Campobasso è pronta a intitolare un Largo al Capitano Massimo Tosti

L’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Paola Felice, ne aveva parlato circa un anno fa pubblicamente, nel corso della presentazione del libro del giornalista e saggista Giuseppe Altamore “A testa alta. Massimo Tosti, il carabiniere che salvò 4000 ebrei”, preannunciando la volontà dell’Amministrazione cittadina di intitolare una strada all’eroico carabiniere, il Capitano Massimo Tosti, nato a Campobasso il 13 febbraio del 1913 e deceduto a Milanoil 13 marzo del 1976, che insieme ad altri militari e incurante delle leggi raziali introdotte dal regime fascista, salvò circa 4000 ebrei durante il periodo della seconda guerra mondiale.

Ebbene, le parole dell’assessore Felice hanno trovato un primo importante compimento con la Delibera di Giunta firmata e pubblicata il 28 febbraio con la quale si è deciso di intitolare l’area prospiciente il monumento dedicato ai caduti dell’Arma, sito alla C. da Colle delle Api, con il seguente toponimo: “Largo Capitano Massimo Tosti”previa autorizzazione del Prefetto ai sensi della Legge 23.06.1927, n. 1188.

“L’iter amministrativo che abbiamo portato avanti in questi mesi – ha spiegato l’assessore Felice – nasce dalla precisa volontà, da parte della nostra Amministrazione, di individuare come luogo idoneo da intitolare alla figura del Capitano Massimo Tostil’area prospiciente il monumento dedicato ai caduti dell’Arma, tenuto conto soprattutto del valore simbolico del luogo stesso, in grado di rappresentare, nel nostro capoluogo di regione, l’importanza della storia dell’Arma dei Carabinieri e dell’Italia lungo quel percorso, eroico e a volte funesto e drammatico, che parte dalla I Guerra Mondiale e termina all’indomani del secondo dopoguerra.Ringrazio la IV Commissione Consiliare Permanente e i suoi componenti – ha aggiunto l’assessore – che hanno valutato positivamente la proposta votando all’unanimità in favore dell’intitolazione dell’area individuata. Adesso la Deliberazione di Giunta verrà comunicata al Prefetto, per ottenere l’autorizzazione, così come previsto dalla Legge.”

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