Confimpresa: Il commercio rimane il cuore della città. Cosa fa la politica?

confimpresa11E’ una vita che andiamo sostenendo ( anche quando eravamo impegnati in altra organizzazione di categoria) che la città capoluogo della regione Molise “vive” ( oggi meglio dire “sopravvive”) se, oltre al terziario dei “servizi” in senso stretto ( cioè gli uffici della p.a.), esiste e “resiste” il commercio: soprattutto quello del centro cittadino, fatto di una serie di piccole attività. Il nostro slogan, che adesso è diventato più attuale che mai, è stato – da circa un ventennio – : ” non chiudiamo il commercio…. altrimenti chiude la città”. Abbiamo provato, in tutti i modi, a far comprendere a chi di dovere, che tutelare gli operatori del commercio, stava e sta a significare la “tutela della città di Campobasso” che, negli anni, intorno al terziario si è retta.

Gli stessi “negozianti ” ,vicini e non alla nostra associazione, hanno testimoniato in passato, ma continuano a farlo con determinazione ancora oggi, la necessità di tenere vivo il “commercio nel cuore della città”. Pur tra le mille difficoltà che si incontrano nel quotidiano,a partire dalla concorrenza della grande distribuzione, agli orari ingestibili, agli affitti spesso troppo cari, alla burocrazia asfissiante, gli stessi operatori hanno manifestato e manifestano la “volontà di resistere”….. anche perché le alternative alla chiusura dell’attività sono solo l’allungamento della lista dei disoccupati o “senza lavoro”. Per quanto di nostra competenza abbiamo sostenuto da tempo – ed oggi più che mai – che vi è la necessità di “fare rete” tra i commercianti ( ma anche fra le Associazioni tutte) per poter contare di più e per provare a “non morire”. Noi siamo pronti a combattere tutte le battagli necessarie per “riaffermare i diritti” degli operatori del commercio, a partire – per esempio – dal giorno di “riposo condiviso”, la domenica, anche perché i dati hanno fin qui dimostrato che lavorare sette giorni su sette non solo non ha fatto aumentare i fatturati, ma ha determinato solo un aumento dei costi di gestione delle attività introducendo, tra l’altro, elementi di concorrenza “impari” con la grande distribuzione. Restano valide le proposte già formulate (con ns precedenti note ed articoli) sull’argomento ed intese ad affrontare – almeno in questa situazione di crisi e nell’immediato – l’aspetto del credito alle p.m.i. che sono in difficoltà. Quello che ci sentiamo di poter garantire è il nostro contributo di esperienza e di idee da estrinsecare intorno “ad un tavolo tecnico operativo” che si spera, chi di dovere, vorrà convocare al più presto per affrontare il problema e per fare in modo che “il centro cittadino di Campobasso” non muoia definitivamente.

Luigi Zappone

Presidente di Confimpresa Molise

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