L’atteggiamento dell’azienda SATI nei confronti dei lavoratori ha ormai superato ogni limite di tollerabilità.
L’ultimo episodio ha dell’assurdo: un autista è stato sospeso per 5 giorni con l’accusa di non aver pulito il
mezzo al termine del servizio.
Siamo davanti all’ennesimo provvedimento arbitrario e intimidatorio, totalmente illegittimo, con cui l’azienda
cerca di scaricare sulle spalle degli autisti compiti che non rientrano minimamente nelle loro mansioni.
Non bastava aver imposto, in palese violazione degli accordi azienda–OO.SS., l’obbligo per gli autisti del
trasporto urbano di effettuare il rifornimento dei veicoli, adesso la SATI arriva a “inventare” l’obbligo di pulizia
degli autobus per giustificare sanzioni disciplinari contro i dipendenti.
Ricordiamo che:
la pulizia dei mezzi non è prevista dalla declaratoria delle mansioni degli autisti (Accordo Nazionale 28/11/2000);
l’accordo territoriale del 1989 afferma che la pulizia si svolge “secondo le regole vigenti”, cioè secondo l’art. 68 del Titolo VIII del CCNL Autoferrotranvieri del 1976, che prevede questa mansione solo per le aziende con meno di 26 dipendenti (imprese ANAV – ex ANAC). Quindi non si applica ad aziende come la SATI, che ha un numero di dipendenti superiore.
Siamo quindi di fronte a una forzatura contrattuale evidente e gravissima, motivata unicamente da logiche di
risparmio che calpestano i diritti dei lavoratori e la loro dignità. L’azienda, invece di provvedere direttamente
con personale addetto o aprire una contrattazione di secondo livello, preferisce imporre obblighi illegittimi e
minacciare con sanzioni chi non si piega.
Un comportamento immorale, privo di etica, che calpesta le regole e il rispetto dei lavoratori.
A questo punto chiediamo un intervento immediato e deciso dell’Assessore regionale ai Trasporti Vincenzo
Niro affinché venga messa fine a questa deriva autoritaria e a una gestione aziendale che viola le più basilari
norme contrattuali.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali si riservano ogni azione sindacale, legale e pubblica utile a difendere i
diritti degli autisti, che non possono diventare i bersagli del risparmio selvaggio di un’azienda che disconosce le
regole e mortifica il lavoro.
FAISA-CISAL
Emilio Santangelo
FILT-CGIL
Aurelio Di Eugenio
UGL Autoferro
Nicolino Libertone