lunedì, Settembre 22, 2025
Home Blog Pagina 7231

Un metodo di studio per la vita. Tre licei molisani accolgono la Fondazione Vivifelice

Un metodo di studio per la vita. Tre licei molisani accolgono la Fondazione Vivifelice 

Una scuola al passo con i tempi deve puntare alla formazione di giovani che siano in grado di imparare sempre cose nuove. Stimolare il cervello, secondo la teoria delle intelligenze multiple di Gardner, per far emergere le diverse attitudini insite in ciascuno di noi. Su tale presupposto opera la Fondazione Vivifelice che ha coinvolto 300 scuole superiori italiane  e tre atenei pubblici di Roma, nel progetto “Memory- metodi di studio”.  In Molise hanno aderito all’iniziativa il liceo classico “Mario Pagano” e il liceo artistico “G. Manzù” di Campobasso, oltre al liceo scientifico “Galileo” di Riccia.

Motivazione allo studio, tecniche di concentrazione, di comprensione, analisi, rielaborazione e memorizzazione dei testi: questo il programma del corso tenutosi  in settimana a Campobasso e rivolto anche alle famiglie dei singoli alunni. Una buona opportunità per acquisire un metodo di apprendimento e delle capacità di sintesi da spendere sia nel percorso universitario, sia nella preparazione ai concorsi per accedere al mondo del lavoro. Peraltro le metodologie adottate dai docenti di “Memory” riscuotono successo pure fra i ragazzi più svantaggiati per motivi sociali, culturali, fisici, o per disturbi da dislessia, disgrafia e discalculia. Non a caso il motto della Fondazione recita: “non esistono studenti demotivati, esistono metodi di studio poco efficaci”.

Rossella Salvatorelli

Commenti Facebook

All’Università, alunni, studenti, tirocinanti, insegnanti all’opera per decorare l’albero di Natale

Riceviamo e pubblichiamo

L’Albero di Natale dell’UniMol quest’anno si veste e si colora della collaborazione tra i tirocinanti del corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria e gli alunni e le insegnanti delle classi della Scuola primaria “Don Milani” di Campobasso ospitate nella sede universitaria.
Il tema scelto per le decorazioni, come consuetudine ormai da qualche anno, è il riciclo creativo di materiali e oggetti di uso quotidiano. Il tema del Natale 2017 è l’uso creativo della pasta: i bambini e gli studenti, durante le attività di tirocinio indiretto, hanno realizzato addobbi e decori natalizi costruiti con vari formati di pasta. Ed è così che delle classiche penne sono diventate delle stelle comete oppure i fusilli le corde di un’arpa nelle mani di un angelo fatto di conchiglioni.
I bambini della scuola primaria e i “futuri insegnanti” del corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria hanno condiviso per un breve periodo un modello di didattica integrata in cui i percorsi di apprendimento, professionalizzanti per i tirocinanti e formativi per i più piccoli, hanno avuto il supporto di metodologie alternative e innovative.
La collaborazione, nata anche grazie alla coabitazione nello stesso edificio dei due livelli di istruzione, ha permesso di sperimentare e di realizzare un modello di didattica congiunta attraverso attività comuni a carattere laboratoriale e pratico.
L’attività sviluppata risponde al nuovo impianto di formazione e di esercizio di cittadinanza attiva, oltre che all’esplicazione delle competenze acquisite nel percorso di studio, come sancito dal MIUR “Le istituzioni scolastiche … sostengono altresì lo sviluppo della creatività delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, anche connessa alla sfera estetica e della conoscenza delle tecniche, tramite un’ampia varietà di forme artistiche, tra cui la musica, la danza, le arti dello spettacolo, le arti visive, l’artigianato artistico…”
Ufficio Relazioni e Comunicazioni Istituzionali 
Commenti Facebook

Vertenza Atm, confronto ha coinvolto Regione, Atm, lavoratori e Finmolise

Nel corso della lunga giornata  del 13 dicembre cominciata con una audizione in seconda e terza Commissione Consiliare a Palazzo D’Aimmo e proseguita attraverso incontri con l’impresa Atm, lavoratori, rappresentanze sindacali e struttura tecnica, è stato fatto un decisivo passo in avanti per consentire agli autisti di Atm di recuperare le mensilità non pagate dall’azienda nell’ultimo periodo.  Il lungo confronto ha coinvolto Regione, Atm, lavoratori e Finmolise.

Commenti Facebook

All’Unimol, conferenza-concerto con ‘Piero Mottola Voices’

Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
Emozioni tradotte e rappresentate in suoni esclusivamente con la voce
All’UniMol, Conferenza-Concerto: Piero Mottola Voices. Aula Magna di Ateneo. Introduzione di Lorenzo Canova ed esecuzione di tre composizioni per coro.
Voices, 2016 passeggiata emozionale di voci di differenti culture; Chinese Voices, 2017 passeggiata emozionale di voci orientali; Risvegli, 2017 passeggiata emozionale di voci. Interpreti: coro di 24 voci dell’Università del Molise diretto da Gennaro Continillo e con il Delegato per le attività coreutiche Prof. Giuseppe Maiorano.
ll progetto VOICES è una ricerca sperimentale itinerante orientata ad indagare e scoprire le potenzialità evocative e musicali della voce umana di persone comuni in diverse aree geografiche del nostro pianeta. La ricerca, tuttora in corso, è stata realizzata con la collaborazione di studenti universitari cinesi, iraniani, spagnoli, italiani, polacchi, sudamericani, tedeschi e svolta presso le sedi delle Università di Valencia, Lisbona, Cosenza, Campobasso, Tenerife, Roma, Santiago del Cile, Lipsia, Varsavia, Pechino, alla Grande Muraglia e Città Proibita.
Alle persone è stato chiesto di associare a 10 parametri emozionali – paura, angoscia, agitazione, collera, tristezza, stupore, eccitazione, piacere, gioia, calma – suoni e rumori prodotti esclusivamente con la voce e con il proprio corpo. I 1000 frammenti sonori ottenuti sono stati catalogati e utilizzati per la costruzione di composizioni non contemplative, presentate nel 2016 in ambienti sonori con il sistema multicanale automatico di passeggiate emozionali alla IV Biennale Italia- Cina di Pechino e, al Museo d’arte contemporanea MAC di Santiago del Cile. Con le stesse sonorità sono state costruite le partiture per coro con 16, 32 e 64 voci VOICES (2016), utilizzando suoni della voce provenienti da diverse culture e, CHINESE VOICES (2017) con suoni della voce esclusivamente orientali, RISVEGLI (2017) con suoni e rumori vocali dell’Università del Molise. La poetica e la metodologia di ricerca delle due composizioni è stata introdotta da Attilio Scarpellini su Rai Radio Tre “Qui Comincia” (17 marzo 2016) in occasione di “Libere associazioni di voci comuni a 10 parametri emozionali” al Museo d’arte contemporanea Macro di Roma. CHINESE VOICES è stata eseguita il 22 giugno al Museo d’arte contemporanea di Macro di Roma – nell’ambito della mostra collettiva “Visioni geometriche. Opere dalla collezione del Macro” a cura di Antonia Arconti e Daniela Vasta – in prima esecuzione assoluta dal coro del Workshop “Ornamento e Musica Relazionale” dell’Accademia di Belle Arti di Roma, diretto da Piero Mottola e, dal coro dell’Università del Molise, diretto da Gennaro Continillo. Entrambe le composizioni sono state pensate come “un’onda sonora relazionale” che raggiunge nel tempo, senza ripetersi mai, il massimo conflitto emozionale partendo dai minimi valori e con un aumento progressivo del tempo di accadimento degli eventi sonori. L’iniziativa è curata dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione e dalla Galleria Gino Marotta / ARATRO archivio delle arti elettroniche – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea.
Appuntamento dunque domani, giovedì 14 dicembre, alle ore 18.30 nell’Aula Magna di Ateneo, in Via F. De Sanctis, a Campobasso, con l’esecuzione di tre composizioni per coro.

Ufficio Relazioni e Comunicazioni Istituzionali

Commenti Facebook

Campobasso/ Presentato ‘Il Rovo – Una storia spinosa’, il libro di Cristiano Spinelli

Riceviamo e pubblichiamo

Un’esortazione ad accogliere il ‘diverso’, accettarlo e imparare a gestirlo attraverso la metafora botanica del rovo, quale parente povero del roseto. È questo il senso de ‘Il Rovo – Una storia spinosa’, il libro di Cristiano Spinelli presentato questa mattina, mercoledì 13 dicembre, dall’autore agli studenti della scuola D’Ovidio di Campobasso.
L’incontro rientra nel cartellone di eventi natalizi ‘Un Natale…coi fiocchi!’, promosso dal Comune di Campobasso.
Come ha spiegato Spinelli il libro parla delle fragilità e di come sia necessario rapportarsi con esse per capire fino in fondo la vita. “Questo libro – ha raccontato l’autore – mi è venuto in mente quando ho visto mio figlio in una culla termica nel reparto di terapia intensiva, avvolto da aghi e tubi. Sembrava un rovo. Vicino a quella culla dovevo essere attento a muovermi, proprio come bisogna muoversi con attenzione attorno a un rovo. Tuttavia, – ha proseguito – non basta farsi venire in mente un libro simile. La cosa fondamentale è la voglia di farlo. Quando mi sono buttato in quest’avventura, ero consapevole che un libro del genere non va spinto, ma va accompagnato. Io sono un illustratore e sono abituato a stare davanti a un foglio bianco, invece, un testo simile ti fa stare vicino a un pubblico”.
La spinta per passare dall’idea alla pubblicazione del libro all’autore è arrivata dalla storia di Agnese, interpretata nel libro dalla coccinella. “Un giorno – ha detto Spinelli – la mamma di questa bambina disabile mi ha raccontato come la figlia non venisse mai invitata alle feste di compleanno dei compagni e come i genitori di quest’ultimi, pur essendo al corrente della situazione, non facessero nulla. È stato in quel momento che ho deciso di mettere in pratica la mia idea”.
E se nel testo non c’è solo ed esclusivamente la storia di Agnese, ma tutti i personaggi parlano di altri bambini e altrettante storie reali, il testo volutamente non si rivolge sono ai più piccoli. “Questo volume – ha spiegato, infatti, l’autore – vuole essere quasi uno strumento per accompagnare i bambini a capire quali siano le fragilità e le diversità e a doverle rispettare perché sono una ricchezza. Oggi, – ha continuato – in una società sempre più individualista, ci viene insegnato a correre, a non aspettare nessuno. Io voglio, invece, dare un messaggio contrario. Credo che nella vita sia necessario aspettare e relazionarsi con le diversità, perché esse sono sempre una ricchezza per ognuno di noi”.
Presente all’incontro con l’autore alla Francesco D’Ovidio anche l’assessore alla Cultura di Palazzo San Giorgio, Emma de Capoa che ha voluto lasciare ai piccoli studenti un messaggio racchiuso in tre parole chiave: “rispetto, accoglienza e inclusione”.
“Un vero cambiamento culturale non può avvenire facendo a meno di queste tre parole. Fatele vostre, – ha detto la de Capoa agli studenti – perché il cambiamento non può che partire da voi”.

Press Office & Media Relations

Commenti Facebook

Larino/ Tutto pronto per Girolio 2017

Riceviamo e pubblichiamo

Tutto pronto a Larino per ospitare la tre giorni di Girolio 2017, l’evento itinerante promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio alla scoperta delle eccellenze gastronomiche italiane, dei paesaggi e territori di produzione, dei luoghi e dei mestieri legati alla terra e all’olio. 

Per l’edizione 2017, la città frentana è stata scelta come unica tappa nella Regione Molise e dal 15 al 17 dicembre prossimi è in programma un ricco cartellone di eventi, in collaborazione con Regione Molise, Comune di Montorio, Arsarp, Fruttagel, Molise Cinema, Istituto Tecnico Agrario “San Pardo”, Istituto Alberghiero “Federico di Svevia”, Centro Culturale Afra, Villaggio delle Arti e Vespa Club Larino.

Tema centrale di Girolio 2017 è la Dieta Mediterranea, Patrimonio dell’Umanità, con l’obiettivo di promuoverne la cultura e la conoscenza – il commento del Vicesindaco Assunta D’Ermes – Ma nel corso della tre giorni, oltre a ricordare i benefici per la salute dell’olio extra vergine di oliva, alimento principe della Dieta Mediterranea, discuteremo anche dei territori, in particolare di quello frentano, dove la cultura dell’olio è indissolubilmente legata alla tradizione e alla storia. Narreremo quindi il cibo insieme ai paesaggi e ai monumenti, ai beni culturali, alla scoperta delle nostre origini, ma anche con un doveroso sguardo al nostro futuro, forti dell’inestimabile patrimonio di saperi e sapori che ci rendono unici al mondo”.

Un evento reso possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni, aziende ed Associazioni locali e nazionali, insieme per condividere un progetto di valorizzazione e promozione di un territorio sempre più da scoprire. Quello molisano e di Larino in particolare.

Proprio grazie all’unione di intenti che ha caratterizzato la tre giorni di Girolio, è stato possibile organizzare tanti e diversi appuntamenti tematici. Dai convegni divulgativi, alle degustazioni di olio in abbinamento ai piatti della tradizione e ai prodotti dell’eccellenza gastronomica locale, il Premio Goccia D’Oro, la rassegna di cortometraggi, concerti, intrattenimento per i più piccoli, mercatini dei saperi e dei sapori, cooking show, coinvolgimento delle scolaresche in laboratori di conoscenza del mondo dell’olio extravergine – ha concluso il Vicesindaco D’Ermes – un ringraziamento particolare va a Pompeo Barbieri, testimonial della prima giornata del 15 dicembre, al professor Maurizio Santilli testimonial della seconda giornata, allo stabilimento Fruttagel e a tutti coloro, enti, associazioni, aziende che hanno voluto impegnarsi nell’organizzazione della tappa larinese di Girolio 2017”.

Ufficio Stampa Comune di Larino

Commenti Facebook

incontro PD sul tema: “La cosa giusta. Idee per il diritto allo studio, l’università, la ricerca”

Riceviamo e pubblichiamo

“La cosa giusta. Idee per il diritto allo studio, l’università, la ricerca” è il titolo del terzo incontro lungo il percorso di ascolto e confronto avviato dal Partito Democratico del Molise su tutto il territorio regionale. L’appuntamento è venerdì prossimo – 15 dicembre – alle ore 17.00 nella sala consiliare del Comune di Campobasso. Interverranno il Presidente della Giunta regionale Paolo Di Laura Frattura, il Sindaco di Campobasso Antonio Battista, il Rettore dell’Università del Molise Gianmaria Palmieri, il Segretario regionale Pd Micaela Fanelli, il Presidente dell’Esu Candido Paglione, il Segretario dei Giovani Democratici del Molise Renato Freda, Massimo Barbato responsabile settore “Saperi” GD Molise. Coordinato dal Vicesindaco di Campobasso Bibiana Chierchia, le conclusioni dell’incontro saranno affidate al Senatore Francesco Verducci, responsabile Dipartimento Università e Ricerca del Pd.

“Dopo aver affrontato i temi del lavoro e della ripresa economica a Pozzilli e quelli relativi alla povertà e al reddito di inclusione sociale a Bojano, il Partito Democratico prosegue sulla strada dell’ascolto, del confronto e della corretta informazione – ha affermato il Segretario Pd Micaela Fanelli – un percorso ragionato e attuale, che vede il Pd impegnato sui temi, sul programma, sugli argomenti che più di tutti toccano ed interessano le persone. Nessuna promessa elettorale, nessuna denigrazione degli avversari, solo la ferma volontà di raccontare ai molisani i risultati di un lavoro durato quasi cinque anni, che oggi ci permette di guardare al futuro della nostra regione con maggiore serenità e speranza. Per questo è importante, alla vigilia della campagna elettorale, promuovere sul territorio momenti di informazione, ascolto, confronto. Venerdì a Campobasso sul diritto allo studio, l’università e la ricerca. Ne parleremo, come sempre, in un incontro aperto al contributo di tutti, ragionandone insieme ai giovani, agli studenti, al Rettore dell’Università e, tra gli altri, insieme al Senatore Francesco Verducci, responsabile Dipartimento Università e Ricerca del Partito Democratico, che torna in Molise per raccontare quanto fatto dai governi a guida Pd per la scuola e per raccogliere le indicazioni che arrivano dai territori”.

“L’incontro di venerdì coincide con la prima uscita sui territori dell’iniziativa nazionale ‘La Cosa Giusta’, presentata a Roma sabato 2 dicembre, nella Sala Conferenze del Tempio di Adriano – ha spiegato Bibiana Chierchia – Anche in Molise, anche a Campobasso, rifondiamoci sul Sapere e sui Saperi.  Perché c’’è un nesso indissolubile tra futuro dell’Università e futuro del Paese. È il legame che costruisce emancipazione, che rimuove gli ostacoli a eguaglianza, sviluppo, partecipazione. In una parola, è il bene più prezioso, che abbiamo il dovere di non disperdere e tutelare per costruire benessere, diritti, opportunità. Per tutti, non solo per pochi”.

Segreteria regionale Partito Democratico

Commenti Facebook

Politiche per il lavoro, la posizione di Giuditta Lembo

Riceviamo e pubblichiamo

La Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso e Autorità per i Diritti e Pari Opportunità della Regione Molise Giuditta Lembo, ospite alla presentazione del progetto ELENA “Experimenting flexible Labour tools for Enterprises by eNgaging men And women”- “Lavoro agile e condivisione delle responsabilità genitoriali: Nuove prospettive in Italia e in Europa”, coordinato dall’Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità del Dipartimento per le pari opportunità. Alla fine dell’incontro la Lembo ha potuto informare personalmente la Ministra Marianna Madia che lo scorso giugno anche la Regione Molise ha visto organizzato dalla Lembo in collaborazione con i vertici della Regione un Workshop dal titolo “ Politiche per il lavoro: modelli e strategie innovative per lo sviluppo territoriale molisano”, finalizzato oltre che a proporre un modello di integrazione tra politiche per il lavoro e politiche per lo sviluppo, anche a favorire interventi a favore della conciliazione vita – lavoro, quale questione centrale e strategica che colloca a pieno titolo il mainstreaming di genere nelle politiche di sviluppo economico, oltre che di accesso e permanenza delle donne nel mondo del lavoro attraverso l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, poiché analisi effettuate, confermano infatti che la difficoltà a conciliare i tempi di lavoro con quelli di vita rappresenta la causa principale di discriminazione delle donne nel lavoro e, più in generale, della mancata partecipazione femminile al lavoro. È necessario- afferma Giuditta Lembo- rimuovere tali discriminazioni per liberare il potenziale femminile inespresso intervenendo in primis sull’organizzazione del lavoro anche in quelle realtà che apparentemente garantiscono una parità formale di trattamento, come la pubblica amministrazione. Infatti, la necessità di inquadrare la questione dell’uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro nell’ambito delle politiche di sviluppo, di crescita e di occupazione, nasce dalla stretta connessione tra partecipazione femminile al lavoro e crescita economica confermata negli ultimi anni da numerose analisi empiriche di carattere micro e macroeconomico. Secondo alcune ricerche, la parità di genere fra gli occupati potrebbe incrementare il PIL in Europa del 13%. In Italia ha suscitato particolare clamore uno studio di Banca d’Italia secondo il quale, se la partecipazione delle donne al lavoro in Italia raggiungesse i livelli definiti a suo tempo negli obiettivi di Lisbona, il PIL salirebbe di 7 punti percentuali. Riconoscere la centralità dell’occupazione femminile nelle politiche di crescita – prosegue la Lembo- significa anche riconoscere che la conciliazione vita-lavoro resta ancora il fattore determinante della mancata occupazione femminile e le difficoltà a conciliare i tempi di lavoro con quelli dedicati alla famiglia costituiscono il “prezzo” pagato dalle donne, soprattutto in termini di mancata partecipazione al lavoro ma anche un “costo” a carico del mondo lavorativo in termini di perdita di risorse e professionalità.
In Italia la divisione dei ruoli di genere all’interno della coppia è infatti ancora prevalentemente tradizionale: l’uomo continua in moltissimi casi ad avere il ruolo di breadwinner e il lavoro domestico e di cura pesa soprattutto sulle donne, indipendentemente dalla loro condizione occupazionale. La carenza di servizi di supporto nelle attività di cura unita alla distribuzione ineguale dei carichi di lavoro domestici all’interno della famiglia scoraggia le disoccupate alla ricerca attiva di un’occupazione, rende difficile la progressione di carriera fino ai casi “estremi” di fuoriuscita dal mercato del lavoro.
La “rigidità” del lavoro, in termini di orari, spazi e modalità organizzative, rappresenta uno degli ostacoli principali nell’ambito della conciliazione tra vita familiare e lavorativa e riguarda soprattutto le donne che, a causa della doppia presenza, spesso si trovano in situazioni di svantaggio e di discriminazione rispetto agli uomini.
Un’organizzazione del lavoro troppo rigida comporta infatti una penalizzazione delle carriere delle donne che si vedono costrette a uscire dal mercato o a scegliere lavori meno qualificati o precari, pur di avere grdi di flessibilità che permettano loro la cura dei figli o degli anziani in famiglia. Ricordiamo che in Italia una madre su quattro, a distanza di due anni dalla nascita del figlio, non ha più un lavoro (dato stabile nel tempo), in Molise dopo il primo anno dalla nascita del figlio. Allora, l’assenza di forti vincoli contrattuali e l’introduzione di tempi e modalità di lavoro più “agili” possono costituire un incentivo e una facilitazione, consentendo come risultati una maggiore produttività e soddisfazione; maggiore dedizione al lavoro e capacità di conciliare vita lavorativa e professionale. Il cd. lavoro “agile”, introdotto dalla recente normativa, grazie alla flessibilità degli orari e dei luoghi di svolgimento delle prestazioni lavorative, nonché all’utilizzo della tecnologia mobile da remoto, può produrre benefici non soltanto ai dipendenti, ma anche all’azienda e alla P.A. La conciliazione tra lavoro e vita privata è un fattore essenziale della qualità della vita nelle società moderne e ne rappresenta un obiettivo comune.
Una più equilibrata suddivisione tra tempi di vita e di lavoro per le donne e per gli uomini non può prescindere dal coinvolgimento attivo del mondo delle imprese, attraverso la realizzazione, anche da parte delle aziende, di azioni mirate ed incisive. In particolare, formule di lavoro agile e uso dei congedi parentali anche da parte degli uomini sono strumenti che, utilizzati più diffusamente, possono contribuire sostanzialmente ad un miglior equilibrio tra tempi di vita e di lavoro, a vantaggio sia delle donne che degli uomini e ne beneficia tutta la famiglia. Nonostante una generale tendenza verso una maggiore adozione di questi strumenti, i dati disponibili mostrano una certa eterogeneità tra paesi europei, evidenziando come in Italia, ad esempio, il telelavoro o il lavoro flessibile non si configurino affatto come opzione organizzativa, coinvolgendo meno del 6% della popolazione lavoratrice (dati del Politecnico di Milano, Osservatorio Smartworking). In Italia il divario occupazionale tra uomini e donne, le rigidità nell’organizzazione del lavoro e la carenza di servizi sono aspetti strettamente collegati e rappresentano fattori determinanti del “gender gap” nel mondo del lavoro. Un ambiente di lavoro più flessibile sia sul piano spaziale che temporale può contribuire a ridurre le disparità esistenti tra lavoratori e lavoratrici con riferimento all’ingresso nel mondo del lavoro, alle opportunità di carriera e alla retribuzione. L’adozione di modalità lavoro flessibili dal punto di vista spazio-temporale è certamente un fattore fondamentale per rendere possibile la conciliazione tra vita familiare e professionale delle donne e degli uomini, costituendo il primo passo anche per una più equa suddivisione dei compiti di assistenza e cura familiare. Dare e garantire alle donne il lavoro significa anche garantire loro una indipendenza economica ed una autonomia che nella maggior parte dei casi, quando non c’è, induce le stesse a tollerare in silenzio, tra le mura domestiche, maltrattamenti e violenza. Da qui l’invito della Lembo alle altre Istituzioni di riconsiderare l’importanza che le pari opportunità e la non discriminazione giocano per l’affermazione dei diritti delle donne e non solo, ma di tutti i soggetti deboli, e di non consentire più di relegarle a questioni delle donne! La nuova programmazione regionale 2014-2020 può essere una grande opportunità affinchè il Molise si possa rivendicare che esiste!

Giuditta Lembo

Commenti Facebook

Piano sulla non autosufficienza, l’intervento di Patrizia Manzo

Riceviamo e pubblichiamo

Nota della portavoce M5S Molise Patrizia Manzo sul Piano per gli interventi integrati sulla non autosufficienza, approvato in Consiglio regionale.
 
“Ieri il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge ’Un piano per gli interventi integrati sulla non autosufficienza finanziato da un fondo regionale’. L’istituzione di un fondo specifico nasce dalla volontà di circa tremila cittadini attraverso una proposta di legge popolare. Una iniziativa lodevole che ci ha visto partecipare propositivamente in Commissione. Tuttavia la Giunta non ha ancora individuato tecnicamente un capitolo ad hoc sul bilancio e la norma finanziaria rimanda al futuro. In pratica l’istituzione del fondo non prevede risorse né oneri per l’esercizio finanziario in corso. Il MoVimento 5 Stelle Molise ha votato la proposta d’iniziativa popolare perché è importante predisporre un finanziamento sistematico che possa aiutare queste famiglie, ma per evitare che sia solo una legge-spot non ci resta che aspettare la prossima Finanziaria per leggere un capitolo di bilancio dedicato alla non autosufficienza.”
                         
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Molise
Commenti Facebook

Situazione Meteo in Molise: una nuova perturbazione apporterà nuvolosità irregolare e piogge intermittenti

Il forte maltempo che ha colpito il Nord Italia nelle scorse ore, si sta spostando verso il Centro/Sud. Nella giornata odierna (mercoledì) una nuova perturbazione transiterà sulla nostra regione apportando un nuovo peggioramento del tempo. L’entità del maltempo sarà molto inferiore rispetto a quanto la perturbazione ha manifestato su parte del Nord. La perturbazione sarà accompagnata da aria moderatamente più fredda che porterà ad un nuovo calo termico con valori più consoni alle medie del periodo.  www.meteoinmolise.com

Commenti Facebook

Campobasso

Isernia

Termoli