Neuromed e Mario Negri: Eccellenze che si incontrano per onorare la ricerca

Una giornata interamente trascorsa in Molise per Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto Mario Negri ma soprattutto un uomo che da cinquant’anni dedica ogni singolo giorno della sua vita alla ricerca e alla divulgazione della scienza. Un giorno in cui l’esimio bergamasco ha potuto apprezzare la bellezza di questa regione e dei suoi paesaggi e durante il quale  ha potuto parlare con giovani e brillanti ricercatori e soprattutto con coloro che da poco hanno accolto la ricerca nella loro vita: gli studenti. Infatti l’illustre ospite, alle ore 15.00,  ha tenuto una lezione tutta dedicata a loro sul  “Ruolo dell’accademia nello sviluppo e nell’utilizzo dei farmaci”, un vero e proprio dialogo con un luminare che ha destato molto interesse tra i ragazzi.

Il nome di Garattini è spesso associato a  numerose cariche (Fondatore dell’European organization for research on treatment of cancer,  Presidente e Membro di istituzioni come Cnr, Oms, Consiglio superiore di sanità e delle principali associazioni e organizzazioni internazionali del mondo dei farmaci, Grand’ Ufficiale della Repubblica Italiana, autore di 1.329 pubblicazioni delle quali 890 scientifiche e 439 divulgative), ma di persona appare socievole e brillante, appassionato, cordiale e di una curiosità coinvolgente che comprende numerosi aspetti dello scibile umano dall’epidemiologia, alla cancerologia, chemioterapia e immunologia dei tumori, neuropsicofarmacologia, farmacologia cardiovascolare e renale.
“Conoscevo Neuromed di fama – afferma Silvio Garattini- ho trovato laboratori attrezzati, tecnologia innovativa, un ambiente molto giovane con ricercatori motivati. Ci sono molte analogie con il Mario Negri, abbiamo in comune molte tecniche e viviamo insieme molti problemi per onorare la ricerca. Sono queste visite che fanno nascere produttive collaborazioni.
Nel nostro Paese la ricerca è sempre stata come Cenerentola, trascurata e non integrata nella cultura. La ricerca invece ci permette di aumentare la conoscenza e questa conoscenza è utilizzata in modo pratico per aiutare i pazienti a migliorare la loro qualità di vita. I fondi in Italia dedicati alla ricerca sono scarsi. La pensiamo come una spesa e non come un investimento. Ma l’Europa ben sa che per ogni euro che investiamo in ricerca ne ricaviamo ben ventitrè. L’ Italia dovrebbe investire in ricerca perché solo attraverso l’innovazione possiamo realizzare prodotti ad alto valore aggiunto che potrebbero trainarci in mercati internazionali. Anche il flusso di ricercatori che generiamo è unidirezionale, molti italiani vanno all’estero, ma ben pochi ricercatori stranieri vengono in Italia.Abbiamo bisogno di strutture adatte per ospitarli, di fondi e per questo dobbiamo impegnarci”.
 Una giornata dedicata al dialogo tra due enti, l’Istituto Mario Negri e l’Istituto Neuromed, durante la quale la vera protagonista è la ricerca, ore in cui si sottolinea il valore sociale della prevenzione delle malattie e l’importanza delle campagne di informazione rivolte all’opinione pubblica per  educare ai corretti stili di vita  e all’importanza del “volersi bene” inteso come difesa della qualità e salvaguardia della propria salute.
“Ho lavorato 30 anni con il Prof. Garattini, è stata un’esperienza fortunata iniziata a Milano, continuata in Abruzzo e che mi ha condotto ora in Molise. Sono molto entusiasta della sua visita di oggi qui al Neuromed. Questi momenti di incontro sono molto importanti dal punto di vista sia scientifico sia formativo e credo che i nostri studenti oggi abbiano avuto un’importante possibilità di confronto. Garattini ci ha insegnato che la ricerca è un impegno a tempo pieno, è una professione che può rilanciare il nostro Paese – afferma il Prof. Giovanni de Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Polo Tecnologico dell’IRCCS Neuromed. La ricerca indipendente è poi fondamentale perché può portarci ad ottenere risultati che abbiano come obiettivo solo e soltanto la salute dei pazienti. Un ruolo fondamentale in questa partita lo gioca anche la prevenzione. Prevenire vuol dire soprattutto ridurre lo sviluppo di numerose malattie. Un’efficace prevenzione spesso è garante di una buona salute e comporta una notevole riduzione dei costi della Sanità”.
Il Prof. Luigi Frati, Rettore della Sapienza Università di Roma nonché Direttore Scientifico del Neuromed, commentando la visita del collega Garattini ha affermato: “Abbiamo una lunga storia  in comune che ci ha visto insieme nella Commissione unica del farmaco (CUF) POST POGGIOLINI ,che ha disegnato un formulario terapeutico volto a dare ai pazienti farmaci sicuri, efficaci e sostenibili dal Sistema Sanitario Nazionale. A distanza di anni facciamo parte di uno stesso network scientifico internazionale che si impegna quotidianamente per portare avanti lo stesso obiettivo: la ricerca per la salvaguardia della salute della persona”.

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