Lello Bucci (Pd): “Al Comune di Campobasso nessuna crisi. Solo visioni diverse su taluni argomenti.”

In merito alle notizie apparse in questi ultimi due giorni sulle presunte spaccature all’interno della maggioranza ed in particolare all’interno del PD, ossia al gruppo di maggioranza relativa all’interno di Palazzo S. Giorgio, giovano alcune precisazioni.
Preliminarmente è da osservare, a giudizio del sottoscritto, la sterilità delle affermazioni dell’opposizione che null’altro è capace di fare se non sottolineare la mancanza del numero legale ad un consiglio comunale o un rinvio di commissione adducendo inesistenti motivi di crisi all’interno della maggioranza. Verrebbe da dire agli illustri colleghi di minoranza: meno male che accadono questi banali incidenti di percorso, altrimenti cosa avrebbero da dire? Su cosa cercherebbero di attirare l’attenzione del cronista? Ci si aspetterebbe un’opposizione stimolo della maggioranza attraverso proposte serie di gestione della città e non chiacchiere da bar”.
Ma procediamo con ordine. Si è criticato il comportamento della maggioranza e del PD il quale nei giorni scorsi ha prima firmato una richiesta di mozione a difesa della famiglia naturale e poi ha fatto marcia indietro non votandola. I sottoscrittori, scrivente compreso, hanno inteso firmando la richiesta di mozione, avallare un dibattito su un tema etico molto sentito. Approfondendo la tematica, però, a causa delle inesattezze riscontrate nella premessa della mozione stessa, unitamente al fatto che essa intendeva tutelare solo la famiglia nascente dal matrimonio discriminando ingiustamente altre unioni fondate anch’esse sull’amore e rispetto reciproco, molti dei sottoscrittori hanno deciso di non votarla. Si sottolinea la limpidezza di tale comportamento: la firma su una richiesta di mozione volta a favorire un dibattito non significa automaticamente approvare preventivamente il contenuto della mozione, altrimenti quando una richiesta ha già la firma della maggioranza dei consiglieri sarebbe inutile dibatterla, ma potrebbe essere approvata direttamente!!.
Altro tema dibattuto sarebbe una presunta “guerra” all’interno del PD che avrebbe portato lo stesso gruppo dem a stilare un documento di doglianze rivolto al Sindaco. Anche ciò è assolutamente inventato da chi non riesce a polarizzare l’attenzione della stampa su tematiche degne di attenzione e cerca quindi di romanzare sul nulla. Il documento stilato dal gruppo PD non è un documento di doglianze, come alcuni hanno riferito, ma un documento propositivo in cui si ribadisce la volontà di essere trainanti dell’intera maggioranza, di voler collaborare in maniera incondizionata con l’intera giunta e di affiancare il Sindaco in nell’attuazione di importantissimi obiettivi come la raccolta differenziata, l’affidamento del terminal e del trasporto pubblico urbano, l’affidamento degli impianti sportivi.
Per quel riguarda la mancanza del numero legale nell’ultimo consiglio comunale, bisogna precisare che ciò è dipeso esclusivamente dalla contemporanea assenza per motivi di lavoro di alcuni componenti della maggioranza. Se veramente le opposizioni, come sbandierano ai quattro venti, avessero voluto il bene della città, invece di scimmiottare assenze che nulla hanno a che vedere con motivazioni politiche, sarebbero entrati in aula a partecipare al dibattito sul conto consuntivo. Tantomeno alcuna spaccatura politica fra lo scrivente ed altro componente del PD. Il fragoroso scambio di idee si riferiva ad un equivoco di carattere prettamente tecnico sulla presenza in aula. Nulla di più. Tant’è che lo stesso consuntivo verrà comunque approvato, senza tentennamenti , il prossimo lunedì.
Infine riguardo all’annullamento della commissione lavori pubblici di oggi 22 maggio. Anche in questo caso le opposizioni, in particolare il simpatico movimento cinque stelle, con enfasi cinematografica degna del miglior Ron Howard, ha riferito di un’ennesima spaccatura all’interno della “variopinta maggioranza”. Innanzi tutto la commissioni lavori pubblici, pur se ad interim a causa delle dimissioni del presidente, al momento dell’annullamento era presieduta dal vicepresidente Gravina (movimento cinque stelle), che ben avrebbe potuto insistere sullo svolgimento della commissioni che aveva ad oggetto il terminal ed il trasporto pubblico, in quanto aveva avuto il parere favorevole dello scrivente a relazionare in merito, in quanto delegato alla mobilità. In realtà l’annullamento è stato dovuto alla decadenza delle commissioni (che avveniva proprio il giorno della convocazione) insieme alla considerazione che tale argomento sarebbe stato più opportunamente messo all’ordine del giorno dal nuovo Presidente che prossimamente verrà nominato in occasione del rinnovo di tutte le commissioni permanenti le quali, con delibera di consiglio, verranno ridotte e rinnovate.
In conclusione, non si vorrebbe rovinare il week end alle simpatiche opposizioni, ma la maggioranza è più coesa che mai e perfettamente concorde nelle principali azioni di governo anche se in alcune occasioni la dialettica interna porta a discussioni molto accese.

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