L’occhio che uccide/ Figliuolo, Gigione e Sapore di sale. Le ultime novità dall’Italia e dal Molise

Il generale Figliuolo ha posto come prossimo obiettivo il milione di vaccinazioni al giorno. Per fare questo, ed avere forniture adeguate, ha contattato il secondo Johnsson di Johnsson&Johnsson ed ha anche effettuato un esplorazione presso i laboratori di Garnier, casomai anche loro oltre allo shampoo avessero sviluppato vaccini anticovid

A chi gli faceva notare come la domenica puntualmente le dosi di vaccini inoculate scendessero mediamente del 30% il generale Figliuolo ha detto che non era colpa dei centri vaccinali ma di una scarsa adesione dei cittadini nei giorni festivi perché preferiscono il mare. A chi gli faceva notare che, sia per motivi puramente metereologici sia per motivi di restrizioni pandemiche il mare nel periodo tra marzo e maggio non è meta gettonatissima Figliuolo ha ribadito che si tratta di uno stato mentale, la gente la domenica ha voglia di mare, mette l’ombrellone sul balcone e non ha voglia di vaccinarsi

Il generale Figliuolo nella sua visita in Molise insieme al capo della Protezione civile Curcio sarà presente presso i cantieri della Bifernina che da giugno, considerate le lunghe soste previste, potrebbero diventare centri vaccinali disponibili per tutti coloro che, tra un semaforo ed un altro, volessero farsi inoculare

Dopo la forte e controversa presa di posizione di Fedez contro la Lega anche il centro sinistra molisano sta cercando un artista che possa fare da testimonial e da portabandiera delle sue idee e delle sue lotte identitarie. Contatti sarebbero già in corso con Gigione

Continua l’attenzione dei media nazionale verso il Molise e le sue risorse turistiche. Dopo i numerosi servizi televisivi dedicati alle splendide opportunità che la regione offre sembra sia la volta del cinema. Per il prequel di Sapore di sale, dedicato ai genitori dei personaggi che hanno dato vita al famosissimo film degli anni 80 sarebbe stato scelto il lungomare di Termoli. “Da come abbiamo visto – spiegano dalla produzione- le strutture sono rimaste praticamente le stesse di quelle degli anni 70, adeguatamente vetuste, in alcuni casi cascanti e questo è un bel risparmio per la produzione. Si tratta di un museo a cielo aperto, un come eravamo, quasi uno scenario da documentario d’epoca. I titolari dei lidi nella gran parte dei casi hanno lasciato tutto come era 50 anni fa, non hanno aggiunto niente, nessuna innovazione, alcuni hanno addirittura ancora i bagni alla turca: se ci fosse Federico Fellini impazzirebbe”.

Aigor

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