La Consigliera di parità e l’Adoc scrivono a Poste Italiane segnalando code fuori dagli uffici postali e disagi per le “fasce deboli”

La Consigliera e l’Associazione si rendono disponibili da subito ad incontrare i responsabili locali o nazionali di POSTE ITALIANE, al fine di risolvere congiuntamente e positivamente tale problematica.

Questo il testo della nota:

La scrivente Associazione ADOC, a tutela dei consumatori e utenti, unitamente alla Consigliera di Parità regionale, preposta ex D.lgs 198/06 (codice delle pari opportunità) preposta al controllo dell’attuazione dei principi di parità e non discriminazione, su richiesta e sollecitazione di molti cittadini residenti in Molise, segnalano quanto segue.

In questi ultimi mesi caratterizzati anche dalla nota emergenza epidemiologica, si registrano spesso code al di fuori di quasi tutti gli Uffici Postali che, soprattutto in alcune giornate, in coincidenza con scadenze o pagamento pensioni, appaiono sovraffollati, costringendo gli utenti, per motivi di sicurezza, ad attendere il proprio turno all’esterno.

E’ agevole comprendere il forte disagio che tale situazione ha arrecato e sta causando ancora oggi a molti cittadini, ma soprattutto alle donne in gravidanza e alle fasce socialmente più deboli.

A tutto ciò, va segnalato che, contrariamente alle più ovvie regole di vivere civile e in aperta violazione del Dpcm del 30.01.1996 in tema di “Carta della qualità del servizio pubblico postale” che all’art. 2, comma 1, impegna Poste Italiane a promuovere “ facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli”, in favore dell’utenza in “condizioni particolari”, in tutti gli uffici postali dislocati in Molise, non viene data “priorità” a tale utenza.

Le interminabili code e l’assenza di un accesso riservato, ovvero, della priorità alla precedenza, compromettono certamente la salute degli interessati.

E’, dunque, necessario ed urgente affiggere in tutti gli uffici postali della Regione, cartelli con l’indicazione di dare precedenza all’utenza (donne in gravidanza, genitori con neonati, adulti con al seguito minori, diversamente abili e anziani) assicurandosi che la disposizione venga effettivamente rispettata.

Per tutto quanto sopra esposto la scrivente Associazione e la Consigliera di Parità Regionale invitano Poste Italiane a provvedere al più presto a migliorare il servizio nel rispetto dell’uguaglianza e della non discriminazione, adottando le seguenti misure:

  1. affissione di cartelli diretti a garantire il diritto di precedenza alle persone vulnerabili nelle code agli sportelli
  2. inviare direttive a tutti gli operatori in merito all’obbligo di “precedenza” per le fasce più deboli.
  3. adottare misure finalizzate all’istituzione di un servizio mirato alla riduzione dei tempi d’attesa da parte dei cittadini in coda e, in ogni caso, alla limitazione del disagio durante l’attesa all’esterno.

La Consigliera Regionale di Parità e l’Associazione molisana si rendono disponibili da subito ad incontrare i responsabili locali o nazionali di POSTE ITALIANE, al fine di risolvere congiuntamente e positivamente tale problematica.

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