(Adnkronos) – Cori contro la polizia e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi all’arrivo del corteo in solidarietà con il centro sociale Leoncavallo in piazza Fontana, dove la Questura di Milano aveva prescritto che la manifestazione terminasse per ragioni di ordine pubblico. Dopo pochi minuti le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno liberato l’accesso a piazza Duomo, consentendo l’ingresso ai manifestanti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mamma con burqa nel cartello stradale a Jesi, ira Lega. Il sindaco: “Persa occasione per tacere”
(Adnkronos) – “Il Comune di Jesi, guidato dalla sinistra, utilizza perfino la sacrosanta battaglia sulla sicurezza stradale per rendere omaggio all’Islam. Prevedere una campagna con l’immagine stilizzata di una persona col burqa, è uno schiaffo che dimentica un’altra causa di grande valore: quella del rispetto delle donne. E dimentica anche i principii di libertà e uguaglianza su cui si fonda la civiltà occidentale. Confidiamo che anche Matteo Ricci prenda le distanze da una simile iniziativa: diversamente, apparirebbe più come un aspirante imam che come un aspirante governatore. Chiederemo conto di eventuali soldi pubblici utilizzati per questo omaggio all’islam”. Così una nota della Lega. "La campagna 'vai piano' l'abbiamo lanciata circa un anno fa e un anno fa aveva esattamente le stesse immagini". Quella "riprodotta è un'immagine di una donna, con i capelli neri lunghi, il cappotto con il passeggino con dentro un bimbo biondo, di carnagione bianca quindi tutto occidentalizzato, ma se questa immagine è servita a richiamare a qualcuno anche altre provenienze noi siamo molto felici, perché significa che la campagna funziona, perché quello a cui vogliamo tendere è l'universalità del tema della sicurezza stradale, che è un grande tema che abbiamo a cuore tutti noi sindaci all'interno delle nostre città". Raggiunto dall'AdnKronos, il primo cittadino di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, replica così alle polemiche. "Quelle che usiamo sono sagome bianche proprio perché devono fare questo lavoro, noi prendiamo delle immagini colorate e le sagomiamo", aggiunge Fiordelmonte, sottolineando che si tratta di immagini solo delineate, utili a rappresentare chiunque "perché il tema della sicurezza stradale deve riguardare tutti". Le critiche della Lega? "Sulla Lega non commento, diciamo hanno perso l'ennesima occasione per stare zitti", conclude il primo cittadino del comune marchigiano. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Energia, Bernabei (Enel): “Project financing o ‘quarta via’ per sbloccare 16 mld su idroelettrico”
(Adnkronos) – "Crediamo che il modello del partenariato Pubblico-Privato, ossia il project financing, rappresenti la soluzione più efficace per rilanciare gli investimenti sull’idroelettrico. In alternativa si potrebbe valutare una ‘quarta via’, ossia la riassegnazione delle concessioni agli attuali concessionari a fronte di un piano industriale e una complessiva armonizzazione ed equilibrio dell’attuale assetto dei canoni". Lo ha detto Salvatore Bernabei, direttore di Green Power e Thermal Generation di Enel, ospite oggi al Forum di Cernobbio, presentando uno studio sull'energia idroelettrica, realizzato dal gruppo elettrico con Teha. "Queste soluzioni, secondo lo studio Teha, consentirebbero di incrementare gli attuali investimenti, fino a 16 miliardi aggiuntivi, creando nuovi posti di lavoro e incrementando la produzione idroelettrica fino al 10%. Al contrario, il rischio, in assenza di una decisione, è quello di ritardare il piano di investimenti fino a 6 anni, con conseguenti impatti negativi per tutto il sistema", ha detto ancora Bernabei. "L’idroelettrico – ha sottolineato- è una tecnologia a prevalenza di costi fissi, che richiede elevate competenze tecniche, capitali ingenti sia in fase di investimento iniziale che di mantenimento, e presenta quindi lunghi tempi di ritorno dell’investimento. A questi costi si sommano poi i canoni, che negli ultimi anni sono aumentati fino a sei volte. La produzione idroelettrica è inoltre caratterizzata da una importante variabilità, con periodi di siccità sempre più frequenti che impattano fortemente sulla produzione". "Molto spesso si descrive l’Italia come un Paese chiuso alla concorrenza ma vorrei ricordare che il settore dell’energia è tutt’altro che chiuso e che vede la presenza di oltre 700 operatori sul mercato". Bernabei ha poi aggiunto che "l’Italia è l’unico Paese ad aver introdotto a livello europeo un’apertura così ampia del mercato idroelettrico in chiave concorrenziale, in assenza di un framework normativo armonizzato e di una reale reciprocità tra gli Stati membri. Una scelta che rischia di far rimanere l’Italia preda di speculazione di e mettere in discussione la sicurezza energetica nazionale". "La flessibilità e programmabilità dell’idro è fondamentale per la stabilità della rete elettrica che, non va dimenticato, è tra le più efficienti e con un costo per l’utente finale tra i più bassi d’Europa".Ha concluso —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gp Monza, polemica Leclerc-Ferrari dopo le qualifiche: “La scia di Hamilton? Si poteva fare diversamente…”
(Adnkronos) –
Polemica in casa Ferrari dopo le qualifiche del Gp di Monza? Charles Leclerc ha chiuso al quarto posto la sessione, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo partirà però dalla decima posizione in virtù della penalizzazione rimediata in Olanda nell'ultimo weekend. In questo senso, si era parlato prima delle qualifiche di un possibile aiuto di Hamilton a Leclerc in ottica pole. Sul tema è tornato Frederic Vasseur: "La scia era un’opzione, ma la decisione giusta era concentrarsi sul giro di preparazione, sul gestire meglio le temperature delle gomme. Il gap con la pole è discreto, non sarebbe cambiato nulla" ha detto il team principal della Ferrari ai microfoni di Sky Sport. Poi, l'aggiunta: "Leclerc ha chiesto la scia? No, ha capito perché non era possibile". Sul tema ha però parlato in seguito anche Leclerc: "Il primo giro è passato un po' sotto traccia, ma ero contento. Alla fine il quarto posto è stato il massimo. Prendere la scia di Hamilton? Si poteva gestire diversamente, ma è andata così. Si può lottare per la vittoria, ma sulla carta le McLaren e Verstappen sono molto forti". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’Orchestra Sinfonica del Molise presenta omaggio a Mendelssohn al Savoia
Reduci dal grande evento musicale tra le rovine del Castello di Kanine in Valona, il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli e la violinista Abigeila Voshtina, saranno ospiti dell’ Orchestra Sinfonica del Molise. L’appuntamento è per domenica 7 settembre, alle ore 18,30, al teatro Savoia di Campobasso.
“Riprende con Omaggio a Mendelssohn la stagione autunnale della O.S.M. – Orchestra Sinfonica del Molise. La OSM – ha annunciato Pino Emanuele, Presidente e Direttore Artistico dell’Istituzione – è al secondo triennio di attività e fra due anni raggiungerà un importante traguardo: diventare la prima Orchestra Sinfonica stabile della Regione. Un traguardo che offrirà a tutto il territorio ed alla comunità, ricadute culturali e lavorative di spessore. Lavoriamo per diffondere la cultura e per farla diventare strumento di promozione del territorio e dei suoi talenti. La direzione del concerto del prossimo concerto è affidata al Maestro Sipari di Pescasseroli, uno dei più interessanti giovani direttori del gotha internazionale, e questo è per noi un grande onore. La presenza quale solista della violinista albanese Abigeila Voshtina, aggiunge, inoltre, un altro tassello alla nostra volontà di collaborare con un territorio, quale l’Albania, che tanti legami ha col Molise. Infatti, una rappresentanza della comunità Arbreshe sarà presente domenica in teatro. Lavoreremo – ha concluso Pino Emanuele – per realizzare altri progetti di produzione in collaborazione col Maestro Sipari di Pescasseroli per continuare a portare in palcoscenico la grande musica sinfonica”. “Dopo esattamente 180 anni dalla prima esecuzione – ha dichiarato la violinista Abigeila Voshtina – sul palcoscenico della Gewandhause di Leipzig, dove ad eseguire il concerto era l’amico dello stesso compositore, Ferdinand David e sul podio proprio Mendelssohn, oggi,i ancora viviamo dell’ ondata del successo immediato che questo concerto suscitò nel pubblico e nella critica. L’opera ha avuto un’influenza duratura sul repertorio per violino. La combinazione di lirismo e virtuosismo ha fatto sì che molti violinisti, da Pablo de Sarasate a Jascha Heifetz, la includessero nei loro programmi e, ad oggi, continua a essere uno dei concerti più eseguiti e ammirati. Personalmente ho avuto il piacere di conoscerlo già in giovane età, a solo 13 anni, cercando di realizzare tecnicamente i colpi d’arco, per niente facili e non cogliendo la pienezza del suo secondo tempo. Ritorno dopo l’esecuzione di quasi due anni fa proprio in Lipsia,per regalare una delle pagine più belle al pubblico di una regione dove le radici albanesi si sono impiantate da secoli”. “Sono onorato di debuttare sul podio dell’Orchestra del Molise – ha rivelato il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli – un “battesimo” condiviso con un’orchestra composta da tanti giovani con tanto entusiasmo, per di più, con un programma accattivante che ho già eseguito proprio nel tempio mendelssohoniano, che è la Gewandhause di Leipzig, dividendo qui, come in Germania, ove tornerò, il palcoscenico con la Voshtina, che è per me una gioia grandissima”.
Un concerto fuori dal tempo, l’ op.64 in mi minore di Felix Mendelssohn Bartholdy, quello che andrà ad eseguire la violinista Abigeila Voshtina, una ricerca, quella del compositore, che non deve essere interpretata come la volontà di uniformare in modo acritico e senza spunti originali la propria opera ai modelli classici, ma come una forma di attualizzazione di quei modelli che vengono rielaborati in modo del tutto personale. Proprio in questo lavoro, infatti, Mendelssohn, trasgredisce ad alcune norme formali tipiche del concerto solistico, eliminando, per esempio, l’iniziale esposizione orchestrale ed assegnando, così, un ruolo prevalente al solista che espone immediatamente il celebre e lirico primo tema su un tappeto armonico affidato agli archi, ai clarinetti e ai fagotti. L’orchestra interviene soltanto dopo una breve parentesi virtuosistica del solista per affermare in modo perentorio e autorevole il primo tema e, al tempo stesso, introdurre la transizione modulante che, nella parte conclusiva, contiene una nuova idea melodica cantabile e distesa, riutilizzata, in seguito, nella parte iniziale dello sviluppo. Il secondo tema, esposto, secondo i canoni, nella tonalità di sol maggiore, s’inserisce perfettamente nel clima disteso e sereno, anticipato magistralmente nella parte conclusiva dello sviluppo, Lo sviluppo si conclude in modo insolito con una cadenza che si evidenzia per la presenza, al suo interno, di una citazione della Ciaccona di Bach e per la sua introduzione alla fine dello sviluppo che costituisce una piccola trasgressione alle regole classiche del concerto solistico, nel quale generalmente trova spazio alla fine della ripresa prima della coda. Anche nella ripresa successiva è operata da Mendelssohn un’altra trasgressione rappresentata dalla scelta di riesporre il secondo tema nella tonalità maggiore, anziché in quella minore. La coda costituisce un momento estremamente virtuosistico per la forte accelerazione impressa alla parte del solista e culminante nei tre accordi conclusivi. Il secondo movimento, Andante, è legato al precedente da un lungo Si tenuto dai fagotti, che introduce il tema di ninna-nanna, esposto dal solista. Il clima di serenità, che aveva dominato nel primo movimento, sembra confermato nella parte iniziale del secondo, la cui sezione centrale si colora, tuttavia, di forti tinte drammatiche. Le continue modulazioni accentuano il clima di tensione e allontanano la composizione dal solare do maggiore iniziale che ritorna, tuttavia nella ripresa, dove il solista riespone il tema iniziale sui delicati tremoli dei violini, ormai privati della drammaticità che li aveva caratterizzati nella parte centrale. Anche il terzo movimento (Allegro molto vivace) è legato al secondo senza soluzione di continuità con un breve episodio (Allegretto non troppo) in cui viene presentato in una forma rielaborata il primo tema del primo movimento. Dopo una gioiosa fanfara di fagotti, corni e trombe il rondò si apre con un brillante tema iniziale affidato al solista a cui si contrappone la seconda idea tematica, marziale e strutturata in modo da assumere la forma di un dialogo tra orchestra e solista. Lo sviluppo è dominato dal primo tema che viene variato inizialmente dal solista e sfocia in una nuova idea tematica per essere rielaborato dall’orchestra. Nella ripresa la scena è integralmente occupata dal secondo tema che, essendo del tutto assente nello sviluppo, svolge la funzione di ristabilire l’equilibrio apparentemente minato dalle trasgressioni alla forma classica del concerto; un esempio di tali trasgressioni è rappresentato dalla scelta di fare seguire i movimenti in modo da escludere ogni soluzione di continuità. Il carattere maggiormente qualificante è rappresentato, pertanto, proprio dall’evidente tentativo di introdurre elementi originali in un’opera perfetta dal punto di vista formale.
La seconda parte della serata saluterà l’esecuzione della Sinfonia n. 4 in La Maggiore op.90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, “Italiana”, opera definita dallo stesso autore come “il lavoro più gaio che io abbia mai composto”. “Finalmente in Italia! Ho pensato ad essa come alla gioia più alta della mia vita, dal momento in cui sono stato in grado di pensare; ora essa è incominciata e ne godo vivendo. La giornata di oggi fu ricca di avvenimenti e siccome soltanto questa sera riesco a raccogliermi un po’, vi scrivo per ringraziarvi, cari genitori, di tutta la felicità che mi avete procurato” (F. Mendelssohn-Bartholdy, Lettere dall’Italia). La gioia, che si può leggere in questa lettera indirizzata da Mendelssohn ai propri familiari il 10 ottobre 1830 da Venezia dove era appena giunto, sembra informare il tema iniziale dell’Allegro vivace della Sinfonia, il cui primo abbozzo, risale al periodo trascorso nella nostra penisola per il suo Grand Tour. Frutto delle impressioni avute da Mendelssohn nel corso del viaggio in Italia del 1831, la sinfonia è un “guizzo scintillante di luce mediterranea”, quanto mai desiderato e appropriato a descrivere in musica l’Italia più bella, di ieri e di oggi. Il piglio brillante e l’animata eccitazione del primo tempo non intaccano la raffinata costruzione di una forma-sonata specialmente ricca di proposte e di sfumature, e lavorata con profonda attenzione anche dal punto di vista contrappuntistico. Il secondo tempo è costruito su un canto di processione, passaggio quasi obbligato nelle escursioni musicali italiane dei romantici, col suo carattere vagamente popolaresco, con certi suoi andamenti di danza, col suo sapore, talvolta, modale. Scorrevole e melodico risulta anche il terzo tempo “Con moto moderato”, che acquista vaghezza dall’indecisione intrinseca del modulo metrico utilizzato, ben definito e tuttavia oscillante fra il minuetto, lo scherzo e persine il valzer. L’ultimo movimento, Presto, è costituito da un Saltarello napoletano, con il quale Mendelssohn ha voluto rendere omaggio a quella parte brillante, impetuosa e solare del carattere latino che solitamente è attribuita, in modo stereotipato, ad alcune popolazioni meridionali. Un prorompente gesto teatrale, che prepara il travolgente ritmo della danza, introduce, su un semplicissimo pedale di tonica, il famosissimo tema, esposto inizialmente dai due flauti, che, come una coppia di ballerini, si esibiscono in virtuosismi coreografici e contagiano prima una nuova coppia, i due clarinetti e, infine, l’intera piazza, tutta l’orchestra, che non può fare a meno, in un crescendo di eccitazione, di unirsi ai solisti. Un sinuoso e brillante disegno degli archi caratterizza il primo episodio confermando, inizialmente, almeno in apparenza il clima festoso del brano, interrotto, tuttavia, da una nuova idea misteriosa ed interrogativa che sembra far di tutto per evitare la tonica, l’accordo solare della quiete e della gioia. Nell’animo del compositore, pur nel clima festoso, sembra insinuarsi un sentimento di nostalgia del quale non sa liberarsi nemmeno quando la coppia iniziale, i due flauti, ritorna freneticamente a danzare, interrotta da una nuova e travolgente idea tematica affidata agli archi che diventa protagonista del secondo episodio. Il carattere travolgente di questo episodio conduce alla ripresa del tema principale nella tonalità maggiore, ma la successiva coda, con il progressivo ritorno alla tonalità minore iniziale, conferma una malcelata nostalgia.
Nicola Lanza Azione Civile : Servizio Mensa al Responsible intervenga il Presidente Roberti per garantire continuità di lavoro alle 17 persone
Nicola Lanza Azione Civile : Servizio Mensa al Responsible Research Hospital di Campobasso intervenga il Presidente Roberti per garantire continuità di lavoro alle 17 persone addette.
Una regione in continuo calo democratico non può permettersi il lusso di perdere opportunità di lavoro. Il Responsible Research Hospital di Campobasso, struttura sanitaria convenzionata con il Sistema sanitario regionale, nel rispetto del suo diritto di riappaltare il servizio, intervenga sul nuovo appaltatore subentrato per garantire l’assunzione di tutto il personale preesistente a parità di condizioni. la continuità del lavoro con le persone che da 20 anni svolgono il servizio mensa al Responsible Research Hospital di Campobasso è garanzia comprovata a tutela dei pazienti e dipendenti ma anche del lavoro che è la ragione per la quale molti molisani lasciano la propria terra.
Nicola Lanza – Azione Civile
Biennale Architettura e Cinema 2025/Il “Pertini-Montini-Cuoco” alla Biennale Architettura e Arti visive 2025
La conferma che l’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini- Montini-Cuoco” di Campobasso si attesti sempre più nel panorama nazionale come Scuola polo d’eccellenza per lo sviluppo e la divulgazione di metodologie didattiche innovative riscuotendo consensi e riconoscimenti unanimi arriva direttamente dalla Biennale Architettura e Arti Visive 2025 di Venezia.
Scuole provenienti dall’intero Stivale si sono date appuntamento, dal 28 al 31 agosto scorsi, nella città lagunare con 35 studenti selezionati direttamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e 50 tra docenti e dirigenti scolastici impegnati in un corso di aggiornamento sulle metodologie didattiche innovative. Per l’Istituto molisano presenti la studentessa Giada Di Biase del Biotecnologico insieme al prof. Mario Ferocino.
Immaginare nuovi format per attività residenziali innovative per studenti e docenti all’interno dei percorsi Futura Istruzione del MIM è stata la sfida affrontata dai docenti, ipotizzare un museo itinerante di Scuola Futura la competizione con la quale si sono misurati gli studenti. Il teatro predisposto all’interno del padiglione Italia dal tema TerraeAcquae ha fatto poi da sfondo alle presentazioni dei prodotti dei team di lavoro.
La presenza a Venezia ha permesso ai partecipanti anche una visita alla Biennale Architettura, con focus sul tema “Intelligens. Natural. Artificial. Collettive”. E’ stata l’occasione per una passeggiata tra Padiglioni che hanno messo in mostra intelligenza naturale e intelligenza artificiale, per proporre una sintesi sul modo migliore di affrontare la transizione ecologica attraverso soluzioni innovative che abbiano a cuore aspetti sociali e naturali ad impatto zero.
L’importante appuntamento ha offerto inoltre l’opportunità di visitare la Biennale del Cinema, tuttora in corso. E di assistere, in anteprima alla Biennale Arti visive, alla proiezione di due documentari sui percorsi didattici innovativi alla presenza della Direttrice Generale PNNR
Istruzione Simona Montesarchio e della Responsabile dell’area Educational della Biennale Valentina Borsato. L’Istituto Pascasino di Marsala, diretto dalla Dirigente Anna Maria Angileri, ha proiettato House of Stem mentre il Liceo Ovidio di Sulmona, guidato dalla Dirigente Caterina
Fantauzzi, ha realizzato Mountain of Data. Entrambi i lavori sono stati curati dai formatori Lorenzo Micheli e Massimiliano Ventimiglia, per la regia del videomaker Francesco Di Nolfo.
Al termine dell’anteprima il regista Di Nolfo ha acceso i riflettori sulla scuola molisana guidata dal Dirigente Umberto Di Lallo, che ancora una volta si è distinta in Italia come esempio virtuoso di didattica inclusiva e all’avanguardia. Alla domanda su quale fosse per lui il video che in questi anni di Scuola Futura meglio esprimesse il senso innovativo della scuola che cambia, con gli studenti al centro di nuove e diverse attività, ha indicato il Baskin di Campobasso, format di inclusione attraverso sport e digitale, ideato e prodotto dall’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini-Montini-Cuoco” del capoluogo molisano in collaborazione con i team di formazione di Campo Base e Onde Alte e l’Ente Italiano Sport Inclusivi (E.I.S.I.).
Dato il successo ed i riconoscimenti ricevuti, il Dirigente Umberto Di Lallo e i docenti referenti Mario Ferocino ed Umberto Anzini stanno già lavorando per la creazione di una rete di scuole italiane che collaborino per la formazione e l’introduzione del Baskin nella didattica.
Il viaggio della scuola molisana nel mondo dell’innovazione in didattica prosegue a vele spiegate. L’Istituto “Pertini-Montini-Cuoco” bandiera della migliore scuola italiana. Di una scuola in movimento, competitiva, al passo con i tempi e proiettata nel futuro, che riserva una
particolare cura all’inclusione, attenta al progresso e che guida con passo deciso i suoi studenti verso un avvenire innovativo e moderno.
Prossima tappa Rotterdam (con la curatela dell’arch. Alessandra Covini dello studio Ossidiana già presente ai lavori di Biennale Venezia).
Legittima la procedura di rilevazione dei debiti della Regione Molise nei confronti dei creditori
E’ legittima la procedura di rilevazione dei debiti della Regione Molise nei confronti dei creditori. E’ quanto è stato stabilito dal Consiglio di Stato, Sezione Quinta, che si è pronunciato con sentenza n. 7139/2025 nel giudizio iscritto al n. 708/2025 proposto da Regione Molise, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dell’Economia e delle Finanze contro l’Associazione Industriali del Molise (Confindustria Molise).
Nello specifico, oggetto del contenzioso era la legittimità della delibera regionale n.48 del 29/01/2024 che avviava la procedura di rilevazione dei debiti della Regione Molise nei confronti dei creditori, secondo la disciplina posta dall’art. 1, commi 455-463, della legge 213/2023 (Legge di Stabilità 2024).
Il Piano nazionale consente alle Regioni con disavanzo pro capite superiore a 1.500 euro di arrivare ad una procedura di transazione e rientro dai debiti con soggetti terzi. Tale operazione vede anche l’intervento economico dello Stato; le Regioni interessate si impegnano ad adottare misure interne di “virtuosismo finanziario ed organizzativo”.
Confindustria Molise aveva proposto ricorso davanti al TAR Molise avverso alla delibera regionale, che dava avvio alla procedura di rilevazione e transazione dei debiti, poiché non era ancora stato raggiunto l’accordo e quindi non si sarebbe potuta attivare la procedura di rilevazione del debito; e inoltre non ci sarebbe stato il presupposto per accedere all’accordo in quanto il bilancio della Regione Molise era stato dichiarato incostituzionale. Quindi sarebbe mancata la base per valutare la sussistenza del disavanzo pro capite pari a 1.500 euro. Infine si lamentava l’insufficienza della ‘comunicazione sociale’ della procedura di rientro. Il TAR aveva accolto il ricorso, ritenendo necessaria la previa stipula dell’accordo Stato-Regione e la trasparenza sul reale livello del disavanzo.
La Regione Molise ha proposto appello dinanzi al Consiglio di Stato, contestando l’interpretazione del TAR circa il rapporto di precondizione tra l’accordo Stato-Regioni e l’adozione del piano regionale di rientro, sostenendo la sussistenza dell’unico presupposto per attivare la procedura regionale di rientro, ossia la presenza di un disavanzo pro capite superiore 1.500 euro oltre alla correttezza e adeguatezza delle forme di comunicazione utilizzate onde garantire la più ampia conoscibilità del piano adottato
Il Consiglio di Stato ha stabilito che l’accordo con lo Stato non costituisce vincolo per la redazione ed approvazione del Piano di rientro del disavanzo; assume invece rilevanza il rapporto tra impegno regionale circa le misure di riduzione del debito e accordo stesso per l’erogazione del contributo statale.
Ha sancito anche che unica condizione per l’adozione del Piano di rientro sia la sussistenza di disavanzo pro capite superiore a 1.500 euro. Il dispositivo prosegue con la chiara ed articolata spiegazione di tutte le questioni oggetto del contenzioso. Ritenute anche non fondate le eccezioni di legittimità costituzionale proposte da Confindustria Molise e le eccezioni mosse sulle modalità di pubblicizzazione del piano; di contro è stata sancita la legittimazione di Confindustria Molise ad agire in giudizio.
La decisione finale del Consiglio di Stato, quindi, accoglie l’appello della Regione Molise, riformando la sentenza del TAR e rigettando il ricorso di primo grado di Confindustria Molise. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale al Bilancio, Gianluca Cefaratti, il quale ha evidenziato come la decisione del Consiglio di Stato confermi l’assoluta correttezza delle procedure seguite dalla Regione Molise ed il rispetto dei rapporti istituzionali.
Domenica 7 settembre 2024: Ingresso gratuito nei luoghi della cultura statali in Molise per la “Domenica al museo”
Torna l’appuntamento con la “Domenica al museo”, l’iniziativa del Ministero della Cultura che offre l’ingresso gratuito in tutti i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali domenica 7 settembre 2024.
Come ogni prima domenica del mese, l’iniziativa rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire e riscoprire la ricchezza del patrimonio storico e artistico del Molise, immergendosi nella bellezza dei suoi tesori culturali.
L’iniziativa si rivolge a tutti i cittadini e turisti che desiderano trascorrere una giornata all’insegna della cultura, approfittando di questa opportunità per esplorare la storia millenaria della regione e le sue eccellenze artistiche.
Sarà possibile visitare i nostri luoghi della cultura Statali secondo il seguente calendario:
Castello di Capua di Gambatesa
Per prenotazioni tel museo:+39 0874 719261
Castello di Civitacampomarano
Per prenotazioni tel museo: +39 0874 748107
Museo nazionale del Paleolitico
Per prenotazioni tel museo: +39 0865 290687;
Il museo per l’occasione effettuera un’apertura straordinaria serale restando aperto dalle ore 08:15 fino alle ore 23:00.
Gli operatori dell’associazione Me.Mo. Cantieri Culturali a.p.s. – Organizzano dalle ore 17.00, un’esperienza enogastronomica e culturale con visite guidate a tema sull’alimentazione umana nella preistoria e momenti di degustazione. Evento a pagamento.
La prenotazione è obbligatoria all’email memoisernia@gmail.com oppure ai numero di telefono 327 2803696;
Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno
Per prenotazioni tel museo: +39 335 8739948;
Museo archeologico di Santa Maria delle monache
Per prenotazioni tel museo: +39 0865 410500
Santuario italico di Pietrabbondante
Per prenotazioni tel museo: +39 0865 76129;
Museo Nazionale di Castello Pandone
Per prenotazioni tel museo: +39 0865 904698;
Museo Archeologico di Venafro
Per prenotazioni tel museo: +39 0865 900742;
Parco archeologico di Sepino – Museo della Città e del Territorio
Per prenotazioni tel museo: +39 0874 790207
Parco archeologico di Sepino – Area archeologica di Altilia -Saepinum
Per prenotazioni tel museo: +39 0874 790207
Ricordiamo che l’ingresso nei musei e nelle aree archeologiche è possibile fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Per l’acquisto dei biglietti o per prenotare una visita è possibile utilizzare l’App museiitaliani.it .
Per prenotare o chiedere ulteriori informazioni e costi degli approfondimenti didattici è possibile contattare per:
- Il Santuario italico di Pietrabbondante,
- Il Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache,
- Dedalo – archeologia e cultura aps: – aps.dedalo@gmail.com | Tel./WhatsApp 346 8395325 | 328 6133809 (ore 10-18)
- Il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia,
- Me.Mo. Cantieri Culturali a.p.s.: – memocantiericulturali@gmail.com – Isernia: +39 3272803696
- Il Museo Nazionale di Castello Pandone,
- Il Museo archeologico di Venafro,
- Il Complesso Monumentale di San Vincenzo al Volturno,
- Me.Mo. Cantieri Culturali a.p.s.: – memocantiericulturali@gmail.com – Venafro: +39 3892191032
- Il Museo archeologico nazionale di Campobasso,
- Il Castello Di Capua a Gambatesa (CB),
- Benevento longobarda: info@beneventolongobarda.it
Per rimanere aggiornati su iniziative, orari e modalità di apertura al pubblico dei singoli luoghi della cultura puoi consultare i siti istituzionali: http://www.cultura.gov.it – https://www.musei.molise.beniculturali.it – Parco Archeologico di Sepino (www.parcosepino.it).
E’ anche possibile seguici sui nostri canali social ufficiali: Facebook – Istagram – Youtube.
In alternativa è possibile contattare il Parco archeologico di Sepino -Direzione regionale musei nazionali Molise ai seguenti recapiti Tel. n° 0874-431386 (8:30 – 14:00 dal lunedì al venerdì) o via mail all’indirizzo pa-sepino-mu-cb.comunicazione@cultura.gov.it.
Roborock a IFA 2025, dalla casa al giardino
(Adnkronos) – Roborock sceglie il palcoscenico di IFA per mostrare come la robotica domestica stia diventando sempre più completa, spaziando dagli interni agli spazi verdi. Con il motto “Rocking Life, Inside and Out”, l’azienda cinese annuncia la sua prima linea di robot tosaerba, amplia la gamma degli aspirapolvere di fascia alta e propone concept capaci di ridefinire l’idea stessa di elettrodomestico. Per la prima volta, Roborock entra nel settore della cura dei giardini con i modelli RockMow Z1, RockMow S1 e RockNeo Q1. Si tratta di robot tosaerba che sfruttano la lunga esperienza maturata nel campo della navigazione IA e del controllo di precisione dei robot aspirapolvere. Tra le innovazioni più interessanti troviamo la trazione integrale AWD con quattro motori indipendenti, l’evitamento intelligente degli ostacoli e la capacità di affrontare pendenze fino all’80%. Una gamma pensata per coprire prati di diverse dimensioni, portando l’automazione intelligente oltre le mura domestiche. Tra le novità più attese per il mercato italiano c’è il Roborock Qrevo Curv 2 Pro, disponibile da ottobre. Il modello introduce un telaio AdaptiLift aggiornato con ruote omnidirezionali capaci di sollevare il robot fino a 3 cm, adattandosi anche ai tappeti più spessi. Il design ultrasottile da 7,98 cm, reso possibile dal sistema di navigazione RetractSense, permette al dispositivo di infilarsi sotto i mobili mantenendo al tempo stesso una scansione LiDAR a 360° negli spazi aperti. Il tutto, afferma Roborock, è accompagnato da una potenza di aspirazione tra le più elevate della categoria. Sempre da ottobre sarà disponibile in Italia il nuovo Roborock F25 Ultra, aspirapolvere-aspiraliquidi portatile dotato di tecnologia VaporFlow, in grado di rilasciare un getto di vapore a 150°C. Questa soluzione elimina macchie ostinate senza detergenti chimici, con certificazioni che attestano la rimozione di batteri e allergeni oltre il 99,9%. Nel segmento cordless arrivano le nuove serie H60 e H60 Hub. La seconda introduce una base di svuotamento e ricarica automatica che in soli dieci secondi sigilla la polvere, mentre l’asta pieghevole fino a 90° consente di raggiungere facilmente angoli e spazi ridotti. Soluzioni che puntano a semplificare la pulizia quotidiana senza compromessi. Roborock porta a IFA anche Zeo X, una lavasciuga dal design compatto e minimalista, con capacità di 11 kg in lavaggio e 6 kg in asciugatura. Grazie alla tecnologia Zeo-cycle, l’asciugatura avviene a basse temperature – circa 50°C per la maggior parte dei tessuti e 37°C per lana e seta – garantendo la massima cura degli indumenti. Certificata Woolmark Green, la Zeo X non sarà però disponibile sul mercato italiano. Guardando al futuro, Roborock ha mostrato un’anteprima del 4-in-1 Homewide Cleaning Combo, un sistema unico che integra lavatrice, asciugatrice, robot aspirapolvere e base in un solo prodotto, con gestione centralizzata e compatibilità con comandi vocali. Anche il Roborock Saros Z70, il modello con il braccio in grado di spostare oggetti dai pavimenti, riceve un importante aggiornamento software: grazie al riconoscimento IA personalizzabile, può identificare fino a 50 oggetti aggiunti dagli utenti tramite foto, mentre la nuova modalità Programmazione permette di creare routine personalizzate tramite drag and drop dall’app ufficiale. Le novità arrivano in un momento di forte crescita per l’azienda. Secondo IDC, Roborock è leader nel primo semestre 2025 per vendite e valore in Paesi come Germania, Svezia, Norvegia e Corea del Sud, oltre a occupare la prima posizione negli Stati Uniti per valore delle vendite. I dati finanziari parlano chiaro: nel primo semestre 2025 i ricavi sono cresciuti del 78,96% su base annua, toccando i 7,9 miliardi di RMB. A conferma delle ambizioni globali, l’azienda ha anche annunciato l’intenzione di quotarsi alla Borsa di Hong Kong. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)