Campobasso/ Area ex-Romagnoli: ennesimo (inutile) scontro tra Regione e Comune

di Stefano Manocchio

Scusate l’autocitazione, ma nel settembre dello scorso anno, dopo aver trattato l’argomento giornalisticamente per qualche decennio, scrivevo: “Ero un giovane appassionato di politica e giornalismo, quando venne presentata la proposta progettuale, alla presenza dell’illustre e compianto architetto Paolo Portoghesi (ironia della sorte proprio nei locali dell’ex-Roxy); questi ci entusiasmò con la descrizione dell’imponente struttura urbanistica, che comprendeva la realizzazione di un’opera monumentale sui terreni dell’ex-campo sportivo e la sede dell’allora Banca Popolare del Molise, dove attualmente insiste una struttura commerciale. Da allora sono cambiate le tesi e le posizioni politiche e praticamente ad ogni legislatura regionale si è parlato dell’argomento per accelerare o rallentarne l’iter, che è quello che avviene quando non si vuole fare qualcosa.

Orbene, anzi male, dell’area dell’ex Romagnoli – separatamente dall’ex-Roxy- si torna a parlare per l’ennesima diatriba politico-amministrativa tra Comune di Campobasso e Regione Molise, anche questa ultima di una lunga serie di scambi di accuse tra due livelli della ‘res publica’ che quasi mai hanno dialogato.

Prendiamo spunto per la conferma di quanto detto da un post social dell’assessore comunale di Campobasso, Simone Cretella, che ieri ci ha fatto sapere che: “ Il Consiglio Comunale di Campobasso ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del centro destra, un ordine del giorno tendente a preservare l’area dell’ex Romagnoli da ogni intervento edificatorio da parte della Regione Molise.

Il provvedimento è giunto a termine della discussione svoltasi nell’ambito del Consiglio Comunale monotematico sull’ex Romagnoli al quale era stato invitato, a più riprese e sin dal mese di novembre scorso– continua l’assessore – il presidente della Giunta Regionale Francesco Roberti che ha però rifiutato l’invito della città capoluogo a confrontarsi su una così importante questione per l’assetto urbano della città”. Cretella ha continuato: “Ancora una volta, dunque, dopo due analoghi atti, del 2010 e del 2014, il consiglio comunale ribadisce la volontà della città di Campobasso di destinare l’area dell’ex Romagnoli alla realizzazione di un parco urbano, con finalità sociali, sportive, culturali e ricreative, scongiurando quindi il rischio di cementificazione; rischio concretizzatosi nuovamente a seguito della messa in vendita dell’ex hotel Roxy da parte della Giunta Regionale”, e ha aggiunto: “L’ordine del giorno approvato, dunque, invita il presidente della Giunta Regionale a scongiurare ogni ipotesi di edificazione sull’area dell’ex campo sportivo, da destinare invece a parco urbano a favore della collettività, e circoscrivere all’ex Roxy, ed eventualmente all’area oggi occupata dai gradoni della curva sud, le eventuali volontà edificatorie dell’ente regionale”.

Ora, come lo stesso assessore ha ricordato, non è la prima volta che Comune di Campobasso e Regione Molise si ‘contrastano’ sull’utilizzo dell’area dell’ex-Romagnoli ed in linea di massima quasi mai il Comune ha accettato al tesi edificatoria, mentre questa è stata spesso nelle priorità della Regione; personalmente credo che a condizionare in parte posizioni diverse sia stato anche il fatto che i due enti, nei periodi di maggiore discussone, abbiano avuto colorazione politica diversa se non opposta, come peraltro avviene anche adesso. In sostanza il contenzioso sull’utilizzo dell’ex- Romagnoli è stato finora e credo che continuerà ad essere una via di mezzo tra differenti visioni urbanistiche ma anche tra differenti programmazioni politiche, con l’aggiunta di scelte ideologiche fortemente contrastanti.

Non c’è niente di positivo in queste discussioni protrattesi per decenni, che finora altro non hanno prodotto che il blocco di qualunque ipotesi, sia quella ‘edilizia’ che quella ‘ambientalista’. Il risultato finale al momento è che da decenni sull’area dell’ex-Romagnoli non è stato costruito il palazzo della Regione (che probabilmente non si costruirà più) e neanche è stato realizzato il parco urbano cittadino (che ha egauali e quasi nulle possibilità di vedere la luce nei prossimi anni).

La chiosa in una domanda: cui prodest?

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