(Adnkronos) – Cosa sarebbe l’Italia senza l’Autostrada del Sole, dove transitano ogni giorno oltre 100mila veicoli; senza la diga di Ridracoli, che assicura acqua potabile per oltre un milione di persone servendo 50 comuni della Romagna oltre che delle Marche; o ancora senza l’alta velocità ferroviaria, che dal Pendolino al Frecciarossa ha messo in movimento decine di milioni di italiani? Sarebbe un Paese orfano del suo boom economico, di quella spinta propulsiva che dalla radice agricola ereditata dalla prima e dalla seconda guerra mondiale ne ha accelerato la corsa sui binari della storia fino a condurlo tra le prime potenze industriali del mondo. Alle infrastrutture che hanno modernizzato il Paese accelerandone lo sviluppo e abbattendo le distanze economiche e sociali tra Nord e Sud, è dedicato il progetto Evolutio lanciato e sostenuto da Webuild, leader mondiale proprio nella costruzione delle grandi opere. Il 7 ottobre presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma si inaugura così “Evolutio. Building the future for the last 120 years”, la mostra che rimarrà aperta fino al 9 novembre e che racconterà proprio come le infrastrutture realizzate da Webuild in oltre un secolo di storia abbiano dato il loro contributo allo sviluppo dell’Italia e al cambiamento degli stili di vita degli italiani. "Con Evolutio – spiega Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild – abbiamo voluto restituire la memoria di un secolo di trasformazioni, mostrare come strade, dighe, ferrovie, porti e aeroporti abbiano cambiato la vita delle persone e continuino a farlo oggi. È il nostro contributo a una riflessione collettiva: ricordare da dove veniamo, per capire meglio dove vogliamo andare". La mostra è un viaggio nella storia con video e installazioni immersive che accompagnano il visitatore nel passato, dagli anni ’30 ad oggi, all’interno dei cantieri dove sono state realizzate le opere iconiche che tutti conoscono. Alle installazioni sono accompagnate oltre 100 immagini storiche e contemporanee delle infrastrutture che hanno segnato lo sviluppo del Paese, oltre a testimonianze d’epoca e attuali dei protagonisti delle grandi opere, operai, tecnici e ingegneri che hanno contribuito alla loro costruzione. Seguendo il percorso espositivo si compie così un viaggio che va dallo sviluppo del sistema energetico e idrico degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, passa per la rivoluzione dei trasporti degli anni Cinquanta, la costruzione delle prime linee metropolitane, delle autostrade, fino allo sviluppo dei grandi centri urbani. È un percorso che non ha fine perché alle opere del passato seguono – in un flusso continuo – quelle del presente e del futuro: il Terzo Valico dei Giovi (l’alta velocità che collegherà Genova a Milano), la nuova diga foranea di Genova, il Tunnel di Base del Brennero (il tunnel ferroviario più lungo del mondo), la linea C della metropolitana di Roma, l’alta velocità che collegherà Napoli a Bari, fino al Ponte sullo Stretto di Messina, che Webuild è pronta a costruire alla guida del consorzio Eurolink. Evolutio racconta questo viaggio nell’ambito di un’iniziativa culturale che non si esaurisce nella Mostra ma diventa permanente grazie al lancio del Museo Digitale che avverrà in concomitanza con l’inaugurazione del 7 ottobre. Si tratta di uno dei primi esempi al mondo di un museo digitale delle infrastrutture, un sito che raccoglie testimonianze, video e foto inediti, insieme a materiali d’archivio unici come quelli firmati dal fotografo Guglielmo Chiolini o dal regista Ermanno Olmi. All’interno del sito Evolutio è inoltre possibile consultare oltre 400 schede delle 3.700 opere costruite da Webuild, e dalle imprese confluite in Webuild, dall’inizio del XX secolo a oggi, accedere a un’area multimedia con oltre 10mila foto e a un’area edutainment dedicata ai giovani tra i 15 e i 25 anni. Chiude il viaggio digitale la sala museale “Non si farà mai” che ricostruisce la storia di tutte quelle opere – divenute poi iconiche – che non si sarebbero dovute costruire per l’opposizione di alcuni “disfattisti”. Dal Golden Gate di San Francisco all’Opera House di Sydney fino all’Autostrada del Sole italiana, i resoconti delle critiche che accompagnarono quei progetti suonano come un monito per il presente e per il futuro, e spiegano in che modo un’opera come il Ponte sullo Stretto di Messina possa davvero diventare un’occasione di riscatto nazionale. Per Webuild lanciare un progetto come Evolutio significa continuare a investire sulla cultura d’impresa proseguendo la grande tradizione italiana inaugurata da marchi come Olivetti, Pirelli, Armani, Fendi. Dall’Hangar Bicocca di Milano, l’ex fabbrica Pirelli oggi trasformata in uno dei più grandi spazi espositivi d’arte contemporanea d’Europa, al “Colosseo Quadrato” dell’EUR divenuto la casa della Maison Fendi, fino a Ivrea, la città industriale riconosciuta patrimonio dell’Unesco in quanto memoria visionaria della Olivetti, i grandi esempi di cultura d’impresa impressi nell’immaginario collettivo si arricchiscono oggi di una nuova esperienza assolutamente inedita, perché mai prima d’ora un’azienda leader nelle costruzioni aveva sposato un progetto culturale tanto ambizioso.
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Webuild, Evolutio: 120 anni d’Italia raccontati attraverso le sue infrastrutture
Sinner di… terracotta, Shanghai omaggia Jannik con una statua
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Jannik Sinner a Shanghai diventa… di terracotta. Appena arrivato in città per giocare il Masters 1000 cinese, con il debutto previsto per sabato 4 ottobre nel secondo turno contro il tedesco Daniel Altmaier, il tennista azzurro ha ricevuto un omaggio particolare e, sicuramente, unico nel suo genere. L'organizzazione gli ha voluto infatti dedicare una statua di terracotta, che Sinner stesso ha svelato in un video condiviso sui canali ufficiali del torneo, con la sua reazione che è diventata virale. "Lui sembra decisamente più forte", ha detto Sinner scoppiando a ridere, dopo qualche inevitabile momento di stupore iniziale. Jannik ha poi voluto toccare la statua e ha posato con la stessa, fotografandola anche con il telefono. L'azzurro arriva al Masters 1000 di Shanghai da campione in carica, dopo aver battuto Novak Djokovic nella finale dello scorso anno.
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Ai, Decina (Politecnico di Milano): “I Telco vanno inseriti in cloud”
(Adnkronos) – "Le reti sono diffuse su tutto il territorio, servono milioni e milioni di utenti, ma servono direttamente, non in modo virtuale quindi il costo è veramente grande. Che cosa bisogna fare per i dati Telco? Certamente bisogna inserirli in cloud e mettere in cloud praticamente tutte le attività di operation, gestione, autenticazione degli utenti e gestione degli eventi. E' importantissimo per la visibilità, l’agilità e fondamentalmente per ridurre i costi e facilitare l’erogazione dei servizi di rete agli utenti esterni. Le sfide però sono la sicurezza, il controllo e l’interoperabilità tra vendor diversi, mentre il ritorno sugli investimenti va monitorato attentamente". Lo ha dichiarato Maurizio Decina, professore emerito del Politecnico di Milano, intervenendo oggi a Milano durante il convegno 'Reti di telecomunicazioni e reti locali: quali sviluppi dell’Ai' inserito all'interno della Milano digital week. "Le aziende devono avere il controllo sulla proprietà e sulla privacy dei propri dati. Anche a livello di cloud vanno creati spazi dedicati esclusivamente alle imprese per garantire la sicurezza e la privacy delle informazioni. L'edge computing diventa così il futuro", ha aggiunto.
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Ai, ing. Penati: “Intelligenza artificiale leva per trasformare infrastrutture”
(Adnkronos) – “La sfida oggi non è più solo quella di garantire velocità, ma di creare infrastrutture capaci di adattarsi, essere sicure e sostenibili. Le nostre reti sono stressate e per far fronte a questa sfida, l'intelligenza artificiale rappresenta una leva fondamentale. Parliamo di automazione intelligente, che consente alle infrastrutture di auto-configurarsi in tempo reale, riducendo i costi e migliorando la sostenibilità”. Così Carlotta Penati, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano, aprendo i lavori del convegno ‘Reti di telecomunicazioni e reti locali: quali sviluppi dell’Ai’. L’evento, che si è svolto oggi a Milano nell’ambito della Milano Digital Week, ha visto un ampio dibattito sulle sfide future delle infrastrutture digitali, con un focus sull’impiego dell’intelligenza artificiale per rispondere alle nuove necessità del settore. Penati ha sottolineato l'importanza dell’incontro odierno non solo in relazione alla settimana della Digital Week, ma anche per il ruolo strategico che l'Ordine degli Ingegneri svolge nel collaborare con enti pubblici e amministrazioni. “Come ente super partes, possiamo offrire un punto di vista imparziale, fondamentale per affrontare temi tanto cruciali come quello della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica nelle telecomunicazioni”. La presidente ha poi messo in luce il ruolo dell'Ai non solo come supporto alle operazioni tecniche, ma come strumento di trasformazione delle infrastrutture in veri e propri ecosistemi digitali intelligenti. "Le reti non sono più solo autostrade di dati, ma ecosistemi che devono rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione, mettendo al centro l’uomo e la collettività", ha concluso.
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Sciopero, il giuslavorista: “Legge tutela anche diritti utenti allo stesso modo”
(Adnkronos) – "Dobbiamo ricordare che la disciplina di legge" sul diritto di sciopero, "che fu fatta con l'approvazione delle grandi confederazioni sindacali nel 1990, fu realizzata proprio per tenere conto del contemperamento con i diritti degli utenti, perché ci sono due diritti costituzionali protetti ad un pari livello. Da un lato, il diritto di sciopero e, dall'altro lato, il diritto degli utenti. Qui non stiamo parlando di contemperamento tra esigenze del lavoratore e esigenze dell'impresa. La legge voleva realizzare un bilanciamento tra utenti e lavoratori. E la legge non prevede proprio lo sciopero generale. Dopo di che, a nessuno viene in mente di dire che in Italia non si può fare uno sciopero generale, quindi la legge va interpretata". Così, con Adnkronos/Labitalia, il giuslavorista Giampiero Proia, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Roma Tre e la Luiss, sulla decisione della commissione di garanzia sugli scioperi di considerare illegittimo lo sciopero generale di domani proclamato da Cgil e Usb su Gaza. Proia spiega che "lo sciopero generale non è previsto autonomamente come istituto a se stante dalla disciplina della Commissione di Garanzia, che invece prevede l'obbligo di rispettare determinate condizioni, quali, ad esempio, la non coincidenza dei settori in cui si svolge lo sciopero, oltre che gli obblighi di proclamazione e tutte le altre prestazioni essenziali. Ad esempio, c'è un cosiddetto obbligo di 'rarefazione', in modo da impedire che contemporaneamente vengono meno tutti i servizi pubblici utilizzabili. Questo sul piano formale", sottolinea il giuslavorista. Secondo Proia, "su un piano sostanziale, invece, c'è un tema che è stato sempre oggetto di forte e vivace discussione, perché si lamenta da parte sindacale che in questo modo non sarebbe mai consentito lo sciopero generale". "In realtà, si può anche dire – sottolinea – che lo sciopero generale si può fare, ma facendo in modo che non ci siano sovrapposizioni. Quindi, come è stato fatto in altri casi, differenziando gli orari in cui lo sciopero viene fatto da tutte le categorie. In sostanza, secondo la disciplina formale, dovrebbe essere consentito, se non si può prendere l'aereo, di prendere il treno. Se invece si fa tutto insieme, secondo la disciplina generale c'è una compromissione dei diritti degli utenti", sottolinea. E in conclusione Proia ricorda che "la Commissione di Garanzia fece una delibera per sottolineare che per consentire comunque di fare uno sciopero generale andavano osservate determinate condizioni che miravano a contemperare questo diritto a fare lo sciopero generale con il diritto degli utenti", conclude.
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Roma, quando torna Dybala? Massara: “Speriamo a Firenze”. Ma ‘allontana’ il rinnovo
(Adnkronos) –
Quando torna Paulo Dybala? La Roma aspetta l'attaccante argentino, ai box a causa dell'infortunio accusato nella terza giornata di Serie A contro il Torino. Gli esami a cui si era sottoposto Dybala avevano riportato una "una lesione di basso grado alla coscia sinistra", che lo aveva costretto a saltare il derby con la Lazio, vinto dalla Roma per 1-0 grazie al gol di Pellegrini, e a saltare anche il successo interno con il Verona. Dybala sta svolgendo un lavoro personalizzato che potrebbe portarlo presto a tornare in campo: "Paulo sta recuperando bene, ci auguriamo possa essere disponibile per domenica", ha detto il ds giallorosso Ricky Massara a SkySport pochi minuti prima dell'inizio della sfida di Europa League contro il Lille, che quindi spera nel rientro dell'argentino già per la sfida della prossima giornata di campionato, quando la squadra di Gasperini volerà a Firenze per sfidare la Fiorentina. Massara ha poi parlato del contratto dell'argentino, in scadenza la prossima estate: "Dybala non è l'unico in scadenza, ma il tema rinnovi non è stato ancora affrontato. Ora ci stiamo concentrando su queste partite".
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Da Fiorello a Renato Zero, ecco i furti più famosi in casa dei vip
(Adnkronos) – Il rapper Gianni Bismark è stato vittima ieri di una rapina nella sua abitazione romana. I ladri, approfittando della sua assenza, hanno forzato una finestra e si sono introdotti nella casa, portando via gioielli, orologi e contanti. Ma Bismark, all’anagrafe Tiziano Menghi, è solo l'ultimo di una lunga lista: negli ultimi anni, infatti, sono tanti i personaggi dello spettacolo italiano che hanno subito furti o rapine, spesso mentre erano in vacanza o impegnati in eventi pubblici. Uno dei casi più eclatanti del 2025 è stato quello di Fiorello. Un 'colpo grosso' avvenuto nella villa dello showman siciliano nel quartiere della Camilluccia, per mano di una banda di ladri scappata poi con orologi e gioielli per un bottino – secondo le stime – superiore ai 300mila euro. Sempre quest'anno, lo stilista Valentino la sera del 6 luglio ha subito un tentativo di furto nella sua villa romana sull'Appia Pignatelli: il vigilante ha messo in fuga due uomini che si erano introdotti nel giardino della villa esplodendo un colpo di pistola in aria. Estate funesta anche per Fedez, che a luglio di quest'anno ha denunciato il furto di un lussuoso orologio sparito dalla villa affittata per le vacanze a Forte dei Marmi. L'anno scorso, sempre a luglio, la stessa sorte è toccata alla conduttrice napoletana Caterina Balivo, che tornando nella sua casa nel quartiere Parioli di Roma l'ha trovata svaligiata da alcuni ladri scappati con un bottino fatto di orologi, gioielli e borse di valore. Pochi giorni dopo, il capitano della Lazio Mattia Zaccagni e la compagna Chiara Nasti hanno denunciato il furto di gioielli, orologi e borse, nel quartiere Camilluccia. I calciatori sono tra le vittime più frequenti dei topi d'appartamento: in precedenza avevano avuto la spiacevole sorpresa, nel 2023, l'allora giallorosso Nicola Zalewski, il difensore della Roma Chris Smalling. Alla fine del gennaio 2023, uno dei frontman dei Pooh, Roby Facchinetti, era stato vittima di una rapina a mano armata nella sua villa di Bergamo, insieme alla moglie Giovanna e al figlio Roberto. Un incubo durato 45 minuti nelle mani dei rapinatori. Anche Celentano, Fausto Leali, Iva Zanicchi, la coppia Ricky Tognazzi – Simona Izzo entrano loro malgrado tra le vittime dei malviventi. Dalla lunghissima lista dei vip entrati nel mirino dei ladri negli ultimi anni non si salva neanche Renato Zero. Nel 2014, il celebre artista romano fu aggredito da due persone con il volto coperto da un casco davanti alla sua abitazione in via della Camilluccia. I malviventi si erano avvicinati a lui fingendosi fan: il cantante era sceso dalla macchina senza sospettare nulla ed era stato tramortito con un colpo al volto. Uno dei casi più risalenti nel tempo è quello che riguarda il mattatore della tv Renzo Arbore, rapinato in una notte di fine giugno 2009 nella sua casa romana in zona Vigna Clara. I ladri entrarono di soppiatto mentre il popolare musicista dormiva e, dopo averlo svegliato, gli intimarono di consegnare denaro e gioielli.
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Troppo caldo a Shanghai, Atmane si ritira: “Non riuscivo a respirare”
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Allarme caldo a Shanghai. Nella città cinese è iniziato il Masters 1000 che vedrà protagonista anche Jannik Sinner, campione in carica che debutterà sabato 4 ottobre contro Daniel Altmaier, ma per ora protagoniste a sorpresa sono le condizioni proibitive, circa 30 gradi e un'umidità intorno all'85%, che i tennisti stanno affrontando. Oggi, giovedì 2 ottobre, Terence Atmane si è dovuto ritirare a causa di un malore durante il primo set della sfida, valida per il primo turno, contro l'argentino Camilo Ugo Carabelli. Sul punteggio di 4-4 nel primo set, Atmane si è seduto in panchina ed è stato poi costretto al ritiro: "Dopo il primo punto ho sentito le mie mani tremare, ma pensavo di essere solo più teso del solito. Sul 2-0 per me ho sentito subito tutto il mio corpo tremare e mi sentivo soffocare dopo ogni punto… Non riuscivo a respirare e mi faceva male la testa", ha raccontato il tennista francese, che ha affrontato Sinner negli ottavi di Pechino, in una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram. "Ho chiamato il fisioterapista, ma non riuscivo a parlare. Tremavo, non sapevo dove mi trovassi o che giorno fosse. Il mio corpo mi ha detto che dovevo smettere. Mi devo prendere del tempo per me prima di affrontare gli ultimi tornei della stagione. A presto", ha concluso Atmane.
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Peaky Blinders tornano su Netflix con una nuova serie
(Adnkronos) – Tornano i Peaky Blinders su Netflix. La BBC ha ufficialmente comunicato il ritorno della famiglia Shelby con la produzione di due nuove stagioni televisive, che si focalizzeranno su una "nuova generazione di Shelby". La serie ha debuttato nel 2013 raccontando le gesta della famiglia negli anni '20 e '30. Il nuovo annuncio segue la conclusione delle riprese del film ispirato alla serie: The Immortal Man è ambientato negli anni '40 ed è interpretato da Cillian Murphy – il 're' della serie nel ruolo di Thomas Shelby – Rebecca Ferguson, Tim Roth e Stephen Graham. La nuova serie sarà ambientata a Birmingham nell'anno 1953, un periodo in cui la città stava voltando pagina e costruendo il proprio futuro attraverso l'impiego di cemento e acciaio, nel contesto post-Seconda Guerra Mondiale. Steven Knight, creatore e sceneggiatore della serie, ha espresso il suo entusiasmo dichiarando: "Sono entusiasta di annunciare questo nuovo capitolo nella storia di Peaky Blinders. Ancora una volta sarà radicato a Birmingham e racconterà la storia di una città che risorge dalle ceneri del blitz di Birmingham. La nuova generazione di Shelby ha preso il comando e sarà un viaggio pazzesco". La serie, articolata in sei episodi, sarà trasmessa su BBC One nel Regno Unito e distribuita a livello internazionale tramite la piattaforma Netflix.
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Sinner, slitta il debutto a Shanghai: data e avversario dell’azzurro
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Quando gioca Sinner? Il tennista azzurro è arrivato a Shanghai per giocare il Masters 1000 cinese, con la finale in programma domenica 12 ottobre. Sinner, che arriva al torneo da campione in carica dopo il trionfo contro Novak Djokovic nell'ultimo atto dello scorso anno, è reduce dalla vittoria nell'Atp 500 di Pechino, dove ha battuto lo statunitense Learner Tien in finale imponendosi in due set e conquistando il terzo titolo della sua stagione. Dalla capitale cinese, Sinner è volato direttamente a Shanghai, dove ha ottenuto una deroga di un giorno rispetto al programma. Il debutto del numero due del mondo, sorpassato in testa al ranking da Carlos Alcaraz, grande assente del torneo, era infatti inizialmente previsto per venerdì 3 ottobre, ma gli organizzatori hanno concesso a Jannik un giorno in più di riposo, così come a Tien. Sinner, a Shanghai, partirà dal secondo turno, dove sfiderà il tedesco Daniel Altmaier, numero 49 del mondo. Il match è in programma sabato 4 ottobre, con orario ancora da definire.
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