lunedì, Luglio 21, 2025
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Isernia/ nessuna pretesa di pagamento per chi parcheggia negli “stalli blu”

Come già dedotto nella diffida/piattaforma presentata al Comune e al Prefetto di Isernia, unitamente al segretario della Fiadel ed all’Associazione Antimafia A. Caponnetto, v’è, tra le tante eccezioni poste, che il Sindaco non ha emesso l’ordinanza che fissa la tariffa, per cui la concessionaria non ha alcun titolo per pretendere il pagamento da chi parcheggia negli “stalli blu” e, conseguentemente, nessuna “multa” può essere comminata.
L’art.7 comma 1 lettera f) del Codice della strada, infatti, prevede che la tariffa può essere imposta solo se prescritta con Ordinanza del Sindaco.
Il bello è che il Sindaco non può più emetterla neanche per il futuro, poiché manca a monte la delibera di indirizzo del consiglio: la delibera n.14/2018, infatti, limita l’efficacia temporale della tariffa al solo all’anno 2018 !
Nè tale delibera può rientrare nella proroga ope legis prevista dal comma 169 L.296/2007 poiché tale norma riguarda solo i tributi, non anche la tariffa in questione che, come confermato dalla giurisprudenza comune, ha natura di corrispettivo privatistico peraltro contrattualizzato in concessione; in ogni caso la tariffa dei parchimetri è oggetto della disciplina speciale di cui al citato art.7 che prevale su tutto e che tale proroga non prevede.
Eccepiamo dunque che Comune e concessionaria stanno agendo in totale spregio del citato art.7 a parte tutte le altre note ed innumerevoli eccezioni poste per l’annullamento di tutti gli atti, a partire dalla stessa delibera consiliare n.14/2018.
Per quanto sopra, chiediamo sin da ora che il Comune si attivi d’ufficio ad annullare le multe già comminate, che siano bloccati i parchimetri, e che la concessionaria restituisca i corrispettivi pagati dai cittadini che hanno conservato la ricevuta del ticket.
Notiziamo altresì che sul piano della tutela legale diretta, anche rispetto a questo specifico punto, siamo in attesa delle pronunce degli organi competenti su due ricorsi da noi predisposti unitamente alle due associazioni suddette, uno al Giudice di Pace e l’altro al Prefetto: ed invero riteniamo che questi organi non possano non riconoscere l’evidente abuso di potere da noi eccepito, cioè la pretesa della tariffa in assenza dell’Ordinanza del Sindaco che la fissa. L’esito, appena a noi noto, sarà illustrato comunque in una prossima conferenza stampa.
Insomma: basta questa sola “eccezione della tariffa zero” per comprendere che il Comune e la Concessionaria sono caduti in un vicolo cieco.
Sicché al Sindaco e alla Giunta di destra, al consiglio, non rimane che attivare immediatamente e senza indugi la procedura di annullamento degli atti in autotutela,con la conseguente abolizione totale degli stalli blu.
Mentre al capitalista concessionario non rimane che prendere atto di aver preso un affidamento a tariffa zero e perciò tornarsene a Spoleto, senza neanche poter vantare legalmente alcun risarcimento, poiché ben consapevole degli atti nel momento in cui ha accettato l’affidamento, come da noi meglio argomentato nella piattaforma predetta, giurisprudenza alla mano.
In tal modo dovranno e potranno porre fine a questo palese abuso di potere continuato, che rappresenta la traduzione giuridica di un’ assurda ed ennesima vessazione sociale inflitta alla popolazione residente e pendolare di Isernia, da parte della giunta di destra che governa la città al servizio del capitale privato ed in danno ai lavoratori.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
– Nucleo di Isernia

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Campomarino : I Carabinieri denunciano insospettabile del posto per detenzione di eroina finalizzata allo spaccio

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso, collaborati dai militari della Stazione di Campomarino, nella mattinata odierna hanno denunciato un 43enne del posto incensurato, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.


Nel corso di un servizio teso alla repressione dei reati concernenti gli stupefacenti, i Carabinieri del Comando Provinciale, dopo aver controllato l’uomo alla guida della sua autovettura e avendo lo stesso palesato un evidente stato di agitazione apparentemente non giustificato all’atto del controllo, hanno effettuato una perquisizione presso la sua abitazione ubicata nel centro storico di Campomarino.


All’esito della perquisizione venivano rinvenuti sul tavolo della cucina, racchiusi con del cellophane tre pezzi di sostanza solida di colore marrone risultata al narcotest essere stupefacente del tipo eroina, del peso complessivo di gr. 10 circa, ed un bilancino elettronico di precisione con evidenti tracce residuali di sostanza stupefacente.


Per l’uomo è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Larino, mentre la sostanza stupefacente sarà analizzata dal Laboratorio analisi sostanze stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia per appurare il numero delle dosi ricavabili dalla droga sequestrata.

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Ceta e Ogm, dopo le esternazioni del Ministro Bellanova, Ccoldiretti Molise incontra Facciolla

Ceta e Ogm: questi gli argomenti oggetto dell’incontro che ll delegato Confederale ed il Direttore di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli e Aniello Ascolese, hanno affrontato con il Segretario regionale del Pd, Vittorino Facciolla, in un incontro nella sede dell’Organizzazione a Campobasso. Nel corso del colloquio i dirigenti di Coldiretti hanno manifestato la loro preoccupazione sulle recenti prese di posizione di “apertura” del neoministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, nei confronti del Trattato Ceta e sugli Ogm.


Coldiretti, infatti, è da sempre stata contraria al Ceta, il Trattato di libero scambio di beni e servizi tra Canada e Ue, in quanto “consentirebbe al Paese Nordamericano di invadere l’Europa, senza alcuna barriera doganale, con i propri prodotti spesso in concorrenza se non addirittura tentandone la contraffazione; in poche parole quello che viene comunemente chiamato falso Made in Italy o più propriamente Italian Sounding”.


Riguardo poi agli Ogm, ovvero gli organismi geneticamente modificati, Coldiretti ha avversato da sempre questo tipo di produzione, dichiarandosi contro l’omologazione e per la sicurezza alimentare. L’agricoltura italiana è infatti la più green d’Europa, con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, che salvaguardano tradizione e biodiversità. Dal punto di vista economico, poi, non è assolutamente strategico per le nostre imprese l’omologazione e la monocultura che le rende succubi delle multinazionali del seme. I nostri punti di forza, al contrario, rimangono la distintività, la tipicità, la biodiversità, ovvero i valori che fanno riconoscere il made in Italy come eccellenza nel mondo, e che costituiscono un grande motore di ripresa e di sviluppo per l’intera economia dell’intero Paese e del Molise.


Dal canto suo il segretario Facciolla, in merito alle preoccupazioni espresse da Coldiretti, ha voluto sottolineare che la scorsa legislatura il Consiglio regionale del Molise ha approvato un Odg contro la ratifica del Ceta, ed ha dichiarato di confidare circa la volontà del Governo nazionale di tutelare e valorizzare le produzioni made in Italy e a km zero.
Le attenzioni di Coldiretti Molise sono oggi, dunque, rivolte verso la tutela delle produzioni locali, che costituiscono il valore aggiunto dell’agricoltura e della zootecnia molisana e italiana che sono in grado di portare in tavola solo alimenti realmente made in Italy, controllati dal campo alla tavola, consentendo al consumatore di mangiare sano ed alle aziende di produrre e creare reddito per se occupazione e sviluppo per la collettività.

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Problematiche operai pendolari della ZI Val di Sangro, Tavolo tecnico -politico

Si è riunito presso la sede della Regione Abruzzo, il tavolo tecnico- politico convocato congiuntamente dalla Regione Abruzzo e dalla Regione Molise per analizzare le problematiche degli operai pendolari molisani ed abruzzesi operanti nella Val di Sangro e trovare soluzioni efficaci e percorribili.


Nello specifico si sono esaminate le criticità che le aziende di trasporto molisane incontrano durante lo svolgimento del servizio in determinate zone della Val di Sangro stessa, con particolare riguardo alle difficoltà a raggiungere le singole aziende.


I rappresentanti regionali, il Sottosegretario D’Annuntiis per l’Abruzzo e l’Assessore Niro per il Molise, hanno elaborato una proposta per la risoluzione di tali problematiche che ha riscontrato la determinante collaborazione da parte di tutti i soggetti intervenuti, consentendo così di eliminare i disagi per i lavoratori – in gran parte molisani – che si recano nelle aziende nel nucleo industriale della Val di Sangro.


Ed infatti, è stato deciso che una volta completati gli adempimenti amministrativi previsti entro l’inizio della prossima settimana le aziende molisane che effettuano il servizio di collegamento alla zona industriale della Val di Sangro consentiranno ai lavoratori di raggiungere le singole aziende senza costi aggiuntivi a carico della Regione.


“La Zona della Val di Sangro rappresenta indubbiamente uno dei bacini industriali più importanti per il nostro Abruzzo e anche per il centro Italia, va quindi tutelato ed incentivato con la massima attenzione, al fine di potenziarlo in termini di servizi e di occupazione. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato fattivamente affinché ciò accadesse.” – dichiara il Sottosegretario D’Annuntiis.


“Il risultato odierno dimostra l’importanza della sinergia fra le parti sociali e della collaborazione interregionale per creare condizioni favorevoli allo sviluppo dei nostri territori e alla tutela dei lavoratori, che sono parte attiva di ogni progresso della nostra realtà. Rivolgo un ringraziamento particolare alle aziende molisane ATM, SATI e F.lli Silvestri per la disponibilità e la collaborazione data alle Istituzioni per la soluzione di un disagio dei lavoratori”- dichiara l’assessore Niro.

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Scuola: i buoni propositi per una ripresa sostenibile

Sostituire lettini e ombrelloni con lavagne e libri di testo non è cosa semplice, tuttavia in questi giorni tutti i giovani d’Italia si stanno apprestando a tornare sui banchi di scuola. Alcune regioni hanno già ripreso, mentre il Molise, insieme a Liguria Calabria, Lazio, Toscana, Marche, Emilia-Romagna, Sardegna e Abruzzo iniziano lunedì. 

 L’inizio della scuola è sempre accompagnato dai buoni propositi, che quest’anno non possono che essere ispirati dal tema della sostenibilità. Fra le tematiche più delicate e importanti c’è quella legata alla riduzione del consumo delle plastiche, che nella declinazione “monouso”, vedranno la loro scomparsa entro il 2021, come sancito dall’UE. Anche le bottigliette di plastica subiranno una forte influenza normativa: infatti il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto dagli Stati membri entro il 2029. 

Si diffonde quindi l’utilizzo delle borracce anche tra i banchi di scuola, ma si dovrebbe altrettanto diffondere il consumo dell’acqua del rubinetto nei luoghi pubblici come a casa. Nonostante l’acqua del rubinetto italiana sia in generale tra le migliori in Europa, il nostro Paese ha purtroppo il primato nel consumo di acqua in bottiglia di plastica, con conseguente immissione nell’ambiente di plastica usa e getta.

C’è chi lo fa perché ama l’acqua frizzante, ma se si ricorresse al gasatore domestico si ridurrebbe di 1000 bottiglie anno il consumo pro capite di bottiglie di plastica (dato Osservatorio FightPlastic by SodaStream).

Senza contare il risparmio economico e in termini di tempo, fatica che la scelta dell’acqua del rubinetto verso acqua in bottiglia comporterebbe.

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Comune di Campobasso/ Fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo

L’Amministrazione comunale di Campobasso rende noto che, anche per l’anno scolastico 2019/20, verrà emanato l’avviso pubblico relativo alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo.

Possono accedere al beneficio dei contributi per la fornitura totale o parziale dei libri di testo  per  l’anno  scolastico  2019/2020 i genitori  o  gli  esercenti  la  patria  potestà di alunni delle scuole secondarie di I° e di II° grado, sia statali che paritarie, o gli stessi studenti, se maggiorenni, residenti  in   questo  Comune  e  appartenenti  a famiglie il  cui   indicatore  della  Situazione Economica   Equivalente   (ISEE)   non   sia   superiore  ad  euro  10.632,94,  D.S.U. 2019 –  D.P.C.M. n. 159/2013, giusta D.G.R. 291 del 29/07/2019.

Le istanze di ammissione al beneficio dovranno essere presentate utilizzando gli appositi modelli di richiesta, allegati A) e B) che sono pubblicati sul sito internet del Comune di Campobasso (www.comune.campobasso.it nella sezione Casa, Scuola Famiglia) e possono essere ritirati presso le segreterie delle scuole di appartenenza nonché presso lo Sportello Unico Servizi alla Persona del Comune di Campobasso, in via Cavour n.5 (piano terra).

Dette istanze dovranno essere corredate da idonea documentazione contabile (scontrini fiscali e/o fatture  in  originale) attestante la spesa effettivamente sostenuta per la  fornitura in parola relativa all’ a.s.  2019/2020.

Saranno accolte le istanze sia degli alunni residenti frequentanti istituti scolastici ricadenti nello stesso territorio comunale o in comuni viciniori, sia degli alunni frequentanti istituti scolastici in Regioni limitrofe. Il Comune valuterà l’ammissibilità delle domande, in base ai requisiti di legge, con verifica, per i casi di frequenza extraregionale, della non sovrapposizione del beneficio.

Le istanze di ammissione al contributo potranno essere presentate direttamente a mano presso lo Sportello Unico Servizi alla Persona di questo Ente, in via Cavour n.5 (piano terra), inviate tramite raccomandata A.R. all’Ufficio Protocollo del Comune di Campobasso, presso Palazzo S. Giorgio, in P.zza V. Emanuele, 29 o inviate a mezzo PEC al seguente indirizzo: comune.campobasso.protocollo@pec.it, entro e non oltre il giorno 14 Ottobre 2019, pena l’esclusione dal contributo. Farà fede la data di ricezione apposta dall’Amministrazione comunale.

L’Amministrazione procederà ad assegnare il contributo relativo alla menzionata fornitura  a seguito della: comunicazione da parte della  Regione Molise dell’importo spettante all’Ente Comune in base  al Piano di riparto relativo ai contributi per la menzionata fornitura approvato con apposita deliberazione di G.R.; della formulazione  del  relativo  Piano  di  riparto  da  parte  del  Servizio Politiche Scolastiche, che  stabilirà  le  quote  individuali  di  rimborso  per  ciascun  soggetto beneficiario in relazione alle  istanze ammesse a contributo, nei limiti dell’importo complessivo assegnato a questo Ente dalla Regione Molise, sulla base della  documentazione  prodotta  dal  Presidente  dei  cartolibrari  di Campobasso e  tenendo  conto dei prezzi della dotazione libraria per ciascun anno di corso della scuola secondaria di I grado  e per ciascun anno per i diversi indirizzi della scuola secondaria di  II grado  fissati  con   Decreto   del   Ministro   della   Pubblica   Istruzione  n. 2581 del 09.04.14 e confermati con successivo Decreto del Ministro n. 4586 del 15/03/2019.

Il pagamento del contributo in oggetto avverrà con emissione del mandato a favore del genitore, o di chi esercita la patria potestà in caso di minori, o dello studente di maggiore età, a seguito di accreditamento dei fondi al Comune da parte del Ministero dell’Interno per il tramite della Regione Molise.

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Stop al Decreto Bonisoli, il PD di Campobasso ritira mozione e plaude a Franceschini

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Campobasso ritira la mozione consiliare, firmata anche dai consiglieri Esposito ed Annuario, sulla soppressione e accorpamento del polo museale del Molise.


Il ministro Dario Franceschini (Pd) ha deciso di congelare le modifiche introdotte dall’ex Bonisoli (M5S, esponente che ha chiuso la campagna elettorale del sindaco Gravina). Nel corso del complicato mese di Agosto l’ex (per fortuna) ministro Bonisoli ha dato vita al discutibilissimo “ decreto di Ferragosto”, un provvedimento che avrebbe diminuito in modo non trascurabile gli spazi di autogestione dei cosiddetti “supermusei”, quelli nati in seguito alla riforma Franceschini.

In particolare il Polo Museale del Molise sarebbe stato accorpato arbitrariamente nella Direzione Territoriale Abruzzo-Molise e in tal modo la nostra Regione e il nostro Capoluogo risulterebbero depauperati di una fondamentale struttura di sviluppo e promozione culturale.


Il Partito Democratico sarà sempre in prima linea nel difendere questo e ogni altro presidio culturale, amministrativo, sociale del nostro territorio. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno ritirare la mozione fiduciosi che il “congelamento” di cui parla il ministro Franceschini sia una definitiva ibernazione. In caso contrario non esiteremo a far sentire la nostra voce.

Bibiana Chierchia
Alessandra Salvatore
Giose Trivisonno
Antonio Battista

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La Ministra dell’Agricoltura, un colpo al cerchio e uno alla botte per dare continuità al sistema

La nuova ministra, una volta chiusa la pubblicità del vestito e del suo passato di bracciante, mostra subito con chi sta: i padroni dei semi e degli Ogm; le multinazionali e la finanza, sponsor dei trattati internazionali, in particolare il Ceta, che l’Europa ha già approvato, ma perché quest’approvazione diventi definitiva ha bisogno della ratifica di ogni stato membro.

Trattati, propagandati come vantaggiosi per l’esportazione dei nostri prodotti, che sono e rappresentano una vera disgrazia per la sovranità nazionale del nostro Paese e di tutti gli altri costituenti l’Unione europea. Non a caso la modifica della Costituzione, promossa da Renzi per conto di chi voleva eliminare, con la modifica di un numero esagerato di articoli, ostacoli per fare andare avanti processi utili e necessari per il sistema neocapitalista, l’espressione vera di questi trattati. Non a caso, l’attuale ministra, già sindacalista della Cgil e comunista, prima vicina a D’Alema, poi a Bersani e, nel Pd, con Renzi, che l’ha indicata prima sottosegretaria e, con il governo conte 2, Ministra. Come dire che la sua memoria di lotte per i braccianti e il mondo del lavoro è parte di un passato ormai lontano, visti i danni creati da Renzi e il suo governo, di cui la Ministra era parte, al mondo del lavoro.

Ora si capisce meglio perché l’agricoltura non è un punto centrale del governo, ma solo una delega in bianco nelle mani della ministra. Si capisce anche la tanta pubblicità causata da un vestito, neanche tanto strano, e da un titolo di studio, che può far parlare solo chi non ha altro da dire e gode delle sue stupidità. Una pubblicità che ha fatto diventare la ministra una protagonista alla quale, a questo punto, non si può contestare più niente.

Una Ministra che ha già cominciato a rilasciare le sue dichiarazioni, alcune interessanti, come quelle al “Sana di Bologna” riguardante il biologico, e la volontà di approvare subito il testo di legge già predisposto ed all’attenzione del Parlamento, e, prima o subito dopo, contraddirsi con l’Ogm e il Ceta, che, con il biologico contrastano fortemente.

Il biologico, sempre più una necessità per l’agricoltura di questo nostro Paese, la prima grande innovazione, per uscire dalle logiche e dai processi, deleteri per la fertilità del terreno e per l’intero territorio, dell’agricoltura industriale, che ha mostrato tutto il suo fallimento nel momento in cui, con il solo obiettivo della quantità a tutti i costi, chiude con il domani.

In questo senso – è la nostra impressione – le idee della Ministra sono molto chiare, proprio nel momento in cui appaiono contrapposte, come dire un colpo al cerchio e un colpo alla botte solo per dare continuità a un percorso espresso e segnato da politiche neoliberiste, le stesse che hanno aperto la forbice delle disuguaglianze e, che ogni giorno, invece di chiudersi, si apre sempre di più.

Sta qui, ed è quello che diciamo anche alla nuova Ministra, la necessità e urgenza di “Attuare la Costituzione”, perché si possa aprire quello spiraglio che lascia intravedere il domani, che vuol dire il futuro delle nuove generazioni.

Pasquale Di Lena

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Frosolone/ incendio in una palazzina, salvi due anziani

I Carabinieri della Stazione di Frosolone, coadiuvati dai Militari della Stazione di Forlì del Sannio, la scorsa notte, sono intervenuti a seguito di un incendio che ha interessato una palazzina abitata da una coppia di coniugi. I Militari hanno messo in sicurezza gli anziani occupanti dell’appartamento, attivando immediatamente l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono riusciti a domare le fiamme e spegnere completamente l’incendio, verosimilmente, scaturito per cause accidentali.

Dopo aver spento l’incendio si sono costatati ingenti danni alla struttura e l’edificio è stato dichiarato non più praticabile; la famiglia dopo aver ricevuto le prime cure da parte del 118 sono state trasferite in un alloggio provvisorio in un altro edificio.I Carabinieri, successivamente, hanno posto in essere tutte le attività per garantire la messa in sicurezza dell’intero stabile e l’area circostante.

L’immobile veniva dichiarato inagibile dai Vigili del Fuoco intervenuti, compreso l’attiguo Ufficio Postale, non direttamente interessato dalle fiamme. Sono in corso accertamenti da parte dell’Arma locale al fine di verificare eventuali responsabilità di terze persone.

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Sottosegretari, chiusa la lista: sono 42 con 10 viceministri. I nomi

E’ arrivata l’intesa, sono 42 nomine, con 10 viceministri. La maggioranza va ai Cinquestelle con 21 esponenti; 18 sono in quota Pd, due sono indicati da Leu, uno è del Maie (gli italiani all’estero). I viceministri sono 6 in quota M5S, 4 per il Partito democratico.

Presidenza consiglio dei ministri:
Mario Turco (M5S, programmazione economica e investimenti)
Andrea Martella (Pd, editoria)

Rapporti con il parlamento:
Gianluca Castaldi (M5S)
Simona Malpezzi (Pd)

Affari Ue:
Laura Agea (M5S)

Esteri:
Emanuela Del Re (M5S, viceministro)
Manlio Di Stefano (M5S)
Marina Sereni (Pd, viceministro)
Ivan Scalfarotto (Pd)
Ricardo Merlo (Maie)

Interni:
Vito Crimi (M5S, viceministro)
Carlo Sibilia (M5S)
Matteo Mauri (Pd, viceministro)
Achille Variati (Pd)

Giustizia:
Vittorio Ferraresi (M5S)
Andrea Giorgis (Pd)

Difesa:
Angelo Tofalo (M5S)
Giulio Calvisi (Pd)

Economia:
Laura Castelli (M5S, viceministro)
Alessio Villarosa (M5S)
Antonio Misiani (Pd, viceministro)
Pierpaolo Baretta (Pd)
Cecilia Guerra (Leu)

Mise:
Stefano Buffagni (M5S, viceministro)
Alessandra Todde (M5S)
Mirella Liuzzi (M5S)
Gianpaolo Manzella (Pd)
Alessia Morani (Pd)

Politiche agricole:
Giuseppe L’Abbate (M5S)

Ambiente:
Roberto Morassut (Pd)

Mit:
Giancarlo Cancelleri (M5S, viceministro)
Roberto Traversi (M5S)
Salvatore Margiotta (Pd)

Lavoro:
Stanislao Di Piazza (M5S)
Francesca Puglisi (Pd)

Istruzione:
Lucia Azzolina (M5S)
Anna Ascani (Pd, viceministro)
Giuseppe De Cristofaro (Leu)

Cultura:
Anna Laura Orrico (M5S)
Lorenza Bonaccorsi (Pd)

Salute:
Pierpaolo Sileri (M5S, viceministro)
Sandra Zampa (Pd)

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