pratica nessuna delle due poteva aggiudicarsi l’appalto.


Ciò conferma quanto avevamo denunciato nei mesi scorsi proprio in merito alle carenze dell’avviso pubblico e ai profili di illegittimità che poi hanno trovato puntuale conferma nella decisione del Tar.


Ora è tutto da rifare, a svantaggio degli operatori già fiaccati da mesi di chiusure e restrizioni.
L’improvvisazione e l’incapacità della Giunta regionale a programmare non possono continuare a frustrare le legittime ambizioni di un territorio. Il Molise ha tutto per essere all’altezza delle altre regioni d’Italia nel settore turistico invernale, ma serve che il presidente Toma e l’esecutivo regionale sblocchino l’impasse in cui si trovano Campitello e la Funivie Molise spa.


Vista l’urgenza, la soluzione tampone che proponiamo è rinnovare la governance di Funivie e poi affidare la gestione degli impianti solo per quest’anno alla stessa società, in modo da salvare la stagione sciistica.


Superata questa fase d’emergenza, che in Molise è anche politica e amministrativa, è chiaro che serviranno soluzioni definitive a tutto il comparto turistico ambientale. Serviranno programmazione e competenza, servirà una gestione degli impianti snella, razionalizzata, sicura ed efficiente, in grado di garantire sviluppo alle aree montane e a tutto il Molise.


Toma e l’assessore regionale competente, Vincenzo Cotugno, ascoltino le soluzioni che proponiamo, perché la mala gestio della Regione ha già fatto perdere troppo tempo agli operatori del settore, gettando il comparto nell’incertezza. C’è tanto da fare, anche perché proprio nel 2021 scade la manutenzione straordinaria ventennale e serve la verifica sugli impianti di tutti gli standard di sicurezza.


Non si perda altro tempo: il presidente convochi subito tutti gli stakeholder intorno ad un Tavolo tecnico; si mettano da parte le incomprensioni e si lavori con il solo obiettivo di riprogettare lo sviluppo del turismo invernale in Molise.

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