Anche quest’anno la situazione dell’agricoltura non dà segni di ripresa e si ripresenta puntuale il problema dei cinghiali

Il grano è quotato intorno ai 20 euro, sempre sotto la soglia del costo di produzione, come gli altri prodotti, orzo e avena quotati al ribasso. In queste condizioni l’abbandono delle terre sarà un evento inevitabileCome membro del direttivo del neonato Movimento Agricolo Molisano (MAM), sono convinto che, nell’attuale fase in cui ci troviamo, si possa recuperare la redditività perduta, dando speranza agli operatori del settore agricolo. Bisogna agire con strategie mirate e non rimanere nel vago. Competitività e specializzazione delle produzioni: questi saranno i temi, insieme ad altri di altrettanta importanza, che il nostro Movimento porterà all’attenzione del mondo politico, sia regionale che nazionale, nei prossimi anni. Certezza dei pagamenti delle varie misure dei PSR e rispetto delle scadenze prefissate saranno, inoltre, degli altri tasselli da aggiungere ai precedenti.
Un altro tema ricorrente è quello legato alla problematica degli ungulati selvatici.
Come una morte annunciata, anche quest’anno, prima della fase di raccolta dei cereali, si ripresenta puntuale il problema dei cinghiali. I campi coltivati vengono devastati da orde di animali che, muovendosi in gruppi che variano da 10 a 50 capi,
mangiano e distruggono tutto quello che trovano.
Sono già parecchi anni che mi sto battendo personalmente affinché possa trovarsi una soluzione a questo annoso problema. Nonostante abbia in continuazione sollecitato il nostro politico di turno tramite invocazioni, sia personali che tramite mass-media, il tutto è rimasto inascoltato. Qualche rappresentante regionale, ultimamente e non per caso, dato che siamo in clima pre-elettorale, ha tentato di metter su un piano che preveda la cattura o l’abbattimento selettivo. Questa procedura oltre ad essere di difficile applicazione, non risolverebbe del tutto il problema, anzi ne causerebbe degli altri.

Danni quantificati da personale poco preparato nelle stime, assenza di somme adeguate in bilancio destinate a questo scopo, sottostime e risarcimenti dati solo in seguito ad un decreto ingiuntivo, mancanza di auto per consentire ai funzionari di svolgere i sopralluoghi: questo è il quadro della situazione attuale.
Noi agricoltori siamo attanagliati nella morsa della crisi che ci vede combattere oltre che con l’andamento dei mercati, anche con questo disastroso problema che, a causa di errori di politici e associazioni senza scrupoli nel corso degli anni passati, è diventato una vera e propria calamità.
La soluzione deve essere presa a livello politico e con polso fermo, azzittendo tutti coloro che, schierandosi univocamente a difesa dell’ambiente e degli animali, stanno causando dei danni irreversibili alla nostra già povera economia agricola. C’è la necessità di ristabilire al più presto il giusto equilibrio tra animali selvatici e agricoltura. Nell’attuale situazione i due sistemi non possono coesistere.
Io insieme agli amici del Movimento Agricolo Molisano continueremo a batterci, affinché sia questo che altri problemi che preoccupano il mondo dell’agricoltura abbiano presto una soluzione e ci sia finalmente la possibilità di assicurare un futuro ai nostri giovani. ( foto di repertorio)

Domenico Ferrara agricoltore e componente il direttivo Movimento Agricolo Molisano

Commenti Facebook