martedì, Dicembre 16, 2025
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5° Festa dello Sport Regione Molise, Giuseppe Campoccio ospite d’onore. Di Ielsi, Barbieri e Ziccardi premiati con l’Ercole sannita

Anche nell’edizione 2017, la quinta consecutiva, della Festa dello Sport Regione Molise gli atleti paralimpici hanno rivestito un ruolo di primo piano. Ancora una volta è stato premiato il carattere, la determinazione, la grinta di atleti che con grande sacrificio portano avanti con risultati ragguardevoli sia l’impegno scolastico o di lavoro sia quello sportivo. Atleti che sono un esempio da seguire e che sono i migliori ambasciatori del comparto paralimpico non solo a livello regionale.

Quest’anno a ricevere l’ambito riconoscimento dell’Ercole sannita è stato per la Fipav/Sitting volley Emanuele Di Ielsi tesserato con la Termoli Pallavolo e titolare della Nazionale maggiore di sitting volley con la quale si è piazzato al 12° posto ai recenti Europei in Croazia, per la Fic/Paraciclismo Lorena Ziccardi che tra le altre cose ha avuto anche il riconoscimento di migliore atleta donna del 2017 grazie ai due titoli italiani conquistati, sia su pista sia in linea, e al terzo posto ottenuto alla Coppa Europa, per la Fin/Nuoto paralimpico Pompeo Barbieri che nel 2017 ha conquistato il titolo di Campione d’Italia sui 50, 100 e 200 stile libero realizzando una tripletta d’oro eccezionale.

Ovviamente il momento clou si è avuto quando sul palco del teatro Savoia è salito Giuseppe Campoccio (nella foto) , un’icona dello sport italiano e mondiale. Un campione dal grande cuore, un uomo semplice ma diretto che ha raccontato la sua vita di atleta, di soldato, di appassionato dello sport, con parole che hanno colpito il cuore del numeroso pubblico che affollava in ogni ordine di posti la platea e i loggioni del Savoia. Al di là del valore sportivo di Campoccio, medaglia di bronzo, tra le altre, ai recenti Mondiali di lancio del peso, che resta uno dei punti focali dello sport paralimpico internazionale, a Campobasso si è potuto conoscere meglio l’uomo Giuseppe Campoccio che è altrettanto fuori dal comune come il Campoccio atleta. Si è compreso molto bene quanto sia fondamentale nella sua vita il rapporto strettissimo che lo lega alla moglie e al figlio e quanto la sua famiglia sia stata determinante nel suo percorso di vita. Un legame talmente indissolubile che Campoccio ha dedicato il premio ritirato, una speciale edizione dell’Ercole sannita, proprio alla moglie lanciando un bacio d’amore dal palco del Savoia.

Un campione, un atleta di primo piano, un “mostro” sacro dello sport che è rimasto una persone umile, alla mano e molto socievole con tutti che malgrado sia abituato a premiazioni in ambito mondiale si è letteralmente commosso, tanto da non riuscire a proferire parola, quando ha ricevuto il premio dalle mani del presidente del Cip Molise, Donatella Perrella. Questo fa comprendere quanto per arrivare a determinati livelli, sia nella vita sia nello sport, bisogna essere persone vere, persone pure, persone dal grande cuore che rimangono sempre con i piedi per terra.

La lezione che Giuseppe Campoccio ha dato alle giovani generazioni regionali e ai molisani in genere entrerà a pieno titolo tra le pagine più fulgide dello sport in senso lato che si sono scritte tra i confini regionali. Esempi come quello che Giuseppe Campoccio porta in lungo e in largo per l’Italia e il mondo non possono che far bene allo sport e alla vita in genere.

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Campomarino: inseguimento sulla SS16. I Carabinieri recuperano un furgone rubato nella notte a Ortona

Primissime ore di oggi concitate sulla Statale 16 nei pressi di Campomarino. I Carabinieri della Compagnia di Termoli, impegnati nei servizi di controllo del territorio, sono riusciti a recuperare un furgone rubato poco prima in Abruzzo.
Alle ore 5 circa, infatti, i militari dell’Aliquota Radiomobile intercettavano un furgone Ducato il cui conducente, alla vista della pattuglia, accelerava bruscamente in direzione sud. Nasceva, cosi, un inseguimento ad alta velocità che si concludeva dopo pochi chilometri. Nell’azione, i Carabinieri, attraverso oculate e attente manovre, riuscivano a evitare che si mettesse a rischio l’incolumità delle altre auto in transito nella medesima zona.
L’uomo alla guida del furgone abbandonava il mezzo e si dava alla fuga, dileguandosi nella fitta vegetazione circostante la sede stradale.
A seguito di immediati accertamenti, il Ducato risultava asportato poche ore prima a Ortona, pertanto si procedeva al recupero del veicolo e alla relativa restituzione al legittimo proprietario.
Nella circostanza, veniva anche sequestrata un’apposita centralina modificata, utilizzata dal malfattore per avviare il motore e fuggire.
Continuano, dunque, le capillari attività di carattere preventivo dei Carabinieri nei centri abitati e sulle arterie principale del Molise.

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Si presti attenzione alle Vertenze aperte. Sbagliato rifiutare dialogo con parti sociali e lavoratori

Sinistra Italiana si appella al senso di responsabilità del Consiglio Regionale per far accogliere le istanze di lavoratori e sindacati che per la seduta in programma il 19 dicembre hanno anticipato la propria presenza ai lavori dell’Aula.

Le Istituzioni non si chiudano a riccio in una deleteria autoreferenzialità e sappiano accettare il confronto con i problemi di merito che assillano gli operai dello Zuccherificio, a cui tra pochi mesi, termineranno gli ammortizzatori sociali e resteranno privi di ogni sostegno al reddito. Sappiano misurarsi con gli operai della GAM che osservano con preoccupazione la paralisi della loro vertenza con l’incubatoio smantellato, il Bando del PSR ancora fermo al palo, il secondo lotto dei beni bloccato in Tribunale e la filiera avicola molisana che non riparte nonostante gli impegni del Governo Nazionale con il Contratto di Sviluppo con Amadori e per area di crisi industriale complessa.

Le Istituzioni sappiano ascoltare i lavoratori e i sindacati del Trasporto Pubblico Locale su Gomma di ATM che chiedono la rescissione del contratto tra Regione e Società, proseguendo i lavori avviati in 2° e 3° Commissione il 13 dicembre ed inopinatamente incentrati solo su un’alchimia finanziaria, dove utilizzando FINMOLISE si anticipa qualche mensilità arretrata.

In quel settore operano 36 società concessionarie che percepiscono un rimborso a km molto più basso di ATM, ma pagano regolarmente gli stipendi e rispettano il Contratto Nazionale. Perché ATM con maggiori fondi non paga con la stessa regolarità?

Il Consiglio Regionale domani dia ascolto all’appello della CARITAS in favore dei 1750 lavoratori che da un anno e mezzo aspettano di riscuotere la mobilità in deroga e non si arrocchi su bizantinismi da azzeccagarbugli. I fondi ci sono e anziché tenerli fermi nelle casse dell’INPS possono essere utilizzati per alleviare il disagio di 1750 persone che soffrono.

Le Istituzioni sappiano misurarsi sul dramma della Non Autosufficienza che non viene più pagata da giugno 2016 a n. 426 disabili gravi molisani senza alcuna giustificazione plausibile.

Il Consiglio Regionale presti attenzione verso i precari che chiedono il rispetto delle norme sulla stabilizzazione in Sanità, in Regione e negli Enti Sub-Regionali.

Sinistra Italiana esprime solidarietà ai lavoratori, alle parti sociali e a coloro che lottano per la propria dignità ed i propri diritti, e continuerà ad adoperarsi perché chi vive nel disagio possa essere ascoltato e possa essere aiutato a vedersi riconosciuti i propri diritti.

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Festa Invernale del Giovane Calciatore, oltre 100 ragazzi per la prima tappa a San Giuliano di Puglia

La prima tappa della Festa Invernale del Giovane Calciatore è stata un successo. Nei giorni scorsi a San Giuliano di Puglia (Cb) si è svolta la manifestazione organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc Molise in collaborazione con le Delegazioni Provinciali della Figc/LND.
Oltre centro ragazzi hanno preso parte all’evento riservato alla categoria “piccoli amici” e “primi calci”; nove le società coinvolte: San Martino Calcio a 5, Portocannone, Team Futura, Frentania, Real San Martino, Basso Molise, Le Rondinelle, San Pietro e Paolo e I Sanniti.
La giornata è stata preceduta da un momento toccante ed emozionante nel quale il Coordinatore Federale del Sgs Molise dott. Gianfranco Piano, unitamente alla Delegata all’Attività Scolastica prof. Teresita Felaco, ha fatto visita al cimitero in cui riposano i 27 bambini morti sotto il crollo della scuola durante il terremoto del 31 ottobre 2002. Nel pomeriggio il locale palazzetto dello sport gremito ha fatto da cornice alla manifestazione animata dallo speaker Ciarlariello.
A fare gli onori di casa il primo cittadino di San Giuliano di Puglia Barbieri ed il Coordinatore Piano che hanno rivolto un saluto ai presenti.
Nel corso dell’evento i bambini si sono affrontati in mini incontri di calcio, 5V5, con sostituzioni “volanti” su campi di dimensioni ridotte e con un tempo di gioco della durata di dieci minuti ciascuno, con rotazione tra le squadre.
Perfetta l’organizzazione a cura dello staff del Settore Giovanile e Scolastico con il Responsabile all’Attività di Base prof. Mastrogiacomo e la prof. Rotili, coadiuvati dai collaboratori della Figc/LND Sorgente, Napolitano, Pasquale e Stanziale. Le prossime tappe della manifestazione sono in programma il 28 dicembre ad Isernia, con una seconda tappa pentra ancora da definire, e poi il 13 gennaio a Campobasso.

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Eroi Sanniti. La fotografia di Luigi Grassi come strumento di valorizzazione culturale

Il lavoro di Luigi Grassi per il Museo Sannitico di Campobasso rappresenta un’occasione irrinunciabile di riflessione su alcuni dei temi più attuali in materia di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. A stupire in questa operazione è la scelta degli strumenti impiegati per confezionare il prodotto finale, un condensato creativo meritevole di attenzione e riguardo per l’alto valore dei contenuti resi attraverso un linguaggio semplice e di immediata efficacia comunicativa. Sono questi, neanche a dirlo, i fondamenti dell’arte fotografica, il mezzo scelto da Grassi nel suo lavoro di rielaborazione iconografica di alcuni fra i più rappresentativi reperti archeologici conservati nel museo molisano. Fotografo affermato nel panorama artistico contemporaneo, Luigi Grassi mostra una naturale tensione alla ricerca, alla verifica intesa nella sua accezione scientifica. L’artista si muove con disinvoltura fra l’analogico e il digitale mostrando padronanza e conoscenza degli strumenti, misurando con attenzione le opportunità che i diversi mezzi suggeriscono e offrendo al suo pubblico i risultati dell’empatia mentale instaurata con la realtà oggetto d’indagine. La costruzione semantica dell’immagine è un processo che Grassi sviluppa lentamente, analizzando i dettagli, valutando le singole componenti che, in una buona fotografia, devono aver senso da sole e in relazione con il contesto. L’impatto estetico gioca un ruolo decisivo ed ogni elemento – tecnico o artistico che sia – è asservito alla forma che declina il contenuto.

Eroi Sanniti” rappresenta esattamente questo: l’impegno di un uomo che mette a servizio la propria creatività quale canale interpretativo di un passato risorto a nuova vita (artistica). L’installazione fotografica presenta, infatti, una serie di scatti dedicati agli elmi sanniti conservati nel museo archeologico di Campobasso che rappresenta indiscutibilmente una significativa testimonianza di vita trascorsa, quella stessa vita che Grassi ama definire “eroica”. In questo caso specifico la correlazione fra i termini “eroe” e “guerriero” – trattandosi evidentemente di elmi da guerra – passa in secondo piano in quanto all’artista non interessa nel modo più assoluto esaltare le qualità belliche dei paladini che furono; al contrario la visione di Grassi ricalca una linea interpretativa diversa che l’artista sta portando avanti da qualche tempo nella sua personale indagine. Si fa riferimento alla figura dell’eroe intesa nella sua duplice accezione tragica eromantica, lontana dunque dall’epica, dalla tradizione più squisitamente leggendaria. Luigi Grassi attualizza il concetto di eroe, parte dalla storia e dalle sue testimonianze più pregevoli per innescare una riflessione intima, profonda sul senso vero dell’appartenenza, seguendo romanticamente quel filo che agli avi ci lega, che a essi ci accomuna nel nostro moderno essere guerrieri. L’artista guarda con ammirazione al passato, ne esalta – attraverso la fotografia – bellezza e merito e guarda all’oggi costruendo un “ponte emotivo” che metta in relazione gli uomini d’un tempo con quelli di oggi, con i “suoi” eroi moderni. Sono gli uomini e le donne che vivono la sua contemporaneità, sono i protagonisti di una battaglia silenziosa e caparbia che si consuma ai margini del mondo, in una terra così tante volte dimenticata, maltrattata e svalutata. Gli eroi di Luigi combattono una condizione di cui non si sentono responsabili e, nel silenzio dilagante, ne accettano il conseguente e inconsapevole dolore.

Gli scatti proposti in questa mostra vogliono sottolineare anche questo e lo fanno “usando” la bellezza in un contesto – quello della fotografia archeologica – che presta (ragionevolmente) più attenzione al dato scientifico e/o documentale. L’artista parte dalla fotografia archeologica, trae beneficio dai suoi assiomi ( rigore dell’inquadratura, attenzione al soggetto, nitidezza dei particolari, uniformità nell’illuminazione, etc.) nel tentativo di documentare l’indagine ma, al contempo, non cade nella “trappola” della sterile riproduzione. Grassi non dimentica il suo pubblico, il potere della suggestione che solo da una rappresentazione “imperfetta” può scaturire. L’incompletezza tipica del reperto si fa incompiutezza narrativa, precisa volontà evocativa e non ermetica enunciazione. Il desiderio di esaltare le qualità estetiche degli elmi è evidente: gli scatti sembrano suggerirne la scomoda aderenza, l’ambizione di gloria, la celebra audacia che la storia riferisce; le raffinate cesellature e i rilievi catturati dalla luce lasciano emergere dettagli inconfondibili che stupiscono nella loro semplicità senza sacrificarne gli intenti autocelebrativi. C’è un’eco neoclassica nel lavoro di Grassi, intesa nel condivisibile desiderio di scoperta, nella pretesa identitaria e patriottica che attraverso il bianco e nero e fra le righe di un’infranta simmetria, dirompe nella vita dell’artista e negli occhi dei suoi spettatori. Grassi fotografa gli “eroi sanniti” e, facendolo, se ne impadronisce; non li tiene per sé ma, al contrario, li condivide, ne incrementa la conoscenza contribuendo – senza dubbio alcuno – alla promozione di un luogo e dei suoi beni.  Silvia Valente

Biografia

Luigi Grassi, nato a Campobasso nel 1985, si è specializzato in fotografia come linguaggio d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 2008 collabora con PrimoPiano Napoli, Galleria dedicata alla fotografia, al design e alla video arte. Nel 2012 comincia a frequentare Lab, il laboratorio irregolare di Antonio Biasiucci, dove s’impegna ad approfondire il proprio metodo di ricerca personale. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesia nel 2017, Nella brevità poggia meglio il cuore (edizioni Il Bene Comune) ISBN-978-8896068380. Attualmente è docente di grafica pubblicitaria, fotografia e discipline multimediali.

La mostra “Eroi Sanniti” del fotografo Luigi Grassi si inaugurerà

mercoledì 20 dicembre alle ore 10,00

presso la Sala Consiliare del Comune di Campobasso

e rimarrà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2018

La mostra si potrà visitare: Dal Lunedì al Venerdì 8,30-14 / 15,30-18,30 Sabato 8,30-14 Ingresso libero.

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Open Lab all’ITST Marconi di Campobasso

Il secondo giorno di apertura al pubblico dell’ Istituto Marconi dopo le visite guidate dell’Open day, verranno presentati percorsi laboratoriali riguardanti sia le materie del biennio che quelle del triennio delle varie specializzazioni.

Open Day Domenica 14 gennaio 2018 dalle pore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Open Lab Sabato 27 gennaio 2018 dalle ore 15.00 alle ore 19.00

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Commissione Banche, parla Visco: «Mai detto che andava tutto bene»

Il governatore di Bankitalia difende l’attività di vigilanza: «Abbiamo sottolineato la cattiva gestione di alcune banche. Nessuna pressione per la Popolare di Vicenza»

di Renato Benedetto www.corriere.it

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Gli Usa accusano: “C’è la Corea del Nord dietro il cyberattacco WannaCry”

Il regime di Pyongyang ritenuto “direttamente responsabile” del blitz degli hacker che bloccò ospedali, banche e compagnie di tutto il mondo, causando miliardi di danni  www.repubblica.it

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Difficile condizione di vita dei molisani residenti in Venezuela, Cotugno chiede intervento della Plenaria

Il presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Cotugno, interviene sulla difficile condizione di vita dei molisani residenti in Venezuela e della situazione d’emergenza venutasi a creare anche all’indomani dell’assassinio di due nostri corregionali, tra i quali un ragazzo di 14 anni. Raccogliendo l’appello del neo Ambasciatore dei molisani nel mondo, Michele Castelli, da anni residente a Caracas, Cotugno ha scritto una lettera a Franco Iacop, in qualità di coordinatore della Conferenza dei Presidenti di tutti i Consigli regionali d’Italia, per chiedere un intervento unanime della Plenaria a sostegno dei nostri connazionali, con la creazione di un apposito Gruppo di lavoro per iniziative di carattere umanitario.

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Gran Prix Sprint, bene la Hidro Sport

Dopo il buon esordio nella prima tappa, la Hidro Sport si conferma con ottime performance anche al secondo appuntamento del Gran Prix Sprint: nella piscina di Venafro, i nuotatori gialloblu delle categorie Esordienti A e B sono meritatamente saliti sul podio complessivamente per 27 volte; il medagliere finale infatti parla di 10 ori, 10 argenti e 7 bronzi.
A conferma del valore aggiunto che la Hidro Sport trae dal lavoro di squadra, è arrivato l’en plein nelle due staffette, entrambe medaglia d’oro; nella 4×50 mixed Esordienti A davanti a tutti è finito il quartetto composto da Lorenza Santoro, Mario Castagnoli, Antonio Iacovelli e Alisia D’Agnone, nella stessa gara, per gli Esordienti B, hanno avuto la meglio sugli avversari Giovanna Muccitto, Gabriele Carfagna, Sara Colalillo e Mario Triventi.
Nella categoria Esordienti A – Femmine, stupenda tripletta gialloblu nei 100 stile libero: la meritata vittoria di Alisia D’Agnone (1’06’’3 il suo tempo) è stata coronata dal secondo posto di Lorenza Santoro (1’08’’7) e dal bronzo di Giorgia Picciano, giunta ad un soffio dalla compagna di squadra (1’08’’8). L’altro oro di categoria è stato appannaggio di Lorenza Santoro nei 50 dorso (33’9); nei 50 rana sono arrivati un argento con Claudia De Tullio (40’’2) e un bronzo con Maira Miranda (50’’9), mentre nei 100 delfino Alisia D’Agnone ha incrementato il proprio medagliere personale con un ottimo bronzo (1’18’’0)
Per i pari categoria maschi, un oro a testa per Mario Castagnoli nei 100 rana (1’19’’8) e Marco Di Lena nei 50 stile libero (28’’4), quest’ultimo di poco davanti al compagno di squadra Ermanno Tedeschi, terzo con 29’’0. Mario è salito sul podio anche nei 100 misti (terzo con 1’15’’9), mentre Marco ha trovato il secondo posto nei 100 dorso (1’12’’0), davanti a Mario Colalillo, terzo con (1’13’’6). A chiudere l’ottimo medagliere di categoria, l’argento di Antonio Iacovelli nei 50 delfino (31’’9) e di Ermanno Tedeschi nei 100 misti (1’14’’9).
Tra le ragazze degli Esordienti B, bella affermazione per Giulia Castagnoli, oro nei 50 rana con il tempo di 49’’6 (nella prima tappa aveva conquistato l’argento nei 100 rana) e per Sara Colalillo, vincitrice dei 100 stile (1’22’9), davanti a Domitilla Oriente, seconda con 1’26’’1. Sara va a medaglie anche nei 100 delfino, (seconda con 1’35’’9), precedendo l’altra gialloblu Liliana Carrino, terza con 1’43’’1, mentre nei 50 dorso lascia il segno Giovanna Muccitto, seconda con 42’’4.
Tra i maschietti, invece, trovano gloria e medaglie Michele Gasbarrino, primo nei 50 delfino (39’’2) e Mario Triventi, oro nei 50 stile (34’’7); nella stessa gara, buon secondo posto di Gabriele Carfagna (35’’3), che replica l’argento anche nei 100 rana, nuotati in 1’37’’3.
“Da Venafro anche questa volta sono giunte buone notizie – il commento di Toni Oriente, tecnico e presidente della Hidro Sport – a conferma delle incoraggianti prestazioni della prima tappa del Gran Prix; la stagione è iniziata da poco ma quanto fatto finora ci sta dimostrando che lo stato di forma e di concentrazione dei ragazzi è molto buono; tutto questo per merito del loro impegno e della professionalità dei nostri tecnici che li seguono costantemente e che ringrazio per il lavoro svolto”.

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