mercoledì, Novembre 26, 2025
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Zangrillo insultato a festa Pd, Meloni: “Abbassare i toni”

(Adnkronos) – Dopo gli scontri dell'ultima settimana tra il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e il Movimento Cinque Stelle e tra il ministro Ciriani e Italia Viva, il governo è tornato oggi a invitare ad "abbassare i toni" del dibattito politico. A farlo è stato il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, dopo aver dato notizia di essere stato insultato alla festa del Pd di Torino nella serata di ieri, 13 settembre. Festa a cui "ho partecipato perché credo che il dialogo e il confronto siano le basi della nostra democrazia", ha spiegato Zangrillo, e perché "discutere è il modo migliore per rafforzare la buona politica".  Tuttavia la discussione, ha sottolineato, non ha avuto "nulla a che fare con il confronto civile" ed è "grave che un partito che si definisce democratico usi linguaggi violenti e ostili verso chi ha opinioni diverse". Insomma, per Zangrillo "di fronte a questo clima avvelenato" è imperativo rispettare "le idee altrui" e fare politica "con responsabilità". 
Tajani-Conte, botta e risposta. Il ministro: "M5S non può continuare a fomentare odio"
 Lo stesso invito è arrivato a stretto giro dalla premier Giorgia Meloni: "Esprimo la solidarietà mia personale e del Governo al ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per gli insulti subiti mentre partecipava alla Festa del Pd di Torino. Il confronto politico, anche acceso, non deve mai trasformarsi in aggressione verbale o mancanza di rispetto. Serve da parte di tutti la responsabilità di abbassare i toni e di contribuire a un dibattito pubblico civile e costruttivo". L'episodio non ha lasciato indifferenti neanche i rappresentati delle istituzioni parlamentari, che hanno manifestato solidarietà a Zangrillo con il presidente del Senato Ignazio La Russa a parlare "di ennesimo grave episodio di intolleranza nei confronti di chi ha idee politiche diverse" e il presidente della Camera Lorenzo Fontana a rimarcare che "il confronto politico deve sempre basarsi sul rispetto e sul dialogo civile".  Non sono mancate reazioni di solidarietà e sdegno per l'accaduto da Forza Italia, partito di appartenenza del ministro. Siamo "sconcertati di fronte al fatto che, anche in quella sinistra per lunghi anni auto-investita sentinella di senso istituzionale, l’invettiva e l’intolleranza continuano a essere la cifra del confronto con gli avversari", ha commentato Deborah Bergamini, vice segretario nazionale di Forza Italia. Dello stesso avviso i capigruppo Maurizio Gasparri e Paolo Barelli per i quali "spiace prendere atto del fatto che un’occasione di confronto politico tra avversari scada in offese, aggressioni verbali e atteggiamenti intolleranti". Con l'augurio che il Pd "abbia l'eleganza e il buonsenso di prendere le distanze da questi comportamenti irrispettosi”.   “Le Feste dell’Unità per il Partito Democratico sono da sempre spazi creati per il confronto interno ma anche tra diverse forze politiche. L’invito rivolto al ministro Paolo Zangrillo era stato stimolato dalle posizioni di Forza Italia sul tema della cittadinanza che, seppur tiepide rispetto alle proposte del Pd avrebbero potuto essere una base di partenza per un confronto interessante sul tema. Ci è dispiaciuto constatare che per il ministro Zangrillo il confronto sulla cittadinanza si sia esaurito fin dall’inizio quando ha di fatto chiuso la possibilità di confronto più specifico sul tema, perché non prioritario per gli italiani” . Così, in una nota, il segretario provinciale del Pd torinese Marcello Mazzù. "Quando poi il ministro ha paragonato le code per le richieste per i permessi di soggiorno di corso Verona con le attese per rifare i passaporti, alcune persone del pubblico hanno iniziato ad indignarsi e esprimere il proprio dissenso, di fronte a due circostanze sicuramente non paragonabili. L’approccio del ministro al dibattito ci ha molto sorpresi – prosegue Mazzù – Non ci aspettavamo un susseguirsi di provocazioni, con richieste improprie su cosa abbia fatto il Pd per le periferie o inviti ad andare a chiedere cosa ne pensino gli italiani che vivono in corso Giulio Cesare". "Ciò nonostante abbiamo invitato i presenti a mantenere la calma e io personalmente sono andato dal coordinatore di Forza Italia Marco Fontana a chiedere di fermarsi ancora al confronto e non andarsene e ho concluso salutando cordialmente i nostri ospiti”, conclude il segretario provinciale, osservando che il Pd torinese rimanda al mittente le provocazioni rispetto alla creazione di un clima avvelenato nel Paese. Non accettiamo lezioni sul tema e ribadiamo che la vicenda americana non ha nulla a che vedere con la sinistra italiana”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Roma, bambino di 8 anni aggredito al parco mentre festeggia compleanno

(Adnkronos) – Un bambino di 8 anni è stato insultato e aggredito da tre ragazzini nel corso della sua festa di compleanno, venerdì scorso, nel parco delle Magnolie, in zona Fidene a Roma. All'arrivo sul posto dei poliziotti aveva una ferita al labbro ed è stato trasportato in codice giallo al Policnico Umberto I dove è stato sottoposto a un intervento e dimesso con una prognosi di 10 giorni.  Secondo quanto ricostruito il bambino stava giocando a pallone nel parco con i suoi amici, poco distante dal gruppo dei genitori, quando è stato avvicinato da altri minori che lo hanno colpito con un oggetto ferendolo al labbro. Ora sono in corso le indagini per individuare i responsabili e del caso è stata informata la procura dei minori di Roma. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Sassuolo-Lazio 1-0, decide Fadera

(Adnkronos) –
Colpo del Sassuolo a Reggio Emilia contro la Lazio di Maurizio Sarri: il match valido per la terza giornata di Serie A viene vinto dalla squadra ospitante per 1-0, a decidere Alieu Fadera sul finale di partita. Occasione al 27' per Pinamonti, tiro sventato da Provedel. Poco prima il Sassuolo aveva rischiato di rimanere in 10 per l'espulsione di Vranckx, rosso trasformato in giallo dopo ricorso al Var, per un intervento su Rovella.  Il Sassuolo sblocca la partita nel secondo tempo con un gran tiro di Fadera al 70'. La Lazio prova a reagire ma neanche i 5 minuti di recupero riescono a cambiare il risultato, malgrado un possibile aggancio nel recupero dopo un calcio di punizione con Tavares che trova Gila, il suo di testa è poco sopra la traversa.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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“Puoi colpirmi” e Tyson stende Mr. Beast, lo youtuber va ko

(Adnkronos) – Mike Tyson mette k.o. Mr Beast con un gancio sinistro. Lo youtuber più famoso del mondo con oltre 435 milioni di follower – il 27enne James Stephen Donaldson – è stato protagonista di un siparietto 'potente e doloroso' con l'ex pugile 59enne prima del match tra Canelo Alvarez e Terence Crawford all'Allegiant Stadium di Las Vegas.  Nello show che ha preceduto l'incontro, Mr Beast ha 'sfidato' Tyson ignorando le condizioni fisiche dell'ex pugile, ancora capace di piazzare colpi devastanti. "Mike Tyson sta per colpirmi… Quando vuoi", ha detto lo youtuber. E Tyson ha voluto. L'ex re dei pesi massimi ovviamente non ha usato la reale massima potenza, ma il gancio sinistro all'addome ha piegato in due il 'sacco', che ha accusato il colpo – con una dose inevitabile di recitazione – cadendo a terra. Tyson è tornato sotto i riflettori con il match-show perso ai punti contro lo youtuber Jake Paul, un evento che ha registrato ascolti record su Netflix rivelandosi però una totale delusione a livello pugilistico. Nel 2026, Tyson dovrebbe ripresentarsi sul ring per un'altra operazione essenzialmente commerciale: si profila un match contro l'ex pugile Floyd Mayweather. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Schlein a Meloni: “Vinceremo”. La premier: “Uniti solo da ossessione di batterci”

(Adnkronos) –
Botta e risposta tra la segretaria del Pd e la presidente del Consiglio. "Abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche", dice Elly Schlein, chiudendo la festa nazionale dell'Unità a Reggio Emilia di fronte a circa 2mila persone. Immediata la replica di Giorgia Meloni: "La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi", scrive sui social. Schlein chiude la festa dell'Unità con un obiettivo centrato: una coalizione di centrosinistra che prende forma. La "stessa alleanza progressista" in tutte le regioni al voto nella prossima tornata di elezioni regionali. Un risultato che, un anno fa, era tutt'altro che scontato. E dal quale, si dice convinta Schlein, non si torna indietro. Invita gli alleati, dopo le regionali, a stringere i bulloni. "Sarebbe un errore arrivare all'ultimo". Ovvero a ridosso delle politiche. "Non perdiamo tempo in competizioni tra di noi", incalza la segretaria Pd per poi rivolgersi direttamente a Giorgia Meloni. "Dico a Meloni: abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche".  LA COALIZIONE PROGRESSISTA – "Grazie al lavoro paziente con le altre opposizioni, siamo riusciti a chiudere la stessa alleanza progressista in tutte le regioni che andranno al voto, non succedeva da anni. Dico a Meloni: abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche. Sono convinta che noi ce la faremo, che costruiremo l'alleanza progressista che batterà la destra alle prossime politiche". Schlein si rivolge quindi agli alleati: "Andiamo a vincere queste regionali. E dico alle altre forze della coalizione: andiamo a vincere e poi continuiamo a lavorare insieme sui temi concreti. Unità e coerenza progetto. Diamoci il tempo giusto per farlo maturare. Non facciamo l'errore di arrivare all'ultimo perchè sarebbe tardi. Abbiamo una buona base da cui partire. Non perdiamo tempo in competizioni tra di noi. Noi dobbiamo vincere riaccendendo la speranza degli italiani, parlando di quello che vogliamo fare e così sono certa che possiamo lavorare per vincere le prossime politiche".  LE 5 PRIORITA' – Schlein rilancia le 5 priorità che erano state già al centro dell'intervento conclusivo alla festa dello scorso anno. Sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politica industriale per la conversione ecologica, diritti sociali e civili. Restano le priorità su cui il Pd intende continuare a battere. "Lo abbiamo fatto nelle iniziative di questo anno, in Parlamento, nelle campagne elettorali". E saranno al centro anche di "un grande iniziativa a novembre con le sindache e i sindaci" dem, annuncia.  GOVERNO SENZA VISIONE, MANOVRA SENZA RESPIRO – Schlein accenna al prossimo imminente impegno in Parlamento, quello della manovra. Il Pd farà le sue proposte perchè "noi accanto a ogni critica, mettiamo una proposta". Mentre il governo "in quadro economico e sociale così fragile, dimostra di non avere una visione. Probabilmente sarà la terza manovra senza respiro". Ma la colpa sarà sempre di qualcun'altro, osserva Schlein: "La destra si nutre di un nemico al giorno", cerca sempre "un capro espiatorio perché se qualcosa non va, mai che sia colpa loro. Mai che si assumano una responsabilità, loro che sono al governo da tre anni". Quindi attacca sulle bollette che restano care perché il governo "non ha il coraggio di intaccare gli extraprofitti". Le tasse: "La pressione fiscale è al livello più alto dal 2020, il governo ha incassato dal ceto medio 22 miliardi di tasse in più". Però poi, rimarca la segretaria Pd, l'interventismo c'è quando si tratta di "favorire le cordate amiche nel risiko bancario". 
MO E SUMUD FLOTILLA – All'inizio dell'intervento di Schlein, si sono collegati in video Arturo Scotto e Annalisa Corrado a bordo di una delle barche della Sumud Flotilla. "Piena solidarietà e supporto alla Global Sumud Flotilla. Ue e governo italiano dovere di proteggere l'incolumità della missione. Vogliamo un maggiore protagonismo Italia e Europa per la pace. Non ci può essere libertà senza la pace. Bisogna fermare i crimini di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania. E bisogna fermarli adesso. Stanno violando ogni norma del diritto internazionale e umanitario". E aggiunge: "Basta con questo insopportabile doppio standard: abbiamo reagito ai crimini di guerra di Putin, dobbiamo farlo anche con i crimini di Netanyahu". Schlein cita più volte come esempio il governo Sanchez sia per quanto riguarda il Medioriente che sulla questione dazi e il rapporto con Trump. 
PPE NON RINCORRA DESTRA, NOSTRI VOTI NON SCONTATI – Schlein parlando di Europa torna a chiedere il superamento dell'unanimità e si rivolge ai Popolari Europei. "L'Europa deve avere un ruolo più forte a livello internazionale. Noi, nella nostra famiglia europea, faremo questo e continueremo la nostra battaglia, ma non daremo per scontati i nostri voti, non permetteremo ai Popolari di rincorrere le politiche di destra dei nazionalisti". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Germania, Nordreno-Westfalia al voto: tiene la Cdu, grande avanzata Afd

(Adnkronos) –
Tengono i cristiani-democratici della Cdu e avanzano nettamente gli estremisti di destra dell'Afd, mentre calano i socialisti e crollano i verdi. Questo in sintesi l'esito del voto locale nel land tedesco del NordReno Westfalia, il primo grande test elettorale per la coalizione di governo del cancelliere Friedrich Merz, insediatasi a maggio.  Stando alle previsioni pubblicate sul sito della Bild, la Cdu ha conquistato il 34% dei voti, in calo dello 0,3%, mentre la Spd si è fermata al 22,5%, in calo dell'1,8%. Se per l'Afd, terzo partito con il 16,5% (+11,4%), si può parlare di un chiaro successo, per i verdi il flop è evidente. La quarta forza è scesa all'11,5% (-8,5%). La Sinistra, infine, ha conquistato il 5,5% ed i liberali dell'Fdp il 3,5%. Il voto nel land tedesco del NordReno-Westfalia ha rafforzato la coalizione di governo guidata dal cancelliere Merz, ha sottolineato il capogruppo parlamentare della Cdu/Csu, Jens Spahn. "Il forte risultato nel NordReno-Westfalia è il premio per il buon lavoro sul territorio. Ma c'è anche un vento favorevole per la coalizione a Berlino", ha dichiarato Spahn all'agenzia di stampa Dpa. Il premier del Land, Hendrik Wust (Cdu), ha però espresso preoccupazione per l'exploit dell'estrema destra, con l'Afd che ha più che triplicato la sua percentuale di voti rispetto a cinque anni fa. "Questo risultato deve farci riflettere e non può lasciarci tranquilli, nemmeno il mio partito che ha vinto chiaramente queste elezioni", ha detto all'emittente Ard, avvertendo che la crescita dell'Afd rappresenta una sfida per tutti i partiti democratici. L'Afd sfonda anche nell'ovest della Germania e rivendica il "grande successo". In un post su X, il co-leader del partito di estrema destra Alternativa per la Germania, Tino Chrupalla, scrive: "Le previsioni iniziali indicano che l'Afd ha triplicato i voti alle elezioni locali nel NordReno Vestfalia- Questo è un grande successo per noi. Siamo un partito popolare e abbiamo tutti una grande responsabilità per la Germania". Secondo la quinta proiezione, l'Afd ha ottenuto il 14,8% dei voti, contro il 9,7% del voto precedente. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Madrid, proPal invadono Gran Via: scontri e cariche. Annullata ultima tappa della Vuelta

(Adnkronos) –
Ultima tappa della Vuelta di Spagna 2025 annullata dopo che manifestanti filo-palestinesi hanno invaso parte del percorso, nel centro di Madrid. Jonas Vingegaard ha vinto così questa edizione ma è stato costretto a saltare la cerimonia di premiazione. Sulla Gran Via, dove i ciclisti avrebbero dovuto transitare più volte, i manifestanti hanno abbattuto le transenne e hanno marciato sulla strada, alcuni intonando slogan per il boicottaggio di Israele. Il gruppo dei ciclisti si è dovuto fermare. A scendere per le strade di Madrid sono stati oltre centomila manifestanti, ha detto all'Afp una portavoce della rappresentanza del governo della regione di Madrid, precisando che due manifestanti sono stati arrestati. Gli agenti antisommossa hanno caricato i manifestanti dopo che barriere e bottiglie erano state lanciate al traguardo di tappa, vicino alla Fontana di Cibeles. In alcuni punti, manifestanti incappucciati sono stati visti lanciare oggetti contro la polizia, alla quale gli agenti hanno risposto caricando. A seguito delle proteste e delle invasioni del percorso, gli organizzatori della Vuelta hanno annunciato intorno alle 17:30 una modifica al percorso per l'ultima tappa, non annunciata in precedenza, che ha modificato l'ingresso a Madrid. Il percorso attraverso il centro di Alcobendas era stato evitato e gli atleti avevano fatto una deviazione.  Questa edizione della Vuelta è stata più volte segnata dalle proteste contro il genocidio a Gaza in seguito alla presenza del team Israel-Premier Tech. Le proteste hanno portato a una ventina di arresti nelle tappe precedenti a quella interrotta oggi. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha criticato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, per aver "istigato" i manifestanti filo-palestinesi che oggi hanno manifestato a Madrid, costringendo gli organizzatori della Vuelta ad annullare l'ultima tappa. "Qualche giorno fa, il primo ministro spagnolo si è rammaricato di non avere una bomba atomica 'per fermare Israele'. Oggi ha incoraggiato i manifestanti a scendere in piazza", ha scritto Sa'ar, secondo cui "la folla filo-palestinese ha ascoltato i messaggi" di Sanchez e ha bloccato la gara di ciclismo. "Così, l'evento sportivo che è sempre stato motivo di orgoglio per la Spagna è stato annullato", ha concluso il ministro, secondo cui l'annullamento della tappa è stata una "vergogna" per la Spagna.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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“Servo del sionismo”, cronista Tgr Friuli Venezia Giulia insultato e aggredito

(Adnkronos) – La Rai condanna l'aggressione al giornalista della Tgr Friuli Venezia Giulia, Maurizio Mervar. "Un episodio che offende il lavoro di centinaia di giornaliste e giornalisti Rai, che – si legge nella nota – ogni giorno senza protagonismi e lontani dai riflettori, garantiscono con competenza e professionalità il diritto all’informazione propria del Servizio Pubblico". "La difesa della libertà e dell’incolumità dei giornalisti è un presupposto del rispetto dei diritti fondamentali, lo abbiamo ribadito e testimoniato anche in tragici eventi. Quindi non sono accettabili e vanno stigmatizzati attacchi come quello avvenuto contro un giornalista della Tgr Rai del Friuli Venezia Giulia". Così la deputata dem Debora Serracchiani.  "La dialettica democratica non deve scadere mai nell’intolleranza e l’uso dello scontro fisico deve essere condannato in ogni caso. Il passo dalla divergenza delle opinioni allo scontro fisico ha delle implicazioni gravissime e deve essere evitato a ogni costo”, conclude.  "Solidarietà e vicinanza al giornalista Maurizio Mervar, giornalista della Tgr Friuli Venezia Giulia, che ieri è stato aggredito e insultato da manifestanti davanti alla sede della Leonardo, dove si trovava per documentare la mobilitazione. Un episodio grave, anche per gli insulti che gli sono stati rivolti di essere ‘servo del sionismo’, e che evidenzia l’esistenza di un clima di odio e di tensione sempre più diffuso e che purtroppo colpisce anche coloro che svolgono l’importante compito di garantire il pieno diritto di informazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai. "Proprio il racconto dei fatti, della verità rappresentano lo strumento primario per combattere questa pericolosa spirale di violenza che stiamo registrando. Siamo quindi al fianco del giornalista e della redazione della Tgr Fvg convinti che continueranno nel loro prezioso lavoro di informazione e racconto della verità”, concludono.  Il sindacato dei giornalisti Rai-Unirai esprime "piena vicinanza e solidarietà" al collega Maurizio Mervar "accerchiato, bloccato e insultato da un gruppo di una decina di persone che lo hanno accusato di essere 'servo del sionismo'. L’episodio, fortunatamente senza gravi conseguenze fisiche, resta di estrema gravità e testimonia il clima di tensione in cui spesso operano i professionisti dell’informazione". Unirai condanna "con fermezza ogni atto di violenza contro chi esercita il diritto-dovere di informare e richiama tutti a non esasperare i toni, evitando di alimentare un clima di odio che non colpisce soltanto i giornalisti ma l’intera comunità dei cittadini. Il sindacato ribadisce il proprio impegno a difesa della libertà di stampa, del servizio pubblico e del rispetto reciproco, valori fondamentali per la democrazia e la convivenza civile".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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“Mandate amore alla famiglia di Kirk”, Chris Martin e i Coldplay fischiati dai fan

(Adnkronos) – I Coldplay sono stati fischiati dai fan che hanno contestato la band dopo che Chris Martin ha salutato l'attivista americano di destra Charlie Kirk durante un concerto allo stadio di Wembley. Durante l'esibizione, il leader della band Martin si è rivolto al pubblico prima di suonare il successo del 2005 'Fix You' invitandoli ad alzare le braccia e dicendo: “Potete inviarlo alla famiglia di Charlie Kirk", l'attivista 31enne leader dell’organizzazione trumpiana 'Turning Point Usa', ucciso da uno sparo nel campus della Utah Valley University di Orem, nello Utah "Potete inviarlo alla famiglia di chiunque, potete inviarlo alle persone con cui non siete d'accordo, ma inviate loro comunque amore”, ha detto ancora l'artista.   Martin ha anche incoraggiato i fan a “mandare amore” ai familiari o a chiunque abbia “attraversato momenti terribili”, rivolgendosi anche alle “persone pacifiche in Medio Oriente, Ucraina, Russia, Azerbaigian, Sudan e Somalia”, seguito da fuochi d'artificio celebrativi. I fan dei Coldplay hanno criticato la band: molti di coloro che erano presenti al concerto hanno utilizzato i social per esprimere disapprovazione nei confronti del messaggio di Martin rivolto a Kirk e alla sua famiglia. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Verissimo, Katia Ricciarelli ricorda Pippo Baudo: “Non perdonerò mai, potevo rimanere con lui fino alla fine”

(Adnkronos) –
Katia Ricciarelli ospite oggi, domenica 14 settembre, a Verissimo ha ricordato Pippo Baudo, scomparso lo scorso 16 agosto. L’attrice, sua ex moglie, ha raccontato il dolore vissuto legato alla sua morte e alla storia d’amore che li ha uniti per 18 anni, e che non si è mai esaurita per davvero. "Adesso sto meglio, ma mi è successo di tutto. Sono caduta per terra, il mio cagnolino si è dovuto operare. Sembrava quasi che ci fosse qualcosa contro di me", racconta Ricciarelli nello studio di Silvia Toffanin, visibilmente provata. Katia Ricciarelli dice di aver saputo della morte del conduttore televisivo attraverso i giornali: "Pensavo fosse uno scherzo, perché nessuno mi aveva informata della morte di Pippo. Sono stati i miei agenti a confermarmi che era vero". "Era da un mese in ospedale. – spiega Katia . Avrebbe dovuto avvisarmi. Avrei voluto saperlo subito, non attraverso le condoglianze della gente. Davanti alla morte… non esistono risentimenti. Sta morendo e non me lo dite? L'ho vissuta come una grande cattiveria. Non perdonerò mai, io potevo rimanere con lui fino alla fine". Nonostante la separazione avvenuta anni fa, il legame tra i due era invisibile ma profondo. "Eravamo separati, è vero, ma era come se lui ci fosse sempre. Sapere che era vivo mi dava sicurezza. E penso che anche per lui fosse lo stesso. Ora non ho più nessuno". La cantante confessa di aver vissuto momenti molto difficili dopo la notizia della morte di Baudo. "Sono stata male. Non volevo più lavorare. Ma poi ho capito che il lavoro è un toccasana. Non bisogna mai smettere, mai". Nel ricordo degli altri, Katia e Pippo sono sempre stati una coppia. "Anche dopo la separazione, la gente ci vedeva uniti. Perché nessuno di noi due si è mai rifatto una vita. Io ero convintissima che lui sarebbe stato l’ultimo uomo della mia vita. Volevo invecchiare con lui, fare musica insieme". L’ultimo incontro tra i due risale a cinque anni fa, in un’occasione speciale: "L’ultima volta che ci siamo visti è stata all’Arena di Verona. Ci siamo abbracciati come due amici. Una cosa bellissima. Ma poi… è sparito. Non abbiamo più parlato”. Poi un’osservazione sul trattamento che Baudo avrebbe ricevuto negli ultimi anni. "È stato messo da parte. Quando si è allontanato dalla televisione, gli hanno voltato le spalle. Eppure lui amava la TV. È stata la mia più grande rivale". Infine, un rimpianto che la accompagna oggi e per sempre. "La nostra vera fortuna sarebbe stata avere un figlio. Questo è il mio unico rimpianto. Lui non mi ha mai tradita, è stata una bella storia. Se potessi io gli direi che siamo stati stupidi, potevamo risolvere tanti problemi. Mi dispiace che non sia andata avanti e che lui se ne sia andato praticamente da solo".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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