Istat/Chi cerca Lavoro è raddoppiato in dieci anni

Dai dati contenuti nelle tabelle Istat del dossier “Il mercato del lavoro: verso una lettura integrata 2017” le persone che cercano occupazione sono raddoppiate negli ultimi 10 anni, passando da 1,5 milioni del 2007 a 2,9 milioni dello scorso anno (+96,3%).
Il tasso di disoccupazione è passato dal 6,1% all’11,2% (+5,1 punti percentuali), mentre l’occupazione è calata dal 45,8% al 44,2% (-1,6).
Il numero di occupati è aumentato, passando da 22,9 milioni a 23 milioni (+0,6%), nello stesso periodo la forza lavoro è cresciuta in misura ben maggiore, da 24,4 milioni a 25,9 milioni, con un incremento del 6,4%, a spingere verso l’alto il numero di persone in età lavorativa è l’aumento della popolazione over 15, che da 50 milioni è salito a 52 milioni, registrando un +4,1%.
Il tasso di disoccupazione, rimane il quarto valore più alto tra i Paesi i 28 Ue, la distanza con l’Europa, risente delle forti differenze territoriali, Nord-Sud, presenti nel nostro Paese, accentuatesi ulteriormente non solo con la crisi e ma anche con la fase di ripresa.
La crisi ha ampliato i divari territoriali, ma ha ridimensionato il divario di genere, poiché ha colpito i settori di attività con maggiore presenza maschile.
L’elevato tasso di disoccupazione è la conseguenza della sensibile riattivazione dell’offerta di lavoro, dovuta al ciclo favorevole, per valutare in modo più ampio il fenomeno si può fare confrontando posti vacanti e disoccupazione, da cui emerge un andamento coerente con quello che ci si aspetta dopo una contrazione economica: un aumento del tasso di posti vacanti.
La ripresa della domanda di lavoro, è condizionata da diversi fattori, tra cui spiccano i cambiamenti demografici.
Dall’inizio degli anni ’90 ad oggi, l’età media delle forze lavoro è cresciuta di 2 anni rispetto all’incremento dell’età media della popolazione della stessa età.
Il calo della quota dei 15-34enni sul totale delle forze di lavoro 15-69 anni è stato più sensibile rispetto a quello osservato sulla popolazione, mentre è stato più forte l’aumento di quello delle fasce 35-54 anni e 55-69 anni.
Alfredo Magnifico

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