martedì, Dicembre 16, 2025
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Petrucci, notte tranquilla in ospedale: “Nessuna complicazione”

(Adnkronos) – Dopo l'incidente automobilistico che ha visto coinvolto ieri Gianni Petrucci, la Federazione Italiana Pallacanestro rende noto che "il Presidente ha trascorso una notte tranquilla e che nessuna complicazione è intercorsa nelle ultime ore. Lo stesso Petrucci, il cui decorso risulta regolare, rimane in costante osservazione e monitoraggio presso l’Ospedale San Camillo di Roma". "Condizioni stabili e non gravi anche per la moglie del Presidente Petrucci, Raffaela Visonà, coinvolta nell’incidente e ricoverata presso il Policlinico Tor Vergata. Anche lei non corre pericolo di vita. Seguiranno ulteriori aggiornamenti in caso di significative variazioni del quadro clinico", rende noto la Federbasket.  Ieri l'incidente per il presidente della Federbasket, finito con l'auto in una scarpata mentre era diretto a Valmontone con la moglie. Il numero uno della Fip, 78 anni, è stato trasportato con l'eliambulanza al San Camillo e ha riportato alcune fratture. —[email protected] (Web Info)

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Eclissi solare totale domani 8 aprile in Texas, dove vederla in diretta tv

(Adnkronos) – Attesissima eclissi totale di sole, domani lunedì 8 aprile, in Texas. Ma come riuscire a vederla in diretta tv dall'Italia?
 A seguirla in tempo reale sarà RaiNews24, che dalle 20.30 alle 21 sul canale All-News andrà in onda con uno speciale sull'evento astronomico dell'anno condotto in studio da Marco Dedola con il supporto dell’esperta dell'Istituto Nazionale di Astrofisica Mariarita Murabito.  L'inviato Andrea Bettini sarà in collegamento da Dallas, in Texas, dove la Luna oscurerà completamente il disco solare alle 20.40 italiane. Per quasi quattro minuti la metropoli americana piomberà nelle tenebre in pieno giorno, uno degli spettacoli naturali più affascinanti in assoluto. In Texas per l'occasione sono attesi milioni di turisti da tutto il mondo. L'eclissi totale di Sole negli Stati Uniti sarà seguita anche dal portale di informazione della Rai www.rainews.it, che proporrà una ricca serie di contenuti esclusivi. —[email protected] (Web Info)

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Lite in un locale pubblico a Fornelli: identificati tutti i soggetti coinvolti

Questura di Isernia


Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, gli operatori della Squadra Volanti dell’U.P.G.S.P. della Questura di Isernia, sono intervenuti presso il locale Pronto
Soccorso dell’Ospedale “Veneziale” a seguito di una segnalazione riguardante l’arrivo
di un uomo che presentava due ferite da taglio: il medesimo ha riferito agli agenti di
aver avuto, poco prima, una discussione con tre sconosciuti in un pub di Fornelli (IS),
durante la quale gli erano state inferte le ferite in questione.
A seguito di immediate indagini svolte dalla Squadra Mobile sono state identificate tutte
le parti coinvolte nella violenta lite e sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi
sulla vicenda sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Isernia.

essercisempre

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Air Dolomiti, piloti in sciopero 24 ore domani 8 aprile 2024

(Adnkronos) –
Sciopero di 24 ore dei piloti Air Dolomiti proclamato per l'intera giornata di domani, 8 aprile 2024. "I piloti di Air Dolomiti incroceranno le braccia per il mancato rinnovo del contratto e il degrado delle relazioni industriali'', spiega la Uiltrasporti, sigla maggiormente rappresentativa dei piloti della compagnia italiana del Gruppo Lufthansa. ''Ad oltre un anno dall'inizio della trattativa per il rinnovo di un contratto scaduto da oltre 10 anni- continua la Uiltrasporti – le proposte della compagnia continuano ad essere irricevibili''. ''Siamo dispiaciuti per l'utenza ma, qualora la compagnia non dovesse fare passi in avanti, persevereremo in una lunga serie di azioni di protesta che metteremo in campo per l’intera stagione estiva'', sottolinea il sindacato. ''I piloti, con grande spirito di abnegazione, hanno supportato in questi anni la crescita e lo sviluppo della compagnia, volando turni massacranti in una perenne situazione di sottorganico. Il riconoscimento di quanto dovuto, sia in termini retributivi che normativi, è ormai improcrastinabile”. —[email protected] (Web Info)

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Piano casa, Salvini: “Nessun premio per chi ha villa abusiva in zona sismica”

(Adnkronos) – Il piano 'salva casa' "non è un condono, perché riguarda difformità interne". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102.5. "Voglio chiarire che queste proposte su cui stiamo lavorando le abbiamo elaborate con gli ingegneri, con gli architetti, con i notai, con gli agenti immobiliari, con i sindacati. Riguardano tutto quello che è dentro le abitazioni, ovviamente non c’è nessun premio per chi ha la villa abusiva in zona sismica o in riva al fiume", aggiunge. "Si parla di difformità interne che spesso bloccano la vendita o l’acquisto di una casa, come una piantina difforme o una finestra posizionata male, che riguardano, secondo le stime degli ingegneri, quasi l’80% delle case degli italiani normalissimi, quindi non la villa in Sardegna. Il ragionamento che abbiamo fatto è che piuttosto che abbattere, si va in comune, si paga ciò che si deve e si torna a poter vendere e acquistare, dal momento che si tratta di questioni interne che non creano problemi urbanistici o ambientali", aggiunge i leader della Lega.  "In alcuni casi è impossibile burocraticamente sanare, ad esempio per il tema della doppia conformità. Ci sono milioni di abitazioni in cui questi interventi non sono stati fatti cinque anni fa ma negli anni settanta o ottanta ed è, anche volendo, impossibile sistemare. Questi cittadini spesso hanno ereditato problemi di chi c’era prima in quella casa e sono sostanzialmente ostaggio della burocrazia e non possono uscirne. Quindi mi sembra più utile che si paghi e si torni alla normalità", sottolinea. Sul testo "stiamo lavorando e ne dovremo parlare anche con gli alleati. Non vogliamo toccare nulla sulle norme ambientali e sui vincoli. Abbiamo fatto una riunione la settimana scorsa al ministero con cooperative, ingegneri, architetti, Confindustria e altri e stiamo costruendo la proposta con loro. Spero che entro la fine di aprile questo lavoro di ascolto diventi un testo definito su cui ragionare", spiega Salvini. "La legge 'salva casa' riguarda milioni di famiglie che per piccole difformità interne alle abitazioni, magari ereditate dai nonni, dai genitori o dai precedenti proprietari o inquilini, non sono pienamente proprietarie del loro appartamento, non lo possono vendere e rogitare. E' un'opera di giustizia e di equità, non c'entra nulla con il Superbonus e non c'entra con le ville abusive", ha poi affermato il leader della Lega, oggi a Bari, parlando con i giornalisti a margine dell'Iniziativa Valore Italia e rispondendo a una domanda sulle accuse del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha parlato di "marchetta elettorale".  "Stiamo parlando – ha proseguito Salvini – di 20 centimetri di una finestra, di una cameretta per il bimbo, di un antibagno, di un soppalco, di una veranda: tutto quello che c'è all'interno delle abitazioni e che non riguarda i villoni. Se uno si è fatto la villa su una spiaggia o in zona sismica o in zona protetta, va abbattuta" ma è una legge che "riguarda piccole irregolarità che stanno bloccando milioni di appartamenti in tutta Italia, bilocali o trilocali". "Possiamo pure sanare qualche piccola cosa, non a chi ha fatto mostri sulle spiagge, altrimenti qualcuno si arrabbia, ma attenzione a non fare ecomostri o sanare chi ha fatto grandi abusi, altrimenti chi paga le tasse giustamente si arrabbia". Lo dice Antonio Tajani, parlando a un evento romano di Fi, con riferimento al piano casa. —[email protected] (Web Info)

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Made in Italy sotto attacco: 8 e 9 aprile agricoltori al Brennero. In centinaia anche dal Molise

Coldiretti scende in campo per fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri spacciati per italiani che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore. L’appuntamento è per lunedì 8 e martedì 9 aprile, a partire dalle prime ore della mattina, nell’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia). Gli agricoltori della Coldiretti, guidati dal presidente Ettore Prandini, verificheranno il contenuto di tir, camion frigo, autobotti con la collaborazione determinante delle forze dell’ordine.

Saranno migliaia gli imprenditori agricoli dell’Organizzazione che, provenienti da tutte le regioni, lasceranno le proprie aziende per andare a presidiare il valico alpino e smascherare il “Fake in Italy” a tavola. Alla manifestazione prenderà parte anche Coldiretti Molise con centinaia di soci imprenditori agricoli e zootecnici. A guidare la delegazione molisana: il Presidente regionale, Claudio Papa, i Presidenti provinciali di Campobasso, Giacinto Ricciuto, e di Isernia, Mario Di Geronimo, nonché il Direttore regionale Aniello Ascolese.

La due giorni del Brennero, sottolinea Coldiretti, scaturisce dagli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno concorrenza sleale alle produzioni italiane determinando il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori. Per l’occasione, nel corso della manifestazione, sarà presentata anche l’analisi della Coldiretti sul “No Fake in Italy” con i dati sul fenomeno. ( foto di repertorio)

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Nancy Brilli: “60 anni intensi, non ho un amore ma ho riordinato i cassetti”

(Adnkronos) – Sessant'anni vissuti "tutti e intensamente, con degli azzardi ma anche con coscienza e tanta energia". Ma nessun 'traguardo' o 'tempo di bilanci', solo una gran bella "cifra tonda nella vita" per Nancy Brilli che si racconta all'Adnkronos alla vigilia del compleanno, il prossimo 10 aprile, e ripercorre le fasi importanti della sua vita: dalla morte della madre, quando aveva 10 anni "un dolore che mi ha cancellato la memoria", alla nonna "non una seconda mamma ma una tutrice", al primo lavoro come attrice "fatto per guadagnare due soldi" fino alla svolta, dopo pochissimo, verso il successo "in questo mestiere che è stata la mia cura". E poi l'amore: quello per gli altri "una cosa che mi definisce" e quello romantico "oggi non ho un uomo" ma "ho una famiglia di cuore, molto meglio di quella di sangue che è un terno a lotto". Infine 'l'operazione cassetti', dove ha ridato il posto giusto a cose di sé, finti amici e persone inutili. E qualche aneddoto che ama ricordare con il sorriso, come quello di Sabrina Ferilli che "mi mandava rose rosse, come un corteggiatore galante".  Sessant'anni, dunque, che oggi restituiscono una Nancy Brilli diversa, tanto diversa dalla bambina e dall'adolescente che era. "Da ragazzina avevo quasi paura della gente, stavo molto da sola, non avevo il permesso di uscire, non avevo tanti amici. Oggi – dice l'attrice – se voglio stare sola lo decido io, è una mia scelta. Ma se della mia infanzia non ho grandi ricordi, mi dicono fossi una bambina buonissima, sempre lì a disegnare, immersa nel suo mondo artistico, da adolescente ero molto agitata e sofferente. Fino a quando, a soli 19 anni, è capitato per caso il primo film, fatto solo perché mi davano soldi che mi avrebbero permesso di andare via da casa. Non pensavo – confessa – che sarebbe stato il mio lavoro. Ma l'avrei capito dopo poco, nel 1986, debuttando al Sistina di Roma nel musical 'Se il tempo fosse un gambero'", diretto da Garinei. "Io mi ero iscritta all'Istituto superiore per le industrie artistiche e al Centro sperimentale di cinematografia dove mi avevano anche accettata, ma poi i registi hanno cominciato a chiamarmi e ho lasciato perdere il resto. Lì ho capito che fare l'attrice era il mio mestiere. Un mestiere che è stato la mia cura". Una 'cura' necessaria e salvifica, dopo un dolore immenso, vissuto a soli 10 anni, con la morte della madre. Com'è stato? "Non lo so", risponde d'impeto, "perché è stato talmente grande, tragico e sconvolgente, che l'ho completamente cancellato. Rimosso. Io non ricordo niente", assicura. "Non sono mai, mai, riuscita a sognare mia madre e, in un momento in cui cercavo a tutti i costi un ricordo di lei, ho tentato anche l’ipnosi: niente da fare. E' tutto sepolto sotto strati e strati di coscienza e non è mai venuto fuori nulla". Brilli racconta quindi di essere cresciuta con la nonna paterna.  Una seconda mamma? "No – si fa dura la voce dell’attrice – una donna che mi ha fatto solo da tutrice, e perché costretta a farlo. Una donna che detestava le altre donne, che per lei erano tutte stupide o tutte poco di buono, la classica madre italiana di figlio maschio, adorato”. Maschio, appunto. Non c’era spazio per una donna, anche se bambina e nipote orfana. "Forse, proprio per questo, al contrario di mia nonna, io ho un immenso senso di protezione verso le donne, soprattutto quelle in difficoltà", racconta Brilli, che in passato si è impegnata in varie campagne contro la violenza sulle donne o in iniziative a favore di donne in periferie difficili come Scampia a Napoli o San Basilio a Roma.  Ma oggi la sessantenne Nancy Brilli è felice? "Che parolona!", ride. "Per me la felicità non si declina in maniera costante. Diciamo che non sono infelice, diciamo che sicuramente vivo una fase serena, positiva, sto bene, ho imparato tante cose di me e le ho messe nelle giuste caselle". L'operazione cassetti appunto: "Sì, io ho come una cassettiera mentale dove per esempio c'è il cassetto degli amici, il cassetto di quelli con cui vai al cinema, quelli che incontri al Premio X e con cui parli solo di lavoro. Ho spostato un sacco di gente da un cassetto all'altro, dando un ordine diverso. Forse prima non sarei riuscita a farlo perché, essendo stata una bambina abbandonica, avevo bisogno di affetto a tutti costi e da tutti, puntavo più sulla quantità che sulla qualità. Oggi mi chiedo perché dover piacere sempre tanto a tutti, persino a quelli che manco ti piacciono? Oggi non mi interessa più il consenso assoluto, l'unanimità. Per questo da alcuni cassetti ho eliminato tante persone finte, che non valevano niente, che mi stavano accanto per qualche tipo di profitto. Dunque, dal 60esimo in poi inizio 'purificata'". E anche sul lavoro, "oggi prendo più decisioni, seleziono e mi assumo più responsabilità. Non sto più ad aspettare la telefonata: è già da un po' che mi creo da sola occasioni interessanti, soprattutto in teatro. Mi sono scelta registi, commedie, colleghi". Ma di tutti i film girati in 40 anni di carriera, quale metterebbe in cima alla lista? "'Compagni di scuola' – risponde – perché lì ho visto un grande direttore di attori: Carlo Verdone. Così come lo era Gigi Proietti, che non mi ha mai diretto ma con il quale negli anni ce lo siamo sempre ripromessi. Lui però voleva trovare la cosa giusta per me e…poi, purtroppo, non c'è stato tempo!". E sempre tra i ricordi di lavoro, c'è un aneddoto che ricorda con piacere? "Uno divertente fu il corteggiamento, quasi da fidanzato, che mi fece Sabrina Ferilli per convincermi a fare la serie tv 'Commesse' insieme a lei. Mi mandava fasci di rose rosse, come un amante galante. Io in quel periodo avevo tante proposte di cinema e l'idea di fare una serie così lunga mi lasciava perplessa, ma poi evidentemente mi sono lasciata convincere", sorride.  Sul rapporto con la bellezza e con il tempo che passa, Nancy Brilli non esita un secondo e scandisce: "Io amo la bellezza, mi piace essere bella e mi piacciono le persone belle, fosse per me aiuterei tutte le persone a crearsi un'armonia. Certo – ammette – il corpo non è più quello di quando avevo 20 anni, ma ci tengo che sia sano perché – sorride – devo tenermi in forma ancora per un po', per i miei nipoti. Detto ciò, non sono una fissata per le diete o per allenamenti quotidiani strong perché di fondo sono una pigra". Certo, "si cambia col passare degli anni e se qualcuno si può dare una 'aggiusticchiata' se la dà, ma gli stravolgimenti che vedo in giro mi fanno impressione: essendo stata con un chirurgo plastico, in quel periodo erano tutti convinti che fossi una 'tutta rifatta', basti pensare – racconta – che era la prima domanda di qualunque intervista. Un incubo. In realtà – confessa – se uno mi vede di persona capisce che non è così e che sono solo molto fotogenica".  L'amore ha un ruolo importante nella vita dell'attrice che però, prima di quello 'romantico', parla del suo amore per gli altri: "E' una cosa che mi definisce, ci tengo al fatto che le persone stiano bene, mi prendo cura delle persone che conosco e anche di alcune che non conosco, come i miei 12 bambini adottati a distanza in India, mi fa stare bene e mi dà un senso aiutare specialmente le donne. Ti rendi conto che questo tipo di amore ti arricchisce, e ricevi sempre molto più di quanto dai". Quanto a una relazione sentimentale confessa: "In questo momento non c'è ma non sono chiusa ad accoglierla. Sicuramente oggi sono molto più selettiva, perché dopo la mia ultima storia, ho voluto capire perché finivo sempre con un certo tipo di persone, perché i discorsi e le liti finivano sempre in un senso, insomma il perché di queste coazioni a ripetere. E la risposta quasi sempre è stata il mio cercare a tutti i costi una famiglia. Fino a quando mi sono resa conto che la mia famiglia è mio figlio, i pochissimi amici veri, che si contano su una mano, per i quali farei qualsiasi cosa e loro farebbero lo stesso per me, insomma le persone del cuore. A differenza della famiglia di sangue che è un terno a lotto, un dado estratto, che non ti scegli, la famiglia di cuore la scegli tu!".  Capitolo sogni: quelli notturni e quelli ad occhi aperti. "Per un lunghissimo periodo della mia vita – racconta – sognavo case distrutte. E come la psicoterapia ci insegna, la casa è il simbolo di come ci sentiamo, dunque non stavo un granché. Poi ho cominciato a lavorarci sopra e le case in sogno era in ristrutturazione, fino a quando sono arrivata a sognare case con giardini, piscine, uccellini. Poi non le ho sognate più. Evidentemente il lavoro ha funzionato. Oggi non mi serve più un aiuto di quel tipo ma se dovesse servirmi non avrei il minimo problema o pregiudizio a riprenderlo". Mentre sui sogni futuri, niente voli pindarici ma cose concrete e anche semplici: "L'augurio è stare in salute perché, quando sarà, vorrò essere una nonna presente, il che non significa rompiscatole o invadente. Sogno di stare in pace con me stessa e con gli altri, perché ho vissuto troppi anni tormentata". E infine: "Se dovessi incontrare un uomo capace di condividere delle sane risate ben venga. Sì – conclude Nancy Brilli – il mio augurio è di essere di buonumore tutti i giorni. (di Federica Iannetti) —[email protected] (Web Info)

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Vaticano, Vicario di Roma De Donatis nominato Penitenziere Maggiore

(Adnkronos) – Il Papa ha nominato Penitenziere Maggiore il cardinale Angelo De Donatis, finora Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano. Lo fa sapere il Vaticano. Il cardinale De Donatis prende il posto del card. Mauro Piacenza -che a settembre compirà 80 anni – come Penitenziere Maggiore del Tribunale della Penitenziaria apostolica. De Donatis lascia così l’importante carica di Vicario di Roma. Almeno per ora l’incarico di Vicario generale di Roma resta vacante. Il Pontefice, che oggi ha nominato l’attuale Vicario De Donatis a capo del ‘Tribunale delle anime’, non ha al momento provveduto a nominare il successore. Una nomina attesa ancor più in vista del Giubileo 2025.  Resta quindi al momento vacante l’incarico di Vicario del Papa per la Diocesi di Roma. E’ l’effetto della nomina papale del cardinale Angelo De Donatis, 70 anni, finora vicario per la Diocesi di Roma, a Penitenziere Maggiore. Insieme a De Donatis se ne è andato, come ha disposto il Pontefice, anche mons. Daniele Libanori, il gesuita finora vescovo ausiliare di Roma che il Papa ha nominato suo assessore per la Vita Consacrata. Cresce dunque ora l’attesa per il nuovo vicario generale per la Diocesi di Roma – il Pontefice non lo ha ancora nominato – anche in vista del Giubileo 2025. De Donatis, al ‘Tribubake delle anime’ sostituisce il card. Mauro Piacenza che a settembre compie 80 anni. Nato il 4 gennaio 1954 a Casarano (Lecce), De Donatis e’ stato ordinato sacerdote il 12 aprile 1980 per la diocesi di Nardò‑Gallipoli e incardinato nella diocesi di Roma dal 28 novembre 1983. Nel suo ministero presso la Diocesi di Roma ha svolto numerosi incarichi, tra i quali, ricorda il Vicariato di Roma, quello di direttore spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 1990 al 2003 e di parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio dal 2033 al 2015. Nel 1989 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il 10 aprile 1990 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato cappellano di Sua Santità. Dal 1° dicembre 2007 è Assistente Spirituale dell’Associazione Don Andrea Santoro. Dal 2014 al 2017 è stato incaricato del Servizio per la Formazione Permanente del Clero. È stato membro del Consiglio Presbiterale Diocesano e del Collegio dei Consultori. Nel 2014 è stato chiamato da Papa Francesco a predicare gli Esercizi spirituali alla Curia romana in occasione della Quaresima. Il 14 settembre 2015 viene nominato da Papa Francesco Vescovo titolare di Mottola e Ausiliare di Roma, incaricato per la Formazione Permanente del Clero. Il 26 maggio 2017 Papa Francesco lo ha nominato, elevandolo in pari tempo alla dignità arcivescovile, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense. Il 28 giugno 2018 durante il concistoro è stato creato cardinale da Papa Francesco.   —[email protected] (Web Info)

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Chirurgia generale, in ASReM arriva il dott. Stefano Berardi

La famiglia dei medici dell’ASReM può contare sull’esperienza di un nuovo professionista.
È infatti giunto, al presidio ospedaliero ‘Veneziale’ di Isernia, il dott. Stefano Berardi.
Ricco il suo curriculum vitae.


Da 25 anni si occupa di chirurgia generale. La sua storia lavorativa è iniziata con l’Università di
Milano, dapprima in territorio d’oltre mare francese, in Guadalupa, poi a Nizza, con il prof.
Guggenheim, presso la chirurgia viscerale e trapianti d’organo del posto. Rientrato in Italia, per 20 anni, è stato impegnato nell’Unità Operativa di Chirurgia Generale ed Oncologica dell’ex Gemelli di Campobasso occupandosi di chirurgia endocrina (prevalentemente patologia tiroidea), chirurgia benigna e maligna del tratto digerente (per lo più patologia gastrica e colon-rettale), di quella epatobiliare e splenica oltre che delle patologie di parete come ernie e laparoceli. Trattamenti eseguiti, ove possibile, con approccio laparoscopico.


In servizio dallo scorso 2 aprile, il dottor Berardi ha spiegato di essere passato al sistema sanitario pubblico, e precisamente al reparto di Chirurgia Generale del nosocomio pentro in qualità di dirigente medico di I livello, per due motivi fondamentali.

“Ho deciso di dare il mio piccolo contributo, in maniera ancor più pregnante, alla sanità molisana e al lavoro che freneticamente sta portando avanti la Direzione Generale ASReM per dare un impulso vitale al settore e risolvere situazioni stagnanti – ha rimarcato il dott. Berardi –

Ci sono poi importanti aspetti affettivi che mi legano ad Isernia, oltre la stima che nutro nei confronti di medici e paramedici del Veneziale che conosco da lungo tempo. Per la mia vita professionale questa è una decisione rilevante che, anche grazie all’ausilio delle persone con cui sto collaborando e collaborerò – ha concluso Berardi – spero mi permetta di raggiungere obiettivi tangibili per il bene dei pazienti molisani e non”.


“Nell’ottica di creare dei poli di eccellenza anche all’interno delle varie specialistiche – ha ribadito il direttore generale ASReM, Giovanni Di Santo – abbiamo accolto con piacere e soddisfazione l’arrivo del dottor Berardi nel sistema pubblico sanitario molisano, la sua presenza sarà sicuramente un valore aggiunto per quanto riguarda la chirurgia endocrina e soprattutto la chirurgia tiroidea, considerato che proprio le patologie legate alla tiroide, con neoformazioni benigne o maligne, si riscontrano frequentemente nelle aree dell’entroterra”.

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Troppe bombe russe, pochi missili per difendersi: Ucraina lancia ancora l’allarme

(Adnkronos) – L'Ucraina potrebbe rimanere senza missili di difesa aerea se Mosca dovesse continuare i bombardamenti al ritmo dell'ultimo mese. A lanciare l'allarme è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso trasmesso ieri sera in tv. "Se continuano a colpire ogni giorno come hanno fatto nell'ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i partner lo sanno", ha affermato Zelensky, in quello che è il più duro monito lanciato di recente all'Occidente sul deterioramento della situazione per l'Ucraina.  Il leader di Kiev ha sottolineato che, sebbene l'Ucraina abbia abbastanza scorte di difesa aerea per la crisi immediata posta dall'offensiva russa, è costretta a fare scelte difficili su cosa proteggere, ribadendo la necessità di ricevere i Patriot. Secondo Zelensky, sono necessari 25 di questi sistemi di difesa aerea per coprire completamente il Paese. I soldati ucraini "vengono attaccati in modo massiccio e direi anche regolarmente da bombe aeree guidate che spazzano via le nostre posizioni", l'allarme lanciato quindi dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in dichiarazioni rilasciate al Financial Times. "Sono molto semplici in sostanza, quindi non puoi bloccarle, non puoi nasconderti da loro. L'unico modo per metterti in salvo è abbattere il bombardiere che le trasporta", ha spiegato Kuleba. Secondo i dati diffusi dalle autorità ucraine, i russi hanno attaccato l'Ucraina con circa 3.500 bombe aeree guidate solo quest'anno, un aumento di 16 volte rispetto al 2023. Solo nella terza settimana di marzo, la Russia "ha lanciato oltre 700 bombe aeree guidate", ha denunciato il presidente Zelensky. Una nuova ondata di attacchi è stata intanto lanciata nella notte dalla Russia contro l'Ucraina. Ukrainska Pravda riferisce che tre persone sono rimaste ferite in un attacco con i droni a Kharkiv, la seconda città più importante del Paese negli ultimi giorni martellata dai russi. Si tratta di due uomini di 87 e 62 anni e di una donna di 64. Intanto lo Stato Maggiore di Kiev, in un nuovo rapporto, ha indicato che "tutti" i 17 droni di tipo 'Shahed' utilizzati dalla Russia per attaccare l'Ucraina nelle scorse ore sono stati "abbattuti". Una donna è morta in un raid russo che ha preso di mira un'area residenziale di Kupyansk, nel'oblast di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. Lo hanno indicato i media locali, precisando che una bomba aerea guidata russa ha colpito un palazzo di quattro piani e che la donna è morta dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie. Le forze armate russe hanno distrutto un magazzino con droni consegnati a Kiev dai paesi della Nato, oltre a due sistemi missilistici terra-aria S-300 e un radar di sorveglianza e puntamento P-18. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. Nelle ultime 24 ore i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 293 droni ucraini e intercettato quattro razzi Himars e Uragan. —internazionale/[email protected] (Web Info)

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