Casa per le vacanze a Tropea, ma è una truffa.I Carabinieri di Bojano scoprono tutto

L’indagine dei Carabinieri della Stazione di Bojano ha fatto luce sulla
vicenda ed ha consentito di individuare due soggetti, un 39enne del Vibonese
ed una donna 46enne della provincia pavese, già noti alle FF.OO. per analoghe
truffe perpetrate nell’intera penisola.
Otto i giovani di Bojano, poco più che ventenni, che al termine della
scuola e soprattutto con l’avvicinarsi della stagione estiva, per mettersi alle
spalle un periodo di restrizioni, lo scorso luglio avevano deciso di trascorrere
qualche giorno insieme in un appartamento di Tropea.
Dopo una breve ricerca sul web, con una delle Applicazioni più in voga
nel settore, individuano un’inserzione che fa al caso loro e decidono di aderire
alla richiesta. Dopo un iniziale scambio di messaggi a mezzo telefono, ricevono
un preventivo via mail con a tergo le coordinate IBAN ove effettuare il
versamento della caparra.
Riponendo fiducia nelle recensioni, accettano la proposta e bonificano
l’importo di euro 1.200,00 come caparra, in attesa di ricevere poi indicazioni
per l’arrivo in zona e il recupero delle chiavi.
Un paio di telefonate senza risposta e la successiva voce registrata
“l’utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile” fanno sorgere i primi
dubbi, che diventano certezza quando uno di loro decide di contattare la
titolare del B&B sito nelle immediate vicinanze dell’appartamento e la donna
conferma ai ragazzi che non vi è nessuna location in affitto e che aveva già
ricevuto numerose telefonate da altre parti d’Italia per la medesima richiesta.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di risalire ai due truffatori,
alle loro esatte generalità nonché di ricostruire i movimenti del c/c intestato
alla donna, che era anche l’interlocutrice e la titolare della casella di posta
elettronica utilizzata per l’invio del preventivo.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Campobasso,
nell’evidenziare la meritoria attività investigativa, da un lato prende atto che
“negli ultimi anni, soprattutto nel periodo estivo, probabilmente anche per le minori

risorse economiche che le famiglie italiane possono destinare alle vacanze, sempre più
turisti scelgono di partire trovando sul web offerte “da sogno”, preferendo tale ricerca
a quella tradizionale presso agenzie immobiliari, ritenendola meno vantaggiosa,
metodo sicuramente veloce e spesso economico che però può sottendere inconvenienti”
e dall’altro coglie l’occasione per fornire degli accorgimenti per evitare di
rimanere vittime di raggiri e vivere la spiacevole sensazione di arrivare
all’indirizzo dell’appartamento prenotato e scoprire che in realtà non esiste.
“Diffidate” prosegue il Ten.Col. Dellegrazie “quando in internet trovate
delle offerte particolarmente “vantaggiose” (prezzi bassi ed immagini spettacolari).
Nessuno regala niente, nemmeno in internet. Verificate sempre l’affidabilità del sito
che propone l’offerta controllando eventuali feedback negativi, tenendo conto
comunque che le truffe vengono fatte anche inserendo annunci su siti di provata
affidabilità. Richiedete all’inserzionista tutti i dati per essere sicuri della reale identità
(nome, cognome, telefono fisso e mobile), ricordando che l’invio di copia dei documenti
non garantisce sulla serietà dei venditori: questi documenti spesso sono falsificati,
rubati o provengono da altre truffe in internet essendo stati carpiti in mala fede da altri
consumatori. Prendete la foto dell’immobile nell’annuncio e trascinatela in Google
Immagini, vedrete tutte le foto simili presenti nel web e se la stessa foto appartiene ad
un’altra inserzione vorrà dire che una delle due è falsa, idem dicasi per il numero di
telefono dell’inserzionista. Infine verificate che il contratto proposto non contenga delle
clausole vessatorie che “determinano a carico del consumatore un significativo
squilibrio dei diritti e degli obblighi provenienti dal contratto” (art. 1469‐bis del Codice
Civile)” e nel caso rimanga ancora qualche dubbio “bussate alla porta della più
vicina Stazione Carabinieri per chiedere consiglio”.

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