lunedì, Novembre 24, 2025
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Elon Musk contro Netflix: non vuole personaggi trans nelle serie

(Adnkronos) – Elon Musk ha intrapreso una nuova battaglia anti-woke via social, questa volta scagliandosi contro il colosso dello streaming Netflix. Pochi giorni fa il magnate ha fatto sapere via X di aver cancellato il proprio abbonamento alla piattaforma, rea di aver pubblicato Dead End: Paranormal Park, una serie animata per bambini con un protagonista transgender. "Non va bene, Netflix ha un agenda woke pro-transgender", ha detto Musk attaccando in diversi post il cartone animato. "Cancellate Netflix per il bene dei vostri figli", ha chiosato. È bene notare che la serie è stata trasmessa su Netflix nel 2022 ed è stata cancellata nel 2023. Nella sua invettiva online Musk ha anche citato The Baby-Sitters Club del 2022 e un episodio del cartone CoComelon Lane del 2023, nel quale un bambino indossa un tutù e una coroncina. Come confermato dagli ultimi eventi, in primis il temporaneo licenziamento di Jimmy Kimmel, l'amministrazione repubblicana è in piena guerra contro contenuti che ritiene "inopportuni", e oltre alla libertà di parola su fatti strettamente legati alla politica e all'attualità, c'è un chiaro intento di colpire la rappresentazione della diversità nei media. Del resto, all'inizio del suo secondo mandato Trump ha dichiarato illegale l'assistenza di affermazione di genere per i minori e qualsiasi insegnamento scolastico che includa diversità e inclusività. Il governo, coadiuvato dal direttore della Federal Communications Commission Brendan Carr, sta facendo molta pressione sui media per cancellare contenuti che mettano in discussione il binarismo di genere. E l'impatto sui produttori non ha tardato nel farsi sentire: molti di loro hanno già tagliato diversi contenuti "pericolosi", come ad esempio Disney, che lo scorso dicembre avrebbe evitato di pubblicare un episodio di Moon Girl and Devil Dinosaur in quanto incentrato su un personaggio transgender. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Incapacità lavorativa, l’ordinanza della Cassazione

Alfredo Magnifico

La Cassazione traccia una linea per la liquidazione del danno alla capacità lavorativa specifica,con l’ordinanza della sez. civ., III,del 5 agosto 2025, n. 22584, nasce da un infortunio occorso a un passeggero che cade e riporta lesioni per brusca frenata su un autobus soprattutto con la perdita della capacità di guadagno.

La Cassazione rigetta il ricorso principale della società di trasporto, accoglie il terzo e il sesto motivo del ricorso incidentale del danneggiato, cassa e rinvia alla Corte d’appello di Bari. Il cuore giuridico della decisione sta nei punti 7 e 10, che ridisegnano con nettezza metodo di prova e quantificazione del danno patrimoniale da incapacità lavorativa.

Per la Cassazione nessuna relazione tra la valutazione INAIL, specie sotto il 16%, ed un danno patrimoniale da incidenza della menomazione sulla incapacità lavorativa

Al punto 7 la Corte dichiara viziata per motivazione apparente la decisione di merito che aveva stimato la perdita della capacità di lavoro nella misura di due quinti richiamando, come prova, il riconoscimento INAIL del 12% di invalidità permanente, il dato, per la Cassazione, non prova nulla sulla capacità di guadagno: per menomazioni sotto il 16% l’INAIL indennizza solo il danno biologico; e non esiste corrispondenza biunivoca tra percentuale di danno biologico e danno patrimoniale.

Per liquidare il lucro cessante occorre l’accertamento di:

·        quali postumi residuano;

·        che lavoro (o mansioni) svolgeva la vittima; se, come e quanto quei postumi siano incompatibili con l’impegno fisico o cognitivo richiesto;

·        quale sia l’effettiva o presumibile contrazione reddituale (confrontando redditi ante e post sinistro, oppure, se la vittima non lavorava, utilizzando redditi figurativi ragionevoli).

Le presunzioni restano ammissibili, e devono poggiare su fatti noti e non su automatismi percentuali.

Solo la citazione della rendita INAIL, è insufficiente e scivola sotto il “minimo costituzionale” della motivazione.

La Cassazione al punto 10 completa e rafforza e censura in diritto il metodo della “percentualizzazione” del danno patrimoniale attraverso la cosiddetta incapacità lavorativa specifica (ILS) espressa in punti percentuali e applicata al reddito ante sinistro.

La Cassazione afferma che questo criterio è concettualmente e medico‑legalmente erroneo per quattro ragioni:

·        sposta surrettiziamente sul medico‑legale un giudizio giuridico (l’esistenza e la misura del danno patrimoniale), che appartiene al giudice;

·        la capacità di lavoro non è misurabile in percentuale come il danno biologico, perché dipende dal tipo di attività e dalle mansioni del singolo;

·        manca e non potrebbe esistere un barème delle incapacità lavorative – a differenza dei barèmes del danno biologico;

·        il rilievo medico di ILS dimostra al più la possibilità di un pregiudizio reddituale, non la sua esistenza né la sua entità. Perciò è escluso ogni automatismo tra percentuale di invalidità (o ILS) e risarcimento del lucro cessante.

La Corte richiama l’indirizzo europeo che raccomanda la comparazione dei redditi effettivi (o ragionevolmente figurabili) con e senza l’evento dannoso.

Ne discendono due principi di diritto: il danno da perdita di capacità di guadagno si accerta in tre passaggi – postumi, compatibilità con le mansioni, riduzione patrimoniale attuale o potenziale – e non si liquida moltiplicando il reddito per una percentuale di ILS; inoltre, pur ammettendo la prova presuntiva, va negato ogni automatismo tra grado di invalidità e danno patrimoniale.

Tradotto in pratica: al CTU medico‑legale si chiede di descrivere quali attività sono rese più difficoltose o precluse dai postumi in rapporto alle mansioni concrete della vittima (forza, resistenza, precisione, concentrazione, postura, ecc.), non di attribuire una percentuale di “incapacità lavorativa specifica” da applicare al reddito.

Al giudice spetta poi verificare – sulla base di prove documentali, testimoniali e presunzioni gravi, precise e concordanti – se da quella incompatibilità derivi una effettiva perdita o riduzione di reddito, distinta tra danno già maturato (da rivalutare) e danno futuro (da capitalizzare), senza scorciatoie matematiche fondate su percentuali medico‑legali. È questo il baricentro logico‑giuridico che sorregge la cassazione con rinvio pronunciata nel caso.

La sentenza impone di abbandonare definitivamente il modello “astratto” e percentualistico dell’ILS e di tornare a un accertamento individualizzato e probatorio del lucro cessante, fondato sul nesso tra postumi e mansioni e sulla dimostrazione (anche presuntiva) di una deminutio patrimonii.

Il giudice del rinvio dovrà rifare i conti su queste basi, ricalibrando l’intera liquidazione.

Alfredo Magnifico

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Putin e i numeri della guerra: “Russia avanti tutta, lo dicono i dati”

(Adnkronos) –
La Russia sta vincendo la guerra in Ucraina. Parola di Vladimir Putin, che nella giornata in cui domina la scena al Valdai Forum di Sochi – con 4 ore tra discorso e risposte – snocciola dati relativi all'operazione militare speciale. Il quadro è caratterizzato, secondo il presidente russo, dalle condizioni drammatiche in cui versano le forze armate ucraine. "Le perdite delle forze armate ucraine a settembre sono state di 44.700 unità, metà sono perdite irreparabili. Da gennaio ad agosto ci sono stati 150mila disertori tra le forze armate ucraine. Kiev, viste le elevate perdite e l'impossibilità di compensarle, dovrebbe pensare a come negoziare. Tra le file del nemico c'è confusione, non capiscono cosa succede sulla linea del fronte", dice il presidente russo fornendo cifre che non sono verificabili e che vengono da tempo smentite da Kiev. Cosa succede al fronte secondo il Cremlino? "Le nostre truppe avanzano su tutta la linea", dice prima di elencare obiettivi raggiunti o considerati ormai a portata di mano.  "Alla Russia resta da liberare lo 0,13% della regione di Luhansk", che Mosca ha annesso da tempo pur in assenza del controllo integrale. "Abbiamo occupato due terzi della città di Kupiansk", considerata un nodo strategico fondamentale per pianificare un'ulteriore offensiva verso Kharkiv. E non è finita qui, secondo il numero 1 del Cremlino: Yunakivka è stata posta sotto il controllo delle forze armate russe, la presa di Volchansk è solo questione di tempo. Il nostro esercito è entrato a Severesk, Konstantinovka, Krasnoarmiysk. Il raggruppamento Dnepr si sente sicuro e agisce con decisione", dice evidenziando punto per punto. Tutto questo, però, costa uomini e mezzi. "Le forze armate russe hanno perdite, ma sono di gran lunga inferiori a quelle ucraine", dice archiviando l'argomento più scomodo.  Il quadro potrebbe cambiare se gli Stati Uniti, effettivamente, consegnassero missili Tomahawk all'Ucraina. Il presidente americano Donald Trump ha già dato il via libera alla condivisione di informazioni di intelligence per consentire a Kiev di individuare obiettivi russi – soprattutto infrastrutture energetiche – da colpire. "Le forniture di Tomahawk a Kiev, se ci dovessero essere, non cambierebbero in alcun modo l'equilibrio delle forze sul campo di battaglia", dice Putin, che invia un messaggio sibillino a Washington. "L'uso dei Tomahawk senza la partecipazione degli americani è impossibile. Le forniture a Kiev danneggerebbero le relazioni con gli Stati Uniti", dice. Il presidente russo non ha apprezzato la definizione "tigre di carta" che Trump ha usato recentemente in relazione alla Russia. "Stiamo combattendo contro tutto il blocco Nato e continuiamo a progredire. Se noi siamo una tigre di carta, la Nato cos'é?", si chiede. 
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Conference League, Fiorentina-Sigma Olomouc 2-0: prima vittoria per Pioli

(Adnkronos) – Primo successo stagionale per la Fiorentina di Stefano Pioli. Oggi, giovedì 2 ottobre, viola al Franchi si sono imposti 2-0, grazie al gol di Piccoli nel primo tempo e Ndour nel recupero del secondo, sui cechi del Sigma Olomouc, nella prima gara di Conference League, dopo tre pareggi e due sconfitte in campionato. Ora la viola è attesa dalla sfida domenica con la Roma, battuta dal Lille in Europa League.   La Fiorentina parte con un alto possesso palla, ma l'Olomouc riesce a pressare alto e si rende pericoloso al 19' con De Gea che deve intervenire con un colpo di reni per neutralizzare la forte conclusione di Kostadinov. La Fiorentina però con il passare dei minuti sale di tono e al 27' è Piccoli a portare in vantaggio i suoi, sfruttando e concretizzando in diagonale l'assist di Ndour. Al 30' ci prova ancora Piccoli, ma la girata al volo esce di pochissimo a lato. Altra grande occasione viola al 34' con la traversa colpita in pieno da Ranieri, poi il rimpallo cade sui piedi di Dodo che con un tap-in mette la palla in rete. L'arbitro però annulla per fuorigioco.  Lo spartito della gara non cambia e al 58' altra occasione per i viola, ancora con Piccoli che arriva a tu per tu con Koutny, ma non riesce a superarlo. Sigma tutto riversato in avanti alla ricerca del pari, la Fiorentina però non concede spazi con un paio di conclusioni verso la porta di De Gea che il portiere controlla senza problemi. La squadra di Pioli prova a raddoppiare con dei veloci contropiedi ma Piccoli manca la porta. Non sbaglia invece Ndour al 95' con una bella conclusione che tocca il palo alla destra del portiere dei cechi e si infila in rete per il 2-0 finale che fa tanto morale in una momento complicato della stagione.   
—sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Musk, patrimonio record: è il primo a superare 500 miliardi

(Adnkronos) –
Elon Musk è la prima persona al mondo a superare un patrimonio netto di 500 miliardi di dollari, grazie al rimbalzo del prezzo delle azioni Tesla e all'aumento delle valutazioni delle sue altre aziende. Lo rivela Forbes, secondo cui ieri la fortuna di Musk ha raggiunto brevemente i 500 miliardi di dollari, prima di attestarsi a 499,1 miliardi di dollari.  Il 'record' arriva poco meno di un anno dopo che il patrimonio netto di Musk aveva superato i 400 miliardi di dollari e conferma la sua leadership come persona più ricca del mondo.  
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Europa League, Roma-Lille 0-1: giallorossi sbagliano un rigore 3 volte

(Adnkronos) –
Roma sconfitta in casa 0-1 con il Lille in Europa League. Dopo il successo a Nizza nel match d'esordio in Europa, la squadra allenata da Gasperini non gioca una buona partita e subisce un gol in avvio al 6' senza riuscire a recuperare, sbagliando anche tre volte un calcio di rigore nel finale due con Dovbyk e una con Soulè. I francesi scappano quindi a 6 punti mentre la Roma resta a 3 in classifica.   Gasperini concede un turno di riposo a Mancini, schierando Hermoso al suo posto nella difesa a tre. Out anche a Konè, Angelino e Dovbyk con una chance importante per El Aynaoui in mediana, con Wesley e Tsimikas che agiranno sulle fasce e Ferguson terminale offensivo, supportato da Soulè e Pellegrini. Génésio riparte dalla certezza Giroud, accompagnato da Haraldsson, e da Correia e Sahraoui sugli esterni.  
La Roma cerca di pressare alto ma non c'è precisione e al 6' il Lille passa in vantaggio: errore in uscita di Tsimikas che regala il pallone a Felix Correia con il portoghese che tocca per l'inserimento interno di Haraldsson che, nonostante la sporcatura El Aynaoui, controlla in qualche modo il pallone e batte Svilar sotto la traversa. Al 10' altra sbavatura della Roma nella costruzione da dietro, con i giallorossi che non riescono a costruire occasioni pericolose. Al 30' altra occasione per i francesi con Sahraoui con un mancino incrociato che termina di poco al lato. La squadra di Gasperini prova a spingere e sfiora il pari al 35' con una occasione multipla in area, due volte con Tsimikas e una con Soulè con l'ultimo tentativo di El Aynaoui a due passi dalla porta con il salvataggio finale sulla linea di Mandi.  Roma molto approssimativa anche ad inizio ripresa, troppi gli errori in impostazione e al 46' Haraldsson è ancora pericoloso, scappa ad Hermoso e crossa basso ma non trova il taglio di Sahraoui. Al 54' altra occasione per i francesi con Giroud che si presenta a tu per tu con Svilar che è bravissimo a murare la conclusione a mano aperta in uscita, anche se la posizione dell'attaccante era dubbia. Gasperini decide che è ora di cambiare e inserisce Rensch, Mancini ed El Shaarawy.  Al 56' Roma di nuovo vicina al pareggio con il colpo di testa di Ferguson che esce di poco. Al 77' altra chance per Ferguson dopo un guizzo in area di Soulè ma l'attaccante manca il pallone che poi la difesa spazza via. Il tecnico giallorosso prova anche la carta Konè e Dovbyk.  
Intorno all'80' accade l'incredibile all'Olimpico con la Roma che sbaglia tre volte un calcio di rigore, due volte con Dovbyk e poi una con Soulè con l'arbitro che lo aveva assegnato dopo il richiamo del Var per un fallo di mano di Mandi e poi lo ha fatto ripetere due volte per il movimento irregolare del portiere dei francesi Ozer che ha comunque ipnotizzato gli attaccanti della Roma, troppo morbidi dal dischetto. Il Lille prova a sfruttare il momento e all'88' prova lo sfondamento in area Igamane dopo un contropiede ma è fermato da Wesley, poi sulla battuta a botta sicura di Fernandez-Pardo è bravissimo Svilar ad opporsi. Assedio finale della Roma con Konè che ci prova dal limite al 91' che sfiora il palo.  
—sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 2 ottobre

(Adnkronos) –
Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, giovedì 2 ottobre. Centrati invece quattro '5' che vincono 41.653,13 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 59.300.000 di euro.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.  La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.  L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.  E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.  Questa la combinazione vincente estratta per il concorso di oggi del Superenalotto: 1, 21, 39, 42, 52, 89. Numero Jolly: 6. Numero SuperStar: 17.  
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Russia, l’allarme di Rutte: “Nuovi missili di Putin potrebbero colpire Roma o Londra”

(Adnkronos) –
I nuovi missili della Russia non possono essere fermati. Vladimir Putin, con le armi a disposizione, potrebbe colpire Roma o Londra. Mark Rutte, segretario generale della Nato, fa scattare l'allarme che non si limita all'Ucraina. "Siamo tutti in pericolo, i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali", dice il numero 1 dell'Alleanza Atlantica delineando il quadro al Tg1.  Le armi a disposizione di Putin "sono un gravissimo pericolo, significa che siamo tutti sul fronte orientale, non solo l'Estonia, la Polonia o la Romania, ma anche l'Italia", esortando a "stare estremamente attenti" alle mosse del Cremlino. Putin "è già il nostro principale avversario, la principale minaccia nel lungo periodo". Secondo il numero uno dell'Alleanza, dal punto di vista del rafforzamento delle capacità militari, potrebbe "effettivamente rappresentare una minaccia credibile contro la Nato, come hanno sottolineato alcuni colleghi europei". Putin, nelle stesse ore, interviene al Forum Valdai in Russia e disinnesca l'allarme: "L'Europa è in preda all'isteria, pensa che la guerra con la Russia sia alle porte. E' un'assurdità", dice.  L'allarme di Rutte, però, è giustificato dalla realtà che si osserva ogni giorno in Ucraina. L'aggiornamento dei sistemi missilistici consente alle forze di Mosca di superare anche lo sbarramento offerto dai Patriot. I sistemi di difesa americani si rivelano insufficienti, i tassi di intercettazione di Kiev crollati. Mesi di devastanti attacchi aerei russi suggeriscono che Mosca è riuscita a modificare i suoi missili per eludere le difese aeree dell'Ucraina. I bombardamenti che quest'estate hanno colpito i produttori di droni ucraini sono stati un esempio lampante del fatto che la Russia ha migliorato i suoi missili balistici per mettere fuori gioco le batterie Patriot degli Stati Uniti, hanno dichiarato al Financial Times attuali ed ex funzionari ucraini e occidentali.  È probabile che la Russia abbia modificato il suo sistema mobile Iskander-M, che lancia missili con una gittata stimata fino a 500 km, e i missili balistici a lancio aereo Kinzhal, che possono volare fino a 480 km. I missili ora seguono una traiettoria lineare prima di deviare all'ultimo momento e precipitare in una ripida picchiata finale o eseguire manovre che "confondono ed evitano" gli intercettori Patriot. 
Si tratta di una "svolta per la Russia", ha affermato un ex funzionario ucraino. Con Kiev alle prese anche con il rallentamento delle consegne di intercettori di difesa aerea dagli Stati Uniti, la campagna missilistica ha distrutto strutture militari chiave e infrastrutture critiche in vista dell'inverno.  
Il tasso di intercettazione dei missili balistici dell'Ucraina è migliorato nel corso dell'estate, raggiungendo il 37% ad agosto, ma è crollato al 6% a settembre, nonostante il minor numero di lanci, secondo i dati pubblici delle forze aeree ucraine compilati dal Centre for Information Resilience di Londra e analizzati dal Financial Times. L'aeronautica ucraina ha riferito che tutti e quattro i missili Iskander-M lanciati l'altra notte hanno eluso le difese del Paese e hanno colpito i loro obiettivi.  Almeno quattro impianti di produzione di droni a Kiev e dintorni sono stati gravemente danneggiati da missili quest'estate. Il 28 agosto è stato colpito un impianto che produce droni turchi Bayraktar, secondo quanto riportato da funzionari locali. Due funzionari informati sull'incidente hanno dichiarato che due missili lanciati in quell'attacco sembrano aver preso di mira gli uffici di un'azienda che progetta e produce componenti per sistemi di droni. I proiettili russi hanno eluso le difese aeree ucraine e hanno danneggiato anche gli uffici della delegazione dell'Ue e del British Council, che si trovavano nelle vicinanze.  
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Venerdì 03 ottobre sciopero generale: anche in Molise sindacati e movimenti chiedono un’adesione straordinaria

La Global Sumud Flotilla è stata abbordata e aggredita in mare aperto dallo Stato genocida di Israele, mentre era impegnata in una missione civile e pacifica per rompere l’assedio alla Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata. Una flotta composta da lavoratori, volontari, rappresentanti di movimenti e società civile, in navigazione con un carico di beni di prima necessità, è stata colpita da un atto di guerra contro la pace, contro l’umanità, contro il diritto internazionale. Israele, con questo atto di pirateria, viola apertamente le Convenzioni Internazionali e la Carta delle Nazioni Unite, e mette a rischio la vita di cittadini di diversi paesi, impegnati a garantire un canale umanitario permanente verso Gaza.

Domani, 3 ottobre, sarà sciopero generale.

in difesa di ciò che ha rappresentato e rappresenta la Flotilla;

per la reazione umana all’ignavia dei governi;

per alimentare la partecipazione e la volontà di non rassegnarsi alla violenza che impunita sta annientando un popolo;

per l’affermazione dei diritti (costituzionali, umani, universali….), di chi subisce ingiustizie, di chi si mobilita contro di esse;

per il bisogno di opporsi con fermezza e determinazione a chi sta calpestando leggi e convenzioni violando il diritto internazionale e per affermare il diritto fondamentale di umanità;

affinché l’Italia interrompa ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, sospendendo gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra.

DOMANI SARA’ SCIOPERO GENERALE PERCHE’ SIAMO CONTRO GLI OPPRESSORI E AL FIANCO DEGLI OPPRESSI.
In Molise ci sarà una grande manifestazione a Campobasso che partirà da Piazza Pepe alle ore 9 (davanti alla Prefettura) e si muoverà verso Piazza Municipio attraversando viale Elena.
La CGIL del Molise, l’USB e il grande movimento dal basso 0409 (4 settembre) che si è costituito spontaneamente a Campobasso grazie alla mobilitazione di studenti e di gruppi spontanei della società civile invitano lavoratrici, lavoratori, Partiti politici , associazioni laiche e cattoliche, liberi cittadini e libere cittadine ad aderire allo sciopero e a partecipare alla manifestazione.

Al Grido di BLOCCHIAMO TUTTO, PALESTINA LIBERA e LAVORATORI e STUDENTI UNITI NELLA LOTTA, sfileremo pacificamente per le vie della città e continueremo la mobilitazione in Molise anche nei prossimi giorni. È prevista anche la presenze di numerose delegazioni molisane alla manifestazione di Roma del 4 ottobre e alle altre iniziative che si stanno organizzando su tutto il territorio nazionale. Ora più che mai, siamo convinti che è necessario continuare a battersi in tutte le sedi contro l’economia della guerra, che ci sta impoverendo
(economicamente e socialmente), a cui ci stanno portando i governi a trazione liberista.

Continueremo a difendere il principio che la democrazia non è un atto di delega, ma il valore alimentato dalla partecipazione.
È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare. Noi stiamo con la Flotilla, con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace.
CGIL MOLISE USB MOLISE MOVIMENTO 4 SETTEMBRE

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Flotilla, proteste in Italia: cortei a Roma e Milano, scontri a Bologna e stop a circolazione treni. Sventato blitz a Trieste, occupati binari a Firenze

(Adnkronos) –
Proseguono le proteste in Italia in sostegno della missione diretta a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese, dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte di Israele. Oggi, giovedì 2 ottobre, cortei e manifestazioni, organizzati dal Global Movement to Gaza e da altre decine di organizzazioni sociali e sindacali, stanno animando tutte le principali città italiane, da Milano fino a Roma, passando per Torino, Bologna e Palermo.  È arrivato senza disordini a Piramide il corteo di Roma partito dal Colosseo a sostegno di Gaza e della Sumud Flotilla. Gli organizzatori dal furgone in testa comunicano che i partecipanti sono “50mila, per la Flotilla. Blocchiamo tutto”. I partecipanti si stanno organizzando per lo sciopero generale di domani. A Milano cresce invece il numero dei partecipanti alla manifestazione organizzata dai centri sociali. Oltre duemila, al momento, le persone presenti che sventolano bandiere della Palestina e intonano cori “contro il genocidio a Gaza” e per la “Palestina libera”. Il corteo si è poi diretto a piazza Duomo. Al momento non sono state segnalate criticità, se non disagi per il traffico, bloccato o congestionato per via di strade chiuse e corsie preferenziali occupate. Il corteo pro Palestina di Milano è proseguito tra musica, slogan, fumogeni e qualche protesta da parte degli automobilisti bloccati nel traffico. Un uomo, fermo ad un semaforo, ha gridato qualche improperio ai manifestanti ed è è stato preso di mira da alcuni ragazzi che gli hanno risposto spiegando i motivi della manifestazione. Alle proteste dell’uomo qualcuno ha anche risposto tirando un calcio alla vettura, ma è stato velocemente richiamato dagli altri manifestanti che hanno cercato di riportare gli animi alla calma. Un’altra automobilista, bloccata in fila, ha gridato ‘dovreste andare tutti in galera’, ma è stata ignorata e il corteo è proseguito senza altri problemi verso la sua destinazione.  Momenti di tensione a Bologna. Il corteo si è avvicinato a piazzale Medaglie d'Oro di fronte alla stazione Centrale di Bologna, urlando "blocchiamo tutto" e "fateci passare, i lavoratori vogliono passare". Le forze dell'ordine erano schierate a difesa dell'edificio, di fronte al quale nella mattinata si sono verificati degli scontri. Per far allontanare i manifestanti sono stati usati i lacrimogeni. Il corteo si è diviso in più parti. La Questura stima i manifestanti del corteo partiti da piazza Maggiore in circa 4000 e spiega che "durante il tragitto, mentre il corteo si dirigeva verso piazzale Medaglie d’Oro, la coda (circa 300-400 persone) si è staccata e si è diretta verso via de Carracci, passando da piazza XX settembre. In via de Carracci il gruppo è andato contro le squadre delle forze dell’ordine schierate, rendendo necessarie alcune cariche di alleggerimento. All’indirizzo delle forze dell’ordine sono state lanciate pietre, fumogeni e bombe carta. Alcuni manifestanti hanno lanciato fumogeni dal ponte sui binari". Sul sito di Trenitalia si comunica che la circolazione ferroviaria nei pressi di Bologna Centrale è stata sospesa dalle 20.10. I manifestanti si erano già scontrati con le forze dell'ordine nel pomeriggio. Il corteo studentesco emiliano, dopo aver attraversato via Oberdan e via Rizzoli, ha poi raggiunto piazza Maggiore, luogo di raduno per la manifestazione lanciata dal sindacato Usb. Dalla piazza si sono sollevati i cori "Governo Meloni, dimissioni", "Palestina libera", "liberi tutti e libere tutte", mentre di fronte alla basilica di San Petronio si sono radunati a migliaia. Il corteo è quindi partito attraversando piazza del Nettuno e procedendo in via Ugo Bassi. Dietro allo striscione, tra i manifestanti sventolano le bandiere di Potere al Popolo, Usb, Cambiare Rotta, Osa. Momenti di tensione a Palermo durante il corteo pro Palestina. Dopo un primo raduno in piazza Politeama dove si trova il Villaggio dell'esercito, i manifestanti si sono spostati verso il porto di Palermo dove hanno tentato di avanzare nonostante il blocco della polizia. Urla, cori 'lasciateci passare' e qualche contatto con gli agenti in tenuta anti sommossa ma poi la situazione è rientrata rapidamente. Il corteo si è quindi diretto verso l'ospedale dei Bambini dove è in corso un presidio per Gaza. “Siamo in ventimila ma non siamo soli, con noi c’è tutta l’Italia in piazza”. Cosi’ dal microfono i manifestanti che stanno partecipando a Torino al corteo a sostegno del popolo palestinese. “La nostra forza è la forza del popolo palestinese che da anni lotta contro il genocidio e oggi noi qui siamo l’equipaggio di terra della Flotilla”.  Si è concluso con l'occupazione dei binari della stazione Santa Maria Novella il corteo che questa sera ha attraversato Firenze. Circa 3.000 manifestanti, tra cui tanti studenti, si sono dati appuntamento alle ore 18 in piazza Indipendenza, portando bandiere, tamburi e fumogeni. Il corso ha raggiunto via Nazionale, poi verso piazza Adua accanto alla stazione Santa Maria Novella. Fino a quel momento la manifestazione si è svolta senza incidenti, tuttavia il clima è cambiato all'arrivo in stazione. All’ingresso di Santa Maria Novella, le forze dell’ordine hanno bloccato l’accesso ai binari ferroviari, chiudendo i cancelli principali. In risposta, alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie e bombe carta, e si sono sviluppati momenti di scontro. Le forze dell’ordine hanno reagito con cariche: i manifestanti, però, sono riusciti a penetrare nei binari e a occuparli. Durante queste fasi, i treni sono stati fermati e i cancelli accessibili al pubblico temporaneamente chiusi, generando disagi nella circolazione ferroviaria. Domani è previsto uno sciopero generale e un corteo unitario a Firenze, con Cgil e Usb in prima fila: l’appuntamento è alla Fortezza da Basso, dalle ore 9.15.  Momenti di tensione stasera a Trieste dove era in corso un corteo non autorizzato di circa 1500 attivisti pro Pal che si era radunato alle 18 in Piazza Borsa. Durante il corteo per le vie del centro si è staccato un gruppo che si è invece diretto verso la stazione ferroviaria con l’intento di bloccarla. I manifestanti hanno circondato la stazione, il cui accesso principale era stato chiuso, per poi sfondare la vetrata di una delle porte laterali nel tentativo di accedervi. I manifestanti hanno lanciato bottiglie all’indirizzo dei reparti della polizia che ha risposto lanciando alcuni lacrimogeni fino a disperdere i manifestanti  Circa un migliaio di attivisti dei centri sociali del Nordest, dell’area antagonista e dell'associazionismo sono giunti in corteo sotto l’edificio della questura di Padova accendendo fumogeni, inneggiando alla ‘Palestina Libera’ e gridando slogan contro la polizia, intimando l’immediata liberazione degli attivisti di Extinction Rebellion fermati oggi per aver bloccato l’Interporto di Padova. Sono 23 i fermati di oggi, per 11 è scattato il foglio di via obbligatorio per 4 anni, per altri 2 l’avviso orale. Sono invece 5 gli attivisti denunciati per di violenza privata in concorso e manifestazione non autorizzata. Gli attivisti hanno poi ripreso alle ore 20.30 circa il corteo dopo che negli uffici sono terminate le attività di notifica dei fogli di via obbligatori, degli avvisi orali e delle denunce all'autorità giudiziaria. Il corteo dei manifestanti ha raggiunto Piazza Pontecorvo unendosi all'iniziativa 'Luci sulla Palestina 100 ospedali per Gaza' che si tiene in molti altri ospedali del Veneto in ricordo dei 1677 sanitari caduti a Gaza, i cui nomi saranno letti uno a uno.  In centinaia, tra studenti, attivisti, membri di collettivi e semplici cittadini, sono scesi in piazza, oggi pomeriggio, per manifestare a sostegno della ‘Global Sumund Flotilla’. Il corteo, indetto dal sindacato Usb e a cui hanno partecipato anche i movimenti ‘La Base’ e ‘Cosenza e Unical per la Palestina’, si è dato appuntamento alle 18 davanti al palazzo della Prefettura, in piazza XI Settembre, per poi confluire in serata dinanzi al Comune. A presidiare la manifestazione, durante la quale non sono stati registrati disordini, polizia e carabinieri. Tra bandiere palestinesi e striscioni, i partecipanti hanno intonato cori e slogan contro il governo e ribadito il proprio sostegno alle imbarcazioni impegnate nella missione umanitaria a Gaza, dopo l’abbordaggio da parte di Israele, dandosi appuntamento a domattina, in piazza Kennedy, per la mobilitazione generale indetta dalla Cgil. In contemporanea, nel resto della Calabria, manifestazioni analoghe si sono svolte a Catanzaro, dove i giovani hanno realizzato barche a vela simboliche con i colori palestinesi, e a Reggio Calabria, con il sit in di sanitari e cittadini in mattinata davanti all’ospedale 'Morelli', alle 18 al teatro Cilea, e in serata con l'iniziativa ‘Luci sulla Palestina, 100 ospedali per Gaza’ agli ‘Ospedali Riuniti’. Domani, a partire dalle 7, in concomitanza con i presìdi che saranno allestiti in tutta Italia, è prevista anche una mobilitazione nel piazzale di fronte all’ingresso del Porto di Gioia Tauro organizzata da ‘Or.S.A. Mari e Porti’ e Usb Reggio Calabria.   
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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