venerdì, Settembre 19, 2025
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Su trasporti, lavoro e sanità il Partito Democratico c’è

Alessandra Salvaore

Sulle battaglie per il lavoro e per la tutela e la promozione dei diritti delle molisane e dei molisani, il Partito Democratico, anche con i suoi parlamentari e con i vertici nazionali, c’è.


L’ultimo segnale di attenzione e vicinanza al Molise è l’interrogazione che i deputati Marco Sarracino (responsabile Aree interne del PD nella Segreteria nazionale) e Andrea Casu hanno depositato per avere notizie dal Ministro delle Infrastrutture sul trasporto ferroviario in Molise: hanno chiesto di sapere se sono state assunte iniziative nei confronti di RFI per ottenere il rispetto dell’originario cronoprogramma dei lavori di elettrificazione (chiusura entro il 2026) e la tutela dei molisani alle prese con i disagi legati al trasporto sostitutivo su gomma; hanno chiesto anche chiarimenti rispetto alla volontà di stanziare nuove risorse per la Campobasso-Larino-Termoli.

Non possiamo che ringraziare gli onorevoli Sarracino e Casu e l’intera Segreteria nazionale per un lavoro di denuncia, di proposta e di supporto in quella che rappresenta, assieme alla vertenza Stellantis ed a quella per la difesa della sanità pubblica, una sfida cruciale per la sopravvivenza stessa del Molise. 

Irrompe, proprio in queste ore, la notizia di una proposta di riorganizzazione della sanità regionale che, anziché basarsi su scelte strategiche che le restituiscano centralità e competitività, va nella direzione esattamente opposta, come già anticipato dal PD Molise all’esito dell’analisi degli atti prodotti dai Commissari e dai verbali dei tavoli interministeriali, con tagli ulteriori e soppressione di servizi, a fronte di un  baricentro sempre più sbilanciato verso le strutture private. Anche sulla sanità è e sarà prezioso, quindi, il supporto della rappresentanza parlamentare PD e della Segreteria nazionale, già mobilitatasi con Marina Sereni, (responsabile nazionale PD per la Sanità), attraverso il nostro partito regionale che è impegnato su tutti i temi “sensibili” a tutela dei diritti sociali dei molisani.

 L’attività dei parlamentari del Partito Democratico e della Segreteria nazionale è ancor più preziosa alla luce della manifesta inconcludenza, anche e soprattutto su questi temi, della famigerata filiera istituzionale e politica di centrodestra. Siamo consapevoli che la tutela del Molise e dei molisani, purtroppo, non è una priorità dell’attuale Governo regionale e dei parlamentari ed europarlamentari di centrodestra eletti in Molise, che su queste fondamentali questioni, a parte i proclami, restano inerti, succubi di scelte fatte altrove se non, come nel caso della sanità, totalmente compiacenti.

Stanno maturando questa consapevolezza anche i cittadini e le cittadine di questa regione, a cui occorre garantire risposte e soluzioni.

Alessandra Salvatore componente della Direzione nazionale del Pd e dalla Segreteria regionale 

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AirPods Pro 3, la traduzione in tempo reale non è disponibile in Europa

(Adnkronos) – Apple ha presentato questa settimana i suoi nuovi iPhone e la terza generazione di AirPods, introducendo tra le novità più interessanti la traduzione in tempo reale direttamente dagli auricolari. Una funzione che, però, non sarà disponibile in Europa. Secondo la pagina di supporto ufficiale in Usa, infatti, “Live translation with AirPods is not available if you are in the EU and your Apple account country or region is also in the EU”. In altre parole, chi utilizza gli AirPods all’interno dell’Unione Europea con un account registrato in uno dei Paesi membri non potrà accedere a questa tecnologia. La scelta di Apple è legata alla propria interpretazione degli obblighi imposti dal Digital Markets Act (DMA), la normativa europea pensata per garantire interoperabilità e concorrenza tra piattaforme digitali. In particolare, la Commissione Europea lo scorso marzo ha stabilito che Cupertino è tenuta a rendere certe funzioni interoperabili con dispositivi concorrenti. Per aggirare potenziali conflitti regolatori, l’azienda ha deciso di bloccare del tutto la funzione sul mercato comunitario. Non è la prima volta che Apple minaccia di frenare l’introduzione dei suoi servizi di intelligenza artificiale in Europa per le stesse ragioni: già nei mesi scorsi i dirigenti avevano ventilato la possibilità di un rollout più lento o limitato di Apple Intelligence nel vecchio continente. Per il momento, la traduzione live con AirPods supporta inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo, mentre entro fine anno dovrebbe estendersi anche a italiano, giapponese, coreano e cinese. Dal canto suo, la Commissione Europea ha preso posizione contro la mossa di Apple. Un portavoce ha dichiarato che la decisione è stata presa unilateralmente dall’azienda “senza alcuna consultazione con la Commissione”, sottolineando che il DMA “non impedisce il lancio di nuovi prodotti nei mercati europei, al contrario: preserva innovazione e libertà di scelta”. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Corona (Crea): “Da situazione ambientale e geopolitica impatti su forniture del legno”

(Adnkronos) – “L’approvvigionamento di legno è stato impattato dalla situazione geopolitica e climatica, pensiamo alla tempesta Vaia, alla guerra in Ucraina, alle sanzioni a Russia e Bielorussia. Questi eventi hanno portato delle ripercussioni dirette e importanti sul mercato del legno europeo, sia in termini di disponibilità di materia prima sia di prezzi. Tutto ciò ha avuto un riflesso diretto anche sul nostro Paese”. Sono le parole di Piermaria Corona, direttore del Centro di ricerca Foreste e Legno del Crea, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. “La necessità che si avverte a livello europeo di poter aumentare” i volumi di produzione di legno “richiede investimenti e tempi lunghi – spiega – Il settore forestale ha tempi particolarmente lunghi, legati ai cicli naturali di crescita degli alberi”, dunque serve tempo per “aumentare il proprio grado di autosufficienza”. “A seconda delle fonti informative, nel nostro Paese utilizziamo dal 20 al 40% di quello che è l’accrescimento naturale delle risorse boschive. I nostri boschi nell'ultimo secolo hanno avuto un incremento di qualità ambientale particolarmente importante – precisa Corona – e abbiamo infatti quasi raddoppiato la superficie forestale nazionale, così come è duplicata la quantità di biomassa per unità di superficie. Questa percentuale di utilizzo corrisponde a circa 15 milioni di metri cubi di materiale, il 70% circa del quale è utilizzato per fini bioenergetici. Il nostro Paese ha bisogno ogni anno di un volume di materia prima legnosa superiore ai 50 milioni di metri cubi per tutte le filiere produttive. Siamo un’eccellenza nel riciclo e riuso del legno, una pratica che vale circa 10 milioni di metri cubi di volume equivalente, però il restante 70% circa del fabbisogno lo dobbiamo importare”. “Negli ultimi anni non abbiamo avuto un incremento significativo dell'approvvigionamento di materia prima legnosa nazionale in termini ordinari – conclude – Abbiamo subito anche l’impatto dell’evento Vaia, che ha comportato l’immissione sul mercato di una grande quantità di materiale con serie problematiche, proseguite con il successivo attacco degli scolitidi (piccoli coleotteri parassiti che si annidano sotto la corteccia e nel legno degli alberi ndr). Sapevamo che una volta passata la tempesta avremmo avuto il problema di questi insetti ma l’effetto è stato di molto superiore a quello che ci si aspettava. Le valli della Lombardia ma anche quelle del Trentino ci dicono infatti che l’impatto è stato doppio rispetto al previsto”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Giraudo (Inseec): “Nella storia il legno è stato strumento di geopolitica internazionale

(Adnkronos) – “Nel passato, il legno ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei popoli ed era diventato uno strumento di guerra e di geopolitica internazionale”. Così Alessandro Giraudo, economista, storico e professore di Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. Giraudo, poi, nel corso del suo intervento ha illustrato alcuni esempi in cui il legno nell’antichità è stato oggetto di strumentazione geopolitica: “L’Antico Egitto non aveva legno utile per la costruzione delle navi, quindi doveva usufruire del legno di cedro nell'offshore libanese. Guardando, invece, al mondo dei califfati, nel Medio Oriente, sappiamo che anch’esso viveva in assenza totale di legno, essenziale per la loro espansione. La soluzione, quindi, era la raccolta di legno di mangrovia e la ricerca di altro legno altrove”. “Per quanto concerne, invece, la città pensiamo alla guerra dei 300 anni che si sviluppò fra Venezia e il mondo ottomano: i giannizzeri, cioè i soldati del mondo ottomano, avevano creato una speciale unità di guardie forestali, che avevano il compito di vigilare per proteggere le loro foreste, in modo che i cittadini non tagliassero gli alberi nelle ore notturne – sottolinea lo storico – Inoltre, questi uomini si occupavano di un’altra attività di protezione molto importante: dal momento che i veneziani facevano delle incursioni nelle forestale ottomane, in quanto distruggere una foresta significava togliere loro la possibilità di creare delle navi, questi soldati attaccavano a loro volta le foreste dei veneziani, soprattutto nel mondo della ex Jugoslavia”. “L’Inghilterra, che aveva le famose 13 colonie che si erano ribellate e aveva già deforestato in modo violento la foresta intorno a Londra, si riforniva di legno nel mondo americano tra Boston e New York e non nel Canada, perché era controllato dai francesi. Le 13 colonie avevano interrotto i flussi di rifornimento di legno e di conseguenza, gli inglesi chiesero a Caterina di Russia di mandare del legno oltre a 20mila soldati russi, che avrebbero dovuto combattere contro le colonie. Tuttavia, Caterina di Russia rifiutò, in quanto non volle cambiare gli equilibri mondiali dell’epoca. Quindi, gli inglesi dovettero rivolgersi al mondo scaldinavo per ottenere del legno e tutti i prodotti per calafatare (rendere stagna una struttura navale ndr) la British Navy”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Segnali di vita su Marte, ma il futuro della ricerca Nasa è a rischio

(Adnkronos) – Un annuncio che avrebbe dovuto scuotere la comunità scientifica è passato in secondo piano a causa delle turbolenze interne alla Nasa. Pubblicato su Nature, lo studio rivela che Perseverance, esplorando il cratere Jezero su Marte, ha identificato possibili biosignature in una roccia risalente a 3,5 miliardi di anni fa. Secondo Sean Duffy, Segretario ai trasporti e attuale amministratore ad interim dell’agenzia, "potrebbe essere il segnale più chiaro di vita mai trovato su Marte". Gli scienziati sottolineano che le strutture osservate – battezzate “semi di papavero” e “macchie di leopardo” per via delle forme scure e circolari visibili sulla superficie – ricordano molto da vicino tracce lasciate da microrganismi terrestri. Ma non è escluso che siano frutto di processi puramente geologici. "È il tipo di segnale che sulla Terra indicherebbe un’origine biologica", ha spiegato Nicky Fox, direttrice della NASA Science Mission Directorate, "l’equivalente di resti fossili". Per questo motivo la vera conferma potrà arrivare solo studiando i campioni direttamente sulla Terra, come ha ribadito Joel Hurowitz della Stony Brook University, autore principale dello studio: "Occorre portare indietro questi materiali per capire quale processo abbia generato tali strutture". Eppure, mentre si annunciano risultati storici, l’agenzia è sotto attacco. L’amministrazione Trump ha proposto una riduzione del 47% del budget per le scienze spaziali, il taglio quasi totale al finanziamento di Perseverance e la cancellazione delle missioni di supporto Maven e Mars Odyssey. Ancora più grave, si vuole fermare Mars Sample Return, la missione che dovrebbe riportare i campioni raccolti da Perseverance sulla Terra. Per molti ricercatori, abbandonare ora equivarrebbe a sprecare anni di lavoro e investimenti. Casey Dreier della Planetary Society parla senza mezzi termini di "tagli draconiani" che rischiano di cancellare l’unicità della scienza spaziale americana proprio mentre emergono prove di vita passata su Marte. Il dibattito interno alla NASA riflette una frattura più profonda: privilegiare la ricerca scientifica tramite sonde e rover, o puntare tutto sul ritorno dell’uomo sulla Luna e, in prospettiva, su Marte, per non lasciare a Cina e altre potenze lo scettro dell’esplorazione. Gli scienziati avvertono che il rischio non è solo quello di rinunciare a missioni già avviate, ma di compromettere l’intero percorso di scoperta che ha fatto della Nasa un simbolo di eccellenza. "Il contrasto è lampante: siamo in grado di raggiungere risultati storici e vediamo già indizi di scoperte straordinarie", afferma ancora Dreier. "Eppure la Casa Bianca propone di abbandonare questo sforzo. Sarebbe una perdita incalcolabile". —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Premio da 10mila euro non ritirato in Molise: ultimi giorni per riscuotere la vincita SuperEnalotto

Restano ancora pochi giorni per riscuotere i premi da 10mila euro messi in palio dall’iniziativa speciale “Weekend da Sogno” di SuperEnalotto SuperStar. L’iniziativa, andata in scena a giugno 2025, ha distribuito complessivamente 1.000 premi garantiti, ciascuno da 10mila euro, in occasione di quattro estrazioni straordinarie.

In Molise, come riporta Agipronews, è uno il premio non ancora riscosso, relativo all’estrazione di sabato 28 giugno. Il vincitore potrà ritirare la vincita presso il Bar Sisal “Caffè Centrale” di Campobasso, situato in Via Roma, 12.

Per verificare l’eventuale vincita, i giocatori devono controllare il codice univoco riportato sulla ricevuta di gioco. Le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale SuperEnalotto.it, tramite App ufficiale o nei punti vendita Sisal.

Le vincite possono essere riscosse presso gli Uffici Premi Sisal di Milano e Roma, nei Punti Pagamenti Premi o nei punti vendita autorizzati, presentando la ricevuta originale e un documento di identità.

Si ricorda che i termini di riscossione, pari a 90 giorni dalla pubblicazione del Bollettino Ufficiale, stanno per scadere: i premi delle estrazioni del 20 e 21 giugno dovranno essere ritirati entro il 18 e 19 settembre, quelli del 27 e 28 giugno entro il 25 e 26 settembre.

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Imprese, Federlegnoarredo: bene intesa per sviluppo della filiera del pioppo per rilanciare la produzione nazionale

(Adnkronos) – In seguito alla sottoscrizione della nuova intesa per lo sviluppo della filiera del pioppo, avvenuta oggi a Palazzo Lombardia con il coinvolgimento di cinque Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia) e dei principali attori della filiera, FederlegnoArredo esprime apprezzamento per un accordo che rappresenta un importante passo avanti verso il rafforzamento della pioppicoltura nazionale. L’intesa – che aggiorna e rinnova quella siglata del 2014 – conferma la centralità del pioppo come risorsa strategica, e definisce un piano d’azione condiviso per aumentare la disponibilità di materia prima interna, ridurre la dipendenza dalle importazioni e garantire sostenibilità ambientale e sicurezza idrogeologica. “L’accordo del 2014 ha rappresentato una prima leva per il settore. Con questo nuovo accordo ci auguriamo che il trend positivo prosegua: l’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza rispetto alle attuali importazioni di pioppo, anche in vista di una crescente difficoltà nel reperimento della materia prima”, commenta Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli di FederlegnoArredo. “Le stime europee lasciano infatti intravedere il rischio che, entro il 2040, la domanda di legno superi di gran lunga la disponibilità naturale, sia a causa dell’aumento della domanda di biomassa legnosa, sia per le crescenti difficoltà di accesso al bosco in molti territori. In questo scenario, diventa strategico puntare su colture legnose dedicate. E la piantagione di pioppo è esemplare per la sua rapida crescita, che già dopo 10 anni consente di ottenere legno utilizzabile per imballaggi, pannelli, mobili e altri usi industriali, contribuendo concretamente alla sicurezza dell’approvvigionamento nazionale ed europeo”. La nuova intesa rappresenta un passo rilevante per il futuro della pioppicoltura italiana, sottolinea Nicoletta Azzi, vicepresidente di Assopannelli: “Solo attraverso un approccio sistemico sarà possibile rafforzare il ruolo della pioppicoltura. Sarà essenziale prevedere incentivi mirati per l’ampliamento delle superfici coltivate a pioppo e facilitare l’accesso ai fondi europei, riconoscendo il pioppo come una risorsa strategica per l’economia verde e la transizione ecologica. Sarà inoltre importante attivare un Cluster interregionale del pioppo, promuovendo sinergie tra territori, produttori e istituzioni. Infine, sarà necessario definire un modello condiviso di coltivazione nelle aree golenali, con l’obiettivo di coniugare sostenibilità ambientale, sicurezza idraulica e valorizzazione produttiva”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Legno, Semeraro (Rilegno): “Consorzio impegnato ad ottimizzare risorse forestali”

(Adnkronos) – "Il ruolo del Consorzio di Rilegno è fondamentale per quanto concerne la possibilità di creare dei progetti che ottimizzino e migliorino le risorse forestali. Come prescritto dalla normativa sulla responsabilità estesa dei produttori, che nel campo degli imballaggi è in vigore da più di 25 anni, il Consorzio continua a svolgere, per conto delle aziende, le attività inerenti al fine vita dei materiali, dando la possibilità di poter accedere a un materiale che altrimenti andrebbe disperso. Ciò fa in modo che il sistema produttivo e il sistema forestale abbiano i tempi e i processi giusti per restare sostenibili”. Sono le parole di Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. “Il consorzio non è altro che il punto di equilibrio tra la produzione e il mondo del riciclo delle materie prime. C’è la necessità di essere sempre pronti a cogliere le opportunità di intraprendere nuovi progetti che vanno nella direzione del miglioramento delle aziende del legno – spiega – Abbiamo deciso di fare questo convegno anche per dimostrare che solo insieme si può fare qualcosa che serve a tutti, siamo aperti ad ogni forma di collaborazione perché è necessaria per puntare a progetti innovativi. Quello che noi facciamo non lo facciamo per noi o per le aziende, ma per il sistema Paese". “La crisi che, secondo tanti, sta colpendo il settore del legno non è dettata dalla disponibilità di materiali ma dai prezzi, un fattore da sempre presente nel nostro mondo. Se guardiamo i dati dell'immesso al consumo negli ultimi tre anni, vediamo che sono numeri in crescita. Bisogna quindi lavorare sul mercato della vendita, un aspetto più difficile perché siamo il mercato non lo si può controllare, si può solo cercare di conoscerlo”, conclude. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Legno, Bertolini (Iren Ambiente): “Impegnati a intercettare materiali per avviarli a recupero”

(Adnkronos) – Quando si parla dell’importanza di fare sistema “credo che ognuno debba provare a fare al meglio possibile il lavoro che è capace di fare. Nessuno si deve inventare, ognuno si deve concentrare su quello che è il suo mandato e quello che ritiene di far meglio. L’azienda che rappresento fa raccolta e trattamento rifiuti, e dunque ci concentriamo sul tema del recupero. Serviamo circa 4 milioni di abitanti e il nostro obiettivo principale all'interno di questa filiera, che non riguarda solo il legno ma tutto il tema del recupero di materia, è quello di intercettare il più possibile, in maniera pulita, i materiali che passano all'interno delle case”. Lo afferma Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. Questo processo di recupero “viene già fatto per alcuni materiali in maniera più diffusa sul territorio – aggiunge – In altri casi, come quello del legno, si devono dotare i nostri territori di una rete importante di centri di raccolta, che consentano ai cittadini, e in parte anche alle piccole imprese che producono pochi materiali di scarto, di avere dei punti vicini, comodi e aperti il più possibile dove portare i materiali che possono essere recuperati”. Con il progredire delle tecniche di recupero, divisione e riciclaggio dei materiali “oggi è possibile recuperare anche il legno ‘sporco’, con impurità o con dentro pezzi di vetro o ferro”. “Il primo tema è quindi quello di far bene il recupero e garantire la qualità dei materiali riciclati – conclude – poi si deve lavorare su come utilizzare questi materiali riciclati per produrne di nuovi, composti esclusivamente da legno riciclato. Per fare questo abbiamo stipulato pochi mesi fa un accordo, grazie anche alla cooperazione e al supporto di Rilegno, con un gruppo significativo di imprese che acquistano, utilizzano o commercializzano questi materiali”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Legno, Vacchiano (uniMi): “L’attività di fotosintesi è a rischio diminuzione”

(Adnkronos) – "L’aumento dell’attività di fotosintesi che satelliti ed inventari forestali hanno osservato negli ultimi 30 anni, dovuto ad un primissimo aumento di temperatura e di CO2 – fenomeno che all’inizio risulta mediamente benefico per le piante ma che poi, così come accade agli umani, quando si lega ad eventi estremi provoca sofferenza – oggi si è fermato in tutto il mondo. Ora, alcuni ‘segnali sentinella’ ci dicono che c'è il rischio che la fotosintesi perda produttività. Una perdita già in atto nelle foreste tropicali, dove addirittura alcune foreste emettono carbonio anziché assorbirlo, quelle del Bacino Amazzonico in primis". Lo ha sottolineato Giorgio Vacchiano, Ricercatore e docente in Gestione e pianificazione forestale dell’università degli studi di Milano, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. "Noi che importiamo il legno siamo quindi anche legati a queste situazioni. Importiamo da Paesi europei, come l’Austria, ma siamo partner commerciali importanti anche di Paesi tropicali, soprattutto per il legno utilizzato nel settore immobiliare, dal Paraguay al Camerun, dal Gabon alla Costa d'Avorio fino al Brasile. Il prelievo di legno non causa direttamente deforestazione – precisa Vacchiano – essa è infatti causata soprattutto dalle filiere agroalimentari presenti in quei Paesi, ma il prelievo indiscriminato e non regolato di legno può aprire la strada alla deforestazione”. "Le foreste boreali, e in parte quelle temperate, stanno ancora beneficiando del riscaldamento, come fanno quelle sulle nostre montagne più alte, ma non dobbiamo cadere nell'errore di pensare che la CO2 faccia bene alle piante. Globalmente siamo già ad una quantità di CO2 che non fa più bene alle piante, perché anche se è il loro cibo, se manca l'acqua non può essere ‘mangiato’ e se poi se si verificano eventi estremi, le piante vivono uno stress che supera la capacità di fertilizzazione dell'anidride carbonica”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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