di Massimo Dalla Torre
Lo abbiamo più volte ribadito che, il vento dell’innovazione ha iniziato a spirare anche sulla
nostra Nazione che, contrariamente a quanto asseriscono gli scettici, fa sentire i suoi
effetti sconfessando chi è sicuro che le cose è meglio che rimangano come stanno. Invece
no, nulla di tutto questo. La prova provata è che è iniziata la débâcle di una parte del
centro destra che attualmente governa il Paese. Un centrodestra dilaniato da lotte
intestine, cosa che accade anche a livello locale che, ancora una volta, mette in evidenza
come la politica dell’orto non è demodé, anzi si è rafforzata tant’è che gli effetti sono
evidenti e non fanno sperare nulla di buono. Un centrodestra spaccato su tutto e tutti. Un
centrodestra che, nonostante i risultati delle recenti elezioni Abruzzesi, sta dando
l’ennesima dimostrazione di negatività, dove i personalismi sono venuti fuori
prepotentemente senza alcuna autocritica.
Questa l’analisi che si fa dove il sotterfugio, gli accordi tra le parti, ma soprattutto la non comprensione delle esigenze collettive sono palesi più che mai. Cose che hanno cancellato dalla mappa del progressismo realtà un tempo positive perché succubi di potentati più che mai in fallimento. Analisi che facciamo soprattutto sulla base delle dichiarazioni dei vari esponenti politici che, vanno a discapito della collettività.
Analisi che facciamo sicuri di non cadere nella retorica che, in questi casi non manca mai, ma soprattutto non giova al sistema che guarda oltre, nel senso che il 2024 è più che mai succube e imbrigliato da chiacchiere inutili, vuote e senza senso perché l’Italietta del futile dove necessitano rappresentanti seri e validi e non salta fossi pronti a disconoscere le promesse fatte all’elettore e non gente appollaiata su di uno strapuntino salva faccia, ma questo è un argomento che riprenderemo forse a breve visto che gli stracci un tempo lavati in famiglia ora volano quotidianamente con violenza il che non depone affatto a favore della politica quella con la P maiuscola e non quella praticata nei bassifondi dove il vilipendio e le offese non mancano anzi, sono il pane di tutti i giorni. ( foto di repertorio)