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Indennità di disoccupazione e conversione del rapporto a tempo indeterminato: nessun obbligo di restituzione

Alfredo Magnifico

Le Sezioni Unite Civili della Cassazione, con Sentenza n.23876 del 26 agosto 2025, si sono pronunciate in materia di indennità di disoccupazione, ed in particolare sull’obbligo di restituzione della stessa qualora il dipendente abbia ottenuto, con efficacia retroattiva, la conversione del suo contratto di lavoro a termine in rapporto a tempo indeterminato.

Il caso oggetto; un lavoratore veniva assunto con distinti contratti a tempo determinato, l’ultimo dei quali era terminato il 31 maggio 2010.

In seguito, lo stesso impugnava tali contratti, chiedendo l’accertamento della relativa illegittimità.

Nel frattempo, beneficiava dell’indennità di disoccupazione per il periodo dal 15 giugno 2010 al 16 giugno 2011.

A conclusione del giudizio, il Tribunale di Perugia accoglieva la sua domanda, disponendo a favore del lavoratore la conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e la condanna del datore di lavoro al pagamento di un indennizzo pari a dodici mensilità, ai sensi dell’art. 32, comma 5, della legge n. 183 del 2010.

A fronte di tale pronuncia, l’INPS richiedeva al lavoratore la restituzione delle somme erogate a titolo di indennità di disoccupazione, in base al presupposto che la dichiarata conversione del rapporto avrebbe fatto venir meno il presupposto fondamentale della prestazione, ovvero lo stato di disoccupazione involontaria per il periodo dal 15 giugno 2010 al 16 giugno 2011.

La questione riguarda la restituzione o no all’Ente previdenziale delle indennità di disoccupazione percepite da lavoratore assunto con contratto a termine dichiarato illegittimo e trasformato con effetti retroattivi in contratto a tempo indeterminato – secondo la legge pro tempore applicata e non più in vigore – per cui il giudice doveva condannare il datore di lavoro al risarcimento del danno a favore del lavoratore per un’indennità onnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto [art. 32, c. 5, L. 4 novembre 2010, n. 183, sostituito dall’ art. 1, c. 13, L. 28 giugno 2012, n. 92, infine abrogato dall’art. 55, comma 1, lett. h),D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81].

Con interpretazione autentica (art. 1, c. 13, della L. n. 92/2012), era stato disposto che l’indennità «ristora per intero il pregiudizio subìto dal lavoratore, comprese le conseguenze retributive e contributive».

La questione ha grande importanza, considerando che le indennità di disoccupazione sono corrisposte per grande maggioranza a causa della cessazione di contratti a termine, in particolare nella Pubblica Amministrazione

In definitiva, la Cassazione afferma la cumulabilità totale delle indennità di disoccupazione con l’indennizzo onnicomprensivo per contratto a termine illegittimo solo perché – le due indennità – avrebbero natura e funzioni diverse o meglio perché l’indennizzo onnicomprensivo non avrebbe «in nuce» il fine di protezione del reddito.

Alfredo Magnifico

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Google limita le risposte dell’IA sulle ricerche legate alla salute mentale di Trump

(Adnkronos) – Google ha introdotto restrizioni mirate nella funzione di ricerca con intelligenza artificiale, limitando la generazione automatica di riassunti per alcune query che riguardano lo stato mentale di Donald Trump. Quando gli utenti cercano espressioni come “Trump mostra segni di demenza”, il motore non restituisce la consueta panoramica AI ma un messaggio standard: “Nessun AI Overview disponibile per questa ricerca”. La limitazione non si applica soltanto alla modalità classica, ma anche all’“AI mode” completo. In entrambi i casi, al posto di un riassunto generato automaticamente compare una semplice lista di dieci link, senza alcuna sintesi. Il blocco interessa diverse varianti di ricerca che associano il nome dell’ex presidente statunitense a termini come demenza, senilità o Alzheimer. Ciò che rende la decisione ancora più significativa è la differenza di trattamento rispetto a query analoghe su altri leader politici. Inserendo ad esempio la domanda “Biden mostra segni di demenza” nella modalità AI, la piattaforma fornisce effettivamente un riepilogo, corredato però da un’avvertenza: non esistono diagnosi cliniche o prove pubbliche a supporto. Il tema è particolarmente delicato. Donald Trump e Joe Biden sono i due presidenti più anziani della storia degli Stati Uniti, e la curiosità pubblica sul loro stato di salute mentale è cresciuta negli ultimi anni. Tuttavia, Google sembra aver scelto un approccio prudente nel caso di Trump, probabilmente per evitare rischi legati all’accuratezza delle informazioni o a potenziali conseguenze legali. Non è un dettaglio secondario: di recente, l’azienda è stata condannata a pagare 24,5 milioni di dollari per chiudere una causa relativa alla sospensione dell’account YouTube di Trump.  —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Amazon rinnova la gamma Fire TV: nuovi modelli per tutte le fasce di prezzo

(Adnkronos) – Amazon ha presentato la nuova generazione di televisori della linea Fire TV, che comprende i modelli Fire TV – Serie 2 (2nd Gen), Fire TV – Serie 4 (2nd Gen) e Fire TV Omni QLED (2nd Gen). L’obiettivo è rendere più immediato l’accesso ai contenuti, in un panorama in cui l’offerta è sempre più ampia ma la ricerca di cosa guardare può risultare complessa. Con quasi 300 milioni di dispositivi venduti a livello globale e oltre 250 TV lanciate dai partner nel solo 2025, la piattaforma Fire TV continua ad espandersi con soluzioni pensate per diverse esigenze e fasce di prezzo. La nuova Fire TV Omni QLED è disponibile in tagli da 50” a 65” con un prezzo di partenza di 699,99 euro. Il pannello è il 60% più luminoso rispetto alla generazione precedente e integra quasi il doppio delle zone di local dimming, per una resa più precisa di bianchi e neri. Sono supportati Dolby Vision e HDR10+ Adaptive, mentre un processore aggiornato garantisce prestazioni superiori del 40%. Il televisore è dotato della tecnologia OmniSense, che permette di accendere automaticamente lo schermo al rilevamento di presenza nella stanza. Può mostrare fotografie o opere d’arte quando non è in uso e si spegne in automatico per risparmiare energia. I colori vengono regolati in base alla luce ambientale, e tramite Alexa integrata è possibile controllare le funzioni vocalmente. 
La Fire TV Serie 2 e la Serie 4 si rinnovano con un design a cornici sottili e un processore quad-core che le rende il 30% più veloci rispetto ai modelli precedenti. La Serie 2, disponibile nei formati da 34” a 40”, propone una risoluzione HD, mentre la Serie 4 (da 43” a 55”) offre schermi 4K. Entrambe includono ora la tecnologia OmniSense e l’Intensificatore dei dialoghi, una funzione che permette di amplificare le voci senza aumentare il rumore di fondo. I prezzi partono da 279,99 euro per la Serie 2 e da 499,99 euro per la Serie 4. Accanto ai nuovi televisori, Amazon ha presentato anche il Fire TV Stick 4K Select, pensato per portare lo streaming in 4K HDR10+ su qualsiasi schermo compatibile. Il dispositivo, venduto a 54,99 euro, utilizza un sistema operativo più reattivo e include tutto il necessario per la configurazione. Sarà compatibile anche con servizi come Xbox Cloud Gaming e Amazon Luna. Inoltre, la piattaforma Fire TV introduce nuove modalità per facilitare la scoperta dei contenuti: Live Guide mostra film e programmi in diretta direttamente dalla schermata principale, Sports Discovery permette di cercare partite e squadre preferite, indicando su quale piattaforma sono trasmesse, una guida canali personalizzata propone fino a dieci raccomandazioni in base alle abitudini di visione. Infine, con la nuova funzione “Un’unica lista” è possibile salvare film e serie provenienti da diversi servizi di streaming in un solo spazio, senza dover gestire playlist separate. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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League of Legends Worlds 2025: il mondiale torna in Cina per il 15º anniversario

(Adnkronos) – Riot Games si prepara a celebrare i 15 anni dei “Worlds”, il campionato mondiale di League of Legends che rappresenta il culmine assoluto della scena competitiva del celebre MOBA. Dopo l’edizione europea dello scorso anno, nel 2025 l’evento torna in Cina — già sede nel 2017 e nel 2020 — con il motto “Conquista la tua eredità”, un invito per i migliori giocatori del pianeta a guadagnarsi la gloria sul campo. Dal 14 ottobre al 9 novembre, le 17 migliori squadre di cinque leghe si affronteranno per alzare la Coppa degli Evocatori, che per l’occasione riprende il suo design originale, un dettaglio molto atteso dai fan di lunga data. Il Mondiale si articolerà in tre fasi principali. La fase di apertura inizierà il 14 ottobre a Pechino, seguita dalla fase svizzera (15–22 ottobre), sempre nella capitale cinese. Dal 25 ottobre si entrerà nella fase a eliminazione diretta, che toccherà le città di Shanghai e Chengdu fino alla finale del 9 novembre. Le squadre partecipanti sono LPL (Cina): Anyone’s Legend (AL), Bilibili Gaming (BLG), Invictus Gaming (IG) e Ninjas in Pyjamas (NIP); LCK (Corea): Gen.G (GEN), Hanwha Life Esports (HLE), KT Rolster (KT) e T1 (T1), campione in carica; LEC (EMEA): G2 Esports (G2), Movistar KOI (MKOI) e Fnatic (FNC); LTA (Americhe): FlyQuest (FLY), 100Thieves (100T) e Vivo Keyd Stars (VKS); PCS (Asia-Pacifico): CTBC Flying Oyster (CFO), PSG Talon (PSG) e Team Secret Whales (TSW). Il Mondiale 2025 segnerà anche una novità sul fronte della fruizione. Grazie alla collaborazione con Opera GX, Riot lancerà il Centro dei Costreamer, che riunirà oltre 100 creator da tutto il mondo, in più lingue e formati, offrendo ai fan un unico punto di accesso per seguire i loro commentatori preferiti. Il programma è riservato su invito e include sia figure storiche della community, che hanno seguito le leghe regionali nel corso degli anni, sia nuove voci emergenti. Le squadre qualificate saranno incoraggiate a collaborare con questi creator per trasmettere l’intero evento. La lista dei co-streamer remoti sarà pubblicata il 7 ottobre, mentre i creator presenti in loco verranno annunciati poco prima della settimana delle finali. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Amazon presenta la nuova generazione di dispositivi Echo

(Adnkronos) – Amazon ha annunciato una nuova linea di dispositivi Echo che introduce un design completamente rinnovato, una piattaforma hardware più potente e il supporto alle future esperienze basate sull’intelligenza artificiale tramite Alexa+, non ancora disponibile in Italia. I modelli presentati sono Echo Dot Max, Echo Studio, Echo Show 8 ed Echo Show 11. Echo Dot Max rappresenta un’evoluzione rispetto ai modelli precedenti, con un sistema audio a due vie progettato da zero. Il dispositivo include un woofer ad alta escursione e un tweeter personalizzato, integrati direttamente nella scocca per eliminare il modulo speaker separato e migliorare la resa dei bassi. Amazon dichiara bassi tre volte più intensi rispetto alla quinta generazione di Echo Dot. È in pre-ordine a 109,99 euro, con disponibilità dal 29 ottobre. 
Echo Studio è il 40% più piccolo rispetto al modello originale e combina un woofer ad alta escursione con tre driver full-range per generare un suono immersivo. Supporta tecnologie come l’audio spaziale e Dolby Atmos. Il design sferico e i materiali a maglia 3D sono pensati per favorire la trasparenza acustica. Sarà disponibile dal 29 ottobre a 239,99 euro. Con Alexa Home Theater è possibile collegare fino a cinque dispositivi Echo Dot Max o Echo Studio a Fire TV Stick compatibili per creare un sistema surround. L’assistente si occupa della configurazione automatica, riducendo la complessità di installazione tipica di questi sistemi. I nuovi display Echo Show adottano pannelli touch in-cell e cristalli liquidi negativi per migliorare l’angolo di visione e la resa visiva in diverse condizioni di luce. Entrambi i modelli integrano un’architettura audio riprogettata con altoparlanti stereo frontali e woofer personalizzati. I driver sono posizionati sotto lo schermo per diffondere il suono frontalmente. Echo Show 8 sarà disponibile dal 12 novembre a 199,99 euro, mentre Echo Show 11 arriverà nella stessa data a 239,99 euro. È previsto anche un supporto regolabile venduto separatamente a 39,99 euro. I dispositivi Echo integrano chip sviluppati internamente da Amazon: AZ3 per Echo Dot Max e AZ3 Pro per Echo Studio ed Echo Show. Entrambi includono acceleratori AI per eseguire modelli direttamente sul dispositivo, migliorando la reattività e la comprensione dei comandi vocali. Echo Dot Max utilizza AZ3 per potenziare il rilevamento vocale e filtrare meglio i rumori ambientali. AZ3 Pro estende queste capacità con il supporto per modelli linguistici e transformer visivi. A questi si affianca Omnisense, la piattaforma sensoriale proprietaria che combina fotocamere, ultrasuoni, radar Wi-Fi, accelerometri e WiFi CSI per rendere le interazioni con Alexa più personalizzate e contestuali. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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No alla barba, capelli corti e niente pancia: l’identikit del soldato di Trump

(Adnkronos) –
Capelli corti, barba in ordine, niente pancia. Così dovrebbe essere il prototipo del soldato – e in particolare del generale – degli Stati Uniti. A tracciare l'identikit del militare ideale è il segretario alla Guerra, Pete Hegseth, che arringa centinaia di alti ufficiali a Quantico, in Virginia. Il segretario parla prima dell'intervento fiume del presidente Donald Trump che 'intrattiene' la platea per oltre un'ora: "Abbiamo persone fantastiche. Abbiamo veri guerrieri. E quando non sono bravi, quando non li consideriamo i nostri guerrieri, sapete cosa succede? Diciamo sei licenziato. Vattene. Ne abbiamo avuti di davvero pessimi", l'esordio del presidente nel discorso lunghissimo. Prima, con uno speech più sintetico, tocca a Hegseth, che affronta anche questioni estetiche. "Dire a qualcuno di farsi la barba, tagliarsi i capelli, rimettersi in forma e aggiustarsi la divisa e arrivare puntuale al lavoro, questa è la discriminazione che vogliamo", dice il segretario presentando la sua visione "dell'etica dei guerrieri" che sta riportando al Pentagono, fatta di divieti di capelli e barbe lunghe, guerra ai militari e generali definiti senza esitazione "grassi". Soprattutto, serve la "liberazione" dalla cultura delle pari opportunità e di lotta alla discriminazione di razza e genere. !Non abbiamo più la politica di 'camminare sulle uova', noi stiamo liberando i comandanti e i sotto ufficiali, vi stiamo liberando – dice – stiamo facendo lo stesso con il ruolo dell'ispettore generale che è stato usato come un'arma. Lo stiamo facendo con le politiche di pari opportunità". "Ovviamente, essere razzista è illegale nel nostro esercito dal 1948, e lo stesso va per le violenza sessuale, sono entrambi sbagliati e illegali" ,afferma il capo del Pentagono, sottolineando però "basta denunce inutili, anonime, ripetute, basta infangare le reputazioni, rovinare le carriere".  E delle donne nelle forze armate, Hegseth, che in passato si era scagliato contro la loro presenza in formazioni da combattimento, dice: "Non si vuole impedire alle donne di servire, le nostre donne militari sono le migliori del mondo, ma quando si tratta di qualsiasi incarico che richieda forza fisica in combattimento, gli standard devono essere alti e uguali per tutti, a prescindere dal genere. Se le donne ci riescono, eccellente. Se invece no, allora significa che nessuna donna si qualifica per un ruolo da combattimento".  "Basta barbe, capelli lunghi, taglieremo i vostri capelli, raseremo le vostre barbe per aderire i nostri standard", è un altro diktat lanciato da Hegseth. "Non abbiamo un esercito pieno di pagani nordici, ma sfortunatamente, abbiamo dei leader che si rifiutano di mettere fine alle assurdità e applicare gli standard- continua l'ex conduttore di Foxnews a cui Trump ha affidato l'esercito più potente del mondo, usando un termine volgare, bs abbreviazione di bullshit, per indicare le assurdità – o leader che non credono di poter applicare gli standard".   Se qualche militare vuole la barba "vada nelle forze speciali", dice ancora il capo del Pentagono che si è poi scaglia contro i "militari grassi". "Francamente è stancante vedere formazioni di combattimento, o veramente qualsiasi formazione, con militari grassi – afferma – ed allo stesso modo è completamente inaccettabile vedere generali e ammiragli grassi nei corridoi del Pentagono. E' brutto da vedersi".  Hegseth conclude il suo discorso, incentrato quindi sulla condanna alle ideologie 'woke', ispirate da "tizi vestiti da donna", che avrebbero indebolito l'esercito Usa: chi tra i vertici militari non appoggia la sua visione e la sua ristrutturazione fa meglio a dimettersi. "Se le parole che ho pronunciato oggi non vi piacciono, allora dovreste fare la cosa onorevole e dimettervi".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia sopra il 30%. Pd e M5S crescono

(Adnkronos) – Fratelli d'Italia è stabile sopra il 30%, Pd e M5S inseguono. Il sondaggio Only Numbers (Alessandra Ghisleri) per Porta a Porta illustra i nuovi dati relativi alle intenzioni di voti con le variazioni rispetto alla rilevazione dello scorso 16 settembre. Fratelli d'Italia, ampiamente primo partito, non si sposta dal 30,1%. La formazione guidata da Giorgia Meloni mantiene un ampio vantaggio sugli inseguitori. Fdi è seguito dal Pd (22,2%) che sale dello 0,3%. Il Movimento 5 Stelle, invece, cresce dello 0,1% attestandosi al 12,5%. Forza Italia è all'8,6%, (+0,1%) mentre la Lega resta all'8,4%. Alleanza Verdi e Sinistra al 6,3%, stabile. Azione è al 3,0% (-0,1%), Italia viva al 2,9% guadagna lo 0,2%. Infine Più Europa rimane al 2%, mentre Noi moderati (-0,1%) è allo 0,9 %. Gli astenuti-indecisi si attestano al 48,1% (in crescita del 2,2% rispetto all’ultima rilevazione). In generale, il centrodestra è stabile al 48%, mentre il centrosinistra sale dello 0,3%, attestandosi al 30,5%. Il campo largo guidato dall'asse Pd-M5S arriva al massimo al 45,9% (+0,6%). Per superare il centrodestra, secondo i dati del sondaggio, bisognerebbe allargare l'alleanza ad Azione, guidata da Carlo Calenda: in questo caso, l'eventuale campo larghissimo arriverebbe al 48,9%, in crescita dello 0,5%. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Dybala presto papà, l’annuncio con la moglie Oriana sui social

(Adnkronos) – L'attaccante della Roma Paulo Dybala e Oriana Sabatini sono in attesa del loro primo figlio. "Primo post di noi tre", ha scritto la moglie dell'attaccante giallorosso condividendo un video con le immagini dell'ecografia. Dal post abbinato al video, vista la presenza di un fiocco rosa, si può pensare che la coppia aspetti una bambina. Dybala, 32 anni, è legato a Oriana Sabatini dal 2019. La coppia si è sposata nel 2024. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Inter, contro lo Slavia si ferma Thuram: cos’è successo in Champions

(Adnkronos) – Infortunio per Marcus Thuram durante Inter-Slavia Praga in Champions League? Oggi, martedì 30 settembre, l'attaccante francese è stato tra i protagonisti della sfida contro i cechi a San Siro. Per lui nessun gol, ma un assist da incorniciare per il momentaneo raddoppio di Dumfries nel primo tempo. Poi, Thuram è stato ancora decisivo nell'azione del tris di Lautaro Martinez, innescando Bastoni (poi autore dell'assist per il capitano nerazzurro) con un gran colpo di tacco. Proprio in questa situazione, al minuto 67 della partita, il numero 9 ha accusato un problema fisico, iniziando a toccarsi il bicipite femorale della coscia sinistra. Pochi secondi dopo, Chivu ha effettuato il cambio, mandando in campo Bonny sul punteggio di 3-0. Come riportato da Sky Sport, Thuram ha spiegato di aver sentito un crampo parlando con i membri dello staff nerazzurro. Nessuna smorfia di dolore per lui, apparso tranquillo in panchina.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Flotilla, tv svela piano di Israele: “Attivisti saranno portati a Ashdod, alcune barche saranno affondate”

(Adnkronos) – Israele ha elaborato il piano per bloccare la Flotilla, il gruppo di circa 40 barche dirette verso Gaza. L'emittente televisiva Kan fa riferimento alla strategia messa a punto da Israele mentre le barche sono a meno di 200 miglia dalla costa. "Israele non intende consentire alle navi di rompere il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza per non creare un precedente", si legge sul sito della tv. Visto l'elevato numero di imbarcazioni coinvolte, "il piano israeliano prevede di prendere il controllo" della Flotilla "con l'impiego dell'unità speciale Shayetet 13".  Secondo il piano, "centinaia di attivisti saranno radunati su grandi navi militari e condotti da Israele nel porto di Ashdod per essere interrogati e deportati. Il fatto che ci siano circa cinquanta imbarcazioni non consentirà il loro traino, quindi alcune saranno affondate in mare". La Flotilla costituisce un elemento inedito per Israele, che "non ha mai affrontato un evento del genere in passato". Kan Tv evidenzia che in mattinata, "il primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso il suo sostegno all'iniziativa di Donald Trump per porre fine alla guerra, avvertendo che il tentativo della flottiglia di rompere il blocco navale potrebbe essere usato come pretesto per inasprire la violenza nella regione". Meloni "ha invitato gli organizzatori della flottiglia a fermarsi e ad accettare una delle proposte per il trasferimento degli aiuti attraverso rotte sicure, senza compromettere" il possibile accordo "e senza danneggiare proprio la popolazione di Gaza". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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