Significativo contributo delle imprese giovanili alla crescita della base imprenditoriale molisana

Tra aprile e giugno, in Molise, le nuove imprese aperte da giovani con meno di 35 anni di età sono state 173, pari al 29% di tutte le aperture di nuove imprese nel trimestre. Al netto delle chiusure rilevate nello stesso periodo (77), l’esercito delle imprese giovanili nel secondo trimestre dell’anno si è dunque arricchito si 96 unità, arrivando a 3.728 aziende giovanili in regione.
In termini assoluti il contributo che i giovani hanno dato alla crescita della base imprenditoriale molisana, nel trimestre in esame, è stato del 45,5% (a tanto ammonta la quota di imprese under-35 rispetto al saldo trimestrale complessivo). Un contributo che appare ancora più significativo se si guarda alla sua intensità: il tasso di crescita trimestrale dell’imprenditoria giovanile, infatti, ha messo a segno un +2,64% a fronte di un +0,61% del complesso delle imprese.
Quanto a incidenza delle imprese giovanili nel tessuto imprenditoriale, le regioni leader si confermano quelle della fascia meridionale, dove il Molise occupa la quinta posizione con una percentuale pari al 10,7%. Al primo posto la Calabria (14,2%), seguono la Campania (13,3%), la Sicilia (13,0%) e la Puglia (11,7%).
La concentrazione delle imprese giovanili soprattutto nelle regioni meridionali si spiega con il fatto che l’esercizio dell’attività imprenditoriale come forma di auto-impego tende ad essere più consistente dove il mercato del lavoro stenta ad assorbire l’offerta di manodopera, fenomeno questo che si verifica appunto nelle regioni del Sud dove sono più elevati i tassi di disoccupazione giovanile.
Che la risposta dell’impresa alla ricerca di un lavoro sia tra le principali motivazioni di questa crescita, è confermato dalla prevalenza di micro-iniziative: nel 68% dei casi le neo-imprese giovanili in Molise, nel trimestre in esame, nascono nella forma di impresa individuale. Ma sono le società di capitale, insieme alle cooperative, ad avere un passo più deciso: continua, infatti, la crescita delle imprese giovanili che hanno scelto una forma societaria più strutturata. In particolare le società di capitale sono le uniche che presentano sia un saldo demografico positivo (differenza tra iscrizioni e cessazioni nel periodo) di 34 unità, sia  una variazione dello stock (differenza fra imprese registrate nel secondo trimestre 2015 e primo trimestre del 2014) di +69 imprese.
Come anche in passato, il Turismo registra la maggioranza delle iscrizioni giovanili (circa il 52% delle nuove aperture di imprese di quel settore ha a capo un giovane under-35); per il settore dei Trasporti, le tre iscrizioni totali del trimestre sono tutte fatte da giovani imprenditori (100%); alta anche la percentuale negli Altri settori (46%) e nel Commercio (40%), mentre diminuisce quella nelle Assicurazioni e credito (29%).
Guardando al puro valore assoluto, il numero maggiore di iscrizioni giovanili nel trimestre si ha nel Commercio (34 iscrizioni), seguito poi da Costruzioni (22 iscrizioni) e da Servizi alle imprese (14 iscrizioni).

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