Pensioni, no della consulta al referendum proposto dalla lega

L’inammissibilità del quesito referendario deciso dalla consulta non vanifica la necessità di una cancellazione della  Fornero,legge che riformava le pensioni,ideata dal governo Monti,la peggiore porcata della seconda repubblica,che sta uccidendo la speranza dei giovani di trovare un lavoro e vanificando la possibilità di maturare una pensione adeguata. Tra gli impegni del Governo, Renzi  deve trovare un nuovo equilibrio fra sostenibilità finanziaria e sostenibilità sociale magari eliminando quei mega galattici privilegi goduti da pochi,un esempio riportato nelle cronache di questi giorni riguardante l’avvocato di Perugia che avrà un appannaggio di circa duemila euro di pensione al giorno. I problemi previdenziali derivanti dalla cancellazione delle pensioni di anzianità, l’esigenza di rafforzare le tutele previdenziali per i lavoratori più giovani e per tutti coloro che partecipano al mercato del lavoro con carriere discontinue e retribuzioni ridotte, il diritto a pensioni più giuste e adeguate e la necessità di rilanciare la previdenza complementare, rendono indispensabile rivedere l’impianto del sistema previdenziale modificato dagli interventi legislativi adottati negli ultimi 10 anni, anche per rispondere alla complessità della crisi economica e alle nuove emergenze sociali.
Occorre rimettere nella disponibilità dei lavoratori e delle lavoratrici le scelte legate al pensionamento anche per rispondere più efficacemente ai problemi derivanti dalla gestione delle crisi aziendali e al tema dei lavori usuranti;più faticosi e pesanti.
Bisogna,accantonare gli egoismi famelici i privilegi ingiustificati, che hanno contraddistinto le generazione passate, bisogna trovare un equilibrio solidale per riscrivere un nuovo patto fra  generazioni, per una previdenza più equa e sostenibile. (Alfredo Magnifico)

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