Trivento/ D’Alessandro (CISL), riflessioni sulla 69esima giornata regionale del ringraziamento

La Celebrazione Eucaristica di questa mattina, in occasione della 69° giornata regionale del ringraziamento, nella splendida cattedrale di Trivento, intitolata ai Santi Nazario Celso e Vittore, con il Vescovo di Trivento Mons. Claudio Palumbo e don Vittorio Perrella assistente ecclesiastico della Coldiretti Molise, il cui tema quest’anno è “Dalla terra e dal lavoro: pane per la vita”, fanno riflettere al Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro.

Queste straordinarie parole–afferma Antonio D’Alessandro-, nell’Eucarestia viene spezzato il pane: è la Comunione, fondamento di vita, centro dell’esistenza umana. Il pane nel suo significato più vero, comunione, come essenza di comunità. Dal pane, dal “fare comunione” che dobbiamo riflettere per accostare il “pane di comunione” al pane di comunità. È un pane di una comunità che è tenuta insieme ed è unita da quel collante nevralgico, fondamentale ed essenziale rappresentato dal lavoro. Il lavoro è centrale nella vita di ognuno di noi perché il lavoro non solo garantisce il pane ma conferisce ed assicura dignità di persona ad ogni individuo.

Nel Messaggio della 69ª Giornata nazionale del Ringraziamento consegnato dalla Commissione Episcopale CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace leggiamo di un Pane spezzato per la fraternità e per la pace e di un Pane di vita, pane di giustizia. Questi sono i tratti salienti – precisa il Segretario della CISL Antonio D’Alessandro – che accumunano cattolicesimo e Cisl, sono le linee del cammino di fede e dell’impegno sindacale, sono i fondamenti dell’amore cristiano e del mandato sindacale ad essere bagaglio imprescindibile per l’opera prestata quotidianamente da ogni cislino. Impegnarsi per favorire il lavoro è compito di ogni sindacalista della Cisl, nella stessa misura in cui dare aiuto agli altri è il fondamento del vivere di ogni cristiano.

Nel “Pane di Comunione” troviamo cristallizzata la natura congenita di ogni uomo, perciò anche di ogni sindacalista: impegnarsi per gli altri, tutelare i diritti naturali ed essenziali come il lavoro che porta il pane, assecondare l’impulso determinante che viene dall’anima di “spendersi” per gli altri, di fare ed adoperarsi con carità che non è elemosina, ma donare una parte di se a chi chiede aiuto. Nel Messaggio del ”Pane che sostiene il cuore” dobbiamo trovare, anche, la forza nel fare nuovo sindacato sociale, intercettando le sacche del bisogno, raccogliendo le esigenze del territorio ed adoperandoci per individuare strade che possano favorire il lavoro.

Dobbiamo suggerire progetti e programmi di intervento che abbiano a cuore i giovani, perché è soprattutto per loro che abbiamo il dovere di garantire il “Pane che sostiene i cuori”. Adoperarci per favorire il lavoro deve essere il nostro vivere da cattolici sindacalisti, perché così possiamo favorire la Comunione vera, il vivere della comunità chiamata territorio. La pace della convivenza attraverso il lavoro per unire giustezza a giustizia sociale e riconoscere dignità alla persona. Queste parole sono base e fondamento per ogni cislino.

Il Coordinatore SLP-CISL Molise

Commenti Facebook