domenica, Novembre 23, 2025
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Colella in rappresentanza del Molise al Congresso dei Destination Manager d’Italia

Si è tenuto a Monopoli il secondo Congresso Nazionale di Assidema – Associazione Nazionale Destination Manager. La prima giornata, più istituzionale ha visto ospiti il Ministero degli Esteri con il Turismo delle Radici (Marina Gabrieli), la Regione Puglia con l’Assessore Gianfranco Lopane, l’Apt Basilicata con il Direttore Margherita Sarli, Anci Italia con il vicepresidente Vito Parisi, Confindustria Turismo con la presidente Marina Lalli, le Università di Bari e Lecce e tanti altri ospiti. La seconda giornata è stata più tecnica con i destination manager giunti da tutta Italia e i partner di Assidema, l’associazione il cui obiettivo è proprio definire, promuovere e valorizzare la figura professionale del destination manager, figura chiave nella pianificazione strategica e nella gestione sostenibile delle destinazioni turistiche.

In rappresentanza del Molise, Roberto Colella, professionista del settore è intervenuto sul rapporto tra turismo e biodiversità partendo dall’esempio della nostra regione. La figura del manager di destinazione è stata introdotta in Italia con la Legge 27 dicembre 2023, n. 206 e il Decreto “Made in Italy” per promuovere lo sviluppo turistico delle aree locali. Questo ruolo, definito anche come “professione non organizzata in ordini o collegi” ai sensi della Legge 4/2013, è essenziale per la pianificazione strategica e la valorizzazione delle destinazioni turistiche, migliorando la loro competitività e sostenibilità. 

Il Destination Manager (DM) o manager di destinazione è un manager responsabile della destinazione turistica che esplica la sua attività attraverso la pianificazione, organizzazione, direzione e controllo di tutte le attività legate alla gestione strategica della destinazione turistica stessa. Questa figura opera come facilitatore e coordinatore dei diversi stakeholders all’interno della destinazione turistica, con l’obiettivo di garantirne lo sviluppo sostenibile, valorizzarne le risorse locali e promuoverne la competitività partendo dall’analisi del mercato. In Molise tutto questo è fondamentale per facilitare lo sviluppo del nostro territorio, in ottica moderna, al passo con i tempi e quanto previsto dalla legge nazionale.

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Fefè De Giorgi, CT dell’Italvolley Campione del Mondo all’UniMol

Ferdinando (per tutti nell’ambiente sportivo Fefè) De Giorgi – Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile di Pallavolo e protagonista dei recenti trionfi azzurri: il Mondiale 2025 a Manila, nella Filippine, in finale contro la Bulgaria – all’Università degli Studi del Molise per un nuovo incontro con il mondo accademico, sportivo e territoriale.
L’appuntamento è fissato per martedì 4 novembre 2025, alle ore 11.00, nell’Aula Magna di Ateneo – Campus universitario Vazzieri – via Francesco De Sanctis, Campobasso.
Ad accogliere De Giorgi, accompagnato dal Presidente della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), Giuseppe Manfredi, sarà il Rettore dell’Università degli Studi del Molise, prof. Giuseppe Peter Vanoli, insieme al prof. Germano Guerra, delegato per le attività sportive, e al prof. Giuseppe Calcagno, presidente della filiera didattica di Scienze motorie e sportive
L’iniziativa, che vede il fattivo contributo del Comitato regionale FIPAV  Molise e dell’Ufficio UniSport di UniMol, si inserisce nel programma di valorizzazione delle attività promosse e sostenute dall’Ateneo nel campo delle scienze del benessere, dello sport e della formazione, e rappresenta una significativa occasione di dialogo e crescita per studentesse e studenti, docenti, rappresentanti istituzionali, sportivi e cittadini. Formazione e Sport sono gangli insostituibili nella crescita integrale della persona. Così come il binomio mondo accademico e sportivo. Lo sport è infatti anche educazione, crescita e inclusione.
La presenza di Fefè De Giorgi all’UniMol rappresenta un importante e significativo segnale di attenzione e motivo di particolare orgoglio per il nostro Ateneo – sottolinea il Rettore Vanoli. Il suo esempio e la sua testimonianza incarnano i valori che desideriamo trasmettere ai giovani: impegno, sacrificio, spirito di squadra e lealtà. E proprio queste portano con sé la cultura del rispetto, della passione e della resilienza che ben si riflettono nei valori più autentici dello sport e della vita”.
Ancora una volta, l’Università del Molise si conferma luogo di incontro tra formazione, sport e territorio, capace di accogliere protagonisti di livello internazionale e di offrire alla propria comunità accademica esperienze autentiche di educazione ai valori dello sport e della vita.

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Roma: il “Premio Jean Piaget 2025” al dirigente scolastico molisano Giuseppe Natilli

Importante riconoscimento nazionale per l’innovazione educativa e la leadership umanistica. La cerimonia si è tenuta oggi presso l’Auditorium della Biblioteca “Vittorio Emanuele II”, premiati anche studenti dell’istituto Petrone di Campobasso 

Nella suggestiva cornice dell’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale “Vittorio Emanuele II” di Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del 53° Concorso Nazionale EIP Italia – Scuola strumento di pace, uno degli appuntamenti più significativi nel panorama educativo italiano.

Presenti, tra gli altri, la Presidente nazionale di EIP Italia Anna Paola Tantucci, il Direttore generale del ministero dell’Istruzione e del Merito Davide D’Amico, il consigliere del ministro Giuseppe Valditara Vincenzo Mannino e il poeta e scrittore Elio Pecora, oltre ovviamente ai dirigenti scolastici, docenti e studenti provenienti da tutta Italia. 

Al  professor Giuseppe Natilli, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Igino Petrone” di Campobasso, è andato il prestigioso premio “Jean Piaget 2025 per la Dirigenza Scolastica”.

Il riconoscimento è stato assegnato al dirigente molisano per l’eccellenza professionale dimostrata nella guida della comunità educante, per la capacità di innovare la scuola e per il costante impegno nel diffondere una visione educativa fondata sui principi della “Dirigenza umanistica” e dell’educazione alla pace.

“Il Comitato direttivo – si legge nella motivazione ufficiale – ha unanimemente riconosciuto l’operato del dirigente Giuseppe Natilli, che ha esercitato la sua leadership educativa in armonia con i Principi universali di educazione civica, promuovendo un ambiente scolastico innovativo e collaborativo. Le sue qualità umane e professionali hanno avuto un impatto profondo sul clima della comunità educante, rendendo la scuola un vero hub territoriale di cultura e cittadinanza attiva.”

Sotto la sua guida, l’Istituto Comprensivo “Igino Petrone” si è distinto per molteplici progetti, tra cui l’innovativo modello “Didattica da… Fuoriclasse – da Scuola a Paesaggio Didattico” (www.didatticadafuoriclasse.it), adottato come esempio di sperimentazione metodologica e presentato a Fiera Didacta Italia 2024.

Durante la cerimonia, sono stati premiati anche studenti della scuola “Petrone”, autori del componimento poetico “Costruire sicuro, costruire futuro”, risultato vincitore del Premio nazionale “EIP Sicurezza a scuola”, coordinato dalla docente Desiderata Donzelli.
Un doppio riconoscimento che sottolinea la qualità del lavoro didattico e formativo portato avanti dalla scuola campobassana. 

L’EIP Italia – Ecole Instrument de Paix, fondata nel 1968 a Ginevra dal grande psicologo Jean Piaget e presente in 40 Paesi, promuove da oltre mezzo secolo i principi dell’educazione alla pace, dei diritti umani e della cittadinanza democratica.
Nel suo intervento conclusivo, la professoressa Anna Paola Tantucci ha definito Natilli “una delle voci più autentiche e innovative della scuola italiana, capace di far dialogare pedagogia e umanità, innovazione e tradizione”.

«Questo premio – ha dichiarato invece Natilli– appartiene alla mia scuola, ai docenti, agli studenti, alle famiglie che ogni giorno scelgono di credere in un’idea di scuola viva, che educa alla libertà, al pensiero e alla bellezza, che non si limita a trasmettere saperi na che sappia generare passioni e fare sognare.  Innovare non significa usare tecnologie, ma cambiare sguardo, trovare nuove strade per arrivare al cuore dei ragazzi. È lì che nasce il futuro.»

Attualmente il dirigente molisano è impegnato in un nuovo progetto editoriale internazionale, in collaborazione con Sanoma Education e con docenti della Queen Mary University di Londra, volto a diffondere un nuovo paradigma formativo fondato sull’alleanza tra didattica, neuroscienze e creatività.

Il campobassano Giuseppe Natilli è anche presidente interprovinciale dell’ANP Molise e referente regionale EIP Italia. 

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Comune di Termoli: attivata la misura “Carta Dedicata a Te”

l’assessore alle Politiche Sociali Mariella Vaino comunica
che, con Decreto Interministeriale pubblicato sulla< Gazzetta Ufficiale n.186 del 12
agosto 2025, è stata attivata la misura “Carta Dedicata a Te” 2025, finanziaria dal
Fondo Alimentare (art. 1, comma 103, Legge 30 dicembre 2024, n. 207).
Per il Comune di Termoli sono state assegnate n. 676 carte elettroniche di
pagamento, del valore di 500 euro ciascuna, destinate ai nuclei familiari individuati
dall’Inps, senza necessità di presentare domanda.
La carta potrà essere utilizzata solamente per l’acquisto di beni alimentari di
prima necessità, presso gli esercizi convenzionati, entro il 28 febbraio 2026. Il
primo pagamento dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza del
beneficio.
L’elenco dei beneficiari e la lista delle carte sono consultabili dal 30.10.2025 sul sito
del Comune di Termoli nella sezione “Avvisi”. (
https://www.comune.termoli.cb.it/novita/lista-beneficiari-anno-2025-per-la-carta-
dedicata-a-te/ ).
Si precisa che le Carte emesse negli anni precedenti resteranno valide negli anni
successivi, a condizione che il beneficiario sia confermato nella nuova lista. In
tali casi, la ricarica del contributo avverrà automaticamente, senza necessità di
sostituire la carta e recarsi presso gli Uffici Postali.
I nuovi beneficiari riceveranno apposita comunicazione da parte del Comune di
Termoli contenente il numero della carta (Cod. Identificativo Carta) e le modalità di
ritiro presso gli Uffici abilitati al servizio.

Per ulteriori informazionie/o chiarimenti è possibile contattare i Servizi Sociali
ai seguenti numeri telefonici:

Dott.ssa Emma Greco 0875.712512

Dott.ssa Manuela Menadeo 0875.712238
Urp Servizi Sociali 0875.712308

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Centri antiviolenza/L’unica verità dei fatti è il “NO” della sindaca Forte

Leggo la nebulosa difesa della sindaca di Campobasso e non posso non replicare con precisazioni
tecniche che sono state omesse
Innanzitutto, l’avviso pubblico – e sottolineo pubblico – precisa che parte dei fondi sono destinati al
CAV di Campobasso e per CAV si intende un luogo in possesso di requisiti strutturali e organizzativi
che permettono di autorizzarlo al funzionamento e l’inserimento nel Registro regionale che viene
poi inviato al Ministero delle Pari Opportunità ed entra nel sistema di finanziamento annuale. Era
chiaro che Liberaluna ha partecipato al bando nella consapevolezza di gestire quel CAV, che
comprendeva anche i locali.
Il 15 ottobre, la stessa Sindaca si è dichiarata disponibile a individuare una soluzione alternativa circa
i locali dove ospitare le attività ma due giorni dopo quella disponibilità è venuta meno, con la
comunicazione ufficiale di destinare ad altro utilizzo i locali di viale del Castello, in possesso di
requisiti specifici e autorizzati al funzionamento secondo le normative vigenti.
Il Servizio Programmazione Politiche Sociali ha quindi interessato l’Asrem per individuare una sede.
Nonostante la massima disponibilità, non è stato possibile arrivare ad una soluzione visto che i locali
sarebbero disponibili solo per 3 giorni alla settimana, al contrario di quanto sancito dalla Conferenza
Stato-Regioni e non autorizzabili al funzionamento. Nelle stesse ore l’APS Liberaluna – che ha messo
a disposizione i locali del proprio CAV (già autorizzato e in possesso dei requisiti) – ha chiesto, alla
delegata alle Pari Opportunità del Comune di Campobasso, un appuntamento con la Sindaca, per
trovare una soluzione. Purtroppo non sembra ci sia stato riscontro.
È evidente che la Regione Molise e l’ente aggiudicatario del servizio ritengono fondamentale il
rispetto delle norme vigenti in materia, quelle che invece sembrano sconosciute alla Sindaca di
Campobasso che inoltre, forse inconsapevolmente, con la sua difesa d’ufficio, ha demolito le
ambizioni di un’intera comunità (e anche quelle che a parole dice di perseguire) ovvero di fare rete
per prevenire e contrastare la violenza sulle donne in modo sinergico, offrendo tutte le opportunità
per “salvarsi”.
Fortunatamente gli altri Sindaci non hanno agito in questo modo: i primi cittadini di Isernia, Termoli
e Campomarino, con i coordinatori degli ATS, hanno garantito il servizio.
I rischi derivanti da questa decisione del Comune di Campobasso sono adesso oggetto anche di una
diffida e messa in mora presentata dall’APS Liberaluna.
Le donne vittime di violenza, che hanno bisogno di ascolto, aiuti concreti e accompagnamento alla
rinascita, saranno accolte come sempre. La Regione Molise, con il Servizio Programmazione
Politiche Sociali, e l’APS Liberaluna troveranno la soluzione migliore. Ma è importante ribadirlo: la

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Servizi antiviolenza/La sindaca forte replica alla consigliera Passarelli

Gent.me redazioni, mi corre l’obbligo di intervenire per chiarire alcune questioni che sono state riportate in maniera non corretta da parte della consigliera regionale Passarelli.
Dalla lettura degli atti del Comune di Campobasso e di quelli adottati dalla Regione Molise (nonché dalle note a firma dell’ETS aggiudicatario dei servizi regionali antiviolenza) emerge chiaramente che: l’Avviso Pubblico regionale – per la nascita, anche in Molise, di un CAV
e di una Casa Rifugio – emanato nell’anno 2016 consentiva la partecipazione anche degli enti locali, in forma singola o associata,
diversamente da quanto previsto con quello adottato ad agosto del 2025, aperto esclusivamente agli enti del terzo settore (ETS);

nel 2016 partecipava all’Avviso – previa adozione di una procedura di selezione pubblica del partner privato dotato di esperienze e professionalità comprovate e consolidate nei decenni -, quale soggetto proponente, l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso Capofila di un’associazione temporanea di scopo costituita con il Comune di Campobasso e la Cooperativa sociale “Be Free” (il privato selezionato con procedura ad evidenza pubblica);

il Comune di Campobasso metteva nel progetto, a titolo di co- finanziamento, oltre al proprio personale dipendente, anche i propri
locali di Viale del Castello (mentre la Casa Rifugio, ad indirizzo segreto, veniva messa a disposizione da Be Free, che provvedeva autonomamente a stipulare il relativo contratto di locazione);

in relazione ai locali di Viale del Castello, al Comune di Campobasso non è mai pervenuta alcuna richiesta da parte dell’ETS risultato
aggiudicatario dell’Avviso, né formale né informale, di messa a disposizione per la ubicazione del CAV;

per tali locali l’Amministrazione comunale, non più direttamente coinvolta nella gestione del progetto regionale e non interpellata, né formalmente né informalmente dall’ETS, ha ritenuto che quei locali non fossero più necessari per i servizi antiviolenza regionali e sta immaginando di creare in quei locali anche spazi al servizio delle donne;

per tali ragioni, nella riunione del 15 ottobre 2025, quando per la prima volta è stata manifestata l’esigenza dell’ETS aggiudicatario di avere
quei locali, il Comune di Campobasso ha evidenziato che non potevano più essere messi a disposizione dell’ETS aggiudicatario, il quale prendeva atto e proponeva di adibire a CAV quello privato di cui è titolare;

con nota del 30 ottobre 2025, l’ETS in questione indicava come valida alternativa per l’ubicazione del CAV finanziato dalla Regione, locali dell’ASREM.

Ciò detto, il Comune di Campobasso ha talmente a cuore le sorti delle persone, donne e minori, in carico ai servizi antiviolenza che, con determina dirigenziale del 30/06/2025, aveva disposto la proroga del servizio in essere fino al 31.12.2025, immaginando la possibilità, per la delicatezza e la complessità delle azioni, che occorressero tempi più lunghi per il passaggio di consegne. Con proprie delibere, è stata la Regione Molise a decidere di anticipare il termine di scadenza della predetta proroga, fissandolo prima al 31.08.2025, poi al 30.10.2025.
Il Comune, da anni impegnato a dare il proprio contributo, all’interno della rete dell’antiviolenza, direttamente ed indirettamente, continuerà a fornire il proprio supporto alle donne, ai minori e a chi si prenderà cura dei loro bisogni e delle loro aspirazioni.

Marialuisa Forte, sindaca di Campobasso

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Campobasso/Il consigliere Valter Andreoli chiede tavolo in Prefettura per tutelare i lavoratori della 3G

(FOTO DI REPERTORIO)

I lavoratori del call center 3G si trovano
nuovamente in una situazione di forte incertezza. A seguito del recente
cambio di appalto, 156 dipendenti rischiano di essere trasferiti in una sede
diversa da quella di Campobasso. Pur mantenendo il contratto delle
telecomunicazioni e con la riassunzione garantita dal nuovo gestore, è la
territorialità a essere messa in discussione: un elemento fondamentale per la
tutela delle famiglie coinvolte e per la tenuta sociale ed economica della città.
Già a febbraio 2025, in occasione del cambio di contratto collettivo, il
Comune di Campobasso era intervenuto con un ordine del giorno approvato
all’unanimità dal Consiglio comunale e con una lettera della sindaca Forte
inviata al ministro Urso, nella quale venivano evidenziate le criticità del nuovo
contratto Assocontact e si chiedeva il ritorno al CCNL delle
Telecomunicazioni.
Oggi, il consigliere comunale Valter Andreola (M5S), membro della
Commissione consiliare Politiche sociali, ha richiesto l’istituzione urgente di
un tavolo prefettizio che coinvolga tutte le parti interessate: istituzioni,
sindacati, azienda e nuovo gestore. L’obiettivo è garantire la continuità
territoriale dei lavoratori e scongiurare il rischio di trasferimenti che
comprometterebbero la stabilità di 156 famiglie e il tessuto occupazionale
cittadino.
«La solidarietà non può fermarsi agli atti formali – ha dichiarato Andreola –.
Serve un confronto concreto e urgente per difendere il diritto dei lavoratori a
restare nella propria città e nella propria regione.»

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Passarelli: Non serve indossare le scarpe rosse nei momenti di circostanza: servono i fatti

Stefania Passarelli

Cambia l’ente che gestirà il CAV (Centro antiviolenza) e la sede che lo ha ospitato fino ad oggi
diventa di colpo ‘indisponibile’.
A seguito dell’avviso pubblico del 1° agosto scorso, l’Aps Liberaluna è stata individuata quale
partner della Regione nella coprogettazione e cogestione dell’intera rete di servizi e interventi
dedicati al contrasto alla violenza di genere.
Un iter terminato alla fine dello stesso mese e che ha visto, all’esito della procedura di valutazione
della Commissione tecnica, l’attribuzione all’Aps Liberaluna del punteggio più alto.
La stessa agirà – in stretta integrazione con gli Ambiti Territoriali Sociali di Campobasso, Isernia e
Termoli, oltre che con i Comuni interessati – nella gestione dell’intera rete dedicata al contrasto alla
violenza di genere: un servizio, come è evidente, che non può assolutamente interrompersi.
Ma a Campobasso l’Aps Liberaluna ha rischiato di non avere una sede dove svolgere le attività
conseguenti poiché l’immobile, in precedenza a disposizione di chi gestiva il servizio, non è più
disponibile.
Dal 1° novembre, data di avvio, le attività di contrasto alla violenza di genere avrebbero rischiato di
essere erogate ‘a singhiozzo’, almeno fino all’individuazione di una nuova sede.
In tale direzione, però, la Regione (con il Servizio Programmazione Politiche Sociali), l’Asrem e
l’Aps Liberaluna si sono già messe in moto verificando la disponibilità di altri immobili stante,
appunto, la decisione assunta e comunicata dal Comune di Campobasso, ente capofila dell’Ats, a
soli pochi giorni dall’avvio delle attività in capo al nuovo ente gestore.
Sia chiaro: a Palazzo San Giorgio questo ‘cambio di gestione’ è noto e non da oggi. Anzi, il 15
ottobre scorso, nel corso di una riunione con tutti i soggetti coinvolti, i contenuti del progetto
dell’Aps individuato come partner della Regione Molise sono stati ulteriormente specificati
delineando, quindi, il ruolo di ciascun attore all’interno degli interventi in materia di contrasto alla
violenza di genere. In quella stessa riunione, è stata richiesta a tutti i soggetti la più fattiva
collaborazione per garantire la continuità di un servizio essenziale proprio attraverso la messa a
disposizione di locali idonei. Tutti gli Enti hanno manifestato la propria disponibilità alla
risoluzione di eventuali problemi logistici. Tutti.
A parole, quindi, la massima apertura. Poi, nei fatti, a cavallo del cambio di gestore, il presidente
del Comitato dei sindaci dell’Ats di Campobasso e sindaca del capoluogo, Marialuisa Forte, con
nota assunta al protocollo della Regione solo in data 29.10.25 (a 2 giorni dalla scadenza del servizio
in capo al precedente gestore) ha comunicato che l’amministrazione ha “già programmato una

diversa destinazione dei locali, anche alla luce del fatto che non sussiste alcuna continuità giuridico-
amministrativa tra il sistema in scadenza e il nuovo assetto organizzativo”.

Tra il dire e il fare, quindi, sembra invece ci sia di mezzo l’impossibilità di ‘gestire’ direttamente
questa tipologia di servizio poste le obiezioni che la sindaca mette nero su bianco. Il Comune si

impegna “a garantire forme di collaborazione a tutela delle donne e dei propri figli minori” ma non
una sede, un luogo di accoglienza, di protezione, di ascolto. Quella stessa sede, in pieno centro
storico a Campobasso, dove i suoi predecessori e anche alcuni attuali consiglieri-assessori hanno
tagliato nastri e fatto inaugurazioni con tanto di discorsi pieni di belle parole.
Una vergogna, umana e istituzionale. Non basta e non serve appuntarsi una spilla sul bavero,
indossare scarpe rosse, inaugurare panchine, tenere incontri e convegni “infarciti” di parole di
circostanza. Servono azioni vere, concrete, che non guardino solo al proprio orticello – perché
ancora di questo si tratta quando si parla di Sociale, purtroppo – ma ad un servizio che oggi, se
fosse per il Comune di Campobasso, potrebbe non avere una sede.
Nell’attesa di capire quale irrinunciabile servizio sarà erogato in quella sede destinata ad altro, il
Servizio Programmazione Politiche Sociali, l’Asrem e l’Aps Liberaluna hanno già attivato tutte le
procedure possibili per individuarne un’altra, dignitosa e indispensabile ad erogare prestazioni
salvavita destinate a donne e bambini.
Senza spillette, senza scarpe rosse e senza discorsi di circostanza.

Stefania Passarelli
Consigliere regionale con delega alle Politiche Sociali

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Terzo incontro del percorso formativo promosso dall’APS Liberaluna ETS in collaborazione con la Cooperativa Spazio Donna

Si è tenuto presso il CSV Molise, il terzo incontro del percorso formativo promosso
dall’APS Liberaluna ETS in collaborazione con la Cooperativa Spazio Donna.
L’appuntamento ha visto la partecipazione delle relatrici dr.sse Benedetta Rizzi e Vanda Covre, che hanno
affrontato il tema della violenza di genere, approfondendo in particolare le modalità di accoglienza e di
ascolto del vissuto delle donne vittime di violenza.
“Accogliere una donna che ha una storia di violenza significa prima di tutto restituirle la libertà di scegliere
per la propria vita,” ha sottolineato la dr.ssa Benedetta Rizzi durante il suo intervento. “Solo attraverso una
rete competente e solidale possiamo davvero accompagnare le donne verso un nuovo inizio.”
Il corso, che proseguirà per tutto il mese di novembre fino al 3 dicembre, presso la sede della Confcommercio
di Campobasso, mira a fornire strumenti teorici e pratici per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle
donne. Seguirà una fase di affiancamento con le professioniste che operano nei Centri Antiviolenza e nelle
Case Rifugio.
Particolarmente significativa la partecipazione di psicologhe, assistenti sociali, educatrici, mediatrici culturali
e linguistiche, la cui presenza attiva contribuirà alla loro crescita professionale con la possibilità di
reclutamento come anche di operatrici volontarie da inserire nei Centri Antiviolenza e nelle Case Rifugio del
territorio molisano.
“Investire nella formazione significa costruire una rete territoriale più forte, capace di rispondere in modo
concreto e ai bisogni di chi subisce violenza promuovendo una cultura dell’ascolto e del rispetto,” hanno
sottolineato la dr.ssa La Selva Maria Grazia, responsabile del CAV e CR Liberaluna. “Ringraziamo le colleghe
e il CSV che ci ha messo a disposizione la sala, dimostrando sempre particolare attenzione per le iniziative
promosse dalle associazioni.”
L’iniziativa si inserisce in un percorso ampio di sensibilizzazione che è in corso anche su Larino e Boiano e
proseguirà con la formazione anche su Isernia e Termoli.

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LILT Campobasso, parte il corso di pilates gratuito per pazienti oncologici e i loro caregiver

Un nuovo servizio gratuito arricchisce l’offerta proposta dalla sezione provinciale della LILT
Campobasso per i pazienti oncologici e i loro caregivers.
Mancano pochi giorni alla partenza del corso di pilates tenuto dall’istruttrice Nadia Venditto il lunedì
e il mercoledì mattina presso la scuola di danza “In Punta di Piedi”.
Il metodo Pilates si sviluppa attraverso un programma di esercizi che si concentrano sui muscoli
posturali che aiutano a tenere il corpo bilanciato e sono essenziali a fornire supporto alla colonna
vertebrale. Il pilates è utile per contrastare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche ed è di
grande aiuto anche per recuperare la mobilità del braccio dopo un intervento di tumore al seno.
“Dalla mia esperienza – afferma l’istruttrice Nadia Venditto – sia personale che professionale ho
toccato con mano le potenzialità del pilates nello sviluppare la flessibilità e la forza muscolare.
Questo è partcolarmente importante per i pazienti oncologici che possono riscontrare rigidità e
limitazioni di movimento a seguito di interventi chirurgici o chemioterapie. Gli esercizi di pilates
permettono un percorso graduale ma significativo della mobilità anche con esercizi mirati”.
Il percorso di pilates proposto da LILT Campobasso è rivolto ai pazienti oncologici che stanno
affrontano le terapie oncologiche o che le hanno terminate, anche se prima di iniziare il corso è
fondamentale verificare con il proprio medico/oncologo. Anche i caregiver possono partecipare,
per dedicare del tempo a sé stessi e per alleviare la tensione quotidiana legata alla cura di una
persona malata.
“Sono contenta e soddisfatta – afferma la presidente LILT Campobasso dott.ssa Carmela
Franchella – per l’attivazione di questo ulteriore servizio per i pazienti oncologici. Nadia è una
donna determinata che ha fatto della sua personale esperienza un esempio per le altre donne e
vuole ripartire da lì per sostenere chi sta attraversando il difficile percorso della malattia
oncologica. Il corso di prossima attivazione mira ad offrire un percorso con esercizi di pilates per
un recupero funzionale ma vuole dare anche risposte per il benessere psico-emotivo”.
I pazienti oncologici e i loro caregiver, interessati a partecipare, possono contattare direttamente
Nadia al numero 340.1588349 che fornirà tutti i dettagli sul corso che partirà il prossimo 3
novembre.

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