#corpedelascunzulatavecchia/Si vota ma non mi candido. Si vota ma non voto

Come un masso da parecchi quintali che rotola verso valle in seguito ad una frana, così si sono abbattute le elezioni politiche nel calendario estivo di questo 2022.
Il tradizionale riposo “augusteo” quest’anno non ci sarà per i politici che saranno obbligati alla campagna elettorale nel pieno della torrida estate che stiamo vivendo.
Sarà una campagna elettorale bollente ed i colpi di scienza li vedremo alla fine. Come si dice in dialetto: au squaglià de la neve vereme….
Bene, adiamo avanti: la campagna elettorale per le politiche 2022 sarà una campagna senza esclusione di colpi e con candidati pregni di buone intenzioni, sicuramente nei loro confronti, nei nostri, dopo la deludente “performance” della nostra attuale pattuglia parlamentare vedremo.
Intanto sono da registrare le prime due defezioni alla candidatura, quasi mai successo che qualche politico rinunciasse alla candidatura. Anzi ricordo un politico che sosteneva che bisognava candidarsi ad ogni elezione per controllare il territorio e stare “vicino” all’elettorato. Stavolta, invece, in Molise, al momento due politici hanno rinunciato alla canditura.
Ovviamente, perché lo sanno tutti, i politici sono l’On. Patriciello ed il Senatore Ortis. Il primo
Eurodeputato da più legislature con Forza Italia, il secondo eletto in Senato con il Movimento 5 Stelle, ma poi approdato ad altra formazione politica non approvando le scelte fatte dal Movimento per la formazione del secondo Governo Conte. All’On. Patriciello, Tajani in testa, era stato chiesto di candidarsi al Senato in Molise con la promessa di un posto da viceministro o da sottosegretario.
L’on. Patriciello ha rifiutato la proposta preferendo rimanere al Parlamento europeo. Così
riferiscono le cronache, il Senatore Ortis, invece, ha dichiarato apertamente che non aveva alcuna intenzione di candidarsi al Parlamento Italiano, ma non è dato sapere con quale partito avrebbe rinunciato a candidarsi. In certi casi mi ritorna in mente la favola di Fedro dell’uva e della volpe….nondum matura est nolo acerbam sumere. La volpe non arrivando a cogliere l’uva diceva che non la voleva raccogliere perché acerba. Reminiscenze scolastiche che ogni tanto tornano in mente non so mai perché…o lo so?….Mah!
Sempre in casa 5 Stelle si assisterebbe alla “pentimento” dell’On. Testamento che vorrebbe fare ammenda delle sue colpe ed essere candidata di nuovo al Parlamento.
Candidatura che non potrà essere di Antonio Federico, fresco di nomina come responsabile
regionale del Movimento, ma estromesso dalle candidature perché al secondo mandato elettorale. Questa è cosa bella del M5S che non accetta candidature oltre il secondo mandato ma che affida alle mani di Beppe Grillo il simbolo e tutta la politica e le candidature. Ammazzando la democrazia in favore di un’oligarchia, ma di una dittatura di fatto, all’interno del Movimento.

Altro aspetto: cosa ha fatto il Movimento, ma tutti gli altri partiti, per cambiare la legge elettorale e far ripristinare le preferenze? Una beta cippa! Segno che questa legge “analfabeta” sta bene anche ai perbenisti stellati.
Piuttosto prevedo un voto “contro” come nel 2008 quando furono eletti Antonio Di Pietro e
Giuseppe Astore. Il 26 settembre vedremo.
Intanto alle elezioni ci srà una pletora di candidati che si batterà per essere eletta, ma che ne approfitterà per fare “passarella”. L’anno prossimo si voterà per le regionali e quale momento migliore fare una campagna elettorale al Parlamento per “rinfrescare” la memoria agli elettori?
A questo punto, prevedendo la sistematica assenza di partecipazione del popolo, credo si possa già parlare di scarsa affluenza alle urne e di Parlamento eletto da pochi. Andiamo avanti sino a quando non ci “schianteremo” contro un pino secolare lungo la strada che porta a Matrice. Dalla landa sconsolata del Molise, dove tutti sanno di politica ma nessuno, o pochi, vanno a votare è tutto.
Co affetto e stima statevi arrivederci per la prossima “scunzulata”.
Franco di Biase

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