Appena sceso dall’elicottero, il Pontefice ha benedetto e confortato una donna affetta dalla terribile e invalidante sclerosi laterale amiotrofica. “Io prego per te  ma ti prego di fare altrettanto per me”.

Dopo aver ascoltato il benvenuto dei giovani il Papa risponde parlando anche della disoccupazione, grave piaga del nostro tempo. “E’ triste trovare il giovane che nè studia perchè non può e che non lavora perchè non ci sono possibilità. La sfida comunitaria che dobbiamo vincere è questa, non possiamo diventare disperati, il lavoro dà dignità e dobbiamo fare in modo di dare speranza alla generazione dei giovani. Una generazione senza lavoro è una sconfitta per la patria e l’umanità.

Santità, amiamo la nostra terra e vorremmo continuare a vivere e lavorare qui, ci aiuti a non perdere la speranza, ci aiuti ad essere fieri ed orgogliosi delle nostre semplici origini, ci aiuti ad esse forti.

Castelpetroso, o meglio i giovani delle quattro diocesi molisane e della Puglia, Abruzzo e Campania stanno attendendo l’atterraggio di Papa Francesco, e lo accoglieranno con canti festosi.

Non manca nessuno oggi, anche i gruppi folkloristici in costume hanno fatto il loro omaggio al Papa.

E’ il momento della pausa, che Papa Bergoglio sta facendo alla mensa dei poveri Casa degli Angeli, un altro momento privato dopo quello della preghiera con i malati in Cattedrale. Il papa si concede alla gente, saluta, si ferma e ha firmato anche un autografo ad una ragazza. Tante le lecrime della gente che si commuove al suo passaggio, compresi i giornalisti.

Papa Francesco predilige la gente, non le rappresentanze istituzionali o politiche. Ha fatto modificare la Papa Mobile, togliendo le barriere, per poter essere più vicino alle persone.Nell’area ex romagnoli sono presenti 80 mila pellegrini che sommati aipellegrini dell’area circostante senza pass si arriva a 100mila.Dopo la cattedrale ,  300 mila  presenze complessive

Un’immagine dalla Cattedrale di Campobasso

Dopo l’accoglienza all’Unimol si sta svolgendo la Santa Messa. Il Papa non si è smentito ha parlato con il cuore, stravolgendo anche la scaletta. In anticipo di è concesso alla gente, si è fermato a salutare e baciare i bambini.

Con emozione vivissima le parlo, Papa Francesco! Il mio nome è Gabriele Maglieri, ho 28 anagricoltore di Riccia, un comune rurale della provincia di Campobasso, figlio di una famiglia che da sempre vive di agricoltura. Ho imparato la nobile arte dell’agricoltura, seguendo l’esempio di mio padre e di mio nonno, ma è qui, all’Università che mi sono laureato in scienze agrarie, migliorando la mia professionalità. GRAZIE. Mi faccio voce di tutte le 27.000 aziende agricole attive della regione, gente onesta e lavoratrice.