lunedì, Novembre 24, 2025
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Halloween, Tommaso (Cinecittà World): “Ottobre da brividi al Parco, oltre 20 nuovi contenuti”

(Adnkronos) – "Dopo l’estate torna una delle stagioni più attese di Cinecittà World. Da sabato 4 ottobre prende il via un ottobre da brividi: fino al 3 novembre nel Parco divertimenti del cinema di Roma si potrà vivere l’Halloween più spettacolare e nuovo di sempre. Il programma di quest’anno è ricchissimo con oltre 20 nuovi contenuti tra attrazioni a tema, scenografie immersive, show dal vivo ed esperienze spaventose pensate per ogni età. Con il nuovo 'Villaggio piccoli brividi' grande attenzione anche per gli ospiti più piccoli con attività pensate su misura per loro. Il culmine sarà venerdì 31 ottobre e sabato 1° novembre quando la festa esploderà con le Halloween Nights, due serate tra maschere, cene a tema e dj set per la notte più dark e spaventosa dell’anno". Così, con Adnkronos/Labitalia, David Tommaso, direttore generale di Cinecittà World, racconta i programmi del Parco divertimenti del cinema di Roma dopo la stagione estiva.  Sono tantissime quindi le novità per questa edizione 2025 dell'Halloween capitolino. Tra balle di fieno, zucche giganti, zombie walk, vampiri, streghette, scheletri e fantasmi, ogni angolo riserva sorprese mostruose.  Nel 'Villaggio piccoli brividi', con novità e attrazioni a misura di famiglia. I bambini possono perdersi nel divertente labirinto di fieno, trasformarsi nel mostriciattolo dei loro sogni grazie al truccabimbi, scatenarsi al ritmo della horror baby dance e lasciarsi incantare dall’apprendista stregone con il suo Halloween magic show, prima di mettersi alla prova insieme a mamma e papà nella caccia al tesoro o sfidarsi a chi grida più forte con urletto maledetto dopo la scorpacciata di caramelle con dolcetto o giretto. E per far immergere tutti nello spirito della stagione più paurosa arriva Cine Halloween: un percorso suggestivo tra le scenografie da brivido lungo la Halloween street. Gli ospiti potranno scattarsi un selfie sul black carpet che conduce al palco ispirato alle produzioni più iconiche di Tim Burton, da Beetlejuice a Mercoledì, tra occhi che scrutano dall’alto e misteriosi uomini-zucca, ma anche vivere le atmosfere suggestive del Cimitero del Cinema. Oltre all’Halloween show di benvenuto, la novità è Halloween Musical – L’Ultimo ciak, uno spettacolo dove lo spirito inquieto di un regista torna ad animare un film horror mai concluso, con un tocco di comicità. I più temerari troveranno pane per i propri incubi con Horror halloween, l’esperienza più estrema del parco. Nelle spaventose stanze della horror house si cammina tra le scene cinematografiche più terrificanti di sempre da The Ring a Nightmare, da l’Esorcista a Venerdì 13, da Saw ad Hannibal Lecter a cui quest’anno si aggiunge una sorpresa. Il viaggio nel terrore continua tra le tenebre dei gironi danteschi con la montagna russa indoor Inferno, per poi scendere a bordo del nuovo U571 Missione Zombie, il sottomarino infestato da morti viventi. Tra le novità della stagione, anche Horror Hotel – Il Risveglio dove gli ospiti diventano protagonisti di un ballo in maschera, quale segreto si nasconde dietro le quinte? Ad arricchire l’esperienza anche l’inedito Cinetour Blackout: un improvviso blackout nel Museo del cinema lascia gli ospiti nell’oscurità assoluta. In un percorso dove le statue dei film horror prendono vita e la luce si accende e spegne a intermittenza rivelando visioni improvvise e inquietanti, chi sarà ad attendere gli ospiti nel buio? Ma la stagione di Cinecittà World non si limiterà naturalmente al periodo di 'dolcetto scherzetto'. "Dopo Halloween, Cinecittà World si accende con la magia del Natale, proseguendo con la grande festa di Capodanno, fino alla chiusura della stagione 2025 il 6 gennaio", sottolinea il direttore generale del Parco.  E Tommaso sottolinea i risultati raggiunti nel 2025. "Siamo sostanzialmente in linea -spiega- con lo scorso anno, prevediamo di atterrare poco sotto i 550mila visitatori. Tra le attrazioni più gettonate, spiccano quelle che rendono Cinecittà World un parco unico in Italia: Volarium, il cinema volante che permette di sorvolare i tetti della Firenze del Rinascimento insieme a Leonardo Da Vinci; la montagna russa Altair con le sue 10 inversioni mozzafiato; Inferno, la montagna russa indoor che conduce gli ospiti nei gironi danteschi e le Horror Houses, i percorsi con attori veri, che per Halloween sono state tutte rinnovate".  E le attività del Parco sono sempre un'opportunità di lavoro per quanti vogliono operare nel settore. "In occasione di Halloween abbiamo organizzato un casting che ci ha permesso di reclutare già oltre 50 figuranti. Attualmente, per potenziare lo staff nei periodi di maggiore affluenza del Parco (Halloween, Natale, Capodanno), siamo alla ricerca di diverse figure professionali, tra cui: addetti alla ristorazione, cuochi, truccabimbi, steward e personale per le pulizie e altre posizioni che contribuiscono a garantire un’esperienza unica e indimenticabile ai nostri ospiti", conclude.  —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Duronia si tinge di rosa a sostegno della ricerca, in collaborazione con AIRC

Nel paese in provincia di Campobasso una camminata in collaborazione con AIRC per ricordare quanto sia importante la prevenzione, la ricerca e il sostegno reciproco a chi si trova a combattere contro il cancro.

Nel mese di ottobre tutto il mondo si mobilita contro il cancro al seno, indossando il nastro rosa diventato negli anni il simbolo della prevenzione e della ricerca sul tumore più diffuso tra le donne.

In questa occasione Fondazione AIRC unisce ricercatori, pazienti e sostenitori per affrontare insieme la sfida più grande: trovare cure sicure ed efficaci per le donne colpite dalle forme più aggressive. Per questo il nastro rosa di AIRC è diverso dagli altri: incompleto, come l’obiettivo che non è stato ancora pienamente raggiunto. 


E per contribuire a raggiungere quell’obiettivo l’Associazione Pro Loco Duronia APS ha risposto all’appello e ha deciso di organizzare la “Camminata in Rosa” per sostenere la ricerca e sottolineare quanto sia importante la prevenzione.


L’appuntamento è per sabato 11 ottobre 2025 alle ore 15.30 in Piazza San Rocco da dove i partecipanti partiranno per una passeggiata non competitiva accessibile a tutti lungo le vie del paese con una tappa alla fonte Cannavine per poi tornare davanti al Municipio, che per l’occasione sarà illuminato di rosa per attirare l’attenzione e sottolineare l’importanza della causa. Un percorso di circa 4 km che accomuna tutti i duroniesi, e non solo, che amano passeggiare.


La Camminata è un momento non solo di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno della ricerca, ma anche di confronto e condivisione. Un’iniziativa simbolica, ma piena di significato. Insieme, un passo dopo l’altro, per ricordare quanto sia importante la prevenzione, la ricerca e il sostegno reciproco a chi si trova a combattere contro il cancro.

E l’invito degli organizzatori è quello di indossare qualcosa di rosa, portare con sé la propria energia e camminare insieme per la prevenzione, per la cura e per la vita, perché insieme si può fare la differenza e sostenere la ricerca.
Per info e iscrizioni scrivere a prolocoduronia@gmail.com

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Mnemonica, ecco il cloud che trasforma cinema e serialità in patrimonio digitale

(Adnkronos) – Dieci anni fa Mnemonica ha legato il proprio nome ad una promessa: conservare e ricordare. Nell’epoca della transizione dalla pellicola ai dati, la società ha scelto di costruire per il cinema e la serialità digitale una memoria nuova, più adatta alle esigenze contemporanee. L’obiettivo era garantire la migliore soluzione tecnica in termini di affidabilità e capacità, in grado di connettere tutti i passaggi del ciclo di vita di un’opera, troppo spesso frammentati. Oggi quella promessa si è concretizzata: in un panorama audiovisivo che viaggia a una velocità senza precedenti, Mnemonica è diventata un punto di riferimento unico per l’industria. E, in occasione del Mia-Mercato internazionale audiovisivo 2025 (Roma, 6-10 ottobre), Mnemonica presenterà Archive, la prima soluzione europea per la conservazione attiva dei contenuti audiovisivi "L'idea che ha portato alla nascita di Mnemonica – dice all'Adnkronos/Labitalia Piero Costantini, ceo di Mnemonica – viene dalla mia esperienza diretta come filmmaker. Girando per case di produzione e laboratori di post-produzione, ho notato un problema crescente che molti sembravano ignorare: con il passaggio dalla pellicola al digitale, negli scantinati delle case di produzione si stavano accumulando hard disk con dati spesso identificati solo da un post-it. Si pensava infatti che bastasse comprare un hard disk per conservare un film per l'eternità. Purtroppo non è stato così. Non solo la quantità di dati prodotti in questi 20 anni ha raggiunto dimensioni preoccupanti, ma i supporti hanno una vita limitata: un hard disk dura in media sette anni, un nastro Lto circa 20-25 anni se conservato correttamente, ma richiede macchine compatibili che cambiano ogni due generazioni".  "Mnemonica – spiega – parola greca che significa 'l'arte di ricordare' nasce proprio per risolvere questo problema. Inizialmente, nel 2014, volevamo creare un'alternativa cloud per conservare i master originali e salvare la memoria storica e culturale. Ma ci siamo presto resi conto che per i produttori sarebbe stato un grande azzardo affidare il loro patrimonio digitale a una startup. Così abbiamo deciso di partire dalla gestione dei materiali semilavorati durante le produzioni in corso, contenuti inediti che richiedono la massima sicurezza. Mnemonica Production è diventata la piattaforma di riferimento nel mercato italiano e sta crescendo internazionalmente. Da Paolo Sorrentino ai fratelli D’Innocenzo, da Paola Cortellesi a Luca Guadagnino, tutti ormai hanno Mnemonica in tasca". "Quest'anno – ricorda – completiamo la nostra missione originaria: lanciamo il primo sistema di archiviazione a lungo termine che non è solo un deposito passivo, ma uno strumento dinamico che permette ai produttori, agli aventi diritto, alle cineteche e agli archivi di implementare nuovi modelli di business basati sul controllo dei propri dati. È assurdo che il patrimonio digitale venga disperso o gestito ancora da terzi con prassi manuali. La nostra missione è rimettere nelle mani dei proprietari il loro patrimonio digitale per estrarne valore, creare nuove opportunità di business e preservarlo a tempo indeterminato. Per questo è nato Mnemonica Archive. Il punto d’arrivo è la creazione di un content hub, Netflix insegna, dove persone e media si incontrino facilmente e che, sulla base di queste interazioni, permetta al grande apparato di funzionare meglio". "Mnemonica – sottolinea Piero Costantini – oltre a servire i produttori, ha saputo rispondere ad esigenze di mercato per le quali non era stata progettata. Il caso più eclatante è quello della Mostra del Cinema di Venezia che utilizza la nostra piattaforma per raccogliere gli screener di tutti i partecipanti e accoglie il team di programmazione, dal direttore Alberto Barbera in giù, che può così riunirsi in un ambiente protetto e stabilire le line-up del festival. Intensa anche la collaborazione con il mondo delle scuole: sia il Centro sperimentale di cinematografia di Roma che la Scuola Gian Maria Volonté utilizzano Mnemonica per le proprie attività didattiche. E da grandi appassionati di cinema, ci capita spesso di offrire il nostro servizio in forma gratuita a progetti difficili, opere prime, corti e documentari che non hanno a disposizione budget mainstream ma che sono meritevoli di attenzione e di aiuto".  "Essendo un servizio strettamente B2B – avverte – verticale e di nicchia, l’innovazione che porta è di processo. Permette a chi ruota attorno ai dati di semplificarsi la vita, tagliando i rami secchi e le inefficienze della gestione manuale che molto spesso sublima in una comune domanda: dove sono i miei dati? E' sconcertante perché oggi ogni produzione produce milioni di file con cui devono interagire centinaia di persone. Noi ci mettiamo al centro di tutto questo offrendo un solo comodo punto di informazione per tutti coloro che dovranno accedere a una parte di quei dati, qualunque sia lo scopo, in un qualsiasi momento del ciclo di vita di un film o una serie".  "Si comincia dalla pre-produzione con i materiali di casting, camera test, location scouting, per passare ai giornalieri, per i quali abbiamo disegnato un sistema unico che rende semplice e sicura una cosa complessa. Poi serviamo tutto il ciclo di post-produzione, che può durare mesi. Al proposito abbiamo integrato nella piattaforma un servizio di file transfer che connette tutti i puntini della post, permettendo lo scambio continuo di grandi masse di dati. I nostri competitor si limitano a uno dei due aspetti, noi abbiamo capito fin da subito che le due cose non potevano essere scisse. Meno player in gioco, meno costi, più sicurezza", prosegue. "Ad opera conclusa – chiarisce il ceo di Mnemonica – permettiamo di salvare le copie originali in tutte le loro versioni e con tutti i loro asset al seguito, sull'infrastruttura cloud più evoluta del mondo, Aws, con doppia dislocazione in territorio Eu. Da lì una parte dei dati si rivolge al mercato, con gallery in stile Ott e permessi studiati ad hoc per consentire a distributori, sales agents, buyers di guardare, valutare, inviare e ricevere asset. Le basi per un futuro marketplace. In più l’ultimo miglio verso gli esercenti con la distribuzione dei formati di proiezione Dcp e le relative chiavi di decriptazione. Tutto questo è ciò che definiamo Digital cinema living ecosystem, l’incrocio continuo di dati e persone. Noi siamo la linfa dell’ecosistema". Ma quali sono le prospettive future di Mnemonica e le sfide principali da affrontare per la sua crescita? "Il lancio di Mnemonica archive – precisa -è un salto quantico per noi. Siamo un laboratorio artigianale, una boutique, e vogliamo scalare senza essere travolti dalla crescita. Per questo abbiamo allargato l’organico portandolo a quindici unità, per affrontare nuove fasce di mercato e mantenere l’elevato standard qualitativo. La tecnologia è sviluppata tutta internamente da ingegneri e designer italiani". "In più Mnemonica – continua – ha un brand forte e disruptive. Non avendo mai abbracciato il mondo del Venture Capital abbiamo avuto accesso a capitali limitati rispetto ai grandi competitor statunitensi, perciò ci siamo dovuti distinguere nella sostanza. L’abbiamo fatto grazie al mercato e al supporto di due grandi istituzioni: la Cineteca di Bologna tramite il suo laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata, e il fondo Europa Creativa. La grande visione di Davide Pozzi, direttore de L’Immagine Ritrovata, e la lungimiranza di Gian Luca Farinelli nel battezzare la collaborazione, ci hanno permesso di attingere a un vasto know-how, sia tecnico che di mercato. Grazie a loro Mnemonica archive è sotto la lente di numerose grandi collezioni che potrebbero trovare nuova dimora 'su' da noi". "Mnemonica – dice – è stata la prima azienda italiana a vincere il bando New tools and business models del fondo Europa Creativa. Un progetto da 1,3 milioni di Euro per lo sviluppo e la commercializzazione di Mnemonica Archive che punta a diventare il riferimento per la preservazione e diffusione del patrimonio culturale cinematografico europeo".  "La sfida più grande che abbiamo davanti da una parte spaventa perché il mercato è complesso e attraversa anni di crisi interna e globale, mentre la tecnologia avanza veloce. Dall’altra è entusiasmante perché sappiamo di aver costruito tanto finora e ci aspettiamo una grande risposta", conclude. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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L’ASReM non abbandona nessuno: accoglie e verifica le segnalazioni e punta ad ambienti sereni

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Nessun medico è stato lasciato solo, nessun professionista è stato abbandonato dalle Istituzioni. Inevitabili, da parte dell’ASReM, alcune precisazioni dopo le notizie sull’ipotetica ‘alzata di bandiera bianca’ da parte di un operatore sanitario del Pronto Soccorso del P.O. Cardarelli di Campobasso. Lo stesso che, lo scorso agosto, durante un turno di lavoro notturno, si recò nei reparti dell’ospedale per verificare la reale disponibilità di posti letto per accogliere pazienti dal PS. Una vicenda che finì agli onori della cronaca e per cui la Direzione Strategica della stessa ASReM avviò immediatamente una verifica interna denunciando l’accaduto alla Procura della Repubblica. 

‘Atti’ che hanno voluto da subito fare chiarezza sulla reale situazione e che non hanno assolutamente isolato il medico dal sistema ma che, al contrario, hanno dato ulteriore ‘peso’ a quanto segnalato. La ‘voce’, dunque, è stata alzata, eccome. Nessuna discriminazione e nessuna condanna al ‘coraggio’. 

Al contrario, è bene chiarire che il medico in questione, lo scorso 22 luglio, quindi ben prima degli avvenimenti finiti sotto la lente d’ingrandimento, ha partecipato al concorso SSM, ossia alla selezione per l’accesso alle Scuole di Specializzazione, con riguardo all’area di Radiologia. In attesa di allocazione certa, il professionista sta ora godendo di un periodo di ferie, dopo aver, inoltre, manifestato la volontà di trovare comunque una soluzione per non lasciare definitivamente il Pronto Soccorso. Ed allora. Perché continuare a diramare notizie che infangano il sistema sanitario regionale, e perché, ancora una volta, alimentare la sfiducia nei cittadini e negli stessi professionisti del comparto? 

Intanto, mentre ad oggi nessun ufficio preposto ha ricevuto lettere di dimissioni da parte del medico in questione, l’attenzione dell’ASReM resta alta e costante, così come il controllo sull’intero sistema sanitario con l’unico ed esclusivo fine di garantire certezza e sicurezza delle cure.  

La Direzione Strategica dell’ASReM, infatti, ribadisce che “ogni azione è e sarà sempre guidata dalla priorità di assicurare l’efficienza e l’efficacia del servizio sanitario regionale. Non si opera secondo logiche classiste né discriminatorie di alcun professionista. L’impegno è verso l’intero sistema e ogni sua componente, migliorando le condizioni lavorative e puntando ad un ‘ambiente sereno’ dove ogni segnalazione venga, accolta, verificata e valutata”

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Denatalità Lazio: ONV chiede politiche familiari e innovazione

(Adnkronos) – La regione Lazio si trova ad affrontare un allarmante declino demografico, con un crollo del 27% delle nascite registrato negli ultimi dieci anni e un'età media della prima maternità che supera i 32 anni. Di fronte a questa "crisi strutturale", l'Osservatorio Vita e Natalità (ONV) ha ribadito la necessità impellente di politiche familiari che non si limitino a "bonus spot", ma che si traducano in "strumenti economici e culturali continui". Questo è quanto emerso dall'audizione di Donatella Possemato, presidente dell’ONV, nella VII Commissione consiliare permanente "Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare" del Consiglio regionale del Lazio, durante l’esame della proposta di legge n. 207/2025 su famiglia e natalità. Tra i punti all'ordine del giorno, l'ONV ha accolto con favore l'estensione dei benefici ai nascituri fin dal concepimento. Possemato ha però precisato che tale misura "è un passo avanti, ma va accompagnato da sportelli di prevenzione per infertilità e disturbi alimentari, diagnosi prenatali gratuite, e supporto psicologico lungo tutto il percorso materno-infantile". L'integrazione di servizi digitali per la prenotazione e la gestione di tali supporti potrebbe ottimizzare l'accesso e l'efficienza. Un pilastro delle proposte dell'ONV è il rilancio del concetto di "Codice fiscale della famiglia". L'idea è di trattare "la famiglia come un soggetto economico" per poter "costruire politiche efficaci". Si propone un "rating familiare", gestito tramite piattaforme tecnologiche accessibili via CAF e patronati, che generi credito fiscale da tutte le spese documentate, inclusi beni per la prima infanzia e spese sanitarie. Questa soluzione mirerebbe a una maggiore equità e personalizzazione del supporto. Per favorire l'insediamento di nuove famiglie, l'ONV suggerisce un coinvolgimento proattivo del sistema bancario, con prestiti a tasso agevolato e accesso garantito alla casa. "Non basta dire ai giovani di fare figli: bisogna creare le condizioni materiali e culturali per farlo", ha dichiarato la presidente Possemato, evidenziando la necessità di un approccio olistico che affronti le barriere economiche e sociali. L'Osservatorio ha inoltre sollecitato interventi mirati e strutturati per le madri fragili, le famiglie numerose e i genitori separati. Tali misure includerebbero voucher, pacchi nascita distribuiti tramite bandi pubblici e sostegno alle spese scolastiche. La critica ai bonus occasionali è netta: "Un bonus da mille euro finisce in dieci giorni – ha detto – servono strumenti duraturi, come forniture gratuite di latte, pannolini, libri e beni essenziali." L'utilizzo di sistemi di tracciabilità digitale per la distribuzione di questi beni essenziali potrebbe assicurarne un accesso efficiente e trasparente. 
Infine, l'ONV ha posto l'accento sulla dimensione culturale della denatalità. "Serve un nuovo immaginario positivo della famiglia. Proponiamo campagne social, cortometraggi, progetti nelle scuole e nei media per far tornare la genitorialità una scelta desiderabile, non un ostacolo." L'uso strategico delle tecnologie digitali e dei media sociali è visto come uno strumento fondamentale per veicolare un messaggio positivo e promuovere una narrazione della famiglia moderna che ne valorizzi la centralità. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Il futuro dell’agricoltura sostenibile al centro del dibattito a Roma: innovazione e sinergie per l’Agritech italiano

(Adnkronos) – Si è concluso ieri il convegno "Innovazione e Agritech: istituzioni e imprese a confronto", un evento di rilievo organizzato dall'Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI) presso lo spazio Europe Experience "David Sassoli" a Roma. L'appuntamento, svoltosi dalle ore 9:00 alle 13:00, ha rappresentato un'occasione strategica per un dialogo costruttivo tra istituzioni, il mondo imprenditoriale e quello della ricerca, focalizzandosi sulle sfide e le opportunità che l'innovazione e la sostenibilità presentano per il settore agritech. Il confronto ha esplorato tematiche cruciali quali la digitalizzazione, la sostenibilità e le nuove prospettive di crescita, promuovendo sinergie strategiche e valorizzando le migliori pratiche indispensabili per la transizione del settore agricolo italiano. Un panel di autorevoli rappresentanti del panorama istituzionale, imprenditoriale e accademico ha offerto spunti concreti e visioni lungimiranti per il futuro dell'agritech. 
Gabriele Ferrieri, Presidente di ANGI, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, dichiarando: "Il successo di questo evento conferma l’importanza di creare momenti di dialogo inclusivo per guidare la trasformazione dell’agritech in Italia. ANGI è fiera di aver riunito voci autorevoli che, con le loro visioni e competenze, hanno tracciato un percorso chiaro verso un’agricoltura più innovativa e sostenibile, capace di rispondere alle sfide globali." 
Maurizio Martina, Deputy Director-General FAO ed ex Ministro dell’Agricoltura, ha evidenziato il ruolo strategico del settore: "L’agritech è una leva fondamentale per affrontare le sfide globali, dalla sicurezza alimentare alla lotta ai cambiamenti climatici. Questo evento ha dimostrato come la collaborazione tra istituzioni, imprese e ricerca possa generare soluzioni concrete per un’agricoltura innovativa, capace di coniugare produttività e sostenibilità."  
Riccardo Di Stefano, Delegato nazionale Confindustria Open Innovation e già Presidente nazionale del gruppo giovani, ha rimarcato il potenziale dell'open innovation: "L’agritech è uno dei settori in cui l’open innovation può dare risultati interessanti: il futuro sono le filiere ibride e aperte e l’agritech è un esempio perfetto, perché coniuga tecnologie, sostenibilità e cura del territorio. L’Italia ha un vantaggio unico in questo settore, grazie alla sua tradizione agroalimentare e alla manifattura avanzata. Il nodo resta il capitale umano: senza competenze specializzate le tecnologie non generano impatto. Inoltre bisogna fornire un supporto specifico alle PMI, vera ossatura del nostro sistema produttivo: troppo spesso l’innovazione resta accessibile solo ai grandi player, va invece democratizzata e resa patrimonio diffuso. Confindustria può essere la cabina di regia che mette a fattor comune imprese, istituzioni, società civile: dalle filiere integrate, puntando sul rapporto scuola-lavoro, fino al sostegno della ricerca applicata. L’agritech è una leva per realizzare obiettivi strategici: valorizzare il capitale umano, trattenere talenti, rilanciare le aree interne. Obiettivi da realizzare insieme." 
Paolo Giannelli, Public Affairs & Sustainability Manager di Bayer, ha ribadito l'impegno dell'industria: "Il confronto di oggi ha messo in luce il ruolo cruciale dell’innovazione nel trasformare l’agricoltura in un settore sempre più sostenibile e resiliente. Bayer è orgogliosa di contribuire a questa transizione, promuovendo soluzioni tecnologiche che supportano gli agricoltori e tutelano l’ambiente, in linea con le esigenze di un futuro alimentare sempre più sostenibile." 
Anche Domenico Lopriore, Head of Competence Center Open Innovation di Sella, ha sottolineato il contributo del settore finanziario: "Supportiamo le filiere agricole con modelli di open innovation che connettono imprese e startup, integrando strumenti finanziari per accelerare la transizione digitale e generare impatto positivo e misurabile sui territori." Il dibattito è stato ulteriormente arricchito dagli interventi di numerosi esperti e figure istituzionali, tra cui Carlo Corazza (Direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia), On. Cristina Guarda, On. Stefano Bonaccini e On. Camilla Laureti (tutti membri della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale), Roberto Baldassari (DG Comitato Scientifico ANGI), Alessandro Coppola (Direttore della Direzione Trasferimento Tecnologico ENEA), Fabrizio Spada (Direttore Relazioni Istituzionali degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia), Sen. Bartolomeo Amidei (Presidente Intergruppo Parlamentare Innovazione), Giovanni Gioia (Presidente dei giovani di Confagricoltura), Enrico Parisi (Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa), Raffaella Maria Balestrini (Direttore dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR), Antonello Maruotti (Professore ordinario di statistica presso l’Università LUMSA di Roma), Anna Barra Caracciolo (Dirigente di Ricerca del CNR-IRSA) e Manuel Catalano (Ricercatore unità Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation, IIT). —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Panichella (M5S): “Il DUP è la nostra bussola per trasformare la visione in azioni concrete per la città”

Immaginate che un ente locale come il nostro Comune sia una grande nave che naviga in acque complesse. Per non perdere la rotta e raggiungere i suoi obiettivi ha bisogno di una mappa dettagliata e di una bussola affidabile. Nel mondo della pubblica amministrazione italiana questa bussola è il Documento Unico di Programmazione (DUP). Non è solo un semplice adempimento burocratico, ma il cuore pulsante della pianificazione strategica e operativa che permette all’amministrazione di tradurre le sue promesse politiche in azioni concrete per il benessere della comunità”.

Così l’assessora al Bilancio del Comune di Campobasso, Giuseppina Panichella (M5S), ha commentato positivamente l’approvazione odierna in Consiglio comunale del Documento Unico di Programmazione 2026/2028.

Il DUP contiene idee che sono già in viaggio grazie alla programmazione di questa amministrazione e che sono chiamate a diventare non solo finanziamenti, ma azioni vere e proprie. La nostra responsabilità è fare in modo che quelle idee si traducano in interventi concreti, capaci di incidere sulla qualità della vita dei cittadini”.

Un lavoro che, ha sottolineato l’assessora, “è stato possibile anche grazie alla sinergia con la Commissione Bilancio e con il contributo prezioso del presidente e di tutti i consiglieri, indipendentemente dall’appartenenza politica. La volontà condivisa è stata quella di garantire massima trasparenza verso i cittadini, affinché ogni scelta amministrativa sia comprensibile, verificabile e orientata al bene comune”.

Panichella ha inoltre voluto rivolgere un ringraziamento “alle strutture comunali, agli uffici e al personale che hanno supportato questo percorso con competenza e dedizione, dimostrando come la buona amministrazione sia sempre il frutto di un lavoro collettivo”.

Infine, ha rimarcato che “la vera sfida della programmazione non si limita a mantenere equilibrio e solidità nei conti pubblici, ma consiste nell’affiancare ad ogni scelta economica una prospettiva di crescita collettiva. Il DUP è quindi uno strumento vivo e dinamico: non un punto d’arrivo, ma la rotta con cui intendiamo guidare Campobasso verso un futuro più inclusivo, sostenibile e partecipato”.

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Di Giacomo (Ass. Cultura e Solidarietà) – La rapina a mano armata a Campobasso è un campanello d’allarme

La rapina a mano armata compiuta in un supermercato di Campobasso è un campanello d’allarme da non sottovalutare perché il capoluogo molisano non si consideri più un’”isola felice” per la criminalità.

Così Aldo Di Giacomo, presidente dell’Associazione Cultura e Solidarietà che aggiunge: a memoria non si ricorda a Campobasso un episodio criminoso di questo genere che, naturalmente, ha provocato preoccupazione nella comunità cittadina. L’arma in possesso del rapinatore avrebbe potuto provocare una situazione di pericolo per clienti, passanti, persino bambini che frequentano quest’area cittadina. Senza per
questo voler creare allarmismo, ritengo – aggiunge Di Giacomo – che si debba rafforzare in città ogni azione di controllo e prevenzione da parte delle forze dell’ordine per rassicurare i cittadini.

Del resto la città non è stata mai immune da atti di vandalismo e micro-criminalità a riprova che non esistono città immuni da questi fenomeni. Nell’auspicio che simili atti criminosi non si ripetano più diventa necessario – dice il presidente dell’Associazione che da sempre si batte per la legalità e la sicurezza nel capoluogo e in Molise – riaffermare la presenza dello Stato a tutela della nostra comunità. Siamo certi che le indagini degli organi di polizia saranno in grado di individuare il responsabile della rapina.

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Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni: il Comune di Campobasso partecipa alla rilevazione

Dal 6 ottobre e fino a martedì 23 dicembre 2025, si svolgerà il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Il Comune di Campobasso, in quanto Comune Autorappresentativo (AR), partecipa annualmente alla rilevazione promossa da ISTAT.

Il censimento non coinvolge tutte le famiglie, ma solo un campione rappresentativo selezionato secondo criteri statistici. Questo approccio
consente di raccogliere dati affidabili sull’intera popolazione, riducendo al contempo costi e oneri per i cittadini. Grazie all’integrazione tra fonti amministrative e indagini sul campo, il censimento permette di aggiornare con regolarità le informazioni sulla popolazione residente.

La rilevazione si articola in due fasi:

  1. Compilazione online: le famiglie selezionate riceveranno una lettera contenente le credenziali per accedere al questionario via web. La compilazione potrà avvenire in autonomia oppure con il supporto del Comune.
  2. Recupero delle mancate risposte (a partire dal 12 novembre): le famiglie che non avranno risposto saranno contattate telefonicamente o da un rilevatore incaricato per un’intervista a domicilio. In alternativa, sarà possibile recarsi presso i Centri Comunali di Rilevazione.
  3. Il calendario delle indagini nel territorio comunale è il seguente:

Indagine Areale: dal 29 settembre al 18 novembre

Indagine Areale L2: dal 6 ottobre al 23 dicembre

Indagine da Lista: dal 6 ottobre al 23 dicembre


La partecipazione al censimento è obbligatoria per legge. In caso di mancata risposta, sono previste sanzioni pecuniarie. I dati raccolti sono tutelati dalla normativa vigente in materia di privacy e saranno diffusi esclusivamente in forma aggregata per finalità statistiche.

La rilevazione avverrà esclusivamente in formato digitale, attraverso le seguenti modalità:

CAWI (compilazione via web)

CATI (intervista telefonica)

CAPI (intervista a domicilio con tablet)

Il Centro Comunale di Rilevazione e l’Ufficio Comunale di Censimento sono situati in Piazza Vittorio Emanuele n. 28, al primo piano accanto al portone principale.

Per informazioni e assistenza è possibile contattare i seguenti numeri:

Martedì, Giovedì: dalle 16.00 alle 17.30
L’Amministrazione comunale invita le famiglie coinvolte a collaborare con senso civico e responsabilità, contribuendo alla buona riuscita di un’attività fondamentale per la conoscenza e la pianificazione del territorio.

0874 405322

0874 405212
Orari di apertura al pubblico: Lunedì, Mercoledì, Venerdì: dalle 10.30 alle 12.30

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KPop Demon Hunters arriva in Fortnite, trapelata la prima skin

(Adnkronos) – KPop Demon Hunters è senza dubbio il fenomeno dell'anno nel mondo dell'animazione, tanto da aver spinto Netflix ad annunciare l'arrivo di due seguiti animati e una versione live action già in lavorazione. Si trattava solo di questione di tempo prima che la storia delle tre guerriere popstar arrivasse nel mondo dei videogiochi, e quel momento è molto più vicino del previsto: Epic Games ha annunciato che il 2 ottobre, nel celebre battle royale Fortinite, saranno disponibili le skin per i personaggi del gioco ispirate a Rumi, Mira e Zoey, le protagoniste del film animato. Oltre alle skin dei personaggi, che potranno essere acquistate all'interno del gioco singolarmente o in un unico pacchetto, debutterà anche la modalità esclusiva Demon Rush, ispirata alla ben nota Scatto dell'Orda. Non solo: tramite la pagina Instagram di IGN USA, Epic Games ha già mostrato come apparirà Rumi in Fortnite, ed è assolutamente identica alla sua controparte animata. Si tratta di un periodo di grandi novità per Fortnite, visto che sempre questa settimana avranno inizio i festeggiamenti per Halloween, che porteranno nel gioco personaggi spaventosi come Jason di Venerdì 13, Ghostface di Scream e il clown di Terrifier. Sempre a breve arriveranno anche character più pop: la gang di Scooby Doo si unirà alla lista, e nelle prossime settimane è previsto l'arrivo di Doja Cat, che sarà possibile impersonare ma anche ascoltare e vedere in concerto all'interno del Fortnite Festival. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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