(Adnkronos) –
I robot stanno imparando a far nascere i bambini. E il primo passo di questa rivoluzione scientifica si sta concretizzando in Messico, dove la fecondazione in vitro 2.0 è realtà. Dalla fine degli anni '70, spiega il Washington Post, si calcola che circa 13 milioni di bambini siano nati grazie alla Fivet, con procedure interamente gestite da medici e scienziati in una catena 'umana' articolata in diversi passaggi: dall'aspirazione degli ovuli dai follicoli fino alla selezione degli spermatozoi per procedere alla fecondazione. L'utilizzo di strumenti sempre più moderni e precisi non cancella il ruolo centrale della componente umana. Almeno, non ovunque. In Messico, infatti, negli ultimi 3 anni sono stati concepiti bambini – e almeno 20 sono nati – attraverso procedimenti quasi totalmente affidati ai robot, con un intervento praticamente nullo dell'uomo. Ci si affida ad un software simile a quello che gestisce la guida autonoma nei veicoli o che individua segnali di cancro al seno in una mammografia. La stessa tecnologia, spiega il WP, è in grado di selezionare il 'migliore' tra centinaia di migliaia di spermatozoi, con una precisione che difficilmente – o mai – può appartenere ad un essere umano. Lo spermatozoo viene raccolto da un braccio robotico, che esegue le successive procedure fino alla fecondazione dell'ovulo, che non viene danneggiato. L'iter – denominato 'Aura' – è ancora sperimentale, sottolinea il quotidiano, e per questo viene garantito gratuitamente a coppie che non potrebbero permettersi una procedura 'normale' di fecondazione in vitro. Il procedimento – che non sarebbe autorizzato negli Usa – è stato elaborato da una start-up, la Conceivable Life Sciences, ed è affidato a Alejandro Chávez-Badiola, uno dei primi medici a esplorare l'uso dell'intelligenza artificiale nel trattamento dell'infertilità. Al momento, osserva il Washington Post, non ci sono elementi per affermare che il procedimento 'Aura' offra risultati nettamente superiori ai protocolli tradizionali, sebbene l'impiego di software possa garantire una precisione standard superiore in alcuni passaggi specifici, come la selezione degli spermatozoi. L'adozione di sistemi 'robot-centrici' su larga scala potrebbe inizialmente portare ad un ulteriore aumento dei costi da sostenere per le coppie. Sull'altro piatto della bilancia, le considerazioni espresse da David Sable, ostetrico e consulente di Conceivable. Il nuovo sistema potrebbe consentire ai laboratori di gestire più casi, ridurre lo stress e la fatica del personale e portare, in prospettiva, ad un potenziale calo i costi nel tempo: "Si tratta di sostituire l'incoerenza a cui sono inclini gli esseri umani con la coerenza delle macchine", ha affermato. Secondo Sable, almeno 20 milioni di bambini in più nascerebbero ogni anno se il settore riuscisse a soddisfare la domanda globale. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
I robot ‘fanno nascere’ i bambini, la start-up e la rivoluzione in Messico
Infezioni fungine invasive, nuovo farmaco disponibile in Italia
(Adnkronos) – Nel campo del trattamento delle infezioni fungine invasive (Ifi), Mundipharma ha annunciato oggi – nel corso di una conferenza stampa a Milano – che rezafungin, un farmaco antifungino appartenente al gruppo delle echinocandine, è ora disponibile in Italia per il trattamento della candidemia e della candidosi invasiva nei pazienti adulti. Un rapporto dell'Oms – è stato ricordato durante l'incontro – ha evidenziato che le malattie fungine invasive (Ifd), che colpiscono oltre 150 milioni di persone in tutto il mondo, sono in aumento. In Italia circa 29 milioni di persone sono colpite ogni anno da infezioni fungine, il 6,6% delle quali sono invasive. Queste infezioni sono tra le principali cause di mortalità e di disabilità in tutto il mondo e si stima che causino la morte di 1,6 milioni di persone, con un tasso di mortalità 3 volte superiore a quello della malaria. Oltre il 90% delle infezioni fungine invasive è causato da diverse specie di Candida: C. albicans, C. glabrata, C. tropicalis, C. parapsilosis e C. krusei. L'infezione da Candida nel sangue (candidemia) può portare alla candidosi invasiva, conosciuta con nomi diversi a seconda dell'organo infetto. I pazienti più a rischio di sviluppare infezioni fungine gravi come la candidosi invasiva e la candidemia sono quelli immuno-compromessi per molteplici ragioni (anziani, persone ricoverate in ospedale per lunghi periodi). "Anche i pazienti con malattie polmonari croniche, malattie epatiche o renali, infezioni virali delle vie respiratorie, Hiv e diabete mellito sono a rischio più elevato – ha spiegato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'Irccs Policlinico San Martino di Genova e professore di Malattie infettive all'università di Genova – Purtroppo negli ultimi anni stiamo assistendo a un fenomeno preoccupante: la resistenza antimicotica, che si verifica quando i funghi responsabili delle infezioni fungine sviluppano la capacità di resistere a molti dei farmaci utilizzati per il trattamento, rendendo questi ultimi inefficaci. Questo fenomeno, insieme alla resistenza agli antibiotici, rappresenta una delle maggiori minacce per la salute pubblica globale". "La maggior parte delle infezioni fungine invasive è causata da diversi tipi di funghi, tra cui la Candida. L'infezione più comune è la candidemia, per la quale i dati sulla sensibilità agli antimicotici hanno mostrato tassi di resistenza intorno al 40% con picchi del 90% per alcuni trattamenti – ha detto Marco Falcone, docente di Malattie infettive all'università di Pisa e direttore dell'Unità di Malattie infettive dell'Aou di Pisa – Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sulla sperimentazione di farmaci che potrebbero essere efficaci contro i ceppi più resistenti. Oggi è disponibile anche in Italia la rezafungina, un nuovo farmaco appartenente al gruppo delle echinocandine. Si tratta di un passo fondamentale nella lotta contro questo fenomeno". Il fenomeno della resistenza antimicotica ha anche ripercussioni significative sul Ssn, riporta una nota. Le infezioni fungine aumentano la durata delle degenze ospedaliere dei pazienti; solo per la candidemia, la degenza media di un paziente si prolunga di 5 giorni, con un aumento dei costi sanitari (10.000-37.000 dollari per paziente). "Il significativo impegno nella ricerca e nello sviluppo ha permesso di soddisfare un'esigenza clinica non ancora soddisfatta nel trattamento dei pazienti affetti da candidosi invasiva. E' fondamentale poter offrire agli operatori sanitari e ai loro pazienti, compresi quelli in Italia, l'accesso a una nuova alternativa terapeutica in grado di fornire un valido supporto nel contrasto al fenomeno della resistenza antimicotica", ha concluso Ida Pancaldo, direttore medico di Mundipharma Italia. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Campobasso/Bilancio partecipativo 2024. La Giunta approva le nuove linee guida e lo schema di Avviso Pubblico
Con deliberazione n. 265 del 26 settembre 2025, la Giunta comunale ha approvato le nuove linee guida, lo
schema di avviso pubblico e il modulo di adesione relativi al Bilancio Partecipativo 2024, riaffermando il proprio impegno a promuovere forme di democrazia diretta e partecipazione attiva dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche locali.
Su proposta dell’assessora al Bilancio, Giuseppina Panichella, l’Amministrazione ha destinato una somma pari a € 25.000,00, che sarà
impiegata per finanziare il progetto più votato dai cittadini tra quelli presentati nell’ambito delle seguenti aree tematiche:
Mobilità e viabilità, arredo e decoro urbano
Spazi e aree verdi, politiche ambientali
Attività culturali e sportive
Politiche sociali e per la disabilità, educative, pari opportunità, cittadinanza attiva, politiche giovanili.
Politiche per lo sviluppo socio-economico, accesso al lavoro, informatizzazione dei servizi e delle procedure
Il bilancio partecipativo rappresenta uno strumento concreto per facilitare il confronto con la cittadinanza, promuovere scelte condivise, rispondere in modo più efficace ai bisogni del territorio e rafforzare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.
Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso pubblico con tutte le informazioni utili per la presentazione delle proposte da parte dei cittadini e delle associazioni interessate.
Vino, Perillo (Cantina di Venosa): “Puntiamo su alta qualità, sostenibilità e innovazione tecnologica”
(Adnkronos) – "Questo progetto di ristrutturazione e ampliamento nasce 15 anni fa e si chiama 'Progetto di alta qualità', perché in cantina abbiamo adottato una filosofia semplice, quella di fare vini non di qualità ma di alta qualità. E questo l'abbiamo fatto condividendo il nostro progetto con i 350 soci della Cantina, che gestiscono 800 ettari di vigneti. E' un progetto molto importante perché abbiamo trasformato completamente la cooperativa, dall'essere una cooperativa che produceva vini da taglio siamo passati a una cantina che imbottiglia tutto il vino che produce, solo piccoli residui si vendono ancora come vino sfuso". Così Francesco Perillo, presidente di Cantina di Venosa, cooperativa vitivinicola leader in Basilicata e tra le più grandi del Sud, parla con Adnkronos/Labitalia del progetto di rilancio e ampliamento dell'azienda "Ed è un progetto molto importante – prosegue – anche perché teniamo molto all'ambiente e alla sostenibilità, tanto è vero che nel 2012 abbiamo fatto partire un impianto fotovoltaico che non va per luce diretta ma per luce diffusa: inizia a produrre non appena fa giorno e finisce a tarda notte. Tutte le lavorazioni che facciamo in Cantina sono supportate dall'impianto fotovoltaico, in più usiamo solo colle vegetali, vetro e carta riciclati, e siamo attenti al risparmio idrico. Sono cose che rappresentano molto per la cooperativa, perché ci fanno risparmiare ma anche guadagnare tanto consenso nei confronti del consumatore, che ci premia tutti i giorni acquistando i nostri vini che sono vini di grande pregio per una cooperativa". "La nostra è anche una cantina molto tecnologica: abbiamo cambiato tutte le attrezzature sempre in un'ottica di salvaguardia ambientale, quindi per il risparmio idrico, per consumare meno energia, quindi meno emissioni di anidride carbonica in cantina. Un'altra cosa molto importante, etica, è che siamo molto attenti alla sicurezza dei lavoratori: abbiamo preso una macchina di ultima generazione e abbiamo detto agli operai che non devono più usare le braccia ma devono usare il cervello, quindi abbiamo anche qualificato il loro lavoro", conclude. —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vino, Cantina di Venosa investe 3,4 mln di euro per l’ampliamento e punta sull’enoturismo
(Adnkronos) – Cominceranno a novembre, conclusa la vendemmia dell’Aglianico del Vulture, i lavori per completare il progetto di ristrutturazione di Cantina di Venosa, cooperativa vitivinicola leader in Basilicata e tra le più grandi del Sud, con 350 soci per un totale di 800 ettari coltivati e 2,2 milioni di bottiglie prodotte. Prevista una nuova ala di 1.100 mq parzialmente interrata dedicata interamente all’accoglienza enoturistica. La nuova struttura collegherà fisicamente, e idealmente, i due impianti storici di produzione, magazzino e servizi, già recentemente riorganizzati e rinnovati, anche con tecnologie di ultima generazione: la cantina della fondazione, del ‘57, e la struttura realizzata all’indomani del terremoto del 1980. Il nuovo progetto, che sarà completato entro il 2027, prevede un investimento di 3,4 milioni di euro, di cui 1,25 milioni finanziati con fondi del Pnrr. Un grande investimento ripagato da un forte incremento di vendite dirette, visite in cantina e meeting aziendali. “Con questo progetto dedicato all’enoturismo ci avviamo a concludere una fase di riorganizzazione funzionale e degli spazi di lavoro che ci ha tenuti impegnati in questi cinque anni. I tempi sono finalmente maturi per un ulteriore passo avanti: far crescere le visite in cantina e, indirettamente, la presenza di turisti sul territorio", sottolinea il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo. "Oggi lo spaccio aziendale, uno spazio semplice ma accogliente, genera una quota di fatturato annuo – spiega – di 700.000 euro con le sole vendite dirette, mentre con la nuova struttura, che includerà una scenografica sala meeting, 150 mq di sala degustazione, una piccola cucina e una terrazza di 400 mq, prevediamo un raddoppio del fatturato già il primo anno e la copertura dell’investimento in 6-7 anni. Daremo lavoro ad almeno altre 6 persone dedicate all’accoglienza multilingue e soprattutto attraverso accordi con tour operator, associazioni culturali e istituzioni contribuiremo a far decollare l’enoturismo in tutto il Vulture”. Mediamente Venosa – sorta sui resti dell'antica Venusia con duemila anni di storia e nota per essere la città natale di Orazio e annoverata tra i Borghi più belli d'Italia – accoglie 15.000 turisti l’anno, che salgono a 70.000 nel 'triangolo' Venosa-Lagopesole-Melfi. Il potenziale di crescita però è nettamente superiore: oltre al vino e alle cantine dell’Aglianico del Vulture c’è una presenza importante di gioielli naturalistici poco conosciuti, come i laghi di Monticchio, nel cratere del Vulcano; tanti borghi ricchi di arte e monumenti, come le stesse Venosa e Melfi; una gastronomia e un artigianato che vantano piccole eccellenze. Il progetto architettonico di Cantina di Venosa, a cura dello studio Opera 23 Ingegneria, risponde a criteri di sostenibilità ambientale. Parte della struttura di collegamento tra le due cantine preesistenti sarà interrata e coperta da un lungo corridoio di prato; i materiali saranno bio-compatibili; le ampie vetrate permetteranno lo sfruttamento della luce naturale; gli stessi vetri a bassa emissione avranno un effetto 'climatizzante' per mantenere il fresco in estate e il caldo in inverno. Sono previste, inoltre, soluzioni a basso consumo energetico e il trattamento e il riciclo delle acque. Infine, una mappatura enoturistica dei vigneti (800 ettari) con punti attrezzati di sosta e un parco di biciclette e automobili elettriche messe a disposizione degli enoturisti. Oggi la superficie occupata da Cantina di Venosa con le due strutture operative ammonta a 3.500 mq; la nuova ala di accoglienza enoturistica aggiunge 1.100 mq di spazio calpestabile su due livelli. Dal punto di vista produttivo, l’impegno di Cantina di Venosa è di arrivare nei prossimi anni a incrementare ulteriormente l’imbottigliato, che attualmente ammonta a 2,2 milioni di bottiglie, ma con un potenziale di 5 milioni. Negli ultimi cinque anni la cooperativa lucana ha visto crescere l’imbottigliato del 169%. —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)
ChiavarInCosplay 2025: 85.000 presenze per la cultura Pop a Chiavari
(Adnkronos) – Si è conclusa con un successo straordinario l'ultima edizione di ChiavarInCosplay, che per tre giorni ha animato le vie di Chiavari, in provincia di Genova, trasformandole in un vivace palcoscenico per la cultura pop. L'evento ha registrato un'affluenza record di 85.000 presenze, richiamando artisti, cosplayer e appassionati da tutta Italia per un fine settimana all'insegna della fantasia e della creatività. Organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chiavari in collaborazione con LEG Live Emotion Group, il festival ha avuto come tema centrale di quest'anno "Harmony – Armonia". Questo principio è stato scelto per "unire persone, idee ed espressioni in un equilibrio dinamico e arricchente, celebrando l’inclusione e la diversità̀ come risorsa". Il tema è stato splendidamente rappresentato nel manifesto ufficiale, opera di Sergio Algozzino, noto fumettista, sceneggiatore, musicista e youtuber.
L'inaugurazione è stata impreziosita dalla proiezione, presso il Cinema Mignon, del docufilm "20 anni e poi…" di Lucca Comics & Games. Il lavoro racconta, "tra adrenalina e commozione, la storia di chi ha calcato il palco Music di Lucca Comics & Games dal 2004 a oggi", celebrando l'Area Music & Cosplay creata da Gianluca Del Carlo. Quest'area è definita come "uno spazio che racchiude lo spirito per eccellenza del community event dove è il pubblico a essere al centro della manifestazione". La serata ha visto la partecipazione di Gianluca Del Carlo stesso, insieme al regista Cristiano Gazzarrini, al produttore esecutivo Luca Bitonte e alla produttrice Barbara Gozzi. Il pubblico e la stampa hanno tributato applausi e standing ovation, con in sala anche numerosi addetti ai lavori e rappresentanti istituzionali.
L'Assessore alla Cultura Silvia Stanig ha espresso grande soddisfazione: "ChiavarInCosplay è ormai entrato nel cuore della nostra città. Le 85.000 presenze registrate in due giorni e mezzo testimoniano il successo straordinario di un festival che ha saputo coinvolgere tutti, senza limiti di età". Ha inoltre aggiunto: "I luoghi più significativi di Chiavari dal parco di Villa Rocca al Palazzo di Piazza Verdi, dall’Antica Farmacia dei Frati al Caruggio fino a Piazza Roma, si sono trasformati in un vero e proprio 'red carpet' di entusiasmo, passione e desiderio di armonia." L'Assessore ha ringraziato l'organizzazione LEG, il C.F.C. e in particolare Gianluca Del Carlo, direttore artistico, e tutti i collaboratori, commercianti e associazioni locali per il loro prezioso contributo. "ChiavarInCosplay cresce anno dopo anno, portando Chiavari ben oltre i confini regionali attraverso articoli, servizi radiofonici e televisivi. Un successo che rende la nostra città protagonista, e lo fa in grande stile."
Gianluca Del Carlo, direttore artistico di ChiavarInCosplay, ha descritto l'atmosfera con parole evocative: "All’alba, quando il primo raggio di sole ha sfiorato la Rocca, Chiavari si è trasformata in un regno incantato […]. Per tre giorni la Rocca è diventata castello, il parco un giardino delle meraviglie, le strade un fiume di colori. Ma oltre i costumi, i sorrisi e le emozioni, un filo invisibile ha legato tutto, l’Harmony, che non è stata solo un tema, ma una forza viva: l’abbraccio tra generazioni lontane, il dialogo tra culture diverse, l’intreccio di passioni senza confini."
Tania Ferri, Sandro Giacomelli ed Elisabetta De Luca, soci fondatori di LEG, hanno concluso: "ChiavarInCosplay si conclude con grande soddisfazione ed emozione […]. Siamo entusiasti del risultato: lo staff organizzativo ha lavorato con passione ed energia e il pubblico ha risposto con un calore straordinario." Hanno espresso gratitudine verso il Comune di Chiavari e Lucca Comics & Games per aver scelto Chiavari come "palcoscenico" per l'anteprima del docufilm. Il festival si è snodato attraverso le piazze principali, Palazzo Rocca e il rinnovato Parco di Villa Rocca, interconnessi dall'ormai iconico "Red Carpet" che ha trasformato la via centrale in una vera e propria "Hollywood del Cosplay". Piazza Matteotti è stata il cuore pulsante dell'evento, ospitando il Main Stage con concerti, spettacoli serali e attività Cosplay, oltre a fungere da punto di incontro per associazioni e cosplayer. Tra gli appuntamenti più acclamati, il Giga Party anni '90 con Letizia Livornese (Letizia Cosplay), il concerto dei leggendari Oliver Onions con gli ANIMEniacs Corp., e il gran finale con il Capitano Giorgio Vanni, le cui sigle televisive hanno segnato generazioni. Riconoscimenti sono stati assegnati nella tradizionale Sfilata/Gara Cosplay in diverse categorie, dal Miglior Cosplay all'Originalità.
L'Area Games di Play – Festival del Gioco ha offerto tornei di board game, mentre l'Auditorium San Francesco ha ospitato esperienze uniche nel mondo degli eSport grazie alla collaborazione con QLASH e PG Esports, introducendo un "Virtual Paddock" a tema motoristico. In Piazza Verdi, un'altra area eSport ha permesso ai fan di Star Wars di sfidarsi in epiche battaglie. L'Antica Farmacia dei Frati ha ospitato una suggestiva mostra di opere LEGO®, offrendo anche attività interattive per il pubblico. Piazza Roma è stata teatro di "Caschi per il Cuore", un evento benefico che ha esposto caschi di grandi piloti personalizzati da bambini per sostenere un progetto solidale. Palazzo Rocca e il suo parco sono stati il set ideale per sessioni di photoshooting di Cosplay e Steampunk. Sul Palco Incontri si sono susseguiti dibattiti sulla cultura pop a 360 gradi, con una ricca Artist Alley a cura di Giovanni "Zeth" Zaccaria, che ha coinvolto talenti e scuole di fumetto, e una Movie Zone curata da Andrea Bedeschi con talk esclusivi ed esperti di cinema e doppiaggio. Il progetto Comics&Science ha visto la partecipazione di veterani come Giovanni Eccher e Davide La Rosa. Numerose associazioni di Cosplay hanno animato il festival con show e attività interattive, tra cui la K-Pop Contest. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
RomaSposa, sempre più green con l’abito da reindossare e le fedi di oro etico
(Adnkronos) – Sì, lo voglio, nel rispetto della Terra. Il matrimonio diventa l’occasione per celebrare l’amore nei confronti del proprio partner ma anche del futuro del pianeta. La consapevolezza ambientale preme infatti sul settore del wedding, cambiando le tendenze per il giorno delle nozze, con sempre più soluzioni per realizzare eventi eco-friendly. Per scoprire le ultime tendenze e novità del mondo dei matrimoni torna nella Capitale Romasposa, il Salone internazionale della sposa che per la sua 61a edizione porta a Palazzo dei Congressi, dal 15 al 19 ottobre, le soluzioni di 200 espositori e oltre 1000 brand rappresentati. Cresce la proposta di idee green, particolarmente apprezzate dalle coppie di futuri sposi che richiedono prodotti, servizi e attività a basso impatto ambientale. A partire dall’abito: mentre si diffonde l’uso di affittare o acquistare modelli second hand, dalla creatività dei designer arrivano nuove soluzioni per dire addio al monouso. Una proposta che rompe gli schemi dell’abito tradizionale per abbracciare una visione moderna e sofisticata della sposa è quella di biancad’ottobre, brand nato dalla mano creativa di Valentina Abbate con l’intento di dare vita ad un progetto innovativo nell’universo bridal. Componi, indossa, riutilizza è la sua filosofia che mette al centro la libertà creativa, proponendo abiti da sposa prêt-à-porter pensati per una donna 'unconventional', pronta a rompere gli schemi. La collezione nasce dall’idea di una sposa che non vuole imposizioni o idee prestabilite ma che è alla ricerca di uno stile personale, autentico e al passo con i tempi. Una dedica al coraggio di osare, non limitando l’utilizzo del capo sartoriale a un unico grande giorno. Linee essenziali, abiti corti e completi a due pezzi diventano parte di un guardaroba componibile, che consente a ogni sposa di costruire liberamente il proprio look. Elemento distintivo della collezione è la versatilità: i capi non sono pensati solo per il giorno del matrimonio, ma possono essere riutilizzati in occasioni future, trasformandosi in pezzi iconici, preziosi e senza tempo. I tessuti pregiati e le lavorazioni sartoriali made in Italy sono il fil rouge della collezione che unisce raffinatezza ed eleganza contemporanea. Presente a Romasposa nel laboratorio di idee della Wed academy, il brand propone abiti di altissima sartorialità, facile vestibilità ed estrema eleganza. Una scelta green che non prevede il monouso. Tenere vivo un frammento del proprio giorno speciale, ricordandone colori e profumi: tra le ultime novità del settore wedding ecco l’idea della flower preservation artist Beatrice Lopez che, con Fiorevero, presenta a Romasposa 2025 una soluzione per dare nuova vita a uno dei simboli più preziosi e fragili del giorno delle nozze, il bouquet. Attraverso un processo interamente artigianale e organico, i fiori vengono trasformati in opera d’arte dopo essere stati preparati e pressati a mano, uno a uno, con tecniche accurate e controllate, senza alcun macchinario o prodotto chimico. Bouquet, bottoniere, coroncine: ogni elemento può diventare parte di un quadro unico, una composizione sigillata tra due vetri, da appendere e ammirare. Il design è su misura per gli sposi, ogni composizione prende forma insieme alla coppia che sceglie formato, cornice e design finale. Sono presenti alcune linee guida – classico, botanico, a prato – ma ogni quadro nasce da un racconto diverso, quello dell’atmosfera del giorno delle nozze e della casa che lo accoglierà. In controtendenza rispetto alla tradizione, sono sempre di più le spose che rinunciano a lanciare il proprio bouquet per poterlo conservare. Finora, la risposta più diffusa è stata la resina: una scelta che racchiude in un blocco i fiori tridimensionali. Il progetto della flower preservation artist segue però un’altra direzione: i fiori diventano sottili, ma – in modo sorprendentemente affascinante – mantengono la loro essenza. La composizione finale è armoniosa, naturale, visivamente leggera, capace di adattarsi a ogni tipo di casa e sensibilità estetica. Una proposta di bellezza sostenibile e delicata che permette ai fiori, che altrimenti svanirebbero in pochi giorni, di diventare un oggetto d’arredo emozionale. Le fedi nuziali, simbolo dell’unione in matrimonio, seguono nuove tendenze che interpretano i desideri delle coppie di oggi: per il 2026 tornano protagonisti oro giallo e oro rosa, caldi e senza tempo, con gioielli personalizzati da incisioni uniche e dettagli moderni che diventano creazioni fuori dal comune, autentiche e lontane dal prodotto seriale. In questo scenario si inserisce calma handmadexperience, un laboratorio dove le coppie possono creare insieme le fedi nuziali, passo dopo passo, con le proprie mani riutilizzando il vecchio oro di famiglia, scelta sempre più richiesta perché unisce sostenibilità e valore affettivo. Un gesto d’amore che diventa impegno per l’ambiente anche quello di Officina Orafa, che presenta a Romasposa le fedi realizzate con oro etico, ricavato dal riciclo di scarti elettronici. Se come location sono sempre più richieste quelle in cui la natura è predominante – come immersi nella campagna romana del Borgo di Tragliata o addirittura in una Serra nella Tenuta il Sogno a Piglio – le soluzioni ecosostenibili coinvolgono tutti i campi del matrimonio, dall’allestimento alla scelta del catering. Una menzione particolare va infatti alla stagionalità dei cibi che devono essere a km 0 e preferibilmente su base vegetale. Il consiglio dei wedding planner per un matrimonio attento all’ambiente è poi quello di evitare i buffet, il modo migliore di evitare sprechi, proponendo come benvenuto agli ospiti una selezione di aperitivi finger food, a giro braccio, seguita da menù con portate ridotte. La chiave di un matrimonio indimenticabile è sicuramente l’unicità di tutti i suoi dettagli e nel 'riciclo' creativo ecco che prendono vita allestimenti con richiami vintage. Per le bomboniere si propende verso quelle etiche o gastronomiche, come quelle proposte da Sapori di Tuscia con confettura artigianale di gelsi, olio extravergine di oliva biologico, miele naturale, zafferano puro e la preziosa 'Rugiada di zafferano', un raffinato incontro tra miele di fiori e puri pistilli di zafferano coltivato nei loro campi. Occasione per sensibilizzare diventa poi l’intrattenimento artistico, come quello proposto a Romasposa dall’agenzia Theia events & more che, in ottica di matrimonio green, oltre ad assicurare l’utilizzo di materiali riciclabili e sostenibili per la creazione di costumi e scenografie, abbina performance ideate nel pieno rispetto dell’ambiente. È il caso del live painting, dove gli artisti possono reinterpretare e valorizzare tematiche legate alla natura e alla sostenibilità, trasformando l’intrattenimento in un vero e proprio messaggio artistico, perfettamente in sintonia con lo spirito dell’evento. Più green anche le foto, che raccontano immagini autentiche ed emozioni vere, lontane dalle pose tradizionali: secondo l’esperienza di Studio Angileri, la cui cifra stilistica è il reportage, sempre più richiesti sono servizi ambientati in scenari naturali, in linea con l’attenzione crescente verso il pianeta, con sposi (e Madre Terra) protagonisti. Sempre più coppie scelgono di vivere una luna di miele che sia non solo memorabile, ma anche sostenibile, e tante sono le soluzioni proposte dalle agenzie specializzate. I futuri sposi continuano ad amare le mete iconiche, ma con un approccio più autentico e sostenibile. Se destinazioni come Maldive, Bali, Thailandia e Costarica non perdono il loro fascino, la scelta è però per eco-resort certificati. Lo sottolineano gli esperti di Al di là dei sogni viaggi che rivelano anche una crescita delle domande per tour in treno, come per esempio in Giappone con il Japan Rail Pass, un’alternativa slow e a basso impatto per girare il Paese. Sempre più richiesto è il carbon offset, per ridurre l’impatto di voli aerei e programmi zero waste, e le esperienze nella natura come safari etici, glamping di lusso, lodge in riserve naturali o trekking tra paesaggi incontaminati. Tra le soluzioni e gli itinerari green proposti da Ali & Sof Viaggi crescono le richieste per lodge ecosostenibili, tour solidali e crociere con navi progettate per ridurre l'impatto ambientale attraverso l'uso di tecnologie innovative e combustibili più ecologici, come sistemi di propulsione ibrida o elettrica, e soluzioni per abbattere le emissioni. Un investimento fatto nel settore crociere che sottolinea anche l’agenzia Business Class Viaggi, che propone compagnie di navigazione con propulsione a gas naturale liquefatto, per un turismo sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Romasposa 2025 è l’occasione per incontrare agenti di viaggio specializzati e affidabili che trasformano il viaggio di nozze non solo in una fuga romantica, ma anche in una scelta consapevole. Nel rispetto ambientale e sociale, dove anche il benessere delle comunità è una priorità. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Labelium, nasce Cosmo5 e cresce in Italia con ingresso di Storeis
(Adnkronos) – Il gruppo internazionale di digital marketing Labelium cambia pelle e diventa Cosmo5: un rebranding strategico che allinea identità e direzione futura, mirando a un supporto sempre più attivo nella trasformazione digitale dei brand-clienti. Nato a Parigi nel 2001 e cresciuto fino a oltre 1.300 professionisti nel mondo, Cosmo5 considera l’Italia uno snodo prioritario: qui presidia 250 brand e sviluppa oltre 15 milioni di euro di ricavi, su una base già rafforzata dall’integrazione come group company di Kiliagon (2021), agenzia specializzata in retail media e e-retail/marketplace. A conferma della traiettoria di crescita in Italia, Cosmo5 annuncia l’ingresso nel gruppo di Storeis, agenzia di digital marketing di Padova: un’operazione industriale fondata su piena sintonia valoriale e obiettivi condivisi di internazionalizzazione e innovazione. Storeis, con 95 professionisti, un fatturato di oltre 7 milioni di euro previsto per il 2025 ed un giro di affari nei media di oltre 50 milioni, integra nel Gruppo il proprio approccio strategico e data-driven, offrendo al mercato italiano una proposta più ampia, scalabile e orientata ai risultati. "Labelium – afferma Stéphane Levy, presidente e ceo del Gruppo Cosmo5 – entra in un nuovo capitolo: una trasformazione significativa che riflette la nostra identità in evoluzione e la direzione per il futuro . La strada che abbiamo davanti richiederà collaborazione, creatività e chiarezza, e sono pienamente fiducioso nella leadership del nostro team mentre procediamo". "Con Cosmo5 – dichiara Mattia Stuani, country manager Italia di Cosmo5 – rafforziamo un modello davvero glocal, basato su qualità sartoriale e scalabilità internazionale. In Italia contiamo su oltre 150 professionisti e un portfolio di 250 brand; con Kiliagon e l’ingresso di Storeis copriamo l’intero spettro, dal direct-to-consumer ai marketplace, unendo consulenza ed execution su media, commerce e data. Il nostro è un approccio imprenditoriale di lungo periodo: integriamo le società come un 'sistema operativo' che valorizza le migliori app, riduce la complessità per i clienti e accelera il time-to-value. Lavoriamo con partner come Google, Meta, Amazon e TikTok e investiamo in Esg, stabilità dei team e benessere dei dipendenti. L’arrivo di Storeis ci dà ulteriore spinta sul mercato italiano, consolidandoci in settori chiave, dal mass market al luxury". Il rebranding di Labelium in Cosmo5 nasce dall’esigenza di allineare l’identità del gruppo alla sua traiettoria futura, chiarendo il posizionamento e integrando in un’unica piattaforma la collaborazione tra Paesi, practice e funzioni. Il nuovo nome richiama il cosmo – connessioni, visione ampia, ordine – e il '5' riassume le core capabilities che costituiscono il cuore operativo del brand: media, commerce, creative, data, technology. Queste aree lavorano in continuità: dalla definizione della strategia all’attivazione sui canali, fino alla misurazione e al miglioramento continuo, così che dati e tecnologie si traducano in risultati concreti per il business. Accanto a queste, Cosmo5 affianca un set di soluzioni di trasformazione in ambito marketing, business, sustainability, operations e organization, pensate per facilitare l’adozione e la scalabilità dei progetti. L’intervento riguarda la formazione dei team, la semplificazione dei processi e l’integrazione degli strumenti, così da rendere le iniziative efficaci nel tempo, misurabili e facilmente replicabili. L’ingresso di Storeis tra le group companies di Cosmo5 è l’esito di un percorso di selezione avviato nel 2024 per individuare le realtà più affini per valori, metodo e capacità di scala. L’integrazione, di matrice industriale, mette a fattor comune metodi, processi e team complementari: fondata nel 2018, Storeis conta 95 professionisti; nel 2024 ha registrato ricavi per circa 6,5 milioni di euro e una previsione 2025 di fatturato superiore ai 7 milioni, con più di 90 clienti attivi e un giro d’affari sui media superiore ai 50 milioni di euro. "L'ingresso in Cosmo5 – commenta Andrea Vit, founder di Storeis – rappresenta per Storeis una tappa cruciale nel proprio percorso di evoluzione. Si tratta di una vera e propria integrazione industriale che ci proietta verso due obiettivi chiave: l'internazionalizzazione e l'innovazione. Entrare a far parte di un gruppo globale come Cosmo5 ci permette di ampliare il nostro raggio d'azione e di mettere a disposizione dei nostri clienti un network di competenze ancora più vasto, integrando il nostro approccio strategico e data-driven con le eccellenze del gruppo. La scelta è stata guidata anche da una perfetta sintonia di valori. L'eccellente fit culturale tra i nostri team, basato su trasparenza, forte relazionalità e proattività, ha reso questa unione del tutto naturale. Condividiamo la stessa visione di partnership con i clienti e ci allineiamo perfettamente anche nei settori verticali, in particolare nel fashion, lusso, retail, beauty, sport e consumer electronics. Questa sinergia ci renderà ancora più forti e competitivi, pronti ad affrontare le sfide del futuro insieme alle altre company del gruppo". Sul mercato locale l’integrazione completa la copertura rafforzata con Kiliagon (nel perimetro del gruppo dal 2021) su retail media e marketplace; a livello internazionale, la collaborazione ha già prodotto risultati concreti, come l’aggiudicazione di una gara in area Apac con il supporto del team australiano del gruppo Cosmo5. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Termoli/Possibile chiedere la “Carta della Cultura”
Il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Sport e Turismo Michele Barile, informa che dal 1º Ottobre al 31 Ottobre 2025, sarà possibile
richiedere la “Carta della Cultura”
�� Un modo concreto per rendere la cultura più accessibile e inclusiva!
�� COME FUNZIONA?
✅ La Carta è una prepagata elettronica del valore di 100 euro
✅ È destinata a chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro
✅ Può essere utilizzata per acquistare:
- �� Libri (nuovi o usati)
- ��️ Biglietti per cinema, teatri, concerti e musei
- �� Ingressi a mostre e siti culturali
- ��️ Abbonamenti a quotidiani e riviste (anche digitali)
�� Chi può richiederla?
Tutti i cittadini residenti in Italia o con regolare permesso di soggiorno.
�� Quando e dove fare domanda?
Dal 1º Ottobre al 31 Ottobre 2025 tramite l’app IO, l’app dei servizi pubblici.
�� Per saperne di più, visita il sito del CEPELL
https://cepell.it/dal-1-ottobre-al-via-la-carta-della-cultura-per-lacquisto-di-libri/
Mozzarella di bufala campana Dop, il Consorzio alla fiera Anuga di Colonia
(Adnkronos) – La mozzarella di bufala campana Dop rafforza la sua presenza in Germania. In occasione della fiera Anuga, la principale rassegna dell’agroalimentare europeo in programma dal 4 al 7 ottobre a Colonia, il Consorzio di Tutela ha messo in campo una serie di azioni coordinate, basate su tre asset: attività di promozione in fiera; 'eventi off', dedicati a stakeholder e mozzarella-lover; campagna pubblicitaria. Così l’ente consortile punta sul mercato tedesco, che rappresenta il secondo sbocco per l’export della Bufala Campana, subito dopo la Francia. In vista dell’edizione 2025 di Anuga, il Consorzio ha avviato una campagna outdoor nelle stazioni della metropolitana di Berlino e Colonia, sede della manifestazione, in sinergia con il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop e con il Consorzio del Prosciutto di San Daniele. Con il claim “Dolce Vita”, le immagini dell’oro bianco campeggiano nei display delle principali fermate delle metro e rimandano all’autentico stile di vita italiano. Ad Anuga il Consorzio sarà presente nella collettiva di Afidop (Padiglione 10.1, Stand G070-G078) e sono previste degustazioni e show cooking con abbinamenti insoliti a base di mozzarella di bufala campana Dop, come ad esempio la ricetta che sarà proposta dal 5 al 7 ottobre dallo chef Riccardo Cogliano: Bufala Dop con lamponi e olio al basilico. Il 6 ottobre invece, la mozzarella Dop sarà tra le protagoniste della serata dedicata ai formaggi italiani, organizzata da Afidop. La 'contaminazione' con la cucina tedesca sarà invece al centro dell’evento 'fuori salone', promosso dal Consorzio di Tutela il 7 ottobre al birrificio 'Zur Malzmühle' di Colonia. La missione in Germania sarà guidata da Angela Nobile, responsabile del settore Vigilanza, con Rita Liberti, segretaria di Direzione dell’ente. “Stiamo moltiplicando gli investimenti in Germania, che rappresenta un mercato strategico per il nostro prodotto”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo. Il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, sottolinea i numeri: “Una mozzarella dop su tre finisce sulle tavole estere e la Germania assorbe il 15,4% dell’export di mozzarella di bufala campana, è in assoluto il secondo Paese nella speciale classifica delle esportazioni con buone potenzialità di crescita, anche nel contesto economico attuale molto complesso”. In totale, l’export dei formaggi freschi in Germania vale 168,9 milioni di euro (dati Nomisma 2024), incide per il 9% sul totale dell’export e ha conosciuto una crescita del 9,8% nel 2024 rispetto al 2023. —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)












