lunedì, Novembre 24, 2025
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Jasmine Paolini ai quarti di finale del torneo di Pechino

(Adnkronos) – Jasmine Paolini avanza ai quarti di finale del torneo Wta 1000 di Pechino (cemento, montepremi 8.963.700 dollari). L'azzurra, numero 8 del mondo e 6 del seeding, supera la ceca Marie Bouzkova, numero 52 del ranking Wta, con il punteggio di 6-2, 7-5 in un'ora e 46 minuti.  Paolini affronterà ai quarti la statunitense Amanda Anisimova, numero 4 del mondo e terza testa di serie.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Pizza Awards Italia 2025, è ‘Pepe in Grani’ di Franco Pepe la ‘Miglior Pizzeria d’Italia’

(Adnkronos) – Si è tenuta ieri sera a Roma con un grande successo di pubblico, nel monumentale salone di Spazio Novecento all’Eur, la IV edizione dei Pizza Awards Italia, vero e proprio 'Oscar della Pizza' che vede in veste di giudici oltre 200 giornalisti di tutte le regioni d’Italia e di tutte le testate, curatori delle guide, esperti del settore. Il premio dedicato alle migliori pizzerie e pizzaioli d’Italia è stato organizzato da Fabio Carnevali, Vincenzo Pagano e dalla E20 – Events Factory patrocinato dalla presidenza della Regione Lazio e dall’assessorato ai Grandi eventi, sport, turismo e moda del Comune di Roma.  Nel corso della cerimonia, presentata dalla giornalista e volto tv Barbara Politi, sono stati assegnati ben 43 premi. Miglior Pizzeria d’Italia 2025 è Pepe in Grani di Franco Pepe (Caiazzo/CE), seguita al secondo posto da I Masanielli di Francesco Martucci (Caserta), al terzo da Seu Illuminati di Pier Daniele Seu (Roma), al quarto da 10 di Diego Vitagliano (Napoli) e al quinto da 50 Kalò di Ciro Salvo (Napoli). “Sto provando un’emozione fortissima, questo premio lo dedico a tutto il mondo pizza”, sono le prime parole di Franco Pepe. Miglior Pizzaiolo dell’anno è Francesco Martucci de I Masanielli proprio davanti a Franco Pepe di Pepe in Grani. “Ormai sembriamo Coppi e Bartali”, ha dichiarato Martucci. Miglior Pizzaiola dell’anno è Roberta Esposito, patron di Marita (Roma) e La Contrada (Aversa/CE). Miglior Pizzaiolo Under 35 dell’anno è Francesco Capece della pizzeria Confine (Milano) mentre, il premio come Miglior Fornaio dell’anno se lo aggiudica Michele Lioniello, pizzeria Da Lioniello (Succivo/CE).  Nel corso avvincente 'countdown' Pizza Awards ha assegnato anche i premi regionali e i premi speciali. Ecco le Migliori Pizzerie Regionali: Impastatori Pompetti (Abruzzo), Fandango (Basilicata), Bob Alchimia a Spicchi (Calabria), Pepe in Grani (Campania), ‘O Fiore Mio (Emilia Romagna), Al Civicosei (Friuli Venezia Giulia), Seu Pizza Illuminati (Lazio), Officine del Cibo (Liguria), Mamma Rosa (Marche), Bas&Co. (Molise), Dry Milano (Lombardia), Sestogusto (Piemonte), 400 Gradi (Puglia), Maiori (Sardegna), Piano B (Sicilia), Giovanni Santarpia (Toscana), Acquaefarina (Trentino-Alto Adige), Meunier Champagne e Pizza (Umbria), iSaulle (Valle d’Aosta) e I Tigli (Veneto).  I premi speciali sono andati invece così assegnati: Miglior Pizza Creativa 10 Diego Vitagliano (Napoli), Miglior Pizza Contemporanea Carlo Sammarco 2.0 (Aversa/CE), Miglior Pizza Fritta è Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo dal 1935 (Napoli) e, sempre in Campania, è andato il premio Miglior Pizza Tradizionale Attilio alla Pignasecca (Napoli). Ancora, Miglior Pizza Romana a 180g (Roma), Miglior Pizza Margherita I Masanielli di Sasà Martucci (Caserta). Ancora ai Masanielli di Francesco Martucci è andato il premio della Miglior Carta delle Pizze mentre, a vincere per la Miglior Carta dei Vini è Confine Pizza e Cantina di Milano. In Umbria Meunier Champagne e Pizza di Corciano (PG) vince il premio per la Miglior Carta degli Champagne. Due premi in Sardegna, entrambi a Cagliari: Miglior Carta dei Cocktail a Maiori, Miglior Carta delle Birre a Framento.  La pizzeria Gli Esposito di Salerno, invece, si aggiudica il premio per il Miglior Servizio di Sala, mentre per il Miglior Format vince Luca Pezzetta e la sua pizzeria Clementina di Fiumicino. Miglior Catena di Pizzerie è L’Antica Pizzeria da Michele, rappresentata da Alessandro Condurro, mentre la Miglior Nuova Apertura è Avenida Calò di Francesco Calò, a Roma. Premio per la Miglior Comunicazione a Bob Alchimia a Spicchi di Montepaone (CZ), mentre Pizzarium di Gabriele Bonci a Roma vince come Miglior Pizza al Taglio. Un premio specialissimo e sentito, infine, va a PizzAut e al suo fondatore Nico Acampora per il Miglior Progetto Sociale. “La IV edizione dei Pizza Awards Italia – ha affermato l’organizzatore Fabio Carnevali – è stata un grande successo, perché ha visto la partecipazione di buona parte delle 150 pizzerie selezionate dalla giuria dei giornalisti, che hanno interamente riempito la platea. Abbiamo avuto un afflusso di oltre 800 persone tra pizzaioli, giornalisti, addetti al settore e perfino pizza lovers, che si sono accreditati tramite social. Siamo felici per tanto entusiasmo e partecipazione e anche per il ritorno dopo lungo tempo di un evento che vuole contribuire ad accendere i riflettori sulle eccellenze della pizza italiana e sui suoi più valenti rappresentanti, offrendo un giusto riconoscimento a quelle attività e ai professionisti del settore che si sono distinti maggiormente durante gli ultimi 12 mesi”. Non è stata, però, solamente una giornata di premi ma anche un momento di confronto e dibattito tra professionisti. Ad aprire la mattinata, infatti, è stata la prima edizione della Pizza Conference, dal tema 'Non è tutto oro quel che luccica', un intenso e partecipato talk presentato da Barbara Politi e moderato dall’inesauribile Vincenzo Pagano, riservato a pizzaioli, addetti ai lavori e imprenditori del settore, che ha affrontato sette differenti temi legati al mondo pizza: dai 'falsi miti' alla mistificazione dei prodotti, dal fenomeno guide e classifiche alle nuove tendenze del mondo pizza, con tanti prestigiosi ospiti. “Abbiamo voluto organizzare Pizza Conference – ha spiegato Vincenzo Pagano – per parlare dei temi più caldi che riguardano il mondo pizza e che in questo momento sono sulla bocca di tutti, soprattutto sui social. Abbiamo incontrato una trentina di pizzaioli, imprenditori e giornalisti per avere la loro opinione su alcuni argomenti scottanti come il giusto prezzo della pizza. C’è una soglia psicologica che per lungo tempo nessuno voleva superare e che ora è stata superata nel nome della qualità degli ingredienti. Ci sono tecniche di marketing che hanno creato qualche problema e allontanato la pizza dalla propria autenticità. E così come anche il problema discusso delle recensioni e delle guide che infervorano il pubblico dei clienti e dei pizzaioli che si vedono giudicati dai critici gastronomici che a loro volta criticano le guide che giudicano”. Si è iniziato con il talk dal titolo 'I falsi miti della pizza – verità o marketing' durante il quale Belinda Bortolan, Francesco Calò, Nerina Di Nunzio, Pier Daniele Seu e Diego Vitagliano hanno affrontato alcuni aspetti del mondo della pizza che risentono di più delle strategie comunicative. A seguire si è parlato dei 'Fallimenti del mondo della pizza', un'analisi approfondita, con David Aiello, Massimo Giovannini, Pietro Marchi, Edoardo Papa e Albert Sapere, sulle strategie e le mode che hanno portato all’allontanamento della pizza dalla sua essenza più autentica e popolare.  Il ruolo del professionista dell’arte bianca è stato poi l’argomento principe di 'Pizzaioli, fornai, panettieri o cuochi?'. A dare la loro opinione sull’argomento sono stati Francesco Arnesano, Michele Lioniello, Luca Pezzetta e Pierluigi Roscioli. A chiudere la mattinata è stato il talk dal titolo 'Recensioni, guide, classifiche: quali criteri, punti deboli e punti di forza'e ha avuto come ospiti Annalisa Cavaleri, Alberto Lupini, Luciano Pignataro e Lorenzo Ruggeri, durante il quale si è parlato di come sono cambiate le guide e i loro criteri di valutazione ma anche come e perché è cambiata la loro percezione da parte di professionisti e consumatori. Alle 14:30, subito dopo il 'pizza lunch', la discussione è ripresa con il talk 'La mistificazione dei prodotti: gli ingredienti messi a menu sono effettivamente quelli usati? C’è un tracciamento del prodotto e della filiera?', durante il quale hanno preso la parola Giovanni Amodio, Francesco Franzese e Francesco Miccù. Naturale proseguimento di questo tema è stata la dissertazione su 'Il giusto prezzo della pizza': quanto gli ingredienti utilizzati possono far lievitare il prezzo di una tonda? Ne hanno parlato Fabio Carnevali, Roberto Davanzo, Francesco Martucci e Franco Pepe.  Ha chiuso la Pizza Conference il talk 'Le catene, nuova tendenza del mondo pizza', durante il quale Matteo Beraldi, Alessandro Condurro, Dario Laurenzi e Giusy Ferraina sono intervenuti per parlare dei nuovi trend, strategie e qualità delle sempre più diffuse catene di pizzerie.  —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Bullismo, il 9 ottobre gli Stati generali dell’educazione e della prevenzione

(Adnkronos) – La morte di Paolo, il 14enne di Latina che si è tolto la vita dopo episodi di bullismo, richiama con forza tutti – istituzioni, scuola, famiglie, sport e media – a una responsabilità immediata e condivisa. Gli Stati Generali dell’Educazione e della Prevenzione, che si terranno il 9 ottobre a Roma dalle 14,30 al Palazzo dell'Informazione Adnkronos, nascono proprio con questo obiettivo: trasformare indignazione e dolore in azioni concrete, misurabili e continuative sul territorio. Promossa dall’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile in collaborazione con l’Agenzia di stampa AdnKronos, l’edizione 2025 riunisce in una giornata di confronto i principali attori istituzionali e sociali, articolando il programma tra panel dedicati ad analisi di scenario da parte degli esperti, impegni istituzionali, strumenti operativi, con un focus importante sul ruolo dello sport e la presentazione di protocolli d’intesa che daranno avvio a progetti strategici concreti. "La storia di Paolo ci spezza il fiato e ci obbliga a guardarci allo specchio: quando un ragazzo di 14 anni si toglie la vita perché schiacciato dal bullismo, non è una tragedia privata ma un fallimento collettivo – sottolinea Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile – Gli Stati Generali nascono per passare dagli annunci agli impegni verificabili: più educazione digitale, peer education, punti di ascolto, sport come presidio educativo e protocolli tra istituzioni, scuole e famiglie. Oggi non chiediamo 'chi è il colpevole', ma cosa facciamo domani mattina per non perdere altri ragazzi". Incontro aperto al pubblico. È richiesta l’iscrizione attraverso questo modulo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Manovra, Leo: “Se risorse lo consentiranno riduzione aliquota fiscale al 33% per ceto medio”

(Adnkronos) – "La prossima Legge di bilancio sarà importante per verificare, io lo premetto sempre, sulla base delle risorse di cui potremo disporre, misure a favore del ceto medio. Il ceto medio è rappresentato da quei soggetti che si collocano nella fascia dai 28.000 ai 50.000 euro. Ecco lì bisognerà vedere, se le risorse ce lo consentiranno, di ridurre l'aliquota dal 35% al 33%. Questo aiuterà in modo più significativo le fasce più deboli. Ma nei progetti dei governi c'è anche un'attenzione particolare per le famiglie, in particolare per quelle dove ci sono figli e quindi anche lì lavorare sull'area delle detrazioni". Lo ha detto il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, intervenendo con un video messaggio inviato al convegno di presentazione della dodicesima indagine sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare, promosso da Cida in collaborazione con Itinerari previdenziali.  "Ma come voi sapete, a differenza di quello che è accaduto nelle precedenti annualità dove c'era una maggiore elasticità nell'introdurre queste misure, ora la nuova regola di governance europea ci obbligano alla massima prudenza", ha continuato Leo.  "Quindi vedremo tutto quello che si potrà fare -ha spiegato ancora- perchè le nostre priorità sono quelle che ho evidenziato, ma al tempo stesso dobbiamo essere rigorosi e molto attenti ai conti pubblici. Tutto questo ci ha premiato fino ad adesso, è sotto gli occhi di tutti la riduzione dello spread tra i Bund tedeschi e i titoli del debito pubblico italiano, l'allineamento con i titoli francesi, le agenzie di rating che hanno premiato il nostro comportamento virtuoso. Quindi se riusciamo a rendere coerente i meccanismi di finanza pubblica con degli sgravi fiscali misurati, calibrati, ritengo che facciamo un servizio importante per il nostro Paese e per i nostri cittadini", ha concluso.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Fisco, Tajani: “Serve sistema più equilibrato per sviluppo economico Paese”

(Adnkronos) – "Il tema di un fisco più giusto e sostenibile per cittadini e imprese è cruciale per lo sviluppo economico del nostro Paese. L'80% del gettito dell'Irpef grava sul ceto medio, un dato che ci deve far riflettere. È un chiaro disequilibrio se pensiamo che è sul ceto medio che gravano i costi di pensioni, sanità, assistenza e istruzione. Se vogliamo avere più risorse per infrastrutture, ricerca e sicurezza, serve un sistema fiscale più equilibrato". Così il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, in un video messaggio inviato al convegno di presentazione della dodicesima indagine sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare, promosso da Cida in collaborazione con Itinerari previdenziali.  "Il rischio è chiaro- ha sottolineato- , un sistema fiscale disequilibrato che penalizza chi produce il lavoro senza garantire una copertura sostenibile dei bisogni collettivi. Noi crediamo che il fisco non debba frenare la crescita. Ci battiamo per avere un fisco dialogante e che guardi al futuro, volano di investimenti, di posti di lavoro e di benessere. Per questo il Governo sostiene da sempre una battaglia per un fisco più leggero, semplice, trasparente ed equo. È una battaglia di giustizia e di libertà".  "Dobbiamo sostenere la crescita e la competitività del nostro tessuto produttivo, una priorità che portiamo anche in Europa. Servono investimenti, dobbiamo evitare la desertificazione industriale. Per esempio, penso alla possibilità di anticipare gli ammortamenti fiscali. Dobbiamo sostenere le imprese nell'innovazione, nella ricerca nei settori ad alta tecnologia. Il Piano 5.0 rischia di non sfruttare tutte le risorse europee a disposizione, lasciando inespresso un potenziale di 6 miliardi. Dobbiamo pensare allora ad una nuova misura per superare il Piano 5.0, garantendo continuità e stabilità agli investimenti. Penso ad interventi come il rilancio del credito d'imposta, al rinnovo e semplificazione dell'Ires premiale".  "Dobbiamo sollecitare i fondi pensione e le casse di previdenza ad investire di più nelle nostre piccole e medie imprese, valorizzando Borsa Italiana. Il nostro tessuto produttivo va liberato da lacci e laccioli. Non dobbiamo dimenticare la giusta attenzione da riservare alle professioni, alle partite Iva e ai manager. Un fisco orientato alla crescita è un potente motore di sviluppo per il nostro Paese, anche per contenere il debito pubblico. Conto su di voi, voi potete contare su di me, sul Governo".  "Bisogna alleggerire la pressione fiscale su salari e stipendi, lasciando più risorse in busta paga. Vanno detassati gli straordinari, i premi di produzione, penso anche alle tredicesime. In parallelo dobbiamo favorire l'emersione anche attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione". Ha concluso   —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Sport e Salute, in Toscana strategia, impatto e valore territoriale con 103 progetti in 68 città

(Adnkronos) – La Toscana è oggi un esempio concreto di come lo sport possa diventare leva di coesione sociale, rigenerazione urbana e benessere diffuso. Con 103 progetti attivati in 68 città per un investimento totale di 5,9 milioni di euro, a cui si aggiunge il milione di euro riversato nelle attività rivolte ad oltre 150mila alunni di 185 comuni, Sport e Salute è sempre più una presenza capillare sul territorio, trasformando lo sport in un servizio accessibile, diffuso e integrato nelle politiche pubbliche locali. Il piano toscano si è sviluppato attraverso una collaborazione ampia e strutturata, con il coinvolgimento diretto di oltre 70 tra Associazioni e Società sportive, per un totale di 192 partner progettuali, grazie ai quali prendono vita nuove aree attrezzate, nuovi spazi civici di comunità, nuove attività nelle carceri e nei quartieri e sempre nuovi progetti per la promozione della cultura del movimento e del benessere. La Toscana è oggi uno dei territori dove alla sempre crescente voglia di sport, si risponde con un’offerta di progetti, iniziative, attività e idee capaci di interpretare l’effervescenza del territorio. Tra le principali iniziative attivate in Toscana: 45 nuove aree attrezzate nei parchi, che oggi rappresentano spazi per l’attività fisica libera, gratuita e all’area aperta; 8 “Spazi Illumina”, nuovi spazi che nasceranno come risposta concreta alla necessità di restituire ai cittadini luoghi di aggregazione autentici, accessibili e sicuri; 16 progetti “Bici in Comune” per la promozione della mobilità sostenibile e della bici come strumento per uno stile di vita sano e attivo; 16 progetti Sport di Tutti – Inclusione, dove l’attività fisica è vissuta come strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, di sviluppo e di inclusione sociale, di recupero e di socializzazione, di integrazione dei gruppi a rischio di emarginazione e delle minoranze; 8 progetti Sport di Tutti – Carceri, che portano attività sportiva strutturata all’interno degli istituti penitenziari; 9 Spazi Civici di Comunità, spazi e realtà dove promuovere il protagonismo giovanile grazie a processi di empowerment individuale e collettivo all’interno di una più ampia prospettiva di inclusione sociale; 1 progetto Sport e Integrazione, dove l’attività sportiva è strumento di dialogo, inclusione sociale e contrasto alla discriminazione. Accanto ai progetti infrastrutturali, Sport e Salute ha investito con decisione nel mondo della scuola. Sono 714 le classi di scuola primaria coinvolte nel progetto “Scuola Attiva Kids per la Toscana Inclusiva”, promosso dalla Regione Toscana, Sport e Salute e Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con le Federazioni Sportive aderenti e realizzato grazie al Fondo Sociale Europeo Plus della Regione Toscana. In ogni classe, il progetto prevede la presenza di un tutor sportivo scolastico, in affiancamento ai docenti per le attività motorie, a partire dalle classi prime, ampliando così in Toscana il progetto nazionale “Scuola Attiva Kids” che, in tutta Italia, porta i Tutor Sportivi Scolastici solo nelle classi seconde e terze della scuola primaria.  Complessivamente, nell’anno scolastico 2024-2025, i progetti “Scuola Attiva Kids” per la scuole primarie e “Scuola Attiva Junior” per le secondarie di primo grado, ha portato l’attività motoria e fisica in 706 scuole toscane (di cui 489 scuole primarie), coinvolgendo di circa 78.200 alunni di scuola primaria e 53.578 studenti di scuola secondaria di primo grado, attraverso l’azione di 548 tra Tutor e tecnici sportivi. Quello introdotto in Toscana è un piano integrato che ha generato risultati misurabili e duraturi. L’uso degli impianti, la partecipazione ai voucher, l’inclusione scolastica e la collaborazione tra enti sono indicatori chiari di un modello replicabile. Un progetto costruito dal basso, che tiene insieme innovazione sociale, governance multilivello e capacità di risposta ai bisogni delle comunità. E su questa base che s’innesta il progetto Casa dello Sport che coinvolgerà le varie sedi territoriali. Non più uffici lontani dai cittadini ma spazi multifunzionali, ambienti accessibili dove si incontrano welfare, salute, formazione e partecipazione. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Dying Light: The Beast, successo globale per Techland con record di vendite e consenso – Il trailer celebrativo

(Adnkronos) – Techland, la rinomata casa di sviluppo polacca, celebra il trionfale lancio globale di Dying Light: The Beast, il nuovo capitolo che ha riscosso un successo straordinario, posizionandosi come uno dei titoli più acclamati e venduti sul mercato. L'accoglienza è stata entusiastica, sia da parte della critica specializzata che della vasta community di giocatori, culminata con il raggiungimento della prima posizione nella classifica dei giochi più venduti su Steam posizionandolo tra i migliori videogiochi del 2025. 
I dati a soli 48 ore dal lancio evidenziano un consenso eccezionale: il gioco ha ottenuto un impressionante punteggio positivo del 90% dalle recensioni degli utenti su Steam. Il picco di 121.222 giocatori simultanei registrato durante il primo weekend dimostra la robustezza e l'impegno della sua base di fan globale. Il momentum positivo si estende su tutte le principali piattaforme: il titolo è stato valutato 4,7/5 su PlayStation, 4,4/5 su Xbox e 4,7/5 su Epic Games Store, a riprova di un apprezzamento trasversale. Techland ha voluto inoltre ringraziare sentitamente la propria appassionata community e i partner media, il cui supporto ha contribuito a rendere il lancio di Dying Light: The Beast un momento memorabile nella storia del celebre franchise. Ecco il video celebrativo  

 
Tymon Smektała, Franchise Director di Dying Light, ha espresso profonda soddisfazione per questi risultati: "Il nostro intero studio ha dedicato due anni di duro lavoro a questo progetto, mettendo sempre i giocatori al centro di ogni decisione che abbiamo preso. Abbiamo ascoltato attentamente i feedback della community nel definire le scelte creative e di progettazione. Un riscontro così positivo al momento del lancio dimostra che questo approccio è davvero valido."  —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Bernardeschi, lo sfogo: “Mi diedero del gay perché indossai una gonna”

(Adnkronos) –
Federico Bernardeschi, ospite del podcast Bsmt di Gianluca Gazzoli, ha ripercorso un episodio risalente a dodici anni fa, agli inizi della sua carriera, quando decise di indossare una gonna, "un pantagonna", attirando su di sé critiche e commenti omofobi. “Io dodici anni fa mi sono messo il pantagonna. E che problema c’è? Se a me mi piace, me la metto”, ha raccontato Bernardeschi, rivendicando con orgoglio la libertà di espressione. L'ex juventino ha spiegato che, per quella scelta, fu etichettato come omosessuale: “Quante volte mi hanno detto che sono gay! E se fossi gay? Ma che cosa me ne frega? Secondo te non te lo dico? Che problema ci sarebbe? Anzi, ne andrei fiero”. L'esterno del Bologna, ha ammesso che in quel momento, ancora alle prime armi con la pressione mediatica, la vicenda lo toccò particolarmente: “Arrivare nello spogliatoio della Fiorentina e leggere sui giornali ‘Si è messo la gonna’… in quel momento mi fece soffrire”. Ma oggi Bernardeschi rivendica la sua libertà con orgoglio: “La gente deve capire che in questo mondo ognuno deve essere libero di fare quel ca**o che vuole” —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Almasri, Giunta Camera: no autorizzazione a procedere per Mantovano, Nordio e Piantedosi

(Adnkronos) – La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha respinto la richiesta di procedere nei confronti dei ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell'Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nell'ambito della vicenda Almasri, il generale libico accusato di crimini contro l'umanità (prima arrestato e poi rilasciato e rimpatriato dalle autorità italiane). Il voto in Aula è fissato per il 9 ottobre. L'organismo parlamentare ha bocciato la relazione del piddino Federico Gianassi che il 9 ottobre farà in Aula una relazione di minoranza sul caso Almasri.  “Dopo la bocciatura della relazione Gianassi, ho nominato un nuovo relatore per l’Aula, Pietro Pittalis, che riferirà in Aula il prossimo 9 ottobre – spiega il presidente della Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio Devis Dori – Le votazioni sono state tre distinte e hanno avuto il medesimo esito, ovvero 13 no e 6 sì”. “Sono sempre soddisfatto delle decisioni che si prendono in democrazia”, dichiara il ministro Nordio arrivando a Palazzo San Macuto per un convegno. “La maggioranza vuole giudicarsi da sola – afferma Gianassi al termine della seduta – Non accetta l’idea di un giudice terzo e si è messa di traverso a quella che sarebbe stata la decisione più saggia: permettere alla giustizia di fare il suo corso. Sul caso Almasri troppe cose non tornano: dalle omissioni via social della presidente Meloni alle menzogne dei ministri, che in Parlamento hanno portato versioni diverse e contraddittorie solo per nascondere agli italiani due verità gravissime. La prima: la decisione di liberare un criminale internazionale senza consegnarlo alla corte penale. La seconda: che il governo è sotto ricatto di una milizia libica. Si frantuma l’auto-celebrazione della presidente Meloni quando dice che il governo italiano non è ricattabile da chicchessia. È bastato un tagliagole libico per dimostrare quanto le autocelebrazioni del governo siano lontane dalla realtà”.  “Il governo deve dare spiegazioni con urgenza: gli italiani e gli interessi nazionali in Libia sono ancora tutelati? È una domanda più che lecita, dal momento che Nordio, Piantedosi e Mantovano, per salvarsi e scappare dalla giustizia, hanno affermato di aver agito per garantire la sicurezza dei nostri connazionali in Libia. A questo punto, cosa sta accadendo davvero e chi li sta garantendo? Palazzo Chigi chiarisca”. La responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, commenta così la notizia della rimozione di Almasri dalla polizia nel giorno in cui la Giunta ha votato per giustificare la correttezza dell’operato per la sua liberazione.  “Se non fosse un dramma, sarebbe una comica – prosegue Serracchiani – nello stesso giorno in cui la maggioranza vota il ‘salvacondotto’ per Nordio, Piantedosi e Mantovano – che sotto evidente ricatto hanno garantito l’impunità a un assassino e stupratore – si scopre che lo stesso criminale è oggi ricercato e sta tentando di fuggire dalla Libia, dove le autorità lo accusano di gravissimi reati. Un cortocircuito politico e giudiziario che mette a nudo l’irresponsabilità del governo Meloni e l’assurdità di decisioni che non tutelano né la giustizia né la sicurezza dei cittadini”. “La maggioranza salva Nordio, Piantedosi e Mantovano dal processo per il caso Almasri – dichiara il segretario di +Europa Riccardo Magi – La condanna politica per aver liberato un criminale e averlo riaccompagnato a casa con volo di Stato è però definitiva. Vedremo ora in Aula, ma l’esito è già scritto. Resta il fatto che questa destra si dimostra garantista con i suoi ministri e persino con criminali ricercati dalla Corte Penale internazionale, ma è giustizialista con tutti gli altri”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Gaza, Pazner: “Accordo di pace sarebbe vittoria israeliana”

(Adnkronos) – Il piano "arabo-americano" per Gaza, annunciato da Donald Trump, è "un buon piano" e, se fosse attuato, rappresenterebbe "una vittoria" per Israele. Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos l'ex ambasciatore israeliano in Italia, Avi Pazner, secondo cui il piano permetterebbe al suo Paese di raggiungere i tre principali obiettivi della guerra: "La liberazione di tutti gli ostaggi, sia vivi che morti, la fine del controllo di Hamas su Gaza e la garanzia che in futuro Israele non sarà più attaccato da Gaza". Questo piano "fa giustizia" per l'attacco del 7 ottobre, prosegue Pazner, secondo cui in questi due anni Israele ha incontrato "molte difficoltà militari e diplomatiche". Ma il piano annunciato da Trump, che "non è soltanto americano, ma è stato deciso dopo consultazioni con almeno 10 Paesi arabi e musulmani" avvicina Israele al successo. "Questi Paesi capiscono che Hamas non può continuare questa guerra. La nostra risposta è stata positiva, ora speriamo Hamas faccia altrettanto", osserva. Secondo l'ex ambasciatore in Italia, un eventuale via libera al piano Trump potrebbe far cadere il governo Netanyahu, ma in ogni caso rafforzerebbe politicamente la posizione del premier. "È possibile che i partiti di estrema destra di Ben Gvir e Smotrich non accettino e provochino la caduta dell'esecutivo, ma credo che Netanyahu lo abbia messo in conto", dichiara Pazner, sottolineando che Israele andrà comunque al voto entro ottobre 2026. "Se il governo cade adesso però si andrebbe ad elezioni anticipate tra febbraio e marzo. Se Netanyahu riuscirà a chiudere l'accordo, sarà una vittoria per Israele e un successo politico che lo metterà in una posizione di forza in vista del voto. Oggi il premier non è più nella situazione di debolezza di un anno fa e può persino convincere la destra a restare nella coalizione. In ogni caso – ritiene Pazner – Netanyahu ha tutto l'interesse a portare avanti il piano, che gode del sostegno dell'80% degli israeliani". Pazner commenta infine la situazione della Flotilla, che continua a dirigersi verso Gaza con l'obiettivo di rompere il blocco navale, dicendosi "sicuro che le forze di sicurezza israeliane sapranno come fermarli senza provocare danni a cose o persone". "Non vogliamo che accada qualcosa di male" agli attivisti a bordo delle imbarcazioni, prosegue Pazner, secondo cui "faremo tutti in maniera che non ci siano problemi per fermare questa Flotilla anti-israeliana". L'ex ambasciatore evidenzia quindi di essere a conoscenza che "in Italia ci sono grandi titoli" sulla Flotilla, mentre "posso dire che in Israele non è menzionata né sui giornali né in tv perché dobbiamo occuparci di cose più importanti come il piano di pace" per Gaza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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