Appalti opere pubbliche: sequestrati 176mila euro di profitto illecito

Nella giornata del 20 giugno, personale del Nucelo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Campobasso ha proceduto, a seguito di provvedimento del GIP, presso il Tribunale adottato su richiesta della Procura, all’esecuzione di un sequestro preventivo della somma di euro 176.097,45 quale profitto illecito dell’ipotizzata truffa aggravata( 640 comma 2 n.1)conseguito da una società appaltatrice dei lavori in corso, nell’ambito del Contratto Accordo Quadro per la manutenzione straordinaria del Viadotto Fondo Valle Biferno, Ponte Diga del Liscione, interessato da importanti lavori.
Le fattispecie ipotizzate sono, tra le altre il reato di cui all’art. 355 c.p. ( inadempimento di contratti di pubbliche forniture), art.356 c.p. ( frode nelle pubbliche forniture), art. 479 c.p. ( falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in stati di avanzamento lavori, art.437 c.p. (omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro), nonchè art. 5 e 24 D.Lgs n. 231/2001 ( responsabilità amministrativa da reato dell’ente) con il coinvolgimento, a vario titolo, di n.8 soggetti.
L’attività di indagine è stata eseguita mediante interrogatorio di tecnici e professionisti del settore, l’acquisizione di documentazione tecnico-contabile nonchè l’esecuzione di sopralluoghi sulle opere in corso di realizzazione con l’ausilio anche di Consulenti Tecnici appositamente nominati.
Secondo l’ipotesi investigativa, la società appaltatrice avrebbe omesso la realizzazione di alcune migliorie e cautele di sicurezza, previste dal contratto di appalto, volte a garantire le condizioni di sicurezza in fase esecutiva e la qualità dei lavori nella prospettiva della loro durabilità nel tempo.
Con questa attività, si conferma l’efficace contributo specialistico della Guardia di Finanza in ordine al controllo degli appalti per opere pubbliche, rispetto alle attività investigative della Procura della Repubblica di Campobasso.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali gli indagati potranno esperire , in ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti del codice di rito.

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