Alcune precisazioni sulla giornata del Treno Storico a Isernia

Riceviamo e pubblichiamo

E’ divampata la polemica sull’evento, tenutosi domenica a Isernia con l’arrivo in città del treno storico, Transiberiana d’Italia, organizzato da Le Rotaie e Tuo Molise.
La polemica costruita su lamentele di alcuni turisti insoddisfatti per la mancata apertura dei negozi e di altre attività commerciali oltre ad aver trovato i musei chiusi e i siti archeologici aperti all’ultimo istante.
Senza scendere nella polemica e mantenendo il mio aplomb ci tengo a fare alcune precisazioni a riguardo.
I partecipanti all’evento del treno storico, non dobbiamo dimenticare, sono condizionati dagli orari di arrivo e partenza del convoglio, quindi tutte le attività svolte a terra, per forza di cose, sono concentrate in un lasso di tempo di poche ore. Al turista, arrivato in stazione a Isernia, è stato proposto un pasto presso i diversi ristoranti del centro storico, oppure un pasto “easy” organizzato da Tuo Molise con tutti prodotti locali e biologici.
Dopo essersi ristorati e aver bevuto un buon caffè in uno dei bar aperti di piazza A.D’Isernia, chi aveva preventivamente prenotato, ha potuto partecipare alla visita guidata dell’Isernia sotterranea, area sacra della colonia Latina e criptoportico. Inoltre l’offerta storico culturale della giornata, comprendeva anche l’apertura straordinaria del museo civico e del museo del costume presso il palazzo della Provincia.
Purtroppo le attività commerciali sono rimaste chiuse, in futuro si potrà fare sicuramente meglio, ma concentrare l’attenzione solo su questo è veramente pretestuoso.
Io direi piuttosto, che bisognerebbe essere solidali con le decine di persone che si sono impegnate, a titolo gratuito, per la riuscita di un evento che anche se per poche ore, ha rivitalizzato un centro storico, nonostante le avversità meteo della giornata. Spetta, ora, alla politica, soprattutto regionale, dare un segnale forte se veramente ci tiene allo sviluppo del turismo nella nostra Regione.
Luca Inno (archeologo dell’associazione “Isernia tra Archeologia e Cultura”)

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