(Adnkronos) – Il cambiamento, per sua natura, porta con sé emozioni contrastanti e assolutamente soggettive. C’è chi ama cambiare ed esplorare nuove opportunità, c’è chi invece è meno incline ad affrontare nuove situazioni. Questo vale anche nella vita professionale. Cambiare lavoro, in particolar modo, è un passo coraggioso che conduce verso nuove opportunità, non senza timori. Per coloro che stanno affrontando questa fase stimolante e delicata, InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha realizzato una mini-guida per supportare l’ingresso di una risorsa in una nuova realtà lavorativa, per iniziare con entusiasmo e la giusta determinazione. La guida individua priorità e obiettivi da raggiungere per ciascuno dei primi 5 giorni lavorativi, spesso considerati i più complessi e stressanti. Ma entriamo nel vivo e scopriamo le raccomandazioni suggerite da InfoJobs.
Giorno 1: Iniziare dai fondamentali. È il momento per confermare la prima buona impressione data al colloquio e per gettare le basi per delle relazioni positive. Ecco alcuni consigli essenziali per iniziare con il piede giusto. Scegliere un look adeguato: indossare abiti che facciano sentire a proprio agio, ma che riflettano personalità e professionalità. Essere puntuali: la puntualità è fondamentale sempre. In particolar modo è una qualità che si nota soprattutto nella fase iniziale di un nuovo rapporto lavorativo. Presentarsi agli altri: prepararsi un breve discorso di presentazione (il livello di formalità/empatia è dato dal contesto in cui ci si trova) che in modo chiaro e preciso possa raccontare di noi, del nostro percorso e delineare il futuro 4. Memorizzare i nomi e i ruoli dei nuovi colleghi: potrebbe sembrare banale, ma non è così. Imparare da subito i nomi e i ruoli delle persone avvia un percorso di relazione importante.
Giorno 2: orientarsi e organizzarsi. Il secondo giorno è utile per orientarsi, organizzarsi e iniziare a pianificare la propria routine. Esplorare gli spazi degli uffici e organizzare la propria postazione: conoscere la disposizione degli uffici, individuare le risorse a disposizione e creare uno spazio di lavoro che possa essere d’ispirazione e con il quale creare familiarità. Impostare una routine: stabilire un programma quotidiano realistico per gestire meglio e in modo efficace la giornata che si prospetta, dandosi delle priorità. Fare domande: non bisogna avere paura di chiedere. La predisposizione alla comprensione di nuove dinamiche è sempre molto apprezzata. Prendere nota delle principali evidenze può essere molto utile. Essere autentici senza strafare: mostrarsi aperti, socievoli e cordiali funziona sempre, ma con moderazione. Attenzione a non invadere spazi non propri.
Giorno 3: capire per conoscere. Il terzo giorno è dedicato all’ascolto attivo, alla comprensione delle nuove dinamiche verso una sempre maggiore integrazione nel contesto lavorativo. Mostrarsi disponibili: nei primissimi giorni può capitare, in alcuni momenti, di trovarsi senza incarichi precisi. Nessuna paura. È importante non rimanere inattivi, ma mostrarsi disponibili offrendosi di aiutare e supportare i colleghi. Immergersi nella cultura aziendale: prima di iniziare un nuovo lavoro si legge molto sull’organizzazione nella quale si entrerà, ma è solo cominciando il proprio percorso professionale che si ha modo di comprenderne appieno – anche attraverso l’operatività – modelli, visione e valori. Ascoltare: parola chiave pazienza. Bisogna saper ascoltare e prendersi il tempo necessario per comprendere appieno le situazioni, i processi e le persone con cui si lavora.
Giorno 4: capire per agire. Il quarto giorno è focalizzato sull’analizzare e comprendere a fondo le situazioni, le esigenze e le dinamiche del proprio ambiente di lavoro per costruire basi solide e durature. Comprendere le esigenze del proprio responsabile e il suo stile di management: non è sempre immediato e facile, ma necessario per inserirsi in modo efficace. Studiare le dinamiche (anche) relazionali del team di lavoro: osservare e capire come interagiscono i membri del team, quali sono le loro motivazioni e come collaborano, per inserirsi in modo efficace. Agire con un atteggiamento proattivo, intraprendente e con spirito d’iniziativa: bisogna prendere l’iniziativa e non attendere sempre che le opportunità vengano da sé, cercarle attivamente, mostrando entusiasmo e volontà di fare.
Giorno 5: Rome wasn’t built in a day. Con il quinto giorno arriva anche la fine della prima settimana lavorativa. Forse è già tempo di bilanci e di immaginarsi in modo costruttivo l’arrivo di una nuova settimana. Esplorare nuovi punti di vista e approcci per aprirsi alla novità e al cambiamento: evitare di limitarsi alle proprie conoscenze pregresse, ma essere aperti a esplorare nuovi punti di vista e approcci. Questo aiuta a sviluppare la capacità di adattarsi, essenziale per accogliere il cambiamento. Imperativo lavorare sulla flessibilità. Dominare l’ansia da prestazione e concedersi del tempo: è importante gestire lo stress e l’ansia legati alle aspettative di performance, riconoscendo l’importanza di darsi il tempo di adattarsi e migliorare senza fretta. Ripercorrere questi primi giorni di lavoro individuando i punti da migliorare, senza essere troppo severi con se stessi: fare un’analisi retrospettiva dei primi giorni di lavoro, individuando aree di miglioramento senza cadere nell’autocritica eccessiva, può favorire un apprendimento costruttivo e un miglioramento continuo. Insomma, la prima settimana lavorativa può essere particolarmente impegnativa, ma dandosi dei semplici obiettivi ogni giorno e seguendo questa piccola guida pensata da InfoJobs, può essere vissuta con maggiore serenità. —[email protected] (Web Info)
Lavoro, ansia da prima settimana? No, grazie! Ecco la mini guida per superarla
Salute: solo 50% cardiopatici aderisce a cure, al via campagna ‘Affetti Desiderati’
(Adnkronos) – Le malattie cardiovascolari costituiscono ancora oggi in Italia e nel mondo uno dei più importanti problemi di salute pubblica: insieme a cancro, diabete e malattie respiratorie croniche fanno parte delle malattie non trasmissibili (Mnt), tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità. Con quasi 20 milioni di decessi all'anno a livello mondiale, nell'Unione europea rappresentano la principale causa di mortalità (oltre il 90%) causando il 25% della spesa sanitaria annua complessiva. In Italia il 60% degli over 65 è colpito da una malattia cronica e, tra queste, le malattie cardiometaboliche sono le più frequenti. Gestire e tenere sotto controllo queste patologie richiede non solo terapie efficaci, ma anche un impegno costante e continuativo da parte dei pazienti nel seguire attentamente le cure e i controlli periodici. Nonostante le indicazioni mediche, però, solo il 50% dei pazienti con malattie cardiovascolari aderisce correttamente alle cure tanto, che la scarsa aderenza terapeutica può essere considerata un fattore di rischio cardiovascolare occulto che si aggiunge a ipertensione, dislipidemia, diabete e a stili di vita non corretti. Per far capire quanto sia cruciale l'aderenza alle terapie nel controllo delle malattie croniche cardiometaboliche, in occasione della Giornata nazionale per l'aderenza alla terapia viene presentata 'Affetti desiderati', la nuova campagna di sensibilizzazione promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec). 'Affetti desiderati' usa le dinamiche di 'coppia' narrate dalla prospettiva delle terapie: protagoniste della campagna sono, infatti, 'pillole e compresse' tristi, trascurate dai pazienti e impegnate nel rendere consapevoli pazienti e caregiver che gli 'effetti indesiderati' di una scarsa aderenza possono essere trasformati con costanza e impegno in 'affetti desiderati' per la salute del nostro cuore. "La corretta aderenza terapeutica è fondamentale per il successo nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Educare e motivare i pazienti a seguire le terapie prescritte è cruciale per migliorare la loro prognosi e la loro qualità di vita – afferma Massimo Volpe, professore di Cardiologia dell'Università La Sapienza di Roma e presidente Siprec – E' importante che i pazienti comprendano appieno l'importanza della terapia e siano supportati nel loro percorso di cura, affinché possano ottenere i migliori risultati possibili nella gestione delle malattie cardiovascolari". E' dimostrato che una corretta aderenza terapeutica porta a una riduzione del 20% delle malattie cardiovascolari e addirittura del 35% della mortalità per tutte le cause. Tuttavia, molti pazienti riscontano difficoltà nel seguire regolarmente le terapie prescritte, compromettendo così i risultati del trattamento e la loro salute a lungo termine. Già dopo il primo anno di terapia, si stima che il 20% dei pazienti non aderisca correttamente alle terapie prescritte, percentuale che sale all'85% al quinto anno. Le motivazioni della scarsa aderenza alle cure sono diverse: dimenticanza, complessità della terapia, durata ed eventuali effetti collaterali del trattamento e mancata percezione sulle potenziali conseguenze della non aderenza. Si aggiunge inoltre la possibilità che siano presenti comorbidità, che fanno sì che il numero di farmaci da assumere aumenti e con esso la difficoltà ad aderire correttamente al piano terapeutico. "Nel trattamento dei pazienti la chiarezza nelle istruzioni terapeutiche è essenziale per garantire un'aderenza ottimale. Fornire al paziente dettagli precisi su come e quando assumere la terapia, considerando circostanze come i pasti o gli spostamenti, è essenziale – spiega Claudio Ferri, professore ordinario di Medicina interna, Università degli Studi dell'Aquila – Ridurre il numero di compresse attraverso combinazioni fisse, sia di tipo 'monotematico', cioè dirette verso un singolo fattore di rischio, sia di tipo 'ibrido', dirette cioè verso più fattori di rischio, implica la prescrizione di differenti farmaci, combinati però in una singola compressa e non prescritti separatamente. Ciò semplifica notevolmente il regime terapeutico ed aumenta in modo consistente la probabilità che il paziente sia continuo nell'assunzione della terapia prescritta e raggiunga quindi più frequentemente gli obiettivi di trattamento in modo tanto efficace quanto sicuro". La non aderenza ha poi un forte impatto economico-sociale, in quanto si traduce in un danno non solo per il paziente, ma anche per la società e il sistema sanitario nazionale, chiamati ad assorbire i costi diretti e indiretti generati dagli interventi sanitari e previdenziali necessari per gestire eventi maggiori e disabilità correlate. Aiutare i pazienti affinché aderiscano al meglio al trattamento prescritto permetterebbe di salvare la vita di circa 200mila pazienti e di ridurre significativamente l'impatto economico in Europa, riducendo le spese sanitarie di circa 125 miliardi di euro l'anno. "Anche quest'anno il Gruppo Servier in Italia rinnova il suo impegno a sostegno dell'aderenza terapeutica nelle malattie cardiovascolari con la nuova campagna 'Affetti desiderati': siamo una delle prime aziende che 7 anni fa ha posto questo tema al centro del suo impegno – dichiara Gilles Renacco, Presidente Gruppo Servier in Italia – Oggi siamo spronati più che mai dalle recenti evidenze che stimano che in Europa circa 200mila decessi e il 9% degli eventi cardiovascolari potrebbero essere attribuiti a una scarsa aderenza alle cure. Da 70 anni ci impegniamo nella ricerca cardiovascolare che, attraverso una strategia di innovazione incrementale, ha sviluppato una serie di farmaci sicuri, efficaci e 'patient friendly' che contribuiscono a facilitare l'aderenza al trattamento per i pazienti con patologie cardiometaboliche". Fulcro della campagna 'Affetti desiderati' è un video, ironico e divertente, dal quale sono stati creati un set di contenuti informativo-educazionali diffusi da oggi fino a fine maggio online, attraverso i social aziendali e il portale Al Cuore dell'Aderenza, e offline con eventi open air ospitati a Napoli, Roma e Milano. —[email protected] (Web Info)
Scuole aperte anche d’estate, arriva un piano da 400 milioni
(Adnkronos) –
Scuole aperte anche in estate. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il provvedimento, che interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività. La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull’esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica. A prevederlo la circolare alle scuole firmata sempre dal ministro. “Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo”, dichiara Valditara, “è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola”, dichiara il ministro, “che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”. I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati. La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni. I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie. Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni Pnrr del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni Pnrr per azioni di potenziamento delle competenze Stem. —[email protected] (Web Info)
Sinner batte Rune in 3 set e vola in semifinale a Montecarlo: resta numero 2 del mondo
(Adnkronos) –
Jannik Sinner batte Holger Rune oggi nei quarti di finale dell'Atp Masters 1000 di Montecarlo per 6-4, 6-7 (6-8), 6-3 e vola in semifinale dopo 3h48'. L'azzurro, numero 2 del mondo, supera il danese, numero 7 del tabellone e con il risultato odierno conserva la seconda posizione nella classifica Atp alle spalle del serbo Novak Djokovic. In semifinale, Sinner affronterà in semifinale Stefanos Tsitsipas. Il greco, numero 12 del mondo e del seeding e due volte vincitore nel Principato, supera il russo Karen Khachanov, numero 17 del ranking Atp e 15 del tabellone, con il punteggio di 6-4, 6-2 in 1h23'. Sinner, sconfitto da Rune un anno fa sulla terra rossa del Principato, si vendica vincendo una sfida durissima. Il primo set si 'stappa' nel quinto game, complice un doppio fallo di Rune che dà la spinta a Sinner verso il break. L'azzurro prende il controllo del gioco e non lo molla fino al 6-4. Il secondo set è una battaglia senza esclusione di colpi in cui Sinner spreca una valanga di occasioni: il numero 2 del mondo non concretizza nessuna delle 6 palle break a disposizione e nel tie-break non trova la zampata sui due match point con cui potrebbe chiudere il duello. Rune litiga col pubblico, si lamenta per un paio di chiamate arbitrali, discute con il supervisor: dà l’impressione di entrare e uscire dalla partita, ma nel momento chiave inanella 4 punti consecutivi che gli permettono di aggiudicarsi il tie-break (8-6) e di giocarsi tutto nel terzo parziale. Sinner soffre, annulla una pesantissima palla break contro un avversario che lascia andare il braccio. Nell'ottavo game, l'altoatesino accelera e Rune va fuori giri: il danese consegna il break con un doppio fallo, Sinner ringrazia e chiude 6-3. "Ci è voluto molto per vincere. Non è mai facile giocare contro Holger, sono contento del risultato. Peccato non aver sfruttato i due match point nel 2° set, ma sono rimasto in partita", dice Sinner dopo la sfida. "Fisicamente è stata dura, ora devo riposarmi per domani. E' stata una partita molto fisica, con tanti scambi lunghi. Le sensazioni sono buone e sono fiducioso in vista di domani", aggiunge. Il 22enne altoatesino commenta poi il comportamento di Rune che ha litigato con l'arbitro e polemizzato con il pubblico. "Ho guardato solo me stesso, possono succedere in campo queste cose e non ci vedo nulla di sbagliato, lui può creare il caos, così come accadde l'anno scorso -aggiunge Sinner-. Sono cose che fanno parte del processo di apprendimento, sono cresciuto ancora. Mi sono concentrato sulla partita. Domani affronterò Tsitsipas che sta giocando bene, vediamo cosa riusciamo a fare domani".
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 6-3 – Sinner vede il traguardo, il primo match point è sufficiente: vittoria e semifinale.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 5-3 – L'azzurro comincia l'ottavo game con un vincente e sale 15-40: due palle break pesantissime, Rune si affossa da solo con un doppio fallo che regala il 5-3 a Jannik.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 4-3 – Finalmente anche Sinner può 'godersi' un game sul velluto: poco più di 3 minuti per tornare avanti.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 3-3 – Rune gestisce il turno di servizio con il minimo sforzo: la prima spiana la strada al danese, game a zero.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 3-2 – Momento chiave del set e del match. Sinner fronteggia una palla break, la prima concessa dal quarto game del primo set, e esce dai guai con autorità: 3 punti di fila.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 2-2 – Rune sceglie la stessa soluzione, un ace per archiviare il quarto game.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 2-1 – Sinner, dopo un lungo digiuno, ritrova un paio di ace: il modo migliore per chiudere il terzo game.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 2-1 – Sinner, dopo un lungo digiuno, ritrova un paio di ace: il modo migliore per chiudere il terzo game.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 1-1 – Rune è in fiducia, lascia andare il braccio e conquista il game dell'1-1.
Sinner-Rune 6-4, 6-7, 1-0 – Sinner, dopo una valanga di occasioni non sfruttate, riparte a macinare tennis nel primo game del terzo set.
Sinner-Rune 6-4, 6-7 – Il tie-break si snoda con 7 punti conquistati dal servizio (4-3) – con Rune che contesta platealmente il punto del 3-3 – prima del minibreak che lancia Sinner sul 5-3. L'azzurro sale 6-4, ha 2 match point a disposizione: Rune li annulla e sale 7-6 con la chance di aggiudicarsi il set. Il danese completa l'opera grazie a un errore di Sinner, si va al terzo set.
Sinner-Rune 6-4, 6-6 – Sinner ha il merito di non farsi condizionare dalle occasioni perse. Ancora un turno di servizio senza concedere nulla a Rune, 6-6 e si va al tie-break.
Sinner-Rune 6-4, 5-6 – Rune perde la testa ingaggiando un duello con il pubblico. Il danese si lamenta anche con il supervisor per l'atteggiamento degli spettatori e esce dal match: 0-40, altre 3 palle break per Sinner. L'azzurro, però, si inceppa. Non riesce a rispondere, le chance evaporano e Rune sale 6-5.
Sinner-Rune 6-4, 5-5 – Sinner in scioltezza: game a zero, 5-5 con dispendio minimo di energie per Jannik.
Sinner-Rune 6-4, 4-5 – Rune se la cava nell'ennesimo game a dir poco laborioso. Dal 30-30, il numero 7 del mondo risolve il rebus con 2 vincenti per il 5-4.
Sinner-Rune 6-4, 4-4 – Dopo mezz'ora in apnea, un game agevole. Sinner gestisce il gioco con relativa facilità e aggancia il rivale.
Sinner-Rune 6-4, 3-4 – Rune picchia durissimo, andando a spolverare le righe a ripetizione in un game che dura 9 minuti. Il danese lo chiude con un vincente a cui Sinner non può replicare.
Sinner-Rune 6-4, 3-3 – Il match si trasforma in un duello senza esclusione di colpi: scambi durissimi e prolungati, Sinner esce vincitore dal round.
Sinner-Rune 6-4, 2-3 – Due doppi falli di Rune spianano la strada a Sinner che si procura 3 palle break: il danese le annulla tutte e conquista il 3-2 dopo 12 minuti di battaglia.
Sinner-Rune 6-4, 2-2 – Stesso copione nel game successivo: Sinner non concede nulla, altro gioco a zero.
Sinner-Rune 6-4, 1-2 – Rune si appoggia con continuità alla prima di servizio. Anche quando lo scambio si allunga (11 colpi), il danese trova la soluzione: game a zero.
Sinner-Rune 6-4, 1-1 – Sinner non concede nulla: un altro game a zero per l'azzurro, sempre padrone degli scambi nei propri turni di battuta.
Sinner-Rune 6-4, 0-1 – Rune alterna errori banali a colpi vincenti, sufficienti per incamerare il primo game del secondo set.
Sinner-Rune 6-4 – Nel game decisivo, Sinner non concede nulla al rivale. Game a zero chiuso con un ace, primo set in archivio per 6-4 dopo 42'.
Sinner-Rune 5-4 – Il danese ritrova la prima palla con continuità e tiene aperto il primo set.
Sinner-Rune 5-3 – Sinner rischia di complicarsi la vita con un doppio fallo che regala il 30-30 a Rune. L'azzurro però piazza subito un ace e chiude il game costringendo Rune all'errore.
Sinner-Rune 4-3 – Rune rimane agganciato al set con un game convincente. Due colpi vincenti e un ace, 4-3.
Sinner-Rune 4-2 – Il numero 2 del mondo gioca con sicurezza. Due vincenti spianano la strada verso il 4-2.
Sinner-Rune 3-2 – L'azzurro accelera nel quinto game, capitalizzando anche un doppio fallo di Rune. Sinner controlla gli scambi e impone un ritmo che l'avversario non può sostenere: break.
Sinner-Rune 2-2 – Sinner incappa in un doppio fallo che consente a Rune di arrivare alla prima palla break del match. L'azzurro si appoggia al servizio e evita guai: 2-2.
Sinner-Rune 1-2 – Il danese continua a martellare con la prima palla: un altro ace spiana la strada nel game, chiuso con un vincente.
Sinner-Rune 1-1 – Sinner si presenta con un game a zero chiuso con un ace.
Sinner-Rune 0-1 – Rune apre il match con 2 ace nel primo turno di servizio. —[email protected] (Web Info)
4 indagati per l’infortunio sul lavoro di Guardaregia costato la vita a Claudio Amodeo, di Napoli
La Procura di Campobasso ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati per l’ennesimo, tragico infortunio sul lavoro costato la vita, a soli 53 anni, a Claudio Amodeo, l’operaio di Vinchiaturo rimasto gravemente ustionato a causa dell’incendio e dell’esplosione generatisi giovedì 4 aprile 2024 all’interno di una cabina elettrica della cementeria della Heidelberg Materialis Italia Cementi di Guardiaregia, sempre in provincia di Campobasso, azienda di cui la vittima era dipendente con regolare contratto: com’è tristemente noto, il lavoratore è spirato dopo due giorni di agonia, sabato 6 aprile, al Centro Grandi Ustionati di Napoli dov’era stato trasportato in condizioni disperate.
Il procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, con l’aggravante di essere stato commesso con la violazione delle norme antinfortunistiche, è stato aperto nei confronti di G. C., 58 anni, di Roma, figura apicale dell’azienda e direttore dello stabilimento di Guardiaregia, R. D. R., 53 anni, di Salerno, manager di produzione del gruppo Italcementi e responsabile “chimico” dell’opificio; G. R., 53 anni, di Guardiaregia, capo tecnico d’esercizio e responsabile della sala operativa del cementificio, E. M. D. B., 58 anni, di Guardiaregia, tecnico della manutenzione e responsabile della cabina elettrica “incriminata” che a sua volta è rimasto gravemente ferito nell’incidente.
Un atto, quello del magistrato inquirente, anche dovuto per consentire agli indagati di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti non ripetibili. Su rogatoria della Procura di Campobasso, infatti, il Pubblico Ministero della Procura di Napoli, città dove, come detto, l’operaio è deceduto, il dott. Silvio Pavia, ha disposto l’autopsia sulla salma per accertare le cause del decesso e ha affidato l’incarico nella mattinata di oggi, giovedì 11 aprile, al medico legale dott. Pietro Tarsitano, con operazioni peritali a seguire.
La moglie, i due figli, entrambi minorenni, la mamma e i due fratelli di Claudio Amodeo, distrutti dal dolore e dalla rabbia per l’ennesima e inaccettabile morte sul lavoro del loro caro, per essere assistiti, fare piena luce sui fatti e sulle responsabilità e ottenere giustizia, attraverso l’Area Manager per la Puglia e il Molise Sabino del Benedictis, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che profonderà ogni sforzo per dare loro risposte e metterà a disposizione anche un ingegnere “elettrico” come consulente per la parte offesa nelle operazioni peritali sulla dinamica del sinistro, unitamente all’avvocato Fabio Ferrara del Foro di Bari.
Ultimato l’esame, l’Autorità Giudiziaria ha rilasciato oggi il nulla osta per la sepoltura: i funerali si svolgeranno quindi domani, sabato 13 aprile, alle ore 15, nella Chiesa parrocchiale di Santa Croce a Vinchiaturo (Cb) e saranno partecipatissimi: la tragedia, infatti, ha scosso tutto il Molise e sollecitato una grande mobilitazione del mondo sindacale e del lavoro in generale.
Pancreas, scoperta impronta digitale molecolare delle lesioni che annunciano tumori
(Adnkronos) –
Scoperta l’impronta digitale molecolare delle lesioni pre-tumorali del pancreas. Uno studio appena pubblicato su 'Nature Communications' dal gruppo di ricerca di Giampaolo Tortora, professore di Oncologia medica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore del Comprehensive Cancer Center del Policlinico Gemelli di Roma, ha individuato dei biomarcatori tessutali specifici – una sorta di impronta digitale molecolare, appunto – che consentono di distinguere con certezza le forme benigne da quelle ad alto grado di malignità o ad alto rischio di trasformazione maligna. Un rompicapo, finora, per i medici, vista la difficoltà a differenziale e riconoscere quelle da sorvegliare. Per arrivare a questi risultati, i ricercatori di Università Cattolica – Gemelli hanno esaminato una quantità incredibile di dati su pezzi operatori di pazienti trattati al Gemelli nel corso degli ultimi dieci anni, avvalendosi di analisi omiche e in particolare di sofisticate tecnologie di trascrittomica e proteomica spaziale. Il loro lavoro ha consentito di individuare sul tessuto tumorale le ‘firme molecolari’ che indicano una displasia di basso grado (Hoxb3 e Znf117), quelle dei casi ‘borderline’ (Spdef) e infine i marcatori di displasia di alto grado, cioè delle forme sicuramente maligne (Nkx6-2). Non solo. Questa ricerca getta luce anche sul ruolo dell’attivazione di alcuni geni (TnfAlfa e Myc) nella progressione dei tumori mucinosi papillari intraduttali (Ipnm) da una forma benigna a una maligna (adenocarcinoma pancreatico duttale, o Pdac). "Ad ora la stratificazione del rischio degli Ipmn – spiega Tortora – viene fatta solo in base alle caratteristiche cliniche (ad alto rischio sono soprattutto gli Ipmn che si sviluppano nei dotti principali) e radiologiche (Tac, Rmn), mentre non si disponeva di criteri che tenessero conto della loro biologia. Questo fa sì che fino al 10% degli Ipmn considerati a basso rischio – ammette l'esperto – sfugga a una corretta valutazione e, nel tempo, possa dar luogo a un tumore aggressivo”. La ricerca appena pubblicata è stata supportata da un grant della Fondazione Airc, assegnato al progetto di Carmine Carbone, team leader dello studio e ricercatore di Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs. Le neoplasie mucinose papillari intraduttali pancreatiche – spiegano gli esperti del Gemelli – sono lesioni cistiche che si sviluppano all’interno dei dotti pancreatici e che contengono al loro interno dei ‘tralci’ di tessuto (proiezioni papillari) rivestiti di epitelio mucoso. La frequenza di queste cisti dal comportamento incerto, che si scoprono per caso in occasione di una Tac o una risonanza fatte per altro motivo, è in aumento e cresce con l’avanzare dell’età. Una recente metanalisi della Mayo Clinic (Usa) rivela che gli Ipmn vengono scoperti per caso nell’11% circa degli over 50 sottoposti a Tac addominale. Mancano però dati certi di prevalenza e incidenza. "Una necessità assoluta è quella di creare un registro italiano degli Ipmn – sottolinea Tortora – perché siamo certi che il loro numero sia ampiamente sottostimato”. Questi tumori originano dai dotti pancreatici e sono considerati precursori dell’adenocarcinoma duttale pancreatico, una neoplasia estremamente aggressiva, contro cui si dispone di limitate opzioni terapeutiche. Quali evolveranno in questa direzione? La ricerca condotta alla Cattolica e al Gemelli dà proprio un contributo all’individuazione delle lesioni ad alto potenziale di trasformazione maligna. “E si tratta di un’indicazione importante – rimarca Tortora – perché se è fondamentale individuare le lesioni ad alto rischio di trasformazione maligna, altrettanto determinante è definire le caratteristiche di ‘benignità’, per evitare ai pazienti un intervento chirurgico inutile, molto invasivo e non privo di rischi”. Una diagnosi di precisione. “Con un paziente e minuzioso studio di trascrittomica e proteomica spaziale effettuato su tessuto (cioè sul pezzo operatorio) – ricostruisce Carbone – abbiamo analizzato una a una le cellule che compongono gli Ipmn per studiarne l’Rna e le proteine corrispondenti, rispettando la citoarchitettura del tessuto. Così è stato possibile evidenziare che le forme a minore o a maggior rischio di trasformazione maligna si differenziano per l’espressione di alcuni geni e proteine. In particolare, l’espressione del gene Nkx6-2, conferisce un aumentato rischio di differenziazione maligna; al contrario, l’espressione dei geni Hoxb3 e Znf117 indica una displasia di basso grado, una condizione di benignità. Il prossimo step consisterà nella ricerca di un biomarcatore prognostico di trasformazione tumorale nel sangue”. E in futuro "potremmo ipotizzare la messa a punto di trattamenti in grado di bloccare le ‘vie’ molecolari attraverso cui viaggia la trasformazione di una lesione pre-cancerosa in una tumorale: un anti-Myc è già allo studio. Ma c’è di più. Con la teranostica si potrebbe provare a coniugare un anticorpo mirato contro l’Nkx6-2 con un radiofarmaco per andare a colpire con precisione, sfruttando il ‘nucleare buono’ le cellule tumorali che esprimono questo gene, indice di malignità", conclude Carbone. —[email protected] (Web Info)
Al via la quarta edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit: tutti gli attori del sistema riuniti
(Adnkronos) – Al via la quarta edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit il prossimo 16 aprile a Roma presso l’esclusiva cornice del Circolo Ufficiali Forze Armate d’Italia. Appuntamento che rappresenta uno dei principali eventi dedicati al mondo della difesa e della sicurezza cibernetica, che quest’anno avrà come tema: “Prospettive e applicazioni per i nuovi asset tra cybersicurezza, difesa energetica e aerospace”. Il Summit è promosso dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI), punto di riferimento dell’innovazione in Italia, presieduta da Gabriele Ferrieri (già ForbesU30) in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e con il supporto di Alé Comunicazione. Patrocinato dalle seguenti istituzioni ed enti: Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, AIPSA, Women4Cyber, AIIC, AssoCiso, CyberArea, Agenzia per l’Italia Digitale, Anitec Assinform, Assintel, AIAD, Ordine degli Ingegneri di Roma, Consiglio Nazionale dei Periti Indutriali, Accademia della Legalità e l’8° Reparto Infrastrutture dell’Esercito Italiano. Ad aprire il summit il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, presenti alcuni dei maggiori rappresentanti delle Forze Armate, delle istituzioni nazionali ed europee, delle Agenzie ed Autorità di riferimento del mondo cyber, difesa ed innovazione tra cui: Giovanni Gagliano Gen. Div. Capo del VI Reparto Informatica Cyber e Telecomunicazioni, Stato Maggiore della Difesa; Gianluca Galasso Direttore del Servizio Operazioni/ CSIRT Italia, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN); Ivano Gabrielli Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; Luca Monaco Gen. B. (EI) Comando Operazioni Spaziali; Vittorio Rizzi Vice Direttore Generale Dipartimento Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale Polizia Criminale; Michele Sirimarco Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri – Stato Maggiore; Antonio Mancazzo, Gen. Com. Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, Guardia di Finanza; Generale Vincenzo Falzarano, già Comandante 3a Divisione Comando Logistico, Aeronautica Militare; Antonino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati; Ettore Rosato, Segretario COPASIR, Comitato Parlamentare Sicurezza della Repubblica; Stefano Serva, Responsabile Space Programme Security ESA, European Space Agency; Filiberto Mastrapasqua, Direttore Nazionale del Servizio, Polizia Stradale; Carlo Corazza, Direttore Ufficio Parlamento Europeo in Italia; Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, Autorità Garanzia Comunicazioni; Nicla Ivana Diomede, Direttrice Dipartimento Cybersecurity e Sicurezza Urbana, Roma Capitale; Nicola Vanin, Chief Information Security Officer (CISO), Cassa Depositi e Prestiti (CDP); Ranieri Razzante, Componente Comitato Intelligenza Artificiale, Presidenza del Consiglio; Gianni Amato, Senior Cybersecurity, CERT- AgID, Agenzia per l’Italia Digitale. Nei diversi panel, si discuterà insieme agli attori e alle imprese più rilevanti del settore su tematiche strategiche per il Paese, anche in ottica europea. Porteranno il loro contributo big della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale ed aziende ad alta innovazione, tra cui: Microsoft Italia, Trend Micro, HWG Sababa, Olidata, A2A, Cyber Guru, Swag, Duskrise, Telsy, Ansaldo Energia, Fincantieri, Acea, Skybox Security, Smet, D-Orbit, Sidereus Space Dynamics. “Siamo onorati della grande adesione da parte delle istituzioni e delle imprese di riferimento per questa importante quarte edizione del nostro Innovation Cybersecurity Summit. Un momento di confronto che riteniamo di assoluta importanza per mettere in luce le importanti prospettive e applicazioni delle nuove tecnologie per il mondo della Difesa, della cybersicurezza e dell’aeropace, unito alla consegna del nostro Manifesto ai rappresentanti del Governo e delle Autorità preposte come contributo dei giovani innovatori italiani alla valorizzazione e alla salvaguardia delle infrastrutture critiche dello Stato, del Sistema di Sicurezza della Repubblica Italiana e dell’Europa e infine, all’ecosistema della Difesa e della Cybersicurezza”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI. Il summit è a numero chiuso. Richiesta iscrizione e ulteriori info sul sito: cybersecitalysummit.it —[email protected] (Web Info)
In Sicilia una nuova Linea Pilota per la microelettronica
(Adnkronos) – Nascerà nel cuore dell'Etna Valley la nuova infrastruttura di microelettronica avanzata per la realizzazione di prototipi di dispositivi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni. Il progetto, presentato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), rientra tra quelli approvati oggi dal Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU), programma internazionale istituito con il Chips Act, il pacchetto legislativo approvato lo scorso settembre dalla Commissione Europea con l'obiettivo di incentivare e sostenere la produzione di semiconduttori a livello europeo. "Sono molto orgogliosa per questo progetto, che sarà coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche, e prevede la realizzazione di un'infrastruttura abilitante per il settore industriale della microelettronica, con particolare focalizzazione sull'area catanese, reso possibile grazie all'investimento continuo del Cnr sul settore della microelettronica e microsistemi, che ha permesso di avere la massa critica per poter costruire questa significativa opportunità per lo sviluppo economico e tecnologico del nostro Paese, destinato a giocare un ruolo da protagonista in questo scenario", spiega la Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza. "Inoltre, si colloca in un contesto globale caratterizzato da una crescente domanda di semiconduttori e dalla loro fondamentale importanza per l'industria tecnologica, cui l'Europa ha risposto con la nascita del Chips Act, che ha stanziato 43 miliardi di euro per raddoppiare entro il 2030 la produzione europea di chip e rendere autonomi gli Stati membri dalle forniture extra UE".
L'infrastruttura approvata rientra, infatti, nelle tecnologie individuate dalle Linee Pilota (Pilot Lines) del programma Chips JU come quelle destinate a svolgere un ruolo cruciale nell'avanzamento dell'Europa con particolare riferimento ai settori più critici e ad alto impatto della microelettronica. Tra tali tecnologie rientra la realizzazione di un sistema integrato per lo sviluppo delle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita (WBG) per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza (RF), che saranno sviluppate dalla Linea Pilota approvata. Per raggiungere tale fine, verranno potenziate le strutture già esistenti nel campo dei semiconduttori avanzati e delle tecnologie correlate: in Italia "Beyond Nano", infrastruttura avviata nel 2020, frutto della collaborazione tra Cnr, Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), Regione Siciliana e STMicroelectronics. Ad essa si aggiungono infrastrutture presenti in Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania, coinvolgendo Università e Centri di ricerca di tali Paesi, e riunendo comunità scientifica e comunità industriale nello sviluppo di prodotti e processi avanzati, in accordo alle roadmap delle diverse tecnologie microelettroniche. In aggiunta al Cnr, i partner italiani del progetto sono Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Centro Italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore Chips-it, Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Nanoelettronica IUNET. L'iniziativa è stata fortemente sostenuta dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), dal MUR e dal Ministero di Economia e Finanza (MEF) nonché dalla Regione Siciliana e dal Comune di Catania. Il costo complessivo del progetto è di 360 milioni di euro: sarà ripartito per il 50% su fondi comunitari e per il 50% su fondi messi a disposizione dagli Stati partecipanti alla proposta. L'Italia è lo Stato che riceverà la maggiore quota di finanziamento: 212 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea, 53 milioni di euro dal MUR e una quota equivalente dal MIMIT. Di questi, circa 190 milioni di euro sono destinati al Cnr per la linea pilota che verrà realizzata attraverso le competenze dell'Istituto di microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm). "Il progetto è il risultato di un percorso decennale che mira ad accorciare la filiera dell'innovazione nel campo dei semiconduttori e che ha permesso di trasferire efficacemente le consilidate competenze nella ricerca di base verso tecnologie emergenti. L'infrastruttura sarà a disposizione del settore produttivo regionale e nazionale e svolgerà un ruolo abilitante per le piccole e medie imprese operanti nel settore della microelettronica, che potranno sviluppare dispositivi innovativi basati su nuovi materiali, con un potenziale innalzamento delle loro capacità di realizzazione di piccole produzioni a bassi costi", aggiunge Stefano Fabris, direttore del Dipartimento scienze fisiche e tecnologie per la materia del Cnr (Cnr-Dsftm). "Anche le grandi aziende trarranno notevole vantaggio dalla sua presenza, perché potranno sperimentare in questa linea pilota le tecnologie da inserire nei dispositivi di nuova generazione. Inoltre, l'ingente investimento previsto per la Linea Pilota italiana apporterà un significativo impatto sul territorio favorendo occupazione, indotto, l'insediamento di nuova imprenditorialità, e alimentando uno sviluppo industriale direttamente connesso con un settore di eccellenza quale è la microelettronica, già rappresentato nell'area".
"ChipsJU" è un programma internazionale che unisce risorse dell'Unione Europea, tra cui Horizon Europe e Digital Europe, degli Stati membri e del settore privato per favorire lo sviluppo dei transistor avanzati, dei processori a basso consumo energetico e dei chip quantistici. A tale fine il programma ha messo a disposizione un primo stanziamento di 1,67 miliardi di euro per lanciare i primi bandi rivolti alle organizzazioni interessate ad istituire linee pilota negli Stati membri e dedicati a quattro specifiche tecnologie strategiche: "Fully Depleted Silicon on Insulator", "Leading-edge nodes below 2nm", "Heterogeneous system integration and assembly", "Wide-band semiconductors". Nel medio-lungo periodo, l'iniziativa "Chip per l'Europa" introdurrà importanti finanziamenti e misure per stimolare le capacità di innovazione e produzione dell'UE. "L'Italia è in prima linea nel potenziare la propria strategia per la microelettronica in particolare nel settore dei semiconduttori, rappresentando uno dei primi Paesi europei a dare applicazione al Chips Act Europeo" conclude Vittorio Privitera, direttore del Cnr-Imm. —[email protected] (Web Info)
PUBG Mobile, al via la collaborazione con l’anime Spy x Family
(Adnkronos) – PUBG Mobile, noto gioco mobile, ha avviato una collaborazione con la serie anime e manga giapponese Spy x Family. Questa partnership, che durerà fino al 12 maggio, prevede l'introduzione di una serie di oggetti e set tematici per migliorare l'esperienza di gioco dei partecipanti. Spy x Family narra la storia di una spia, conosciuta come Twilight, che ha il compito di preservare la pace tra due nazioni nemiche, Westalis e Ostania. Per avvicinarsi al suo obiettivo, Twilight deve creare una finta famiglia e iscrivere sua "figlia" in una scuola prestigiosa, ignaro che la bimba adottiva Anya possieda capacità di lettura della mente e che la sua moglie Yor sia un'assassina. Tra i nuovi oggetti introdotti in PUBG Mobile ci sono lo Spy x Family Twilight Set, lo Spy x Family Thorn Princess Set, e altri accessori ispirati ai personaggi della serie. Gli oggetti saranno disponibili per un periodo limitato. In aggiunta, la collaborazione include un nuovo percorso a premi. I giocatori possono attivarlo mediante una spesa in UC, la valuta del gioco, e completando incarichi specifici per guadagnare punti. Tra i premi offerti ci sono la skin del veicolo Dacia a tema Spy x Family e, una volta raggiunto il livello 20, il set Spy x Family Twilight o il set Spy x Family Thorn Princess. Completando la raccolta di tutti gli oggetti tematici, i giocatori riceveranno anche premi esclusivi come una social player card a tema, un avatar e una cornice per avatar. La collaborazione è già in corso e sarà accessibile fino al 12 maggio. —[email protected] (Web Info)
Diana Bracco scala classifica Top Reputation marzo 2024
(Adnkronos) – Nella speciale classifica Top Manager Reputation di marzo 2024, Diana Bracco ha scalato 12 posizioni rispetto al mese precedente, salendo al 33esimo posto. Sul podio – secondo l’Osservatorio permanente sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia – figurano i vertici di tre grandi aziende quotate: Claudio Descalzi Amministratore delegato di Eni (1 posto), Andrea Orcel di Unicredit (2°) e Carlo Messina di Intesa Sanpaolo (in terza posizione). La Presidente e Ceo del Gruppo Bracco è anche prima nella classifica dei Top Manager del settore Pharma e Lifesciences, seguita da Marcello Cattani, presidente di Farmindustria e presidente di Sanofi Italia e Malta. Bracco è un Gruppo che opera nel settore delle scienze della vita ed è leader mondiale nella diagnostica per immagini. Fondato nel 1927, oggi ha un fatturato consolidato di 1,8 miliardi di euro di cui l’88% sui mercati esteri e occupa 3.700 dipendenti. Il Gruppo vanta un patrimonio di oltre 2.000 brevetti e investe ogni anno in R&S oltre il 10% del fatturato di riferimento nell’imaging diagnostico e nei dispositivi medicali avanzati. —[email protected] (Web Info)












