L’Associazione Falco, in occasione della giornata della celebrazione mondiale dell’Earth Day 2016, ha organizzato una visita presso la centrale idroelettrica di Bivaro-Oratino. Si tratta di una centrale moderna e a bassissimo impatto ambientale, tornata in esercizio nel 2013 dopo un intervento di ristrutturazione eseguito dalla società Odoardo Zecca srl. A fare gli onori di casa agli alunni, accompagnati dai loro insegnanti, è stato l’ingegnere Michele Carlone della Hepp Service Srl di Campobasso, insieme ad alcuni suoi collaboratori. Gli scolari hanno così potuto verificare “sul campo” come si può produrre energia elettrica sfruttando il movimento dell’acqua che mette in funzione le turbine per produrre energia pulita, e soprattutto, rinnovabile.

Continua l’attività di corrispondenza da parte di alcune società verso le imprese locali, inducendole in errore, divulgando comunicazioni poco trasparenti e invitandole a versare una quota annuale per iscriversi ad alcuni elenchi on line. Molte imprese hanno aderito alla proposta in questione, ritenendo erroneamente che si trattasse di un adempimento obbligatorio verso la Camera di Commercio per essere inseriti in un elenco telematico, pagando la cifra trascritta sul bollettino di conto corrente.  Si tratta invece di una proposta commerciale di servizi “pubblicitari”.

Sono comparsi davanti al giudice il sindaco di Forli del Sannio, Roberto Calabrese, suo fratello Gianni Calabrese, imprenditore con gli altri due arrestati, Angelo Rossi e Donato Terriaca. Decine i capi di imputazione e corposo il fascicolo da studiare, circa cinquemila pagine. Per questo non tutti gli avvocati hanno consigliato ai loro assistiti di rispondere alla domande del Gip. Solo Roberto Calabrese ha risposto al giudice Antonio Ruscito. “Ha chiarito la sua posizione”, ha riferito il suo avvocato. Gli altri tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre per tutti e quattro gli avvocati hanno chiesto la revoca della misura restrittiva. Davanti al Gip anche altri due indagati: Claudio Favellato, imprenditore sottoposto a obbligo di dimora, e Lenio Petrocelli, ex sindaco di Acquaviva interdetto dai pubblici uffici. Favellato ha raccontato la sua verità, mentre Petrocelli non ha risposto. ( Ansa)