Chiare e fresche dolci acque peccato che non è il caso del torrente Scarafone

Non solo il  verde ma anche le acque sono ancora una volta sotto la nostra lente d’ingrandimento. Lente che questa volta si e’ focalizzata sul torrente Scarafone, che in questi giorni emana esalazioni maleodoranti specialmente nei quartieri periferici della città come Vazzieri e San Giovanni dei Gelsi, tant’è che non è la prima volta che il piccolo corso d’acqua cittadino subisce dei veri e propri assalti non ecologici. I quali, si sono palesati soprattutto mesi fa allorquando oltre 50 quintali di gasolio forse provenienti da una cisterna per riscaldamento condominiale sono finiti nelle acque che bagnano il capoluogo di regione. Corso d’acqua che e’ divenuto un vero e proprio “casus” tant’e’ che diverse sono state le segnalazioni che ci sono arrivate come quelle registrate per lo spazio verde di via Pirandello che preoccupa gli abitanti della zona, per lo stato di abbandono e d’incuria che ne fa un luogo insicuro specialmente per l’abbondante presenza di immondizie e rifiuti che minano a trecentosessanta gradi il luogo che potrebbe essere una vera e propria valvola di sfogo nei confronti del cemento che prolifica a vista d’occhio. Segnalazioni motivate dalla presenza di una schiuma con una colorazione tra il bianco e il nero molto densa che non accenna ad attenuarsi. Fenomeno alquanto preoccupante che fa aumentare la preoccupazione dei cittadini specialmente dopo i fatti di cronaca nazionale che hanno visto protagonista, si fa per dire protagonista, il pentito Carmine Schiavone boss incontrastato boss della Camorra, che in un intervista televisiva rilasciata a una nostra collega  ha fatto venire allo scoperto un fenomeno diffuso: il traffico di rifiuti tossici persino in Molise considerato un tempo un oasi ecologica. Un campanello di allarme suonato con insistenza dai residenti dei due popolosi quartieri che temono per l’incolumità della salute messa a repentaglio da chi lucra con il malaffare. Ecco perché chiedono da tempo interventi tempestivi da parte di chi e’ preposto ai controlli; ma a quanto pare tutto stagna e’ gli sversamenti non accennano a diminuire anzi continuano nell’indifferenza più sconcertante. ( Massimo Dalla Torre)

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