domenica, Settembre 21, 2025
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MoliseNostro: dalle promesse ai fatti. Basta amputare il necessario. Restituiamo dignità ai molisani

Continua il lavoro certosino del movimento “Molise nostro”. Il gruppo di lavoro che si occupa della tematica “Salute e Sanità” ha redatto la prima bozza programmatica. L’analisi e lo studio approfonditi – afferma il Presidente di MoliseNostro, Giampaolo Presutti – ci ha permesso di avere alcune certezze da cui partire per offrire una sanità adeguata ai bisogni dei molisani. Il budget che il Molise ha a disposizione permette di avere una sanità adeguata agli standard nazionali. Crediamo – continua il Presidente di MoliseNostro – non
sia più il momento di colpevolizzare chi ha cagionato i tanti disagi che si riscontrano quotidianamente.

Il nostro compito è offrire la soluzione ai tanti i problemi che sono sotto gli occhi dei molisani”. La bozza di programma ha come incipit un’adeguata rete dell’emergenza che deve essere garantita su tutto il territorio regionale in egual modo. Le distanze tra i centri con maggiore concentrazione abitativa e le caratteristiche oro-geografiche e di viabilità richiedono necessariamente la suddivisione del territorio regionale in 3 aree geografiche, quella del Molise Centrale, Occidentale e Orientale. In ognuna di queste aree insiste un presidio ospedaliero che, seppur con differenze strutturali, deve avere la capacità di fornire
risposte sanitarie di medio/alta complessità in tempi rapidissimi. In buona sintesi, il nostro programma restituisce la funzionalità agli ospedali Veneziale di Isernia e San Timoteo di Termoli.
Le differenti prerogative e la posizione centrale dell’ospedale Cardarelli fanno sì che lo stesso abbia un ruolo di riferimento per gli altri nosocomi e per questo è necessario un maggior numero di U.O. specialistiche.
Altro intervento necessario è ripristinare le Unità Operative Complesse di Medicina e Chirurgia, di Accettazione e d’Urgenza, di Anestesia e Rianimazione degli ospedali di Isernia e Termoli.
Occorre immediatamente ripristinare anche le Unità Operative Specialistiche per i trattamenti definitivi di urgenza. Grande attenzione è da riservare anche alle discipline non indispensabili alle emergenze sanitarie ma che hanno una casistica elevata.
Le aree di Agnone, Larino e Venafro, devono poter contare su un’organizzazione, capillare, che dia garanzia nelle condizioni di urgenza e di emergenza. Da potenziare, ovviamente, anche la specialistica ambulatoriale e la medicina territoriale in genere.
“Abbiamo anche analizzato il rapporto esistente con le strutture sanitarie private convenzionate. A loro – conclude il presidente – riconosciamo il valore complementare per le attività non presenti nel pubblico o che abbiamo quei requisiti di specificità ed economicità che soltanto le strutture private convenzionate possono garantire”.

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Delegazione molisana all’assemblea del Movimento nazionale per la Sovranità

C’è stata anche una nutrita delegazione molisana  giovedì 7 dicembre, a Napoli per l’attesa assemblea del Movimento nazionale per la Sovranità in programma presso la stazione marittima (Molo Beverello). “A Napoli eravamo in tanti – ha detto Carlo Perrella – basti pensare che in poco tempo in Molise siamo riusciti a metter su oltre 500 adesioni, oltre 35 circoli, diversi sindaci e tantissimi amministratori; e molti di questi si sono messi in viaggio verso la confinante Campania per essere ancor di più coinvolti in un progetto che sta crescendo col trascorrere del tempo”.
Durante l’Assemblea “identità e lavoro il riscatto del sud, l’unità dell’Italia” sono stati lanciati i temi con cui il Polo Sovranista e Fronte Identitario possono interpretare le istanze di riscatto del Mezzogiorno d’Italia.
“È un’antica sfida per tutti coloro che vengono dalla tradizione della destra nazionale. La Sovranità Nazionale è la premessa indispensabile per dare valore alle identità locali tanto al Nord quanto al Sud”. Questo il programma dell’intensa giornata partenopea. Prima ci sono stati i saluti introduttivi di Salvatore Ronghi, Coordinatore Campania Movimento Nazionale; Gianluca Cantalamessa, Coordinatore Campania Noi con Salvini; Fabrizio Fratus, Presidente Fronte Identitario. Successivamente la presentazione delle rappresentanze regionali. E tra queste il Molise, rappresentato da Carlo Perrella e dai tanti corregionali che lo hanno accompagnato nel capoluogo campano. Poi è stato il turno delle relazioni e sul palco si sono alternati: Gabriella Peluso , Responsabile Dipartimento Centro-Sud MNS; Roberto Menia, Vicesegretario MNS; Antonio Buonfiglio , Fronte Identitario; Alfredo Iorio, Movimento Patria; Giuseppe Scopelliti, Coordinatore Direzione MNS; Vincenzo Sofo, Fronte Identitario; Francesco Storace, Presidente MNS; Gianni Alemanno, Segretario MNS e Giancarlo Giorgetti, vice Segretario Federale Lega.
“Il Movimento Nazionale per la Sovranità – fanno sapere dalla base -crede nell’unità del centrodestra. Una sintesi programmatica valida per tutto il centrodestra? Potrebbe essere: più lavoro, più Italia e più sovranità”.

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Entomologi Unimol, ci risiamo: ancora nuove scoperte, nuove specie sconosciute alla scienza. Censite 65 nuove specie di lepidotteri

E dunque ci risiamo, ancora cinque specie nuove per la scienza scoperte da Pasquale
Trematerra professore ordinario di Entomologia generale e applicata al Dipartimento di
Agricoltura, Ambiente e Alimenti e pubblicate in collaborazione con il dottor Marco Colacci,
dottorando dell’Ateneo molisano, e il professor Jozef Razowski dell’Accademia Polacca delle
Scienze in Cracovia.

Le ultime a settembre 2016, sui monti Pelion in Grecia, due nuove specie appartenenti alla famiglia Tortricidae, alle quali i ricercatori hanno assegnato il nome di Endothenia apotomisana e di Cydia pelionae. A Maggio 2017 identificate e classificate due specie nuove di Processionaria, lepidottero dannoso per piante, uomini e animali con lamricerca sulle tecniche innovative indirizzatoe alla messa a punto di nuove metodologie di lotta ecocompatibile – in copertina del Journal of Economic Entomology – prestigiosa rivista
scientifica internazionale – pubblicata negli Stati Uniti d’America
Oggi le scoperte sono il frutto dell’ultima spedizione entomologica (la quinta) realizzata da
alcuni studiosi della nostra Università negli altopiani africani dell’Etiopia, in collaborazione
con vari colleghi dell’Istituto per la Biodiversità di Addis Abeba.
Parabactra addisalema, Megaherpystis subae, Megaherpystis oromiae, Eucosmocydia zegieana e Thaumatographa amarana questi sono i nomi assegnati ai nuovi microlepidotteri della famiglia Tortricidae. Ad essi si sono aggiunti i ritrovamenti, anche questi per la prima volta, delle femmine di Endothenia ethiopica e Gypsonoma giorgiae già in precedenza descritte dagli stessi entomologi sulla base dello studio dei soli maschi. L’importante notizia è riportata in una pubblicazione scientifica ospitata nella rivista internazionale di Lepidopterologia SHILAP.

Molte altre interessanti novità si rintracciano nel lavoro che esalta l’enorme valore di Biodiversità custodito in alcuni territori remoti del Continente Africano.
Intanto le indagini continuano nell’ambito di un accordo programmatico più ampio stipulato
con l’Istituto per la Biodiversità di Addis Abeba che vede anche la partecipazione del
professor Andrea Sciarretta e del dottor Tesfu Tujuba, dottorando nell’UniMol.
Ma la ricerca continua su diversi altri insetti, di interesse forestale, che sono ancora in fase di studio, ma che già da queste prime analisi fanno presagire ulteriori ed importanti risultati e sorprese!!!

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Orari di chiusura dei locali notturni e interruzione della musica, emanata ordinanza a Riccia

Il Vicesindaco Pietro Testa: “Sostanzialmente resta tutto invariato. L’obiettivo è favorire i controlli e contemperare le diverse esigenze, nel rispetto di tutti. A breve anche le disposizioni sui botti e fuochi pirotecnici e l’attivazione della videosorveglianza”.

Il Comune di Riccia ha emanato l’ordinanza numero 87 del 7 dicembre 2017 per disciplinare gli orari di chiusura dei locali pubblici e lo spegnimento della musica.“In verità, non è cambiato proprio nulla – spiega il Vicesindaco Pietro Testa – La chiusura infrasettimanale per i locali che si trovano nel centro abitato resta fissata a mezzanotte (nel periodo estivo all’1:00), la domenica alle ore 2.00 e nei prefestivi (venerdì e sabato) potranno restare aperti fino alle 3 di notte, con l’obbligo di spegnere la musica un’ora prima. Dunque, tutto resta così com’era, con il provvedimento reso necessario per consentire un corretto controllo alle forze dell’ordine, che ne hanno fatto richiesta insieme a tantissimi altri cittadini”.

Riccia, quindi, non nega a nessuno il diritto allo stare insieme nei bar, ma rispetta le leggi a tutela del pubblico decoro e del diritto dei residenti a non essere disturbati nel cuore della notte

“Amiamo il nostro paese e facciamo di tutto per tenerlo vivo e in allegria – continua il Vicesindaco – Proprio per questo, è utile ricordarlo a chi lo ha dimenticato, 8 anni fa siamo stati proprio noi dell’attuale Amministrazione ad aver esteso gli orari di apertura dei locali pubblici, anche per persuadere i nostri giovani a restare in paese, favorendo così il commercio locale.

Oggi nulla è cambiato e con l’ordinanza è stato semplicemente favorito un maggior controllo sugli abusi. E a breve, colgo l’occasione per annunciarlo, emaneremo anche l’ordinanza sui botti illegali. Senza dimenticare che stanno per essere attivate le telecamere di videosorveglianza.

Che non significa comprimere il divertimento, ma disciplinarlo contemperando tutte le esigenze: di chi vuole fare festa, dei gestori dei locali, di chi la notte vuole riposare e dei carabinieri che devono controllare. Così facendo, si potrà stare meglio insieme ed in allegria, senza però nuocere al prossimo e chi dà fastidio potrà essere controllato ed eventualmente sanzionato.

Nemmeno nelle più famose città della movida, il venerdì e il sabato è previsto un orario di chiusura che arriva alle 3 di notte. Mentre in mezzo la settimana, d’inverno, non si arrecano danni ai bar del centro abitato – e non delle zone extraurbane – nello spegnere la musica alle ore 23.00. Orario in cui, di solito, non c’è più nessuno nei locali pubblici e comunque non è avvertita la necessità di tenere alti i volumi fino a tarda notte.

Non è facile svolgere il ruolo di amministratore pubblico – ha concluso Pietro Testa – ma noi ce la mettiamo tutta per rendere la nostra Riccia sempre migliore, più accogliente, più felice, rispettosa dei diritti di tutti, anche di chi vuole fare festa fino a tarda notte, ma sempre lungo la strada della legalità e dell’educazione civica”.

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Michele Castelli ambasciatore dei Molisani nel Mondo

Riceviamo e pubblichiamo

E’ motivo di forte gratificazione per tutta la comunità italiana in Venezuela l’assegnazione del meritato riconoscimento di Ambasciatore dei Molisani nel Mondo conferito dalla Regione Molise al Prof. Michele Castelli in memoria di Padre Giuseppe Tedeschi in occasione della Giornata Regionale dell’Emigrazione.

In questo particolare frangente di sofferenza e disagio per gli italo-venezuelani, và apprezzato un gesto di attenzione istituzionale nei confronti di una figura che si è sempre distinta per valore scientifico, competenza professionale e rigore culturale.

Permane ovviamente la necessità di agire con somma urgenza attraverso provvedimenti statali, regionali e comunali, a sostegno dei 150mila cittadini italiani residenti in Venezuela ed iscritti all’AIRE, e del milione e duecentomila oriundi che vivono nella precarietà e nell’incertezza con limitazioni inenarrabili di generi di prima necessità, di medicinali e diritti elementari.

La questione è stata posta recentemente anche in occasione dell’Assemblea Plenaria di tutti gli italiani nel mondo svoltasi a Roma al Ministero degli Esteri dal 20 al 24 novembre con l’intera sessione dedicata proprio alla crisi venezuelana.

Non mancano i problemi per tanti italo-venezuelani rientrati in Molise nell’ultimo anno e che affrontano quotidianamente gravi disagi tra ritardi nella procedura per l’acquisizione della cittadinanza italiana, la validazione dei titoli di studio e della patente, l’assenza di casa e di lavoro, la necessità di pagare il medico e i farmaci e una serie di difficoltà che li costringono a rivolgersi con esiti non sempre semplici agli sportelli dei servizi sociali, ai patronati e ad associazioni umanitarie.

Per un’emergenza di queste proporzioni serve una mobilitazione dello Stato, delle Regioni e dei Comuni per ottenere un’attenzione adeguata e trovare delle soluzioni di solidarietà possibili, concrete e tempestive.

 

Lidia De Sanctis                                                                                        Maria Perrotta

Annamaria Evangelista                                                                        Elisabetta Brunetti

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Omelia di Bregantini al funerale del 17enne di Campobasso, ” una città che perde i suoi ragazzi rischia di diventare uno stagno “

Omelia di Monsignor Bregantini per i funerali di Massimiliano tragicamente perduto, il 5 dicembre 2017, a 17 anni, celebrati nella parrocchia di san Pietro (7 , dicembre 2017).

“Volegranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto!”. (Gv. 19,, 37)

Così oggi, anche noi volgiamo lo sguardo verso questo giovane, Massimiliano, che ci ha dolorosamente lasciato, in un sofferto momento di grande sconforto. Uno sguardo che si fa occasione di intensi e decisivi palpiti di riflessione alternativa. Per il cuore di tutti, ad iniziare dal cuore della parrocchia. Per il cuore di tutti, ad iniziare dal cuore della parrocchia, della scuola e soprattutto della sua famiglia. da quella casa da cui siamo partiti, pochi istanti fa!

Non è facile esprimere, anche da parte mia, quello che il nostro cuore sente e vive. Immenso è il dolore. Grande lo sconcerto. Acuitissime le domande che sconvolgono il cuore e la storia di ciascuno, specie dei suoi compagni di scuola qui presenti numerosissimi, la grande preghiera di riflessione.

Eppure, proprio in questi eventi è intensa la lezione di vita che il signore Dio ci manda. Ci parla, sempre, ma soprattutto ora. Ci scuote, ci incide nel suore. Ma anche ora, va detto subito, per sfatare ataviche paure, le braccia misericordiose di dio sono aperte. Per accogliere Massimiliano, anche nel suo gesto sofferto. Anzi, mai come ora le sue braccia, quelle braccia di Misericordia si aprono. Tutti siamo attesi. Ma lo è in modo particolare chi più soffre. Chi sente di più l’amarezza della vita, più viene abbracciato dal Padre, per essere da dio portato in Paradiso. Insieme a tutti i nostri parenti ed amici. Insieme!

Pare di sentire, dal cielo, anche ora quella voce che Gesù ha rivolto ai suoi, mentre pendeva dalla Croce: “Vergine Maria, ecco tuo figlio, accoglilo, accompagnalo con grazia e  luce”. Ecco, tuto figlio. Perché come dice la lettura degli Atti degli Apostoli 13,23 -39) “mio figlio sei tu, oggi ti ho generato!”. Restiamo sempre figli. Sempre! Specie nei gesti estremi! Sempre. Oggi ti ho generato!”. Oggi! Perché Dio non permette che questo ragazzo subisca la corruzione della disperazione. Ma lo accoglie, lo fa suo, lo rigenera suo figlio! La fragilità è redenta! Le porte si sono aperte! Tutti sono sotto la Croce di Gesù.

Inoltre, dopo questa speranza certa di accoglienza, nel cuore nostro non ci deve essere un posto per due sentimenti negativi, che ci spezzano il cuore. prima di tutto: “tutti siamo a piangere sotto la Croce. Con Maria, la madre di Gesù e con san Giovanni. Togliamoci quel senso di colpa che ci distrugge! Non serve arrovellarsi in ricerche di colpe. Il senso di colpa scava e distrugge i cuori! Non serve a nessuno. Non genera speranza. Ma infinita e crescente, inconsolabile amarezza! E tanto meno, nessuno osi puntare il dito contro altri. Nessuno dica che è colpa tua! “Chi è senza peccato scagli per primo la pietra contro …! Restiamo tutti ai piedi della Croce. Il pianto ci consola. Il pianto libera dal cattivo senso di colpa. Non serve accusare, né se stessi né gli altri.

Cresciamo, invece, nella corresponsabilità. Cioè, nella riflessione comune alla luce della Risurrezione di Gesù: “dio lo ha risuscitato dai morti…noi vi annunziamo che tale promessa si realizza ora, perché nessuno sia vittima della disperazione e del fallimento!”.

Credere in Cristo risorto significa invece assumere con consapevolezza tre precisi impegni, che mi permetto, come Vescovo, di rivolgere a ciascuno di voi, secondo il proprio compito familiare o sociale o educativo.

  1. Ai ragazzi, agli adolescenti, ai giovani tutti: preparatevi alle amarezze della vita; ai NO, alle difficoltà, ai dispiaceri che sempre accompagnano il nostro vivere. Alziamo invece lo sguardo, agli ideali più belli. Coltiviamo i SOGNI, i valori, il cuore che tende alle vette. Quelle vette che ti conquistano, prima ancora che tu le conquisti! Oltre i nostri telefonini, che ci imprigionano. Per gustare un fiore, un tramonto, il cielo azzurro di oggi. Senza mai dimenticare che c’è sempre qualcuno che ha bisogno di te, nel volontariato, nel dono del proprio tempo ai più poveri!
  2. Agli adulti e docenti e parroci: accompagniamo i nostri ragazzi. Accompagnare è l’arte dell’adulto. Non per sostituirsi a loro. Non per compiangerli come “poverini”. Ma per renderli forti, capaci di camminare con le loro gambe! Pronti alla sfida della vita. Vicini, ma anche rispettosi. Solidali, ma per farli liberi; non dipendenti da noi. Pronti! E’ il quotidiano, la realtà di tutti i giorni che va presa con misura e verifica. Con spazi diversi tra le diverse agenzie educative. Ma con lo stesso cuore, che dica e faccia sentire tutti i giovani la stessa voce di Gesù e Maria, verso Giovanni: “ecco, tuo figlio!”. Ed anche “Ecco, tua madre!”. In quel poter rassicurare, tutti: “Io ci sono, sono qui! Non avere paura. Non temere!”.
  3. Infine, un monito alla città tutta. Tutti infatti, oggi, piangiamo questo figlio. Ed una città che perde i suoi ragazzi rischia di diventare uno stagno, dove le cose non si muovono più verso la vita nella loro fioritura. Costruiamo con i giovani luoghi di speranza, ravviviamo gli Oratori, spazi di ascolto. Anche la prossima campagna elettorale renda protagonisti i giovani nei programmi. Creiamo luoghi di vita e non di disperazione, dove si consuma la vita ma non la si gusta. Sentano che per la città sono preziosi. Unici. Vitali. “Perché c’è bisogno di parole di amore, ma di vivere con amore, ad iniziare dalla famiglia. Dio ci benedica

+ padre GianCarlo, arcivescovo

 

 

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L’Associazione di “Quartiere Campobasso Nord” esprime piena solidarietà e vicinanza al Comitato dei genitori dell’IC Montini

L’Associazione di “Quartiere Campobasso Nord”, nella persona del suo Presidente il Sig. Franco Sallustio, esprime piena solidarietà e vicinanza al Comitato dei genitori dell’IC Montini nella proposta fatta all’Amministrazione comunale riguardo la costruzione del nuovo edificio scolastico nel luogo dove è attualmente posizionato e nel caso in cui l’Amministrazione
decidesse di abbattere l’attuale scuola secondaria di I grado “L. Montini”, che la ricostruzione avvenga nello stesso punto dov’è attualmente ubicata, preservando le aree verdi circostanti cheverrebbero comunque rivalutate dalla nuova costruzione.
Proposta fatta dal comitato dei genitori che sposa in pieno una tra le finalità dell’Associazione, al fine di potenziare e preservare lo sviluppo sociale di un vasto territorio che comprende anche il quartiere CEP.
Tra l’altro uno dei progetti cardine portati avanti dall’Associazione di quartiere già da diversi anni in collaborazione con l’Amministrazione comunale, tra cui la stessa Associazione è
capofila con altre due Associazioni, è quello di Supporto Scolastico per ragazzi e ragazze, anche del nostro quartiere.
E questo sforzo di unità d’intenti e coesione tra la Scuola, (infanzia, primaria e secondaria di I grado) la Parrocchia di S. Giuseppe Artigiano e l’Associazione di quartiere, non può e non deve essere a vantaggio di logiche politiche e partitiche, ma unicamente a vantaggio di quelle famiglie che quotidianamente vivono ed utilizzano i servizi nel quartiere.

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Disagi e pericolo per la Bifernina dissestata

La strada di collegamento tra Campobasso e Roma o Napoli è l’arteria principale del Molise, sottoposta ad un intenso e quotidiano flusso veicolare, in sostanza la spina dorsale del sistema viario e della logistica in Molise. La decisione di non realizzare l’autostrada Termoli-San Vittore (o anche la superstrada a quattro corsie) di fatto ha concentrato ancor più l’attenzione verso questa arteria stradale, i cui problemi diventano i problemi del Molise e le cui interruzioni causerebbero l’isolamento della intera regione. Una situazione in costante allarme, quindi, che merita monitoraggio continuo e attenzione massima da parte dei responsabili della manutenzione stradale molisana, Anas e Provincia in testa. Continuiamo a ricevere da tempo segnalazioni da parte dei nostri lettori circa uno stato di dissesto di ampi tratti di questa strada con particolare riferimento al lungo rettifilo che va da Guardiaregia a Bojano; ma la situazione sarebbe in particolar modo critica tra Campochiaro e San polo Matese, vista la presenza di gobbe e piccoli avvallamenti nell’asfalto. In quel tratto di strada, diritto e pianeggiante, la velocità, pur nel rispetto dei limiti, è sostenuta ed il risentimento sotto le gomme delle auto è particolarmente evidente; uno stato di pericolosità costante, che potrebbe causare anche non pochi incidenti se non venisse ripristinata una situazione ottimale del manto stradale. Sono in particolar modo di pendolari a segnalare la gravità della situazione, giustamente preoccupati, vista la frequenza con cui affrontano il viaggio lungo quel tratto di strada. Rivolgiamo un appello accorato a chi di dovere, affinché vengano presi tutti i provvedimenti del caso, per evitare poi di dover raccontare dell’ennesimo incidente che si sarebbe potuto evitare.

Stefano Manocchio

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Endometriosi e celiachia, prestazioni gratuite in Molise. Frattura e Facciolla: più completi i servizi garantiti dalla nostra sanità

Endometriosi e celiachia, le due patologie sono state inserite tra le prestazioni gratuite assicurate dal Servizio sanitario regionale del Molise. Lo comunicano il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta per la sanità, e il vicepresidente Vittorino Facciolla. “Il progressivo aggiornamento che stiamo attuando per quanto riguarda le patologie croniche e invalidanti rappresenta un passo in avanti importante anche da un punto di vista sociale, non soltanto prettamente sanitario, nel percorso che abbiamo avviato per garantire ai nostri cittadini, pazienti e familiari, un sostegno complessivo nella cura della malattia”, il loro commento soddisfatto per l’adeguamento locale ai livelli essenziali di assistenza.

“In virtù di quanto indicato nei nuovi Lea – spiegano Frattura e Facciolla –, da adesso anche le donne molisane affette da endometriosi potranno ottenere prestazioni o pacchetti prestazionali gratuiti correlati al livello di gravità e alle diverse necessità assistenziali”. Dal Servizio sanitario regionale saranno infatti assicurati, con esenzione, visita di controllo per il monitoraggio della malattia, clisma opaco semplice, ecografia dell’addome inferiore, ginecologica e transrettale. L’esenzione riguarderà le pazienti affette dal III e IV stadio (moderato e grave) della patologia, fasce di particolare intensità cronica.

“Alle donne colpite dall’endometriosi, malattia per la quale abbiamo approvato due anni fa una nostra legge regionale volta alla prevenzione e alla diagnosi precoce, nonché al miglioramento delle cure, anche in termini di conoscenza della patologia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale e lavorativo, forniamo adesso nuovi strumenti e nuovi servizi utili ad alleggerire il difficile cammino che ogni paziente è tenuta a sostenere. Altrettanto facciamo – aggiungono il presidente e il vicepresidente della Regione –, con la celiachia e la sua variabile clinica dermatite erpetiforme”. La patologia viene riconosciuta quale malattia cronica e invalidante, e non più come rara.

“Anche nel caso della celiachia, proseguiamo un lavoro di assistenza avviato con l’approvazione in Consiglio regionale degli interventi in favore dei soggetti affetti da malattia celiaca. Con il nostro provvedimento legislativo del 2016, tra i tanti aspetti, abbiamo previsto e favorito una profonda integrazione con il mondo agricolo per incentivare produzione, trasformazione e commercializzazione locali di grano saraceno e altri cereali senza glutine. Oggi diamo una risposta ulteriore di tipo sanitario e sociosanitario: è la maniera giusta per stare con concretezza accanto a chi soffre”, concludono Paolo Frattura e Vittorino Facciolla.

Sono inoltre allo studio diverse soluzioni possibili per l’applicazione della norma nazionale necessarie a garantire un perfezionamento dell’appropriatezza per l’individuazione della diagnosi e una distribuzione più efficace dei buoni per l’acquisto di alimenti privi di glutine.

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Sport/ Circolo La Nebbia Cus Molise, domani la seconda trasferta consecutiva a Capurso

Riceviamo e pubblichiamo

Seconda trasferta consecutiva per il Circolo La Nebbia Cus Molise che domani sarà di scena a Capurso contro una squadra che nell’ultimo turno ha battuto a domicilio l’Atletico Cassano ed è in risalita. Non sarà dunque una partita agevole per la formazione di Sanginario che ha comunque voglia di tornare alla vittoria dopo il pareggio di Altamura. Le possibilità ci sono tutte come conferma il direttore generale Alberto Aufiero.

Domani vi attende una trasferta insidiosa sul campo del Capurso, quali sono le sensazioni?

“Dopo la prova di Altamura, dove la vittoria ci è sfuggita solo negli ultimi minuti, la squadra ha lavorato bene in settimana per preparare i prossimi due impegni che ci separano dalla fine del girone di andata. Due gare difficili, Capurso in trasferta contro un avversario che sa farsi rispettare tra le mura amiche e poi il derby cittadino contro la Chaminade”.

Ad Altamura è arrivato un pareggio ma al di là di questo la prestazione generale è stata positiva, condivide?

“Ad Altamura si sono viste tutte le caratteristiche della nostra formazione: una buona gestione della palla, la giusta reazione dopo lo svantaggio ma anche le frequenti disattenzioni nel gestire il doppio vantaggio”.

Siamo quasi al giro di boa come giudica la prima metà di stagione del Cln Cus Molise?

“Premesso che l’analisi di questa prima parte del campionato andrà fatta dopo le ultime gare, ad oggi siamo certi che qualcosa in più poteva essere fatto, sia in termini di prestazione che in termini di punti. Il girone comunque non è dei più facili, la classifica è abbastanza corta e per una matricola come la nostra la posizione di classifica è soddisfacente”.

Il mercato è aperto, quali sono le novità all’orizzonte? Ci saranno ulteriori rinforzi?

“L’intenzione resta innanzitutto quella di puntare a migliorare il nostro attuale posizionamento in classifica, offrendo ai ragazzi dell’under 19, che stanno facendo un ottimo campionato, la possibilità di essere pronti al più presto per la prima squadra. In quest’ottica stiamo attenzionando delle giovani promesse del futsal, che andranno ad integrare entrambi gli organici”.

L’obiettivo stagionale resta quello degli spareggi promozione, concorda?

“L’obiettivo resta quello dei playoff, ma solo con una maggiore concentrazione per l’intera gara si potranno evitare quei cali che spesso ci hanno impedito di conquistare i tre punti, anche se fino ad ora nessuna compagine avversaria ci ha surclassato”.

Il 2017 si chiuderà con il doppio derby contro la Chaminade tra campionato e coppa. Quali sono le aspettative a tal proposito?

“Il derby è sempre una gara dalla mille sfaccettature: c’è chi l’aspetta per una sorta di rivalsa e chi per dimostrare la propria predominanza a livello cittadino. Personalmente aspetto questo derby per mostrare a tutti gli spettatori il buon livello di futsal che abbiamo raggiunto sia noi che la Chaminade stessa ed in particolar modo per ricordare che le maggiori attenzioni continueremo a rivolgerle al nostro settore giovanile, presente a Campobasso, Bojano e Frosolone. In tal senso mi piacerebbe la presenza all’incontro dei bambini delle due società. Ma prima le nostre energie devono essere rivolte alla difficile trasferta di Capurso”.

Del campionato in generale che idea si è fatto?

“Non conoscevo questo campionato e devo dire che è molto livellato, al di là di un paio di battistrada. Credo anche che il girone di ritorno, visti gli ultimi ulteriori rinforzi fatti da alcune compagini, sarà molto avvincente. Dal canto nostro, per essere la prima esperienza a livello nazionale, possiamo solo migliorarci e puntare a qualche soddisfazione in più”.

Programma 10^ giornata – Chamindade-Futsal Ruvo; Futsal Canosa-Manfredonia; Futsal Capurso-Cln Cus Molise; Giovinazzo-Atletico Cassano; Real Dem-Sagittario Pratola; Tombesi-Futsal Altamura. Classifica: Tombesi 24; Atletico Cassano 17; Manfredonia, Chaminade 16; Futsal Canosa 14; Giovinazzo, Cln Cus Molise 13; Sagittario Pratola 12; Futsal Altamura 11; Futsal Capurso 10; Futsal Ruvo 7; Real Dem 6.

Stefano Saliola – Ufficio Stampa CLN Cus Molise

 

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