(Adnkronos) – Pubblicato online il documento finale che delinea la Strategia Italiana per le Tecnologie Quantistiche. Redatta da un gruppo di esperti e rappresentanti istituzionali e adottata a luglio dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (CITD), la Strategia rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la competitività del Paese in un ambito destinato a trasformare numerosi settori, dalla salute al mondo del lavoro. Il piano mira a indicare azioni concrete per l’espansione del settore quantistico nazionale. Tra gli obiettivi primari ci sono il potenziamento della ricerca e dell'innovazione, la facilitazione dell’accesso alle infrastrutture e l’attrazione di investimenti privati. Non si limita al finanziamento della ricerca di base, ma punta alla creazione di reti di collaborazione tra enti pubblici e privati, considerate essenziali per il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di applicazioni pratiche. La Strategia propone inoltre la valorizzazione dei laboratori nazionali per la creazione di nuove soluzioni industriali e l'avvio di programmi di formazione avanzati, inclusi dottorati industriali, per coltivare una forza lavoro altamente specializzata. Si riconosce anche l'importanza dell'internazionalizzazione, con misure volte a promuovere gli ecosistemi nazionali per attrarre talenti e capitali stranieri. Il gruppo di lavoro incaricato della redazione del documento è stato istituito e coordinato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Difesa, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) e l'Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN). Il coordinamento tecnico è stato affidato al professor Tommaso Calarco dell’Università di Bologna. Questo piano strategico si inserisce in un contesto europeo più ampio. L'Italia ha infatti sottoscritto la
European Declaration on Quantum Technologies, confermando il proprio impegno a investire in ricerca e a sviluppare competenze per supportare l’ecosistema quantistico del continente. La Strategia nazionale è inoltre in linea con gli obiettivi della recente Quantum Europe Strategy, che entro la fine del 2025 porterà alla proposta di un vero e proprio Quantum Act da parte della Commissione Europea. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Strategia italiana per le tecnologie quantistiche: un piano per l’innovazione
Sul lavoro si continua a morire
Al 31 luglio 2025 sono 432 i morti sul lavoro denunciati all’Inail; Mail non lette, decisioni cambiate più volte dai vertici, disattenzione, pressapochismo, fretta, ma solo ieri quattro lavoratori sono usciti di casa per andare a lavorare e sono finiti sotto un lenzuolo bianco..
In sintesi, poco o nessun rispetto per la sicurezza dei lavoratori, appalti sub appalti, appalti a cascata sono un mix letale che è quasi sempre la causa degli infortuni mortali.
Dall’analisi territoriale, tra le regioni con i maggiori aumenti si registrano Veneto (+26, i decessi passano da 37 a 63), Piemonte e Basilicata (+6 entrambe), Marche, Liguria e Campania (+5 ciascuna).
Aumentano le denunce dei lavoratori italiani (da 333 a 339) e diminuiscono quelle degli stranieri (da 102 a 93).
L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce in particolare nelle fasce: 30-34 anni (da 14 a 18 casi), 45-49 anni (da 48 a 55) e 55-59 (da 90 a 99).
Gli infortuni in itinere denunciati all’Inail al 31 luglio 2025, quelli che si verificano nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono stati 54.979, in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’incidenza di tale tipologia di denunce sul complesso degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 16,9% del 2019 al 18,4% del 2025. I morti in questo caso sono stati 168, 33 in più rispetto alle 135 registrate nel 2024 (+24,4%), mentre sono, 59.857 le denunce di malattia professionale nei primi sette mesi del 2025, 5.386 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+9,9%).
Le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le tipologie di malattie professionali più spesso denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
Le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’Inail entro il 31 di luglio 2025 sono state 49.970. Il primo dato a colpire è l’aumento del 2,1% rispetto alle 48.944 del 2024. In 1.196 casi hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).
Da settembre 2023 è in vigore l’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, prevista dal decreto-legge n. 48 del 4 luglio 2023 e confermata anche per l’anno scolastico 2024-2025.
Nel 42% degli infortuni si trattava di studentesse. Tre casi su quattro riguardano studenti under 15, un quarto quelli dai 15 anni in poi.
Al tavolo del Ministero del Lavoro si apprestano i “pannucci” caldi per curare i morti.. la litania che da “Padroni” e “Sindacati” (che si autodefiniscono maggiormente rappresentativi), la litania per la cura è “Formazione e Contratti non firmati da Lor Signori”, forse perchè si potrebbe mettere in crisi la cosiddetta “MANGIATOIA” della formazione???. ( ai posteri l’ardua sentenza), perchè non vietare gli appalti a cascata?, lì dove il costo orario nella gara è previsto a 50 euro ora e a chi effettivamente svolge il lavoro è appaltato a 10-12 euro ora, magari a società che applicano contratti sottoscritti, sempre da lor signori con paghe da fame, il che significa che non c’è tempo per imbracarsi quando si va sulle impalcature, non c’è tempo neanche per mettersi la mascherina quando si scende nelle fogne.
Una volta questo si chiamava intermediazione di manodopera ed era penalmente punito, oggi si chiama appalto, qualche anno fa, qualche politico lungimirante tramutò il reato in virtù.
Alfredo Magnifico
NetApp: “L’infrastruttura intelligente dei dati è la chiave dell’IA. Italia strategica”
(Adnkronos) – NetApp non vuole essere “solo” un’azienda di storage: nella visione di Cesar Cernuda, presidente del gruppo, è la società che costruisce l’infrastruttura intelligente dei dati su cui poggiano applicazioni di intelligenza artificiale, analytics e servizi mission-critical. In Italia, dove è presente dal 1997 con sedi a Milano e Roma e una rete di oltre 200 partner, NetApp lavora trasversalmente con pubbliche amministrazioni e grandi imprese per governare dati strutturati e non strutturati, metterli in sicurezza e renderli operativi. Cernuda rivendica tre pilastri: sicurezza by design – inclusa la protezione anti-ransomware –, orchestrazione multicloud con BlueXP e AI Ops tramite Active IQ, e sostenibilità misurabile, grazie a nuove piattaforme hardware/software che promettono riduzioni dei consumi fino al 30% e a un cruscotto ESG integrato. Dallo sport professionistico all’entertainment, fino alla sanità, l’obiettivo è uno: trasformare i dati in decisioni migliori e risultati concreti.
Partiamo da NetApp e dall’Italia. Qual è il vostro rapporto con questo mercato e con i partner locali?
NetApp è una società globale Fortune 500, attiva da 35 anni. Siamo “the intelligent data infrastructure company”: aiutiamo i clienti a costruire un’infrastruttura intelligente dei dati, così da poter sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale e delle informazioni di cui dispongono. In Italia siamo presenti dal 1997, quindi da oltre 25 anni, con uffici a Milano e Roma. Qui lavorano nostri dipendenti, ma soprattutto collaboriamo con più di 200 partner, attivi in tutti i settori: pubblica amministrazione, servizi finanziari, retail, manifattura, utilities, telco. Tutti hanno bisogno dei dati per operare e noi li aiutiamo a gestirli, conservarli e renderli davvero operativi.
Parliamo di “intelligent data infrastructure”: come si è evoluto questo concetto e quali sono i prossimi passi?
Da secoli chi possiede l’informazione ha il potere. In passato erano i medici o i sacerdoti nei villaggi, poi i media. Oggi i dati sono esplosi in quantità mai viste prima. La sfida per aziende e governi è come sfruttarli per differenziarsi, prendere decisioni migliori, ridurre i costi, migliorare la relazione con i clienti. Con l’arrivo dell’IA, la domanda è: come rendere i dati “intelligenti”? NetApp aiuta i clienti a costruire infrastrutture che trasformano dati strutturati e non strutturati in risorse utili e intelligenti, in modo sostenibile e conveniente, senza dover ricostruire tutto da zero.
La sicurezza è una priorità. Qual è il vostro approccio rispetto a ransomware e minacce informatiche?
La sicurezza dei dati è oggi come la sicurezza fisica di una banca in passato: un tempo proteggevamo il denaro, ora i criminali vogliono rubare i dati, la nuova moneta. NetApp offre protezione integrata contro i ransomware e un’architettura a “tolleranza zero”. Abbiamo conquistato la fiducia dei tre principali hyperscaler – Microsoft, Google e Amazon – che integrano la nostra tecnologia come servizio nativo. Non è un caso: credono nella nostra affidabilità e sicurezza. Offriamo strumenti di recupero e protezione avanzata proprio perché operiamo da 35 anni a fianco di governi, banche e grandi aziende.
Active IQ e BlueXP sono spesso citati come strumenti chiave. Come funzionano e quale valore aggiunto portano?
Active IQ utilizza AI Ops da anni per monitorare i sistemi dei clienti e prevenire rischi. Rileva anomalie, segnala violazioni normative come GDPR o accessi sospetti, e suggerisce azioni correttive. Tutto questo è incluso gratuitamente nell’offerta NetApp. Attraverso BlueXP, un unico pannello di controllo, i clienti hanno visibilità su tutti i dati – on premise, cloud privato, pubblico o multicloud – con la possibilità di muoverli liberamente grazie al nostro sistema operativo ONTAP. Inoltre, integriamo un cruscotto ESG che fornisce KPI sui consumi energetici e suggerimenti per migliorare la sostenibilità.
Proprio sulla sostenibilità, i data center sono sempre più sotto osservazione. Qual è la posizione di NetApp verso gli obiettivi 2030?
Siamo molto impegnati sugli obiettivi ESG e sulla riduzione delle emissioni. Negli ultimi 18 mesi abbiamo rinnovato hardware e software in tutte le linee, consentendo ai clienti di ridurre in media del 30% i consumi energetici e l’impatto ambientale. Inoltre, grazie alla nostra presenza nei tre hyperscaler, i clienti possono spostare parte dei dati in cloud, migliorando i loro punteggi ESG senza perdere prestazioni o sicurezza. È un approccio flessibile, che combina efficienza, affidabilità e sostenibilità.
L’uso dei dati è cruciale anche per la ricerca scientifica e ambientale. Avete progetti specifici in questo ambito?
Certo. In Francia, per esempio, collaboriamo a progetti che usano AI e IoT per ridurre il consumo idrico in agricoltura. In altri casi, i nanosatelliti analizzano territori per ottimizzare il flusso dei fiumi e migliorare l’irrigazione. Alcuni data center stanno persino riutilizzando il calore prodotto per riscaldare quartieri circostanti: un esempio di economia circolare. La tecnologia deve servire a costruire un mondo più sostenibile.
Qual è il ruolo di NetApp nella gestione dei dati sanitari?
Dal punto di vista tecnico sarebbe già possibile avere una cartella clinica digitale unica per ogni cittadino, ma il nodo è la privacy: chi deve accedere a quei dati e con quali limiti? Noi lavoriamo con istituzioni come l’Istituto Europeo di Oncologia, che utilizza le nostre tecnologie per ricerca e diagnosi. Durante il COVID, con AstraZeneca, abbiamo contribuito a salvare vite accelerando la gestione dei dati. Qui non si parla solo di efficienza, ma di salute e qualità della vita.
L’Italia è un paese di PMI. Come supportate le piccole e medie imprese?
Oltre il 90% del tessuto imprenditoriale italiano è composto da PMI. Le grandi aziende acquistano direttamente la nostra tecnologia per i loro data center; le medie si appoggiano spesso a fornitori di servizi gestiti che utilizzano soluzioni NetApp; le piccole accedono tramite hyperscaler o partner locali. In ogni caso, la necessità è la stessa: migliorare fatturato, margini, soddisfazione di clienti e dipendenti. Noi forniamo la tecnologia per trasformare i dati in valore, anche se a volte gli utenti finali non si rendono conto che dietro al servizio c’è NetApp.
Avete già collaborazioni nel mondo dell’intrattenimento e dello sport. Quali prospettive vede nell’uso dei dati e dell’IA in questi settori?
Sì, lavoriamo con Ducati in MotoGP, con Aston Martin in Formula 1 e con la NFL, che ci ha scelto come partner per la propria infrastruttura intelligente dei dati. Qui i dati servono a due scopi: migliorare le performance – per esempio, analizzando in tempo reale i giri di pista – e offrire ai fan esperienze personalizzate grazie all’IA. Anche nel gaming e nell’entertainment in generale i dati sono centrali. Con DreamWorks, ad esempio, supportiamo la produzione e la distribuzione di contenuti in modo più efficiente e coinvolgente.
Guardando al futuro: quantum computing, edge AI: che cosa segnerà i prossimi anni?
Il dato sarà sempre al centro. Oggi parliamo di AI, domani parleremo di quantum computing, ma tutto ruota intorno alla qualità dei dati e all’infrastruttura che li sostiene. Il vero problema è evitare bias e distorsioni: se i dati non sono corretti, anche l’AI darà risultati sbagliati. Nei prossimi 10-15 anni vedremo crescere quantum computing e forme più avanzate di AI, ma l’obiettivo resta lo stesso: costruire infrastrutture intelligenti per trasformare i dati in decisioni e risultati migliori.
In che modo questa trasformazione digitale inciderà sulla vita quotidiana e sull’uso dei dispositivi?
Lo vediamo già. Ognuno di noi ha smartphone, smartwatch, smart TV, elettrodomestici connessi. Il valore è quando questi dispositivi, grazie ai dati, ci servono davvero: il frigo che ordina il latte, l’orologio che ti suggerisce la mazza da golf, la casa che ottimizza i consumi energetici. Per i giovani nativi digitali è naturale. La vera sfida è aiutare le generazioni più mature ad adattarsi e riqualificarsi. Ogni rivoluzione industriale ha creato e distrutto lavori, e lo stesso accadrà con l’IA: secondo il World Economic Forum, 85 milioni di posti spariranno ma 92 milioni ne nasceranno di nuovi. La chiave sarà investire in formazione continua. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Spari alla Utah University, morto l’attivista conservatore Charlie Kirk. Trump: “Vero patriota”
(Adnkronos) – E' morto Charlie Kirk, fondatore dell'organizzazione conservatrice di giovani attivisti Turning Point Usa ferito da un colpo d'arma da fuoco durante un evento alla Utah Valley University. Ad annunciarlo è stato il presidente Usa Donald Trump in un post sui social. "Il grande, e persino leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno capiva o aveva il cuore dei giovani degli Stati Uniti d'America meglio di Charlie. Era amato e ammirato da tutti, specialmente da me, e ora non è più con noi. Melania e io porgiamo le nostre condoglianze alla sua bellissima moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti vogliamo bene!", le parole del presidente Usa. Le bandiere saranno esposte a mezz'asta negli Stati Uniti in omaggio all'attivista ucciso. “In omaggio a Charlie Kirk, un vero e grande patriota americano, ordino che tutte le bandiere americane negli Stati Uniti siano esposte a mezz'asta fino a domenica sera alle 18”, ha scritto ancora il presidente americano. Kirk, ferito alle 12.10 ora locale, "è stato colpito e portato via dalla sua sicurezza. La polizia del campus sta indagando e un sospettato è in custodia", si leggeva in un post della polizia su X. Ma l'uomo che ha sparato sarebbe in realtà ancora a piede libero, riporta la Cbs News citando fonti degli inquirenti che smentiscono le precedenti notizie. Il giallo dell'arresto di un sospetto nasce dal fermo di una persona subito dopo la sparatoria. Il sospettato però è stato rilasciato. Prima della morte del giovane, il presidente Usa aveva esortato le persone a pregare per l'attivista e suo stretto alleato: "Dobbiamo tutti pregare per Charlie Kirk, che è stato colpito. Un bravissimo ragazzo, dalla testa ai piedi. Dio lo benedica!", aveva scritto sulla sua piattaforma social Truth Social. Anche il vicepresidente JD Vance aveva scritto, su X, "dite una preghiera per Charlie Kirk, un brav'uomo e un giovane padre". Su X sono intanto spuntati, per poi essere nascosti, dei messaggi pubblicati ieri alla vigilia della visita al Campus del giovane attivista conservatore ucciso. "Charlie Kirk verrà al mio college domani, spero davvero che qualcuno lo faccia letteralmente evaporare", si leggeva sull'account di @NajraGalvz, poi reso privato. "Diciamo solo che domani succederà qualcosa di grosso", scriveva ancora l'utente in un altro messaggio. Kirk era uno dei più influenti conservatori negli Stati Uniti. Definirlo un agitatore sarebbe un eufemismo, scrive la Bbc: era un convinto sostenitore di Trump che si è costruito un vasto pubblico attraverso la sua organizzazione Turning Point, presente in centinaia di campus universitari in tutto il Paese. Kirk e il suo gruppo di giovani conservatori attivissimi sui social media e i podcast, e la sua capacità di attrarre folle gli ha permesso di svolgere un ruolo chiave nel movimento Maga di Donald Trump. Durante le elezioni presidenziali dell'anno scorso, Turning Point ha investito denaro e persone negli Stati indecisi. Ha parlato alle convention repubblicane e l'anno scorso Donald Trump ha ricambiato il favore tenendo un grande discorso alla conferenza Turning Point in Arizona. La religione cristiana evangelica di Kirk e la sua famiglia (era sposato con un'ex Miss Arizona, dalla quale ha due figli) erano al centro della sua politica. Il fondatore di Turning Point è considerato sia come il futuro dell'attivismo conservatore sia come una figura fortemente polarizzante. “Non c'è posto nel nostro Paese per questo tipo di violenza. Deve cessare immediatamente”, ha intanto dichiarato l'ex presidente democratico Joe Biden su X, aggiungendo di pregare insieme alla moglie Jill per la famiglia e i cari di Kirk. "Ancora una volta, un proiettile ha messo a tacere il più eloquente narratore di verità di un'epoca. Il mio caro amico Charlie Kirk è stato l'implacabile e coraggioso crociato del nostro Paese per la libertà di parola. Preghiamo per Erika e i bambini. Charlie è già in paradiso con gli angeli. Chiediamo le sue preghiere per il nostro Paese", le parole su X di Robert Kennedy jr, segretario alla Salute degli Stati Uniti. "Sconvolge la notizia dell’uccisione di Charlie Kirk, giovane e seguito attivista repubblicano. Un omicidio atroce, una ferita profonda per la democrazia e per chi crede nella libertà", le parole su X della premier Giorgia Meloni esprimendo "il mio cordoglio alla sua famiglia, ai suoi cari e alla comunità conservatrice americana". "Charlie Kirk aveva solo 31 anni. Un marito, un genitore di due bambini, un uomo devoto alla propria famiglia e al proprio Paese, orgoglioso sostenitore della Libertà. È stato ucciso durante un incontro pubblico, mentre difendeva le proprie idee. È terribile: non si può morire in questo modo. Una preghiera per lui e un commosso abbraccio alla sua famiglia", scrive su X il vicepremier Matteo Salvini. "Charlie Kirk è stato assassinato per aver detto la verità e difeso la libertà. Un amico coraggioso di Israele, ha combattuto le menzogne e si è battuto a favore della civiltà giudaico-cristiana. Ho parlato con lui solo due settimane fa e l'ho invitato in Israele. Purtroppo, quella visita non avrà luogo. Abbiamo perso un uomo incredibile. Il suo sconfinato orgoglio per l'America e la sua coraggiosa fede nella libertà di parola lasceranno un segno duraturo. Riposa in pace, Charlie Kirk", scrive su X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Torna Laura Pausini: nuovo singolo, album e tour al via dalla Spagna
(Adnkronos) – Nuovo singolo, nuovo album e un nuovo tour per Laura Pausini. In occasione dell’uscita del nuovo singolo, 'La mia storia tra le dita', disponibile dal 12 settembre, arriva a sorpresa la conferma del nuovo live: 'Io canto world tour 2026/2027'. Da marzo 2026 quindi, si accenderanno i riflettori dell’undicesima tournée mondiale, a distanza di poco più di un anno dalla fine dell’ultimo tour. Per la prima volta la partenza è prevista dall’estero, precisamente dalla Spagna, il 27 marzo a Pamplona, toccando Tenerife e le città di Barcellona, Valencia e Madrid, per poi proseguire in America Latina, con date in Uruguay, Argentina, Cile, Perù, Colombia, Ecuador, Costa Rica, Messico, Repubblica Dominicana, Porto Rico, e sbarcare negli Stati Uniti, nelle città di Miami, Orlando, Dallas, Los Angeles, Chicago, Toronto, New York.
In autunno sarà la volta dell’Italia e dell’Europa, nei palazzetti delle più grandi metropoli, per poi sbarcare in Brasile a febbraio 2027 per tornare in patria con un mega show negli stadi, e una ripresa invernale di nuovo in Italia ed Europa fino alla fine dell’anno. “Il live è per me forse la parte più importante di ogni progetto, – spiega Laura Pausini – il vero obiettivo di ogni mia uscita: il pubblico. Cercherò anche quest’anno di toccare più città possibili, e presentare uno spettacolo che mi rappresenta al 100%. Sto lavorando tanto per mettere a fuoco quello che sarà il palco giusto, la scaletta giusta, la produzione giusta per fotografare questo nuovo capitolo della mia musica. Trovo che sia una benedizione poter fare un lavoro che ti restituisce così tanto, ecco perché mi metto nuovamente a servizio del pubblico. Per me più che un calendario è un appuntamento con ogni mio fan che verrà a cantare con me”.
L’artista presenterà, oltre ai brani più celebri, alcun delle tracce contenute nel nuovo album, 'Io canto 2', in uscita nei prossimi mesi per Warner Music. Si tratta di un progetto che segue le orme del successo planetario del disco di cover, 'Io canto', pubblicato nel 2006 per omaggiare i grandi successi italiani e farli conoscere all’estero, un ringraziamento per il primo Grammy Awards arrivato qualche mese prima, e che l’avrebbe portata l’anno dopo al suo primo trionfale San Siro, prima donna a conquistarlo, la notte del 2 giugno 2007 davanti a 70mila spettatori. Il primo singolo, 'La mia storia tra le dita', sarà disponibile in quattro versioni: italiano, spagnolo ('Mi historia entre tus dedos'), portoghese ('Quem de nós dois') e francese ('Mon histoire entre les doigts'), accompagnato dal videoclip diretto da Gaetano Morbioli per Run Multimedia. Il brano, reinterpretazione di un classico del cantautorato italiano di Gianluca Grignani (1994), verrà pubblicato per Warner Music su tutte le piattaforme digitali, prodotto e arrangiato da Paolo Carta.
La prima esibizione dal vivo del brano ha colto di sorpresa i fan accorsi a Solarolo, domenica 7 settembre, per l’inaugurazione del primo museo in Italia dedicato ad un’artista italiana, che ha visto Laura tagliare il nastro e regalare uno spoiler estemporaneo ai presenti, davanti alle mura di quella che è stata un tempo la casa della famiglia Pausini e poi sede del Laura Pausini Official Fanclub. L’unico fanclub ufficiale, fondato nel settembre 1995, proprio quest’anno ha raggiunto il traguardo dei 30 anni di vita, un traguardo festeggiato il 6 settembre al Palacattani di Faenza (Ravenna), durante il Pau Party 2025, riservato proprio ai soci del Laura4U.com, i primi ad ascoltare uno spoiler del nuovo singolo nelle varie versioni. Il 'Laura Pausini Museum' aprirà al pubblico il prossimo 13 settembre: una vera e propria mostra permanente che prende vita nel cuore del suo paese d’origine, dove l’artista ha vissuto dall’infanzia ai primi anni di carriera, e che promette di diventare la meta preferita del popolo di Laura, regalando un’esperienza che lascerà tutti estasiati, un viaggio tra premi, riconoscimenti, abiti iconici, oltre a lati inediti della sua storia e di una carriera che non ha eguali. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Regionali, il centrodestra prende tempo: ancora nessun nome, restano nodi Veneto e Campania
(Adnkronos) – Non c'è ancora nessun nome. Se ne parlerà la prossima settimana. Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi si sono incontrati oggi pomeriggio a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione politica e parlare di autonomia differenziata (questo spiega la presenza del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli), ma il nodo delle regionali, raccontano, non sarebbe stato sciolto. I leader del centrodestra dovranno aggiornarsi, come ha spiegato Lupi al termine del summit (''Non abbiamo parlato di regionali, perché l'argomento dell'incontro era un altro, certo che ci dovremo rivedere''), e tornare a vedersi per risolvere una volta per tutte il risiko delle candidature. Resta sul tavolo lo schema di massima Veneto alla Lega, la Campania a Fdi e la Puglia a Fi ma niente nomi. E resta la tentazione di schierare due civici in Puglia e Campania (dove i rumors confermano un testa a testa tra il rettore della Federico II Matteo Lorito e il commissario della Zes Giosy Romano a meno che non ritorni la carta politica con il viceministro meloniano agli Esteri, Edmondo Cirielli). La maggioranza dunque prende ancora tempo e cosi facendo tanti pronosticano che alla fine in Campania Veneto e Puglia si andrà a votare il 23 novembre, ultima data utile per recarsi alle urne. ''Tutto fa pensare che si voterà a fine novembre, pertanto non c'è fretta, perché c'è tempo fino al 25 ottobre per presentare le liste'', dice a mezza bocca un big del centrodestra che sta seguendo da vicino il dossier. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Il principe Harry incontra Carlo a Clarence House, il meeting dura meno di un’ora
(Adnkronos) – Il principe Harry oggi a Clarence House, a Londra, p
er incontrare il padre, re Carlo. Lo riportano i media britannici. L'ultima volta che il sovrano e il secondogenito si sono visti è stato nel febbraio 2024, quando il duca di Sussex volò dalla California nella capitale inglese dopo che il monarca aveva annunciato di essere in cura per un cancro. L'incontro è durato meno di un'ora: Harry ha bevuto un tea con il monarca, durante un meeting di appena 55 minuti. Il principe Harry è arrivato a Clarence House intorno alle 17,20. Carlo era arrivato alla residenza reale alle 15,45, dopo essere partito da Balmoral nel primo pomeriggio. Il duca di Sussex era andato via in tutta fretta dal Centre for Blast Injury Studies dell'Imperial College di Londra poco dopo l'arrivo di suo padre in città. Si era fermato brevemente per stringere la mano ai fan prima di spiegare: "Devo andare, sono in ritardo… Devo andare, devo andare. È stato un piacere conoscervi, ragazzi". Il suo allontanamento frettoloso aveva fatto ipotizzare un imminente incontro con il re. Il secondogenito del re parteciperà adesso a un ricevimento collegato agli Invictus Games, da lui stesso lanciati nel 2014 come torneo per veterani e personale militare infortunato. Il duca è al terzo giorno di un viaggio nel Regno Unito che si concluderà domani. Fino a oggi, non aveva ancora visto il re, né suo fratello William. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Droni russi sulla Polonia, Tusk parla con Zelensky: al colloquio anche Meloni, Rutte e Starmer
(Adnkronos) –
Dopo l'abbattimento di droni russi nello spazio aereo della Polonia, colloquio telefonico tra il premier polacco Donald Tusk, il presidente ucraino Donald Trump, la premier Giorgia Meloni, il premier britannico Keir Starmer e il segretario generale della Nato Marc Rutte
, con i quali si è discusso dell'incursione della scorsa notte. "Nei miei colloqui di oggi con Emmanuel Macron, Keir Starmer, Volodymyr Zelensky, Giorgia Meloni, Friedrich Merz, Dick Schoof e Marc Rutte, ho accolto non solo espressioni di solidarietà alla Polonia, ma soprattutto proposte di sostegno concreto alla difesa aerea del nostro Paese, le parole del premier polacco su X. "Ho offerto alla Polonia la nostra assistenza, formazione e competenza nell'abbattimento dei droni russi, in particolare degli "shahed". Donald e io abbiamo concordato un'adeguata cooperazione a livello militare. Ci coordineremo anche con tutti gli Stati membri della Nato", ha poi commentato in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev ha denunciato quindi "la sfrontatezza" della Russia, sollecitando "una risposta appropriata": "Incidenti con uno o due droni russi si erano già verificati in precedenza nei paesi del fianco orientale della Nato, incluso qualche settimana fa in Romania. Ma questa volta il numero di droni russi era molto più elevato, la sfacciataggine molto maggiore: i droni sono entrati non solo dal territorio ucraino, ma anche dalla Bielorussia. E tutti noi comprendiamo ugualmente che si tratta di un livello di escalation completamente diverso da parte della Russia. Deve esserci una risposta appropriata". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Marte, le tracce di vita nelle rocce? La scoperta della Nasa
(Adnkronos) –
Tracce di vita su Marte? La Nasa illustra la scoperta relativa al campione di roccia raccolto dal rover Perseverance sul 'pianeta rosso'. Sono necessarie ulteriori ricerche per approfondimenti, al di là dei risultati illustrati anche in un paper su Nature. "Dopo un anno di revisione, sono venuti da noi e ci hanno detto: 'Ascoltate, non troviamo un'altra spiegazione. Quindi, questo potrebbe essere il segno più evidente di vita che abbiamo mai trovato su Marte. E' incredibilmente emozionante", le parole di Sean Duffy, capo ad interim della Nasa. Il campione, denominato Sapphire Canyon, è stato prelevato da Perseverance tra le rocce delle Chavaya Falls nella regione della Neretva Vallis, la struttura geologica 'scolpita' dall'acqua che più di 3 miliardi di anni fa scorreva verso il cratere Jezero. La roccia presentava macchie nere di dimensioni ridotte, identificate come 'semi di papavero', e segni più grandi individuati come 'macchie di leopardo'. Il rover è approdato nei pressi del cratere nel febbraio 2021 e ha estratto il Sapphire Canyon nel luglio 2024. Il campione è conservato in un contenitore su Marte, a milioni di chilometri dalla Terra. "Stiamo valutando come recuperare il campione, o altri campioni", aggiunge Duffy. "Quello che faremo è analizzare i nostri budget, valutare le tempistiche e capire come possiamo spendere meglio i soldi oltre a valutare quale tecnologia abbiamo per recuperare i campioni più rapidamente". Le analisi effettuate evidenziano elementi potenziali che potrebbero portare alla scoperta di vita microscopica sul pianeta in passato. Anche lo SHERLOC del rover, uno scanner, ha rilevato composti organici nella roccia. Le venature bianche di solfato di calcio individuate sulla roccia rappresentano una chiara prova che l'acqua, fondamentale per la vita, un tempo scorreva attraverso il blocco. Le macchie di leopardo contengono ferro e fosfato. Gli scienziati hanno evidenziato a potenziale presenza di ematitem uno dei minerali responsabili del 'rosso' che caratterizza Marte. Le macchie di leopardo potrebbero essere state prodotte da reazioni chimiche che hanno coinvolto l'ematite, con il rilascio di ferro e fosfato fino alla formazione delle chiazze nere. In questo processo, potrebbe essere stata prodotta una fonte di energia per i microbi. "La scoperta di una potenziale 'biosignature', ovvero una caratteristica o firma che potrebbe essere coerente con i processi biologici, ma che richiede ulteriore lavoro e studio per confermare un'origine biologica, nasce da anni di duro lavoro, dedizione e collaborazione tra oltre 1.000 scienziati e ingegneri qui al Jet Propulsion Laboratory (NASA) e le nostre istituzioni partner in tutto il paese e a livello internazionale", dice Katie Stack Morgan, scienziata del progetto Perseverance, in una conferenza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Nel primo semestre segni positivi per il porto di Civitavecchia
(Adnkronos) – Il porto di Civitavecchia ha chiuso il primo semestre 2025 con un +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un traffico complessivo di 3.869.909 tonnellate (+155.512 tonn.). Si rileva un incremento delle rinfuse liquide del 2,9% (+15.339 tonnellate) per un totale di 541.081 tonnellate movimentate, mentre le rinfuse solide aumentano del 14,8% (+58.687), grazie soprattutto alla crescita dei traffici di ferroleghe e cippato, con movimentazione pari a 456.743 tonnellate. In particolare, crescono del 58,3% i prodotti metallurgici (+137.996) per un totale di 174.776 tonnellate e del 49,7% le “altre rinfuse solide” (+10.929 tonnellate) per un totale di 32.928 tonnellate. Continua invece a pesare il progressivo azzeramento del carbone legato alla centrale di Torrevaldaliga Nord (-97,1%, -67.292 tonnellate) per un totale di 1.997 tonnellate movimentate. In aumento del 14,4% (+7.199) i contenitori per un totale di 56.586 T.E.U., con un significativo incremento di quelli vuoti (22.555 TEU, +17,3%). Per quanto riguarda i dati relativi al traffico passeggeri, ancora in aumento il traffico crocieristico (+6,3%) per un totale di 1.462.212 crocieristi e 345 accosti. Una tendenza che, se confermata anche nel secondo semestre, si potrebbe tradurre in un nuovo record assoluto, con il superamento della soglia simbolica dei 3 milioni e mezzo di crocieristi nell’anno. In leggera diminuzione, invece, dell’1,9% il traffico di linea per un totale di 488.933 passeggeri. In aumento il traffico di automezzi che registra un totale di 382.693 e un +7,3% (+26.118). Tra questi ultimi si evidenzia la significativa crescita della sottocategoria “autovetture in polizza” (+14,7%; +13.579) per un totale di 105.884 autovetture movimentate mentre cresce di uno 4,9% quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati per un totale di 128.520. Complessivamente, è in lieve calo il traffico del network Civitavecchia-Gaeta-Fiumicino, con un totale di 6.065.875 tonnellate movimentate (-3,2% rispetto al primo semestre del 2024). Calo fondamentalmente dovuto alla significativa flessione dei prodotti raffinati in arrivo al porto di Fiumicino, dove il totale delle merci è pari a 1.368.489 tonnellate (- 14,9%) rappresentato dal jet fuel per il vicino aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci". Nel porto di Gaeta il traffico totale è stato di 827.477 tonnellate (- 12,3%), dovuto essenzialmente alla perdita delle merci liquide (-21,3%). In significativo aumento, del 14,7% il numero degli accosti. “Analizzando i primi sei mesi del 2025 – commenta il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa – si può notare come nel sistema portuale laziale, con particolare riferimento in questo frangente al suo scalo principale, Civitavecchia, continui la crescita soprattutto in alcuni settori merceologici, oltre a quella del trend delle crociere. Puntiamo a consolidare e migliorare ulteriormente questi dati quando saranno completate tutte le infrastrutture che stiamo realizzando e che renderanno i nostri porti maggiormente competitivi e attrattivi”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)