Piccolo ambulatorio sociale di comunità: a Bonefro il welfare diventa di prossimità

Infermieri, assistenti sociali e animatori di comunità, ma anche la possibilità di prenotare visite specialistiche

Non solo infermieri, assistenti sociali, psicologi e animatori di comunità, ma anche la possibilità
di prenotare le visite specialistiche attraverso un servizio dedicato al CUP. Tutto questo e molto
altro è il Piccolo Ambulatorio Sociale di Comunità, presentato sabato 2 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune di Bonefro.

Il progetto PASC, realizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola
Giovanni Montagano (ente attuatore del progetto) e dalla Cooperativa Sociale Sirio (soggetto
gestore) – finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU, Agenzia per la Coesione
Territoriale e Italia Domani Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Missione 5: “Inclusione e
Coesione”, Componente 3: “Interventi speciali per la coesione territoriale”, Investimento 1:
“Strategia nazionale per le aree interne”, Linea di intervento 1.1.1 “Potenziamento dei servizi e
delle infrastrutture sociali, di comunità” – è nato dall’idea e dall’esigenza di potenziare e di
integrare i servizi sociali con i servizi sanitari del territorio. Pensato come un luogo di
promozione della salute e del benessere dei cittadini, l’Ambulatorio metterà in relazione i
professionisti dei servizi sanitari con i professionisti dei servizi sociali territoriali, divenendo un
luogo di creazione partecipata del benessere individuale e collettivo della comunità, dove tutti
possono concorrere in modo determinante ad una aumentata qualità della vita.


“Un vero e proprio laboratorio di welfare di prossimità per la comunità di Bonefro”, lo ha infatti
definito il sindaco di Bonefro, Nicola Giovanni Montagano, per il quale “il progetto va nella
direzione di garantire i servizi nelle aree interne e in modo particolare a quella fascia di
popolazione più fragile”. “Mi auguro che questo possa essere un progetto pilota da riproporre su
altri territori”, il pensiero espresso, invece, dal Presidente della Provincia di Campobasso e
Presidente dell’Ambito Territoriale Sociale di Larino, Giuseppe Puchetti. A ribadire il ruolo
che la medicina territoriale e l’integrazione socio-sanitaria devono ricoprire in ambito locale è stato poi l’assessore alle Politiche Sociali, Gianluca Cefaratti. Mentre all’eurodeputato, Aldo

Patriciello, il compito di evidenziare il ruolo importantissimo che i fondi europei possono avere in un territorio come il Molise. “Si tratta – le parole di Patriciello – di piccoli finanziamenti i cui
effetti benefici hanno ricadute enormi. Ecco perché è importante che si continui a operare per dare proseguimento e continuità a progetti simili”.


A presentare nel dettaglio tutta la grande e importante attività che ruota attorno al Piccolo
Ambulatorio Sociale di Comunità è stato poi Antonio Lalli, assistente sociale e responsabile del progetto che, insieme allo staff della Cooperativa Sirio, ovvero all’operatrice socio sanitaria di
comunità, Katia Ruocco, all’infermiera di comunità, Carlotta Colabella, alla psicologa, Maria
Bizzarro e all’animatore di comunità, Simone Amoruso, hanno spiegato come l’intero progetto
riguardi numerose fasce di età e che oltre alla popolazione fragile e agli anziani, coinvolge anche i giovani del paese, attraverso attività collaterali e iniziative dedicate al benessere, così come ai laboratori territoriali di arte e teatro.

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