Sabato 16 dicembre, nella Sala convegni “G. Santella” della SS Annunziata di Jelsi,
l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Salvatore D’Amico ha voluto onorare gli Jelsesi e i Molisani disseminati nel mondo con la presentazione del lavoro svolto da Flora
Jouvencel, giovane ricercatrice francese (Università Diderot di Parigi e di Bologna) presentando, in diretta streaming, la sua tesi magistrale: “Dal Molise a Montreal. L’emigrazione nel contesto del secondo dopoguerra.Studio di un caso: Il paese di Jelsi”.
Una sala affollata ha ascoltato con attenzione ed interesse dopo i saluti del Sindaco Salvatore D’Amico e del Parroco don Peppino Cardegna, i saluti di Andrea Passarelli, presidente dell’Associazione Jelsesi di Montreal, Incoronata Barbiero, tesoriere della stessa associazione, Sonia Ciaccia GJM (Giovani Jelsesi di Montreal) e Veronica Carbonaro, componente della GJM che ha collaborato con la ricercatrice contattando gli Jelsesi residenti a Montreal per fornire materiale e interviste.
– Florence Jouvencel nel suo intervento ha precisato che questo è il risultato di più di due anni di ricerche in due continenti, con la collaborazione dell’Università di Parigi Diderot, l’Università di Bologna e il Laboratorio di Storia e Patrimonio di Montreal dell’Università del Québec a Montreal (UQAM).
Le motivazioni e i fattori stimolanti della ricerca, sono scaturiti tra il periodo di formazione
universitaria in Storia a Montpellier e l’Università del Québec a Montreal durante la permanenza a Montreal, ha potuto constatare l’importanza che ha avuto l’immigrazione per il Canada e in particolare per Montreal. Successivamente, si è spostata a Parigi per la Magistrale. Durante questi due anni, ha alternato gli studi tra Parigi, Bologna, e Montreal per poter scrivere la sua tesi sull’emigrazione dei Molisani e in particolare degli Jelsesi a Montreal durante il periodo del secondo dopoguerra
Con l’aiuto dei professori Ramirez e Linteau, e dietro consiglio dello storico di origini Jelsesi
Norberto Lombardi, ha concentrato le sue ricerche sulla Comunità Jelsese a Montreal, consultando documenti e scritti messi a disposizione dalla Parrocchia e dal Comune di Jelsi, e dall’ Archivio di Stato di Campobasso, archivi privati, con interviste a emigrati residenti a Jelsi, analogamente lestesse ricerche a Montreal, Casa D’Italia ed e interviste agli emigrati.
Sono intervenuti:
– Michael Mirolla jelsese di nascita, scrittore ed editore (Guernica-Montreal), nel suo appassionato e nitido intervento, ha dato la sua personale testimonianza, parlando del suo distacco e quello della sua famiglia dal paese natio, della ferita intima mai completamente rimarginata. Interessante una sua intervista video rilasciata al Museo dell’Immigrazione di Halifax, nella quale racconta in modo toccante nei minimi particolari la partenza da Jelsi e l’approdo in Canada, e la vita non semplice in quella terra lontana. Ha commentato con lucidità la vicenda esistenziale del migrante:
“Essere emigrante significa guadagnare e perdere, ottieni l’esperienza della scoperta, nuovo mondo, nuova lingua, nuove opportunità, perdi le connessioni alle tue radici, la casa dei tuoi antenati, la terra dove le Tue generazioni prima di te sono nate, la rete di affinità che ci rende umani”.
-On. Francesca La Marca, (Deputata Italocanadese per l’America settentrionale e centrale), ha esordito elogiando la bellezza della festa del grano di Sant’Anna, sia a Jelsi che a Montreal. Ha poi richiamato alcuni dei motivi della relazione esposta dalla ricercatrice, sulla base dell’esperienza vissuta come emigrata di seconda generazione da genitori provenienti dal sud Italia stabilitasi in Canada.
-On. Marco Fedi, (Deputato per l’Africa, l’Oceania e l’Antartide) a sua volta, si è impegnato a promuovere più attivi collegamenti tra la Comunità Molisana e i gruppi di Jelsesi presenti in terra Australiana.
Gli interventi moderati da Giuseppe Pirro sono stati arricchiti con letture di brani del poeta
Domenico Petruccioli e di un Anonimo Autore Molisano, alternati a scene recitate di partenze e imbarchi dai porti Italiani per il nuovo mondo ispirate a vicende realmente accadute interpretate dai ragazzi della scuola media di Jelsi, diretti dai prof.ri Michelina e Antonio Valiante. La colonna sonora dal vivo e sta offerta dai musicisti Pasquale Tedeschi, Piera e Nicola Di Vico; le ballate tradizionali sono state eseguite da Francesca Santella Vice Campionessa Nazionale di Organetto.
Nel corso del convegno è stato reso omaggio ad Angelo Andrea Valiante jelsese prigioniero in Australia nel 1941 rientrato a Jelsi riapproda con la famiglia nel 1950 a Brisbane e si stabilisce amStanthorpe, (Queensland, Australia). Il 21 novembre Angelo Andrea ha compiuto 101 anni di vita.
-L’intervento conclusivo del prof. Norberto Lombardi, ha offerto una sintesi lucida del lavoro
della ricercatrice, ripercorrendo i primi contatti avuti, e i suggerimenti proposti e accolti dalla giovane ricercatrice. Il lavoro tocca tutti gli aspetti del fenomeno migratorio e le problematiche dei protagonisti, i vari aspetti del distacco e del disagio delle piccole comunità, ed i sacrifici ripagati nel tempo, encomio particolare alla ricercatrice per aver ridato voce agli immigrati Jelsesi veri protagonisti con le loro storie.
Tutti gli intervenuti sono stati fatti dono dall’Amministrazione Comunale di un incisione artistica personalizzata di Jelsi, realizzata da Antonella e Maria Panzera, inoltre Flora Jouvencel e Michael Mirolla sono stati insigniti da parte del Sindaco dell’onorificenza di “Ambasciatori di Jelsi nel Mondo”, tale titolo onorifico viene assegnato a personalità di origini Jelsesi e non, che si sono particolarmente distinti nel mondo della cultura e dell’imprenditoria e dell’impegno sociale a favore della Comunità di Jelsi.
Al convegno trasmesso in streaming sulla home page del sito e sulle piattaforme social del Comune di Jelsi e (Jelsi.com e Jelsinpiazza.it) in videoconferenza con Montreal, sono intervenuti il Presidente dell’Associazione S. Anna Andrea Passarelli, il Vicepresidente della Federazione delle associazioni molisane del Québec Gennaro Panzera, Joe Panzera, titolare della CIOT, la Presidente del COMITES Giovanna Giordano.
Il Comune di Jelsi ringrazia in modo particolare l’Università Diderot di Parigi e L’università di
Bologna e i loro illustri Professori, il bicentenario Comitato Sant’Anna e l’Associazione San
Amanzio per il valido supporto ringraziamento esteso a tutte le Associazioni e i Comitati di Jelsi.
Un sentito ringraziamento a chi ha collaborato alla realizzazione dell’evento nelle persone di: Antonio Cianciullo, Antonio Valiante, Michele Cianciullo, Feliciano Antedomenico, Giuseppe Pirro, Antonio Maiorano
Chiude l’augurio che questo lavoro possa essere dato alle stampe al più presto ed esprime il grazie autentico della intera Comunità Jelsese nel mondo a Flora Jouvencel.
“Dal Molise a Montreal. L’emigrazione nel contesto del secondo dopoguerra”, presentazione del lavoro svolto da Flora Jouvencel
Responsabilità medica: la decisione delle Sezioni Unite dopo la riforma Gelli-Bianco
Dopo la riforma Gelli-Bianco in tema di responsabilità medica in ambito penale, l’esercente la professione sanitaria risponde per imperizia se sbaglia a scegliere le linee-guida o ad attuarle con colpa grave. Anche le sole negligenza e imprudenza possono configurare il reato. Arrivano le direttive delle Sezioni unite penali della Cassazione su morte o lesioni al paziente
Presentazione libro “Nel Cuore della Terra” al Centro Culturale Ex Omni
LA VENTA Esplorazioni Geografiche, in collaborazione con Associati Malatesta e Associazione Speleologi Molisani, presenta il libro “Nel cuore della terra” presso il Centro Culturale ex ONMI (Campobasso, via Muricchio 1), il 27 dicembre alle ore 18.30.
NEL CUORE DELLA TERRA – Skirà Edizioni
La straordinaria avventura dell’associazione La Venta: 25 anni di spedizioni nei luoghi più remoti e irraggiungibili del pianeta.
L’associazione La Venta nasce dal sogno di cinque speleologi che nel 1990 scendono in totale autonomia il Rio La Venta, un fiume che attraversa la Selva El Ocote, nello stato del Chiapas, in Messico. Nel corso degli anni La Venta realizza oltre 100 spedizioni e una trentina di ricognizioni; vince due Rolex Award (1993 e 2014), due Genziane d’Argento e numerosi altri premi di cinematografia documentaristica; pubblica una decina di libri in diverse lingue e centinaia di articoli divulgativi e scientifici; collabora con molte delle principali emittenti TV internazionali (tra cui BBC, Discovery, National Geographic, Nova, Arté, RAI), realizza 15 documentari sui propri progetti di ricerca; viene patrocinata da istituzioni internazionali, tra cui Unesco, che la invita a Parigi in occasione dell’anno internazionale del Pianeta Terra.
Il libro illustra 25 anni di esplorazioni attraverso i principali progetti realizzati: dalla prima esplorazione con la discesa del Rio La Venta in Messico, da cui l’associazione ha preso il nome, passando per il progetto Tepui in Venezuela, fino all’ultima avventura, lungo il Puerto Princesa Underground River nelle Filippine, che si è conclusa nella primavera del 2017. Questi straordinari viaggi sono raccontati attraverso immagini spettacolari, avvincenti diari di viaggio e testi esplicativi e ricchi di approfondimenti scientifici. Ad introdurre l’opera, le interessanti prefazioni di Werner Herzog (regista) e di Luca Parmitano (astronauta).
Presenta Francesco Sauro, Vicepresidente La Venta, professore all’Università di Bologna, Premio Rolex for Enterprise per le ricerche sulle grotte nelle quarziti in Amazzonia.
Introduce Leonardo Colavita, socio di La Venta e dell’Associazione Speleologi Molisani.
COSA E’ LA VENTA ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE
Il team La Venta organizza e gestisce progetti esplorativi geografico-speleologici ambientati in aree remote e di difficile accesso.
Alle soglie del terzo millennio parlare di “esplorazione geografica” può sembrare fuori luogo, in un mondo dove l’espansione umana e la documentazione satellitare sembrano aver esaminato ogni lembo di terra.
Non è così.
C’è ancora molto da scoprire nelle regioni più remote della superficie terrestre, e moltissimo al di sotto di essa, dove si estendono, ancora quasi inesplorate, le “Terre della Notte”.
La divulgazione dei risultati delle ricerche è il complemento indispensabile di ogni esplorazione. La Venta dedica quindi particolare attenzione alla qualità della documentazione, dalla divulgazione di base fino ai lavori scientifici più settoriali. Questo ha consentito la pubblicazione di articoli sulle maggiori riviste mondiali e una forte presenza televisiva, sia in Italia che all’estero.
Tante tragiche vicende avvenute durante secoli di ricerca geografica ci hanno insegnato che esplorare non basta, se non si cerca di capire che cosa si è esplorato e il modo per preservarlo. Proprio per questo l’attività principale dei nostri progetti di ricerca è la documentazione geografica, non solo delle grotte esplorate, ma anche della loro relazione fisica e culturale con l’ambiente in cui si trovano. I ricercatori del team La Venta fanno speleologia in modo geografico, cercando di capirne gli aspetti archeologici, storici, antropologici, fisici. Le Terre della Notte, in queste ricerche, sono parte integrante di un territorio, ne rappresentano la faccia nascosta.
Gli ottimi risultati esplorativi di questi anni hanno fatto conoscere e apprezzare l’associazione La Venta nel mondo intero, sia attraverso pubblicazioni e filmati realizzati autonomamente, sia per le consulenze e collaborazioni con governi, istituzioni e organizzazioni culturali e scientifiche.
Da diversi anni alcuni speleologi molisani fanno parte, a vario titolo, di La Venta.
I PRINCIPALI PROGETTI DI LA VENTA IN QUESTI 25 ANNI:
Tepui amazzonici, Venezuela e Brasile
Palawan, Filippine
Grotte glaciali patagoniche, Cile e Argentina
Samarcanda, Uzbekistan
Grotte glaciali alpine, Italia e Austria
Shan, Myanmar
Chiapas, Messico
Kronio, Italia (Sicilia)
Cueva de los Cristales, Naica, Messico
Cuatro Cienegas, Cohauila, Messico
Qebradas di Durango, Messico
Grotte glaciali antartiche
Monti Zagros, Iran
Entiy Aymag, Mongolia
Operazione Laerte, Macedonia
Monti Cikes, Albania
Socotra, Yemen
Grotte vulcaniche, Galapagos, Cile
Cercemaggiore è… insieme nel Presepe
Nello spirito della sempre fattiva collaborazione tra tutte le espressioni associative e di volontariato della Comunità di Cercemaggiore, si sta organizzando Cercemaggiore è… insieme nel Presepe. La manifestazione, seguendo una tradizione che ormai dura da molti anni, si svolgerà il 26 dicembre 2017, dalle ore 17.00 alle ore 21.00.
Per il secondo anno il Presepe Vivente vedrà come luogo scenografico di particolare suggestione il Convento di Santa Maria della Libera, cui tutti i Cercesi, ma non solo, sono legati da sentimenti di grande affetto e soprattutto di fede; la Madonna della Libera sin dal 2002 è, peraltro, Patrona dell’Unione dei Comuni della Valle del Tammaro. L’ambientazione sarà il Quattrocento, epoca della scoperta della venerata statua della Madonna conservata nel Santuario.
Il percorso interesserà non solo la Chiesa ma anche i vari ambienti del Convento. La manifestazione vedrà il coinvolgimento di circa 150 figuranti.
Quest’anno l’organizzazione del Presepe nel Convento acquista ancor più significato alla luce della nuova realtà conventuale, che conosce, per la prima volta dopo oltre mezzo millennio, l’assenza definitiva dei Padri Domenicani ma vede anche la nuova presenza della Comunità di Maria Stella dell’Evangelizzazione, che il popolo di Cercemaggiore accoglie con spirito di vera fratellanza.
Il Comune di Cercemaggiore, che è promotore della manifestazione insieme alla Parrocchia, alla nuova Comunità dei frati, alla Pro Loco e a tutte le associazioni locali, si augura che questo appuntamento, tanto desiderato e apprezzato, sia più che mai luogo di incontro, di partecipazione, di condivisione.
Termoli/Festeggiati i 50 anni della scuola ‘Madonna delle Grazie’ in via Montecarlo
Era il 18 dicembre 1967 e a Termoli apriva la prima scuola materna comunale ‘Madonna delle Grazie’.
Sono trascorsi 50 e le insegnanti attuali e quelle che si sono alternate negli anni, i bambini, la referente del plesso Concetta Salerno, il sindaco Angelo Sbrocca, il vicesindaco Maria Chimisso, il presidente del Consiglio Manuela Vigilante, l’assessore Vincenzo Ferrazzano hanno condiviso questo anniversario importante con un momento di festa e scambio di auguri di Natale.
“L’allora sindaco di Termoli Girolamo Lapenna – si legge nel documento realizzato dalle insegnanti per celebrare l’anniversario e letto al pubblico dal sindaco Sbrocca – sensibile alle numerose istanze dei cittadini abitanti nel rione ‘Madonna delle Grazie’, distante dal centro ed in rapida espansione, ne propose l’istituzione con Delibera di Giunta n. 384 del 28.10.1967. Era prevista l’ubicazione temporanea nei locali dell’Istituto Nautico (l’attuale sede venne inaugurata nel 1984) con il seguente organico: due ‘maestre giardiniere’, Casolino Ortensia e Mascilongo Rachele, una inserviente Maffei Giuseppina”.
Tutte le maestre sono state ricordate nella cerimonia tra i cori dei bambini e gli applausi riconoscenti di quanti sono cresciuti con la loro guida.
“Guerra e Droga”, il giornalista di inchiesta Alessandro De Pascale ospite dell’Arci Immigrazione Isernia
Mercoledì 27 dicembre alle ore 18.30, l’Arci Immigrazione ospiterà presso lo spazio comune “Ru-Puzz” (ex Lavatoio di Isernia) la presentazione del libro Guerra & droga, edito da Castelvecchi e scritto dal giornalista e inviato di guerra Alessandro De Pascale.
Giornalista, filmaker e reporter di guerra, Alessandro De Pascale ha pubblicato le sue inchieste su numerose testate nazionali, quali «Left», «Il Manifesto», «Vice», «Terra», «La nuova ecologia». Attualmente scrive sul «Venerdì di Repubblica».
Nel 2017 è uscito il suo primo documentario per il mercato televisivo europeo, The Burning Issue. When the bioenergy goes bad, sui danni all’ecosistema provocati dall’uso incontrollato, e sovvenzionato dall’Ue, di alcune bioenergie in Europa.
Tra i suoi libri, ricordiamo Telecamorra (2012), Il caso Parolisi. Sesso, droga e Afghanistan (con Antonio Parisi, 2013), La compravendita (Castelvecchi, 2014). Tutte inchieste accomunate dall’investigazione accurata e precisa, quasi scientifica, della realtà.
Guerra & droga è un libro-inchiesta, un’indagine critica, ed estremamente documentata, dell’antico e indissolubile legame tra conflitti armati e stupefacenti; un legame che ha origini antiche quasi quanto la guerra stessa, ma raramente analizzato dagli organi di stampa ufficiali.
Dagli oppiacei assunti dai contingenti internazionali in Afghanistan a quelli dell’Uck nel Kosovo protetto dalla Nato; dall’anfetamina usata dai Top Gun e dalle forze speciali statunitensi alle metanfetamine prodotte ieri dai nazisti e oggi dallo Stato Islamico, passando per il boom di psicofarmaci prescritti a reduci e soldati, che in qualche caso ne hanno provocato addirittura la morte.
Per non parlare degli interessi dei servizi segreti, in campo per condurre esperimenti, anche su civili inconsapevoli, con nuove sostanze psicoattive, usate persino contro gli oppositori politici o per finanziare conflitti clandestini tramite il narcotraffico.
Sostanze che riducono inibizioni e paure, che aiutano a sopportare la fatica e ad aumentare la soglia del dolore o usate come “arma tattica” per render inabile il nemico a combattere.
Sullo sfondo, la linea sottile, tutta politica, che divide le sostanze considerate legali da quelle ritenute illegali, per capire come gli usi/abusi generati dalle guerre siano stati sfruttati strumentalmente per imporre il proibizionismo, il cui fallimento è ormai sotto gli occhi di tutti.
Il libro di Alessandro De Pascale è una fotografia del passato e del presente attraverso i numerosi viaggi in Medio Oriente (Balcani, Iraq, Siria, Libano, Libia, Afghanistan, Turchia) che l’autore ha compiuto negli ultimi dieci anni grazie a documenti ufficiali desecretati negli Archivi di Stato di Usa, Gran Bretagna e Germania.
L’incontro sarà presentato da Paolo De Chiara, giornalista d’inchiesta da sempre in prima linea nella diffusione della cultura della legalità, autore di pubblicazioni come Testimoni di giustizia. Uomini e donne che hanno sfidato le mafie (2014), Il veleno del Molise. Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici (2013), Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la donna che sfidò la
‘ndrangheta (2012).
All’incontro seguirà uno spazio-dibattito e un piccolo buffet preparato dai volontari dell’Arci Immigrazione Isernia.
Concordato preventivo, i lavoratori ex dipendenti della Ittierre ringraziano il Presidente Di Giacomo
Riceviamo e pubblichiamo
A nome dei lavoratori ex dipendenti della ITTIERRE, come da me rappresentati e difesi, intendo esprimere un forte ringraziamento al Presidente del Tribunale di Isernia dott. Vincenzo Di Giacomo ed agli Organi della Procedura della ITTIERRE in concordato preventivo. L’impegno profuso ha permesso il pagamento del 60% delle spettanze retributive dei 650 lavoratori e delle loro famiglie. L’impresa certamente non è stata facile, perché il predetto pagamento si è avuto grazie alla collocazione su mercati di altre parti del mondo delle centinaia di migliaia di capi di abbigliamento prodotti diverse stagioni fa’ presenti nel magazzino della ITTIERRE e che per questo motivo in tanti, a cominciare dagli stessi lavoratori, ritenevano ormai invendibili perché passati di moda. Sappiamo che in magazzino sono rimasti ora i capi migliori e quindi questa è stata un’ottima strategia, perché a maggior ragione adesso sarà possibile procedere alla vendita ulteriore di questi capi, così da assicurare in tempi ravvicinati l’integrale pagamento del 100% delle spettanze dei lavoratori. Come Avvocato, io stessa ho seguito e sto seguendo l’intera vicenda e sono quindi convinta che tutto si risolverà nel più breve tempo possibile. L’impegno in prima linea del Presidente Di Giacomo e comunque di tutti gli Organi della Procedura è altresì concentrato sul progetto ancor più ambizioso della ripartenze del polo tessile molisano, che permetterebbe tra l’altro la soddisfazione anche di centinaia di migliaia di creditori di grado successivo al quale riguardo sono state preannunciate ulteriori comunicazione assai importanti nelle prossime settimane, delle quali rimaniamo in attentissima attesa perché questa ripartenza, se si riuscirà a realizzare, porterebbe alla riassunzione di tanti lavoratori rimasti alla stato disoccupati.
Un Natale eco-sostenibile è possibile. Ecco come
A Natale si spreca soprattutto denaro (43%) e cibo (41%), ma anche carta, imballaggi e tempo. Questo è quanto emerge dall’ Osservatorio Waste Watcher in occasione della consegna dei Premi Vivere a Spreco Zero.
Lottare per il lavoro per superare la crisi
Il riconoscimento dell’Area di Crisi Industriale Complessa era una misura richiesta per agevolare i mille addetti dell’ITTIERRE, insieme ai 700 lavoratori della GAM e ai metalmeccanici dell’indotto dell’auto. Le lotte condotte dal sindacato e sostenute dal territorio sollecitavano provvedimenti straordinari al Governo Nazionale per restituire una prospettiva di lavoro alle 3 mila unità della filiera tessile, della filiera avicola e del settore metalmeccanico.
L’obiettivo era quello di accedere a finanziamenti aggiuntivi finalizzati alla presa in carico del singolo lavoratore della GAM e dell’ITTIERRE, per individuare caso per caso opportunità di reimpiego, formazione, riqualificazione professionale, incentivi alla ricollocazione, scivolo pensionistico o altre opportunità tarate sui bisogni e sulle competenze di quelle persone. Purtroppo a distanza di 2 anni e mezzo dal Decreto di Riconoscimento dell’Area di Crisi Industriale Complessa del Ministero dello Sviluppo Economico, adottata con provvedimento del 7 agosto 2015, le uniche misure che si stanno definendo sono solo i soliti contribuiti in favore di imprese che non hanno alcun obbligo a riassumere i dipendenti dell’ITTIERRE e della GAM, e i soliti finanziamenti a pioggia per opere pubbliche in aree produttive deserte con svincoli, strade e collegamenti che servono solo a far guadagnare progettisti e ditte che danno in sub-appalto a prezzi stracciati i lavori da realizzare.
Il Contratto di Sviluppo con Amadori non si capisce se ci sarà o meno, e al di là di qualche esperienza positiva nel tessile con ModaImpresa e dell’allungamento della Cassa Integrazione alla GAM, per i lavoratori la Regione Molise non ha mai chiesto nulla al Governo, non ha mai pensato di costruire un percorso finalizzato alla loro ricollocazione occupazionale e non si è mai battuta a Roma per far capire la drammaticità di una crisi che ha messo in ginocchio la Provincia di Isernia e l’area di Bojano e del Molise Centrale.
Oggi pomeriggio una nostra delegazione sarà a Bojano con i lavoratori della GAM e della mobilità in deroga per assicurare sostegno alle loro lotte sindacali, ma è amaro prendere atto che la Regione Molise sia venuta meno ai propri impegni.
Aver taciuto con Roma sull’Area di Crisi Bojano – Isernia – Venafro ha evitato alla Giunta Regionale di mettersi in contrasto con il Governo Nazionale, ma non saranno le declamazioni al vento del Presidente e degli Assessori che potranno assicurare un futuro alle famiglie e al territorio colpito dalla crisi.
La Camera dei Deputati conferma l’emendamento per l’istituzione del Parco nazionale del Matese
La Camera dei Deputati ha dato il suo voto favorevole alla legge di bilancio 2018 che, tra le altre, prevede la norma che istituisce il Parco nazionale del Matese e conferma quanto già disposto dalla proposta approvata dal Senato nelle scorse settimane e che sancisce, dopo 26 anni, la nascita dell’area protetta del massiccio del Matese. Dopo una lunga e laboriosa attesa, e anche grazie al nostro mai sopito impegno, si raggiunge un primo e importante risultato che prevede la istituzione del Parco con una dotazione finanziaria di 300 mila euro per il 2018 e 2milioni di euro a partire dal 2019. Si passa ora alla fase successiva che vede il ruolo fondamentale delle regioni Molise e Campania, poiché il parco interesserà le province di Isernia, Campobasso, Caserta e Benevento, che saranno chiamate a definire d’intesa con il Ministero dell’Ambiente il perimetro e le misure provvisorie di salvaguardia, atti propedeutici alla nascita dell’Ente parco attraverso un Decreto del presidente della Repubblica.
Nella conferenza stampa di questa mattina, svoltasi al parlamentino della Regione Molise, abbiamo chiesto al presidente Paolo Di Laura Frattura di accelerare questo percorso convocando d’intesa con il presidente della Regione Campania De Luca un Comitato istituzionale di coordinamento tra le due regioni. Il Comitato sarà il soggetto preposto a seguire questo percorso di condivisione e partecipazione delle comunità locali, degli amministratori e dei diversi portatori di interessi che potranno così esprimere le loro opinioni e fare le loro osservazioni di merito rispetto alla proposta di perimetro del Parco. Da parte nostra abbiamo già proposto da mesi, e messo a disposizione di tutti come contributo culturale, una idea di perimetro a nostro avviso utile per giungere a una proposta di Parco socialmente accettabile e scientificamente credibile. Confermiamo anche che nel 2018 continuerà il percorso degli Stati Generali del Matese, cominciato nel 2014, e che avrà l’obiettivo di informare i cittadini sulle opportunità e le regole che deriveranno dalla nascita del Parco nazionale del Matese.












