sabato, Settembre 20, 2025
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Italvolley, la profezia di Danesi prima dei Mondiali vinti: “Ci sarà da inseguire e vincere al tie-break”

(Adnkronos) –

Ripubblichiamo l'intervista che il capitano dell'Italvolley Anna Danesi ha rilasciato all'Adnkronos prima di partire per il Mondiale femminile di pallavolo 2025, vinto oggi domenica 7 settembre con l'Italia.

 Anna Danesi suona la carica per l’Italvolley a poche ore dal grande appuntamento. "Per i Mondiali ci sono buone sensazioni. Dopo le Olimpiadi e la Nations League, tutti vogliono un successo e noi siamo le prime. Non ci nascondiamo". Il capitano della Nazionale, 29 anni, ha raccontato all’Adnkronos le sensazioni del gruppo del ct Julio Velasco alla vigilia della rassegna iridata in Thailandia. Un torneo che le azzurre affrontano per confermarsi le migliori, una 'generazione di fenomene' capace di vincere tutto. E ritagliarsi uno spazio un po' più grande nella storia della pallavolo. 
Come si sta da favorite?
 "Ogni competizione è una pagina nuova, tutta da scrivere. Quanto fatto in passato è stato difficile. Non è scontato vincere l’oro alle Olimpiadi e non lo è conquistare due Nations League consecutive. Il Mondiale non sarà una passeggiata, ma siamo cariche".  
La prima foto fissata in alto sul suo profilo Instagram ricorda proprio l’oro di Parigi. Che effetto fa riguardarla un anno dopo?
 "Sono sincera, in questi mesi non ci abbiamo pensato ed è merito di Velasco. Ci ha messo in testa di non farlo, a volte quasi ci dimentichiamo che sia successo. Forse realizzeremo l’impresa tra un po’. L'oro non è una pressione in più, ma ci aiuta. Se siamo riuscite a fare quello, niente è impossibile. Può essere utile tenerlo a mente in qualche momento di difficoltà".  
Come arriva al Mondiale Anna Danesi?
 "L’avvicinamento è stato graduale, diciamo così. Anche perché appena sto ferma un attimo mi sembra di perdere tutto, di non saper più giocare a pallavolo. Avendo avuto un paio di settimane libere, ci ho messo un po’ a entrare nella mia condizione e adesso spero di arrivare al 7 settembre (il giorno della finale) al top. Il meglio deve ancora venire".  
Sente la responsabilità di essere il capitano di una squadra da sogno?
 "È un ruolo importante. La difficoltà del Mondiale starà nel far capire alle mie compagne l’importanza di partire subito forte, senza lasciare set indietro. Dovremo essere brave a imporci a modo nostro fin dai primi turni, anche contro squadre meno forti. Senza abbassare la guardia. Come a dire ‘Noi ci siamo, qui non lasciamo nulla’. Il segreto sarà pensare punto dopo punto, come a Parigi un anno fa. Allo stesso tempo, dovremo capire di essere comunque in una manifestazione importante. Capiterà di inseguire, vincere al tiebreak o perdere qualche set".  
Cos’ha pensato quando Velasco le ha dato la fascia da capitano?
 "Che era un pazzo. Non lo conoscevo ancora bene, ma sono contenta. Forse aveva visto in me qualcosa che andava oltre il mio atteggiamento in campo. Di solito sono molto tranquilla".  
A proposito del ct, cos’è cambiato con la sua gestione?
 "Ci ha tolto diverse responsabilità e rese consapevoli della nostra forza. Il consiglio vincente? 'Tenete fuori tutte le cose uscite sul gruppo e che in passato hanno creato problemi’. Ha funzionato, l’importante ora è stare bene in campo. Poi sa spronarci, porta a pensare partita per partita, un pallone alla volta. Può sembrare banale, ma le cose semplici sono le più complicate. Julio è bravo a tirare sempre fuori una delle sue chicche al momento giusto".  
Ci faccia un esempio.
 "Proprio in uno degli ultimi allenamenti, ci ha detto che noi donne pensiamo in maniera eccessiva agli errori, diamo troppa importanza alle cose sbagliate e non dovremmo perché c’è ogni volta la possibilità di riscattarsi. Ecco, un paio di minuti dopo io e Myriam (Silla) abbiamo sbagliato una giocata e i nostri sguardi si sono incrociati, come a dire: ‘Abbiamo sbagliato di nuovo, che pa…’. Poi abbiamo cominciato a ridere: ‘Per fortuna che ci ha appena detto di non dar peso agli errori’. In questo è un allenatore eccezionale, trasmette serenità".  
Dopo due lauree in Scienze motorie e in Scienze dell'alimentazione, qualche giorno fa è arrivata la terza in Psicologia. Come si fa a portare avanti un percorso di questo tipo accanto a una carriera sportiva di alto livello?
 "Le prime erano state più piacevoli, stavolta non ce la facevo più. Avrei voluto chiudere tutto e andarmene. Diciamo che ho continuato a studiare anche per la mia famiglia, i miei genitori hanno grande considerazione del percorso extrasportivo ed è un aspetto importante. Noi giocatrici ci alleniamo tanto, ma abbiamo anche molto tempo libero ed è giusto riempirlo con attività formative. E poi, negli anni lo studio è diventato abitudine. I libri mi hanno aiutata a staccare il cervello dalla pallavolo".  
E adesso?
 "Al momento non è prevista una quarta laurea". E se la ride. "Forse farò solo qualche altro corso. Mi servivano dei crediti per insegnare educazione fisica nelle scuole e adesso siamo a posto. Può essere un’idea per il futuro".  
Anna Danesi è una giocatrice cult soprattutto per i suoi muri. Il più bello deve ancora venire?
 "Spero di sì. Sui social gira dall’anno scorso un video della finale olimpica, in cui muro una pipe. Mi è spuntato nel feed di Instagram pochi giorni fa e ammetto di averlo rivisto forse una cinquantina di volte. Sono momenti indimenticabili". In Thailandia magari ne arriverà un altro. Da salvare e riguardare. (di Michele Antonelli) —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Armani, Milano si inchina a ‘Re’ Giorgio: “Immortale come gli dei”

(Adnkronos) – Un silenzio denso, rotto solo dal fruscio dei passi lungo il corridoio grigio. La camera ardente di Giorgio Armani, allestita nell’Armani Teatro di via Bergognone, è stata un’esperienza sensoriale prima ancora che un luogo di commiato: buia, avvolta nell’odore ipnotico del Bois d’Encens, il profumo che lo stilista amava di più, e illuminata da un tappeto di lanterne beige che hanno reso ogni gesto solenne, quasi sospeso.  Per due giorni tutta Milano si è messa in fila per l’ultimo saluto al ‘Re’ della moda: 16mila persone in totale, dai dipendenti del gruppo a cittadini comuni, da attori e sportivi fino a politici e colleghi di passerella (pochi, sorprendentemente pochi). Sin dall’alba, le code hanno occupato via Bergognone in un abbraccio corale, più fitto nella seconda giornata che nella prima, fino alla chiusura puntuale delle porte alle 18.  Accanto alla folla, nella seconda giornata di camera ardente il mondo dello spettacolo e dello sport ha reso omaggio: Enrico Lo Verso, che ha ricordato lo sguardo “che fermava il tempo” dello stilista, Stefano Accorsi, lo ha definito “incapace di invecchiare”, e una commossa Antonia Dell’Atte, musa e modella storica di Armani, lo ha chiamato “padre” e “immortale come gli dei”. Afef Jnifen, commossa, ha scelto il silenzio. I tennisti Fabio Fognini e Flavia Pennetta hanno ricordato la loro campagna EA7 e un consiglio scherzoso sulla barba di lui. La pluricampionessa olimpica Federica Pellegrini ha parlato delle “rose bianche di Armani” che l’hanno accompagnata in giro per il mondo per tanti anni e di un binomio, quello tra sport e moda, che lo stilista ha anticipato.  A varcare l’ingresso del 59 di via Bergognone anche Laura Lusuardi di Max Mara, il pianista Ludovico Einaudi, le cui note hanno risuonato all’interno della camera ardente. E poi gli stilisti Antonio Riva, i gemelli Dean e Dan Caten di Dsquared2, il designer Neil Barrett, Enzo Iannone di Ferrari e Andrea Incontri, l’ex premier Matteo Renzi e la ministra dell’Università Anna Maria Bernini. Ma anche la nipote Silvana Armani, l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli e la moglie giornalista Barbara Palombelli, nonché l’europarlamentare del Pd, Giorgio Gori e la moglie Cristina Parodi. Non sono mancate le attrici Margherita Buy e Isabella Ferrari, il volto tv Alessandro Cattelan, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis con la moglie, il campione dei Mondiali ‘82, Marco Tardelli e la compagna Myrta Merlino, e l’ex calciatore Paolo Maldini con la moglie. Tra i più toccanti, l’arrivo di Santo Versace, che all’uscita ha abbracciato a lungo la direttrice globale della comunicazione Armani Anoushka Borghesi, senza rilasciare dichiarazioni. Ieri anche sua sorella Donatella si è commossa portando un mazzo di orchidee.  In mezzo ai libri delle firme, due tavoli stracolmi di fiori bianchi e le corone inviate da Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, dall’Olimpia Milano, dalla principessa di Thailandia e dalla Juventus hanno raccontato un tributo che va oltre i confini della moda. L’assenza più rumorosa? Quella dei grandi colleghi stilisti: in pochi si sono presentati, un dettaglio che molti hanno notato e commentato sottovoce. Domani, a Rivalta di Gazzola, nel Piacentino, nella piccola chiesa di San Martino incastonata nel borgo medievale accanto al Castello, si terranno i funerali in forma strettamente privata. Milano e Piacenza saranno in lutto cittadino.  E mentre il sindaco di Milano, Beppe Sala, annuncia la volontà di iscrivere il suo nome al Famedio, Armani riposerà nella cappella di famiglia, accanto ai genitori Maria e Ugo e al fratello Sergio. L’odore di incenso, il buio e le lanterne resteranno nella memoria come l’ultimo grande atto scenico del maestro: un congedo sobrio ed elegante, esattamente come la sua moda. (di Federica Mochi) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Europei basket, Italia-Slovenia 77-84 e azzurri eliminati agli ottavi

(Adnkronos) – L'Italia eliminata dagli Europei di basket 2025. Gli azzurri negli ottavi di finale vengono sconfitti 84-77 dalla Slovenia della superstar dei Lakers Luka Doncic che mette a segno 42 punti con 10 rimbalzi. Gli azzurri vanno sotto anche di 19 punti, recuperano fino a -3 ma poi nel finale non riescono a coronare la rimonta. All'Italia non bastano i 22 punti di Fontecchio, i 12 di Niang e i 10 di Gallinari. La Slovenia va avanti e affronterà nei quarti la Germania campione del mondo in carica. Nella stessa parte del tabellone clamorosa sconfitta della Francia contro la Georgia. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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“Ma che s’è visto che stavo al pontile di Ostia?”, su Venezia la gag del comico Fabio Avaro

(Adnkronos) – Il Lido di Ostia spacciato per il Lido di Venezia ma poi un 'errore' di inquadratura ed ecco che l'inconfondibile pontile simbolo del lungomare di Roma manda tutto all'aria. E' la divertente gag postata su Instagram dal comico Fabio Avaro.    "E finalmente anche io a Venezia", dice Avaro in un videoselfie che mostra sullo sfondo un'improbabile scorcio con spiaggia e pattino di salvataggio in bella mostra. "Un saluto a tutti i miei followers dal Festival di Venezia – continua il comico – un abbraccio, ciao". Poi con un giro di 180 gradi eccolo inquadrare il pontile di Ostia Lido. "Ma che s'è visto?", ironizza imprecando il comico. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Sinner battuto in finale US Open, Alcaraz trionfa e diventa numero 1 – Il match

(Adnkronos) – Jannik Sinner sconfitto nella finale degli US Open da Carlos Alcaraz. Lo spagnolo si impone per 2-6, 6-3, 1-6, 6-4 oggi 7 settembre, conquista il titolo e torna numero 1 del ranking scavalcando proprio l'azzurro, che scende dal trono dopo 65 settimane.  I due big si trovano di fronte per la terza finale consecutiva in un major. Al Roland Garros ha vinto Alcaraz, a Wimbledon ha trionfato Sinner. New York è la sede della 'bella'. Il primo game, con l'azzurro al servizio, è un promo della serata. L'iberico spinge a tutto braccio, il dritto è una frustata che va sempre a segno. Subito break, Sinner deve rincorrere in salita. Alcaraz non concede nulla (2 errori gratuiti nella frazione) e chiude agevolmente 6-2. Il pubblico dell'Arthur Ashe Stadium vuole un match equilibrato e viene accontentato nel secondo set, che propone il 'vero' Sinner. L'azzurro trova finalmente le accelerazioni abituali, il rovescio apre il campo con regolarità. Alcaraz si spegne, inanella 11 errori e cede il servizio: l'altoatesino pareggia i conti, 6-3 e lo spagnolo perde il primo set del torneo. Il fuoriclasse di Murcia riaccende l'interruttore all'inizio del terzo set. Break immediato, Sinner gioca sempre in apnea, dall'altra parte c'è un giocatore che serve prime palle con regolarità impressionante. Il 6-1 fotografa un set senza storia, che indirizza il match verso l'epilogo. Sinner si gioca tutto in avvio del quarto parziale, ma si fa male da solo con un doppio fallo esiziale che spalanca a Alcaraz le porte del break. L'iberico mette il pilota automatico, il suo servizio è una sentenza. Sinner si arrende, Alcaraz vince gli US Open.   Sinner fallisce l'assalto al quinto titolo Slam della carriera. Per Alcaraz, sesto trionfo in un major. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Crouch diventa una mascotte ‘gigante’, la penitenza del bomber

(Adnkronos) – Peter Crouch diventa una mascotte. Il 44enne ex centravanti inglese di Liverpool e Tottenham nella giornata di ieri si è esibito per penitenza nell'insolito ruolo di mascotte, tradizionalmente assegnato a bambini. Crouch, con i suoi 2,01 di altezza, è stato il giocatore più alto ad indossare la maglia dell'Inghilterra, con cui ha collezionato 44 presenze. Quando ieri è entrato in campo come mascotte del Farnham Town, in un match di dilettanti, ovviamente non è passato inosservato.  L'ex attaccante è entrato in campo tenendo per mano un calciatore 'vero' e poi, come da programma, si è schierato davanti al giocatore nel saluto pre-partita. Ovviamente, ha totalmente oscurato il calciatore con la sua sagoma inconfondibile, tra le risate e gli applausi del pubblico. Ma perché Crouch è sceso in campo nell'insolita veste? Semplice: nell'ultima stagione ha chiuso all'ultimo posto in una lega di Fantacalcio e ieri è arrivato il momento di pagare pegno. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Italvolley campione del mondo, le azzurre ‘invincibili’ trionfano anche in Thailandia

(Adnkronos) –
L'Italia è campione del mondo di pallavolo femminile. Le azzurre di Julio Velasco, campionesse olimpiche, dopo il successo in Nations League si impongono anche al Mondiale, conquistando un titolo che mancava dal 2002. Paola Egonu e compagne si sono imposte soffrendo 3-2 (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8) sulla Turchia del Ct italiano Daniele Santarelli. L'Italia femminile vince quindi 23 anni dopo il suo secondo Mondiale e mette in fila il 36esimo successo consecutivo. L'Italia dopo la battaglia contro il Brasile in semifinale, conquista un'altra sfida difficile, complicata e con una super Vargas che ha messo in serie difficoltà la ricezione azzurra. L'Italia inizia con un piglio differente rispetto alla semifinale contro il Brasile e vince il primo set dopo un inizio equilibrato, decisivo un doppio errore di Vargas, che portano le ragazze di Velasco al 25-23. Nel secondo parziale la Turchia di Santarelli parte con il piede sull'acceleratore e l'Italia ha un passaggio a vuoto con un set perso nettamente 25-13. Velasco tranquillizza le sue ragazze e nel terzo set si ricomincia a macinare gioco e punti, con lo scatto fino all'11-7. La Turchia recupera fino al 17-17 prima e sul 24-24 grazie ad un ace di Vargas, ma poi tocca alla Egonu che sul secondo set point sfodera anche lei un ace decisivo per il terzo parziale 24-26. L'Italia in calo anche all'inizio del quarto parziale con la Turchia che va avanti di sei punti, poi arriva ad un +8 per chiudere 25-19 e portare l'Italia al quinto set. Nel tie break le azzurre partono bene e si portano avanti per chiudere senza troppi affanni 15-8 aggiudicandosi il secondo mondiale della storia azzurra al femminile. 
Le azzurre sono riuscite a reggere alle grandi pressioni continuando a restare imbattute dal 2 giugno del 2024, tornando sul tetto del mondo sul parquet del PalaHuamark. Grande prestazione di squadra con protagonista Paola Egonu con 22 punti a referto, seguita da Myriam Sylla con 19 e Ekaterina Antropova con 14, dopo la grande prestazione con il Brasile. Alla Turchia non è invece bastata la fenomenale prestazione di Melissa Teresa Vargas con 33 punti. Il derby in casa tra marito e moglie, ovvero tra Daniele Santarelli, commissario tecnico della Turchia, e Monica 'Moki' De Gennaro, è stato vinto dal libero azzurro. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Pallavolo, Mattarella invita le azzurre al Quirinale: “Felicitazioni e congratulazioni”

(Adnkronos) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le atlete della Nazionale femminile di volley, subito dopo la vittoria della finale mondiale contro la Turchia oggi, domenica 7 settembre, a Bangkok.  "Felicitazioni e congratulazioni alle ragazze italiane della Pallavolo", ha detto Mattarella, come si legge in un post del Quirinale che spiega: "Il Presidente Mattarella, dopo la partita finale, si è messo in contatto con il Presidente del Coni Luciano Buonfiglio e ha invitato la squadra al Quirinale". "Le Azzurre della pallavolo scrivono la storia: campionesse del mondo!". Ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, appena dopo la fine della partita.  “Le Azzurre in cima al mondo, dalle Olimpiadi al Mondiale! Le nostre meravigliose atlete d’oro, con il Ct Velasco e tutto lo staff tecnico e l’intera famiglia della Federvolley rappresentano l’Italia che sa lavorare insieme, del talento e della determinazione, dell’impegno e della passione, del cuore e della ragione. Questo nuovo successo di squadra mette ancora una volta l’Italia al centro del mondo. Onoreremo la vittoria lavorando sempre più intensamente per lo Sport a scuola, nelle periferie urbane e sociali, accessibile e a beneficio di tutti, a partire dalle famiglie in difficoltà e di chi ne ha più bisogno. Infinitamente grazie!”. Queste le parole del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi dopo il successo mondiale del volley femminile. "Straordinaria vittoria delle azzurre ai Mondiali di Pallavolo dopo 23 anni! Complimenti alla squadra di campionesse del Mondo e all’allenatore Velasco!", scrive sui social la segretaria del Pd Elly Schlein.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Chi è Julio Velasco, il ct della Nazionale di pallavolo dei record

(Adnkronos) –
L'Italia della pallavolo conquista anche la medaglia d'oro ai Mondiali e lo fa sempre con la firma di Julio Velasco, il re Mida del volley. La Nazionale femminile trionfa ai Mondiali in Thailandia un anno dopo il successo da sogno ai Giochi di Parigi 2024 e chiude uno storico tris, grazie alla vittoria centrata in Nations League ad agosto. E' un trionfo firmato da una generazione stellare – da Egonu a Sylla, da Danesi ad Antropova – e da un allenatore senza pari: Velasco, 'padre' della prima età dell'oro del volley italiano con i successi della Nazionale maschile negli anni '90, firma oggi un altro successo prestigioso a quasi 36 anni dalla sua prima avventura azzurra. Il tecnico, approdato in Italia nel 1983 per allenare Jesi e protagonista dell'epoca d'oro della Panini Modena, è diventato ct della Nazionale maschile nel 1989 portando gli azzurri a vincere Europei, World League e Mondiali aprendo un ciclo a cui manca solo l'oro olimpico, sfiorato con il secondo posto ai Giochi di Atlanta 1996. Dopo un biennio come ct dell'Italia femminile, si trasferisce nel mondo del calcio come dirigente.  
Il ritorno al volley avviene nel 2001 come ct della Repubblica Ceca. Quindi, l'alternanza tra club italiani e panchine internazionali (Spagna, Iran e Argentina). Nel giugno del 2019 la Federazione Italiana Pallavolo gli propone l’incarico di Direttore Tecnico del settore giovanile maschile. Da quando il Julio Velasco è dt del settore giovanile maschile ha conquistato: nel 2019 la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo Under 19 e la medaglia d’argento ai Campionati del Mondo Under 21. Nel 2020 ha ottenuto la medaglia d’oro ai Campionati Europei Under 18 e la medaglia d’argento ai Campionati Europei Under 20. Nel 2021, invece, ha vinto a Cagliari il Campionato del Mondo Under 21. Sotto la sua supervisione tecnica, nel 2022 le Nazionali Giovanili Maschili hanno conquistato le rassegne continentali under 18, 20 e 22. A questi tre titoli si è aggiunto anche il primo posto all’EYOF (European Youth Olympic Festival). Ora, la nuova avventura come ct delle azzurre con i trionfi forse più belli. Triplete: Olimpiadi, VNL e Mondiali. Le azzurre invincibili sono nella storia.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Gp Monza, Verstappen domina davanti alle McLaren. Ordine di arrivo e nuova classifica piloti

(Adnkronos) –
Max Verstappen domina il Gran Premio d’Italia di oggi, domenica 7 settembre, e centra il tris a Monza, dopo i successi del 2023 e del 2022. L’olandese, notato alla partenza, è costretto subito a cedere la posizione a Norris, ma poi si rifa sotto, sorpassa il britannico della McLaren e si riprende la testa della corsa fino al traguardo. 
Dietro al campione del mondo le McLaren di Lando Norris e il leader del Mondiale Oscar Piastri, subito giù dal podio la Ferrari di Charles Leclerc. Quinto Russell su Mercedes, sesto Hamilton sull’altra Ferrari. Settimo Albon su Williams, poi la Mercedes di Kimi Antonelli, che però finisce al nono posto per una penalità. Ottavo Bortoleto e decimo Hadjar. L'olandese chiude così un Gran Premio d'Italia da sogno, dopo la pole position centrata ieri con giro più veloce della storia della Formula 1. Curiosità: quella di oggi a Monza è stata la gara più veloce della storia della Formula 1 (considerando il tempo del vincitore) e Kimi Antonelli è diventato il più giovane italiano della storia della Formula 1 a punti a Monza.
 Ecco l'ordine di arrivo del Gran Premio d'Italia di oggi, domenica 7 settembre:  
1 Max Verstappen Red Bull
 2 Lando Norris McLaren +19.207 3 Oscar Piastri McLaren +21.351 
4 Charles Leclerc Ferrari +25.624
 
5 George Russell Mercedes +32.881
 6 Lewis Hamilton Ferrari +37.449 7 Alexander Albon Williams +50.537 8 Gabriel Bortoleto Kick Sauber +58.441 9 Kimi Antonelli Mercedes +59.762 10 Isack Hadjar Racing Bulls +63.556 11 Carlos Sainz Williams +64.165 12 Oliver Bearman Haas F1 Team +68.997 13 Yuki Tsunoda Red Bull +79.831 14 Liam Lawson Racing Bulls +81.115 15 Esteban Ocon Haas F1 Team +1 giro 16 Pierre Gasly Alpine +1 giro 17 Franco Colapinto Alpine +1 giro 18 Lance Stroll Aston Martin +1 giro RIT Fernando Alonso Aston Martin ritiro RIT Nico Hulkenberg Kick Sauber ritiro Ecco la classifica piloti aggiornata dopo il Gran Premio d'Italia:  1) Oscar Piastri (McLaren) – 324 punti 2) Lando Norris (McLaren) – 293 punti 3) Max Verstappen (Red Bull) – 230 punti 4) George Russell (Mercedes) – 194 punti 5) Charles Leclerc (Ferrari) – 163 punti 6) Lewis Hamilton (Ferrari) – 117 punti 7) Alex Albon (Williams) – 68 punti 8) Kimi Antonelli (Mercedes) – 66 punti 9) Nico Hulkenberg (Kick Sauber) – 37 punti 10) Isack Hadjar (Racing Bulls) – 37 punti 11) Esteban Ocon (Haas) – 34 punti 12) Lance Stroll (Aston Martin) – 32 punti 13) Fernando Alonso (Aston Martin) – 30 punti 14) Pierre Gasly (Alpine) – 20 punti 15) Liam Lawson (Racing Bulls) – 20 punti 16) Oliver Bearman (Haas) – 16 punti 17) Carlos Sainz (Williams) – 16 punti 18) Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) – 15 punti 19) Yuki Tsunoda (Red Bull) – 12 punti 20) Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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