domenica, Settembre 21, 2025
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L’Intelligenza artificiale rivela dettagli inediti sull’attività sismica dei Campi Flegrei

(Adnkronos) – Un team internazionale di scienziati ha utilizzato tecniche di intelligenza artificiale (AI) per analizzare l'intensa attività sismica dei Campi Flegrei, offrendo una visione senza precedenti sulla fase di "unrest" in corso. Lo studio, frutto della collaborazione tra la Doerr School of Sustainability di Stanford, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l'Università degli Studi di Napoli Federico II, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica "Science". 
I ricercatori hanno applicato l'AI sui sismogrammi registrati dall'INGV tra il 2022 e la metà del 2025, identificando oltre 50.000 terremoti. Questo catalogo sismico ad alta definizione ha permesso di evidenziare un sistema di faglie attive, fornendo dettagli cruciali sull'origine del fenomeno. I risultati mostrano che la quasi totalità degli eventi sismici ha un'origine tettonica, con profondità inferiori ai 4 chilometri e senza evidenze di una significativa migrazione di magma. L'analisi ha chiaramente identificato un sistema di faglie ad anello che circonda la zona di sollevamento della caldera, estendendosi anche nel Golfo di Napoli. "All'interno di tale struttura ad anello la sismicità osservata evidenzia per la prima volta sulla terraferma vicino a Pozzuoli delle faglie specifiche e ben definite, che potrebbero portare a stime più precise della pericolosità e del rischio sismico in questa area", ha affermato il Professor Warner Marzocchi dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
 

 

Immagine dei Campi Flegrei acquisita da drone. Crediti – Alessandro Fedele, ricercatore INGV

 

 
Una sismicità non puramente tettonica, composta da eventi cosiddetti "ibridi", è stata osservata a profondità inferiori a un chilometro, vicino al duomo lavico di Accademia. Questi eventi, secondo gli esperti, sono il risultato dell'interazione tra roccia, fluidi e gas. "Analisi più approfondite suggeriscono che i fluidi coinvolti sarebbero di tipo idrotermale", ha dichiarato la ricercatrice dell'INGV Anna Tramelli. Il nuovo sistema di analisi, già implementato dopo la ricerca, promette di migliorare drasticamente il monitoraggio dell'area. "Questo sistema, una volta superata la fase di verifica, potrebbe permettere di identificare in tempo quasi reale anche i più piccoli cambiamenti nel comportamento sismico dei Campi Flegrei e, di conseguenza, permettere migliori stime del rischio sismico e vulcanico", concludono i ricercatori.  

Immagine di cover realizzata con il supporto di Gemini

 —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Acquisto dello stabilimento ex Del Giudice: facciamo chiarezza

Intervengono sulla questione dell’acquisizione dello stabilimento ex Del Giudice di Termoli,attualmente Novaltis, le Organizzazioni Sindacali FAI CISL Abruzzo e Molise, FLAI CGIL Molise, UILA UIL Molise e UILTuCS Molise, che da anni seguono i lavoratori dello stabilimento e che devono fare precisazioni circa le notizie apprese dai giornali il 3 settembre 2025.

“E’ vero che a breve dovrebbe avvenire la formale acquisizione dello stabilimento da parte di una Società campana, leader nel settore, ma la procedura ancora non è stata perfezionata. “ – precisano le OO.SS.”Ad oggi, dunque non è possibile ancora che il nuovo soggetto giuridico faccia fronte al pagamento delle spettanze dei lavoratori: le OO.SS. Sono certe che l’imprenditore campano darà linfa vitale allo stabilimento non appena né avrà ufficialmente la titolarità Nel frattempo, le OO.SS. metteranno in campo tutte le azioni per la completa tutela dei dipendenti; i lavoratori, dal canto loro, vogliono solo poter proseguire la propria attività in un ambiente sano e sereno, ed evitare le mobilitazioni cui sono stati costretti negli ultimi anni.” – concludono le Organizzazioni Sindacali.

Le Segreterie regionali di FAI CISL Abruzzo e Molise, FLAI CGIL Molise, UILA UIL Molise e UILTuCS Molise

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CGIL Molise: sabato 6 settembre flash mob a Termoli per sostenere l’azione umanitaria della Global Sumud Flotilla

La CGIL del Molise, nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione sui drammatici eventi che stanno colpendo la popolazione di Gaza e la Cisgiordania promuove, per sabato prossimo 6 settembre, un’iniziativa che si terrà presso il porto di Termoli a partire dalle ore 17.00. “L’iniziativa prevede, tra le altre cose, un flash mob con azioni simboliche che richiamino l’importanza di accendere un riflettore verso la partecipazione civile – dichiara il Segretario di via Mosca Paolo De Socio – a sostegno di azioni che devono diventare necessariamente istituzionali per chiedere il rispetto del diritto internazionale, l’immediato e incondizionato cessate il fuoco, l’invio di aiuti umanitari
illimitati e una prospettiva diplomatica di pace giusta e duratura fondata sul riconoscimento dei diritti dei popoli”.

Il Segretario continua affermando che “… sarebbe importante in queste occasioni la presenza di tutte le istituzioni, del mondo dell’associazionismo e di quello ecclesiastico e di quella parte di popolazione civile che con la partecipazione attiva ha l’ambizione di lanciare segnali concreti di vicinanza ai valori di pace, giustizia e solidarietà.” Gli organizzatori invitano, chi intenderà partecipare al flash mob, a indossare una t shirt bianca e a portare presso il porto di Termoli i colori della pace e simbolicamente quelli della Palestina a sostegno dell’iniziativa umanitaria della Global Sumud Flotilla.

“La CGIL, oltre a promuovere una serie di iniziative su questi argomenti, garantirà la partecipazione a tuute le manifestazioni che saranno promosse sul territorio, e sarebbe importante – conclude De Socio – che in queste circostanze ci sia la presenza degli organi di informazione per testimoniare anche la vicinanza a giornalisti che non sono messi in condizione di garantire la libertà di stampa e che in Palestina sono stati già uccisi o rischiano quotidianamente la vita, semplicemente per garantire il diritto a conoscere la realtà dei fatti”.

La giornata di mobilitazione continuerà presso Piazza Monumento dove alle ore 18.00, nell’area dibattiti della Festa dell’Unità, è previsto un momento d’informazione, approfondimento e confronto sui tragici eventi che stanno caratterizzando il Medio Oriente . A seguire, nello stesso luogo, ci sarà un incontro pubblico sulla crisi che sta attraversando l’indotto dell’automotive e di Stellantis.

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Evasione fiscale: si scopre molto, si incassa poco

Alfredo Magnifico

Per la Corte dei Conti il sistema fiscale italiano continua a funzionare male; nel 2024, a fronte di 72,3 miliardi di euro di imposte accertate, nelle casse dello Stato sono entrati solo 12,8 miliardi, l’indice di riscuotibilità si ferma al 17,7%, in calo rispetto al 20,7% del 2022.

Il quadro diventa più sconfortante se si guarda alle iscrizioni a ruolo, cioè le cartelle esattoriali vere e proprie: qui l’incasso non supera il 3,1%, su 40,7 miliardi accertati, l’erario ha effettivamente incassato solo 1,3 miliardi.

Una percentuale ridicola che, secondo i magistrati contabili, è “altamente probabile” sia perché legata alle “radicate aspettative di successive rottamazioni” o perché legata alla convinzione che l’azione esecutiva dello Stato può essere facilmente elusa.

Il vero tallone d’Achille è la capacità di controllo; nel 2024 l’Agenzia delle Entrate ha effettuato controlli sostanziali, cioè, che prevedono accessi e ispezioni, non solo verifiche documentali, su appena 1,4% dei contribuenti con attività imprenditoriali, professionali o autonome, in pratica, un contribuente su 71, con questi ritmi, servirebbero 71 anni per passare al setaccio l’intera platea.

La frequenza varia per settore, ma è bassissima: tra l’1,3% e l’1,7% nel commercio, nella ristorazione e nella sanità, mentre nelle costruzioni i controlli si alzano a uno su 20 e tra gli intermediari immobiliari a uno su 50.

La Corte sottolinea che il rapporto tra numero di contribuenti e numero di verifiche è determinante per la deterrenza, oggi quel rapporto non produce alcun effetto significativo.

La fotografia della Corte dei Conti si fa ancora più nitida analizzando le comunicazioni di irregolarità sulle dichiarazioni dei redditi e sull’Iva; nel 2021, ai contribuenti sono stati inviati 2,1 milioni di comunicazioni per circa 4,5 miliardi di euro contestati, di questi, i versamenti effettivi sono stati appena 448 milioni, meno del 10%, il resto è finito nelle cartelle esattoriali, con percentuale di riscossione modesta.

Il quadro non cambia per società di persone e di capitali: nel primo caso, a fronte di 53 milioni di imposta irregolare, solo l’8,42% è stato versato; nel secondo, su 2,1 miliardi contestati, è stato incassato appena il 9,63%.

Tra il 2019 e il 2021 l’Agenzia delle Entrate ha inviato 1,4 milioni di comunicazioni, per quasi 9,6 miliardi di euro contestati, per l’Iva, ma i versamenti si sono fermati a 1,7 miliardi, appena il 17,26%, alla fine, su 30 miliardi di imposte irregolari contestate, solo 5,2 sono stati incassati.

Il meccanismo delle rottamazioni, nato per alleggerire i debiti e favorire la regolarizzazione, rischia di diventare un incentivo all’evasione, la Corte rileva che molti contribuenti aderiscono solo per guadagnare tempo ed evitare misure esecutive, senza alcuna intenzione di pagare davvero, emblematico il dato della rottamazione-quater: degli 11,2 miliardi di rate scadute nel biennio 2023-2024 neanche un euro è stato versato.

Di fatto, chi vuole evadere sa che la probabilità di essere controllato è minima e che, anche in caso di accertamento, esiste sempre la possibilità di una nuova sanatoria.

La macchina fiscale sembra funzionare soltanto con chi ha commesso errori in buona fede e vuole rimediare, nel 2024 gli introiti da “ravvedimento operoso” hanno portato 4,5 miliardi nelle casse pubbliche, meno di quanto recuperato dalle misure straordinarie, come le rottamazioni e le definizioni agevolate, che si sono fermate a 3,5 miliardi, si conferma che: i meccanismi che favoriscono i contribuenti onesti funzionano, quelli che ammiccano ai furbi no.

Il giudizio della Corte dei Conti è netto: con un tasso di controllo dell’1,4% e riscossioni ferme al 17,7% degli importi accertati, il sistema non esercita alcuna deterrenza.

Dietro le cifre si nasconde un problema più grande: l’iniquità di un fisco che colpisce chi non può sfuggire, cioè lavoratori dipendenti e pensionati, mentre lascia ampi margini di manovra a chi ha più strumenti per evadere.

Alfredo Magnifico

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Torino, incendio in stabilimento a Pianezza: pericolo nube tossica

(Adnkronos) –
Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato oggi, giovedì 4 settembre, all’interno di un edificio industriale a Pianezza, nel torinese. Le fiamme hanno provocato un’alta colonna di fumo visibile anche dal capoluogo piemontese, che lavora materiali plastici.  Sul posto stanno operando 10 squadre, anche con esperti Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e droni utili per monitorare la situazione dall'alto e indirizzare al meglio il getti delle lance antincendio sulle fiamme. A causa del rogo è crollata una parte della struttura ma al momento non risultano persone coinvolte. Una volta ultimato lo spegnimento delle fiamme seguiranno le operazioni di verifica e di indagine sulle cause dell’evento. 
Intanto, l’amministrazione comunale sui social invita i cittadini in via precauzionale a chiudere le ante e le finestre delle proprie abitazioni e ad evitare di uscire. “In questo momento i vigili del fuoco sono sul luogo e stanno provvedendo allo spegnimento dell’incendio – fa sapere il sindaco Antonio Castello – attendiamo le rilevazioni dell’Arpa e vi daremo ulteriori informazioni nel corso della serata”   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Armani, Benedusi: “Era come fotografare Dio, con lui finisce un mondo”

(Adnkronos) – Davanti al suo obiettivo sono passati tutti: attori, modelle, e anche gente comune. Ma Giorgio Armani, per Settimio Benedusi, ha incarnato quell'equilibrio perfetto tra eleganza e sobrietà milanese. Una caratteristica che solo lui aveva. "Era il 1994 – racconta all’AdnKronos il fotografo – Collaboravo con il German Vogue. Un giorno squilla il telefono: mi chiedono di fotografare Giorgio Armani. All’epoca era come se mi avessero detto di fotografare Dio in persona”. Con le sue Pentax 6×7 caricate con pellicola Tri-X, senza flash “oggi mi direbbero che sono pazzo, avevo l'incoscienza e l'arroganza del trentenne” – si presentò nella casa dello stilista. “Entrare in quel luogo era come entrare in un convento laico: tutto grigio, luci basse, silenzio. Un posto molto Armani” racconta Benedusi. Il servizio prevedeva un ritratto con il gatto di Re Giorgio ma non fu semplice: “Il gatto non voleva stare in braccio a lui e lui non voleva tenerlo. I peli bianchi sulla maglia nera erano un problema. Non c’era Photoshop. Non esisteva il 'poi sistemiamo in post'”. Nonostante le difficoltà, il servizio riuscì e fu pubblicato sulle pagine di Vogue. “Armani aveva un carisma enorme. Era gentile ma incuteva rispetto solo per quello che rappresentava. Qualsiasi cosa passasse dalle sue mani diventava Armani: una camicia bianca, una foto, un’immagine”. Benedusi ricorda anche un’altra occasione, quando fu a casa sua a Piacenza per un publi-redazionale: “Coordinò tutto di persona e poi se ne andò. Aveva sempre il controllo su ogni dettaglio”. Il fotografo sottolinea come lo stile di Armani fosse anche un riflesso di Milano: “Essere Armani – spiega – significava essere anche molto milanese, understatement e misura. Versace era il suo opposto: corpi, sensualità, eccesso. In Armani le modelle erano sempre mascoline, con i capelli corti, l’erotismo non esisteva”. Per Benedusi, la scomparsa dello stilista segna la chiusura di un capitolo: “Oggi – osserva – se ne va l’ultimo dei grandi. Con lui finisce un mondo che aveva un’identità precisa e riconoscibile”. (di Federica Mochi) —modawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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SuperEnalotto, numeri e combinazione vincente 4 settembre

(Adnkronos) – Nessun 6 né 5+1 al concorso di oggi, giovedì 4 settembre 2025, del SuperEnalotto. In 3 hanno centrato il 5 vincendo rispettivamente 54.385,00 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 sale così a 47,1 milioni di euro.  La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.  E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.  La combinazione vincente di oggi del SuperEnalotto è: 5, 16, 38, 45, 63, 83. Numero Jolly 46; Super Star 83. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Videocamere hackerate, scoperto sito che vende dirette e video hot privati: 150 dall’Italia

(Adnkronos) – Un portale intero, facilmente raggiungibile con i classici motori di ricerca, con in vendita migliaia di registrazioni audiovideo, principalmente a sfondo pornografico, trafugate illecitamente da oltre 2mila videocamere di sorveglianza domestiche e luoghi, come centri estetici o studi medici. A dare l'annuncio è stata una società trevigiana, la Yarix, centro di competenza per la cybersecurity di Var Group, che ha individuato il sito sul clear web. Attivo almeno da dicembre 2024, il portale consente di visualizzare gratuitamente brevi estratti delle registrazioni, offrendo inoltre la possibilità di acquistare l'accesso alla videocamera, con possibilità di accedere ad ulteriori contenuti o al controllo della videocamera stessa. Accessibile senza bisogno di registrazione, spiegano i tecnici, il sito propone formule a pagamento con tariffe variabili in base alla popolarità e al numero di visualizzazioni dei video.  Tramite un bot Telegram costruito ad-hoc, è possibile acquistare l’accesso ad una o più videocamere. Il prezzo per ciascuna varia da circa 20 a 575 dollari americani, in base al numero e alle visualizzazioni dei video pubblici relativi a tale device; tra questi, alcuni video sono stati visualizzati oltre 20.000 volte. 
I video sono classificati in base al luogo, alla stanza, alle persone e alle attività registrate. L’esplorazione dei contenuti può essere eseguita come in una normale barra di ricerca attraverso dei tag, che selezionano il contenuto in base alla richiesta. Il team di Yarix ha poi analizzato gli Id delle telecamere, codici univoci che identificano in modo esclusivo e inequivocabile i singoli dispositivi, stabilendo che le registrazioni provengono da numerosi paesi europei ed extra europei, come Francia, Germania, Russia, Ucraina, Messico e Argentina. Attualmente, per l’Italia, sono stati identificati circa 150 video. Il numero di videocamere accessibili è inoltre in aumento. 
Il dominio del portale è registrato alle Isole Tonga, nel Sud Pacifico. Il ricorso a domini extra EU o riconducibili a determinati Paesi, proseguono da Yarix, è verosimilmente motivato a ragioni legate all'anonimato del gestore del sito e alla flessibilità legale: alcuni stati non richiedono verifiche rigorose sull'identità dell'acquirente, rendendo più facile registrare un dominio senza lasciare tracce personali evidenti. Inoltre, spesso non hanno accordi di cooperazione legale con altri stati, oppure hanno leggi meno restrittive in materia di privacy e contenuti online. Questo rende più difficile per autorità estere ottenere dati o chiudere un sito. Come definito nella sezione “About” del sito, l’obiettivo è quello di “attirare l'attenzione dell’opinione pubblica sul problema della fuga di dati personali causata da imperfezioni nell'hardware e nel software”. Per questo, a seguito della scoperta, Yarix ha prontamente segnalato tramite il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) di Venezia alla Polizia Postale Veneto, con la quale ha firmato un Protocollo di Intese dal 2016 e ha già collaborato per diverse inchieste, come il caso Miano contro il Ministero di Giustizia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Portiere 13enne picchiato da padre di avversario, squalifica di un anno per baby calciatore

(Adnkronos) –
Il portiere 13enne picchiato dal padre di un avversario è stato squalificato per un anno dal giudice sportivo del Comitato provinciale di Torino dopo il caos avvenuto in una partita di Under 14 in Piemonte. Il giudice ha comminato un anno di squalifica (fino al 04/09/2026) a Thomas S. (Volpiano Pianese), il portiere tredicenne picchiato dal papà di un avversario. Il giovane estremo difensore ha riportato la frattura del malleolo e lesioni allo zigomo. La decisione arriva "vista la gravità della condotta violenta assunta da ragazzi in età giovanissima, che inficia i sani principi dello sport improntati alla correttezza ed al rispetto dell’avversario, considerato altresì, che la violenza sia da condannare a priori ovunque venga posta in essere e soprattutto tra minori, quest’organo giudicante pur consapevole delle disposizioni normative vigenti, ma altrettanto consapevole dell’eccezionalità e della spregevolezza dell’evento, ritiene di dover comminare una sanzione di considerevole ed esemplare entità, pertanto si squalifica il succitato giocatore".  Il portiere, a fine gara, "assumeva una condotta violenta ed antisportiva innescando una rissa e colpendo con manate e pugni il fianco e la schiena di un giocatore avversario, steso sul terreno di gioco. Condotta, questa, che dava adito ad un ulteriore atto di violenza posto in essere da soggetto non presente in distinta, che entrava arbitrariamente ed indebitamente sul terreno di gioco", spiega il giudice.  Il giudice sportivo ha anche squalificato, sempre per un anno, fino al 04/09/2026 Cristian B. (Csf Carmagnola Queencar) semore "vista la gravità della condotta violenta assunta da ragazzi in età giovanissima, che inficia i sani principi dello sport improntati alla correttezza ed al rispetto dell’avversario, considerato altresì, che la violenza sia da condannare a priori ovunque venga posta in essere e soprattutto tra minori, quest’organo giudicante pur consapevole delle disposizioni normative vigenti, ma altrettanto consapevole dell’eccezionalità e della spregevolezza dell’evento, ritiene di dover comminare una sanzione di considerevole ed esemplare entità, pertanto si squalifica il succitato giocatore perché, a fine gara, assumeva una condotta violenta ed antisportiva prendendo parte attiva alla rissa innescata dall’avversario, colpendo a sua volta, con un pugno la nuca di un giocatore della squadra antagonista. Tale comportamento aumentava l’animosità dei presenti sul terreno di gioco, favorendo l’ingresso in campo di persona non presente in distinta". Squalifica inoltre a a svolgere ogni attività fino al 04/03/2026 al dirigente Angelo Sarritzu (Volpiano Pianese) "perché in qualità di rappresentante della società anziché intervenire per sedare gli animi, assumeva una condotta violenta malmenandosi con persona non presente in distinta, entrata sul terreno di gioco". Comminate inoltre ammende alle società, di euro 200,00 alla Pol. Paradiso Collegno "perché ometteva di vigilare adeguatamente non impedendo l’accesso al terreno di gioco di persona presente tra il pubblico". Ammenda di euro 150,00 alla Csf Carmagnola Queencar "per responsabilità oggettiva della Società per la condotta violenta assunta dai propri tesserati" e di euro 150,00 alla Volpiano Pianese "per responsabilità oggettiva della Società per la condotta violenta assunta dai propri tesserati".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Pasquale D’Ascola è il nuovo presidente della Cassazione

(Adnkronos) – E’ Pasquale D’Ascola il nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. Il plenum straordinario del Csm, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, lo ha nominato con 14 voti a favore, contro i 13 andati all’altro candidato, Stefano Mogini. Nel voto si sono registrate 5 astensioni. D’Ascola, attuale presidente aggiunto in Cassazione, succede a Margherita Cassano che andrà in pensione il prossimo 9 settembre. Nel corso del dibattito il consigliere togato di Magistratura Indipendente Eligio Paolini esprimendo la sua preferenza per Stefano Mogini ne ha sottolineato “lo straordinario valore” mentre il togato di Area Antonello Cosentino ha valorizzato nel suo intervento la maggiore esperienza di legittimità di Pasquale D’Ascola che “ha attraversato l’intera storia del diritto civile, ha lavorato fortemente sulla formazione – ha ricordato Cosentino – quando ancora nessuno lo faceva, le sue sentenze soprattutto delle sezioni unite sono commentatissime”. Per D’Ascola si è espresso nel suo intervento in plenum anche il consigliere di Unicost Michele Forziati secondo il quale “prevale su più indicatori generali”. Per il consigliere Michele Papa “alla Cassazione spetta oggi un ruolo fondamentale e l’auspicio è che il nuovo presidente sappia coniugare la protezione del diritto con il rinnovamento delle sue categorie. Il testo unico sulla dirigenza fornisce argomentazioni univoche assicurando quella stabilita e affidabilità istituzionale che deve essere il logos nel quale riconoscersi”, ha aggiunto.  Il procuratore generale della Cassazione, Pietro Gaeta ha dedicato il suo intervento alla prima presidente uscente, sottolineando come Margherita Cassano abbia “autenticamente interpretato il proprio ruolo, onorando fino in fondo le istituzioni con inesauribile dinamismo intellettuale e con un approccio alla realtà sostenuto da una mirabile coscienza etica circa il proprio ruolo di magistrato. Da donna – ha sottolineato – ha onorato le donne assieme alle istituzioni”. Il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, ha evidenziato la “libertà di pensiero” della presidente Cassano, che “si è manifestata come espressione autentica di una lunga e solida esperienza professionale, che le ha conferito autorevolezza anche nei momenti di critica lucida e coraggiosa al mondo della magistratura. Lontana dalla ricerca di comodo compiacimento, non si è mai piegata alla ricerca del consenso né ha ceduto a logiche di appartenenza o di categoria: ha scelto invece la via più difficile e più nobile, quella dell’indipendenza intellettuale”. Dal canto Margherita Cassano nel suo intervento in plenum ha ringraziato entrambi i candidati sottolineandone, “sia pure nella diversità dei loro profili, doti di eccellenza. Mi auguro che la loro testimonianza prosegua nella cornice dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione, che rappresenta un solido punto di riferimento per ciascun magistrato” ha detto.  A favore di D’Ascola si sono espressi i togati di Area e di Unicost e i consiglieri laici Michele Papa, Roberto Romboli ed Ernesto Carbone, quest’ultimo relatore della proposta. Per Stefano Mogini si sono espressi i consiglieri togati di Magistratura Indipendente e i laici Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Felice Giuffré, Claudia Eccher e Daniele Porena. Astenuti invece i capi della Corte, il vicepresidente Pinelli e i due consiglieri indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda, che già ieri avevano annunciato la loro decisione.  "Desidero rivolgere le mie congratulazioni al dottor D'Ascola con gli auguri per il compito che gli è stato affidato di presidente della Corte di Cassazione, al tempo stesso formulo un apprezzamento per il dottor Mogini, magistrato di elevato e indiscusso valore. Il sapere giuridico del dottor D'Ascola e la sua lunga esperienza gli consentiranno di guidare con efficacia la Corte, proseguendo anche nell'attività di rinnovata efficienza avviata durante il mandato della presidente Cassano" ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della seduta del Consiglio superiore della magistratura che ha eletto Pasquale D'Ascola nuovo presidente della Corte di Cassazione. "Il dottor D'Ascola -ha aggiunto il Capo dello Stato- certamente rappresenterà un punto di riferimento anche per i lavori del Csm e del Comitato di presidenza, che auspico vengano costantemente improntati a confronto leale e a un dibattito sereno, sempre con l'obiettivo dell'interesse istituzionale".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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