Sono stata convocata per la prima vaccinazione il 2 giugno, una data importante, 75° anno dalla nascita della Repubblica Italiana, 75 anni fa gli italiani scelsero fra monarchia e repubblica, e per la prima volta il voto venne aperto alle donne.
Una data importante, per me, perchè dopo più di un anno dalla “scoperta ” della pandemia da Covid 19, si è arrivati in Italia ed in Molise ad un livello di vaccinazioni alto, ad un abbassamento dei contagi, si inizia a passare dai “colori” al bianco, sperando sempre nel buon senso e nel rispetto delle regole, di poter tornare lentamente non alla normalità,- perchè credo che la Pandemia e tutto ciò che abbiamo vissuto, dovrebbe averci dato maggiore consapevolezza delle regole, del valore della vita, del valore e del bisogno di lavoro – ma a una condizione di maggiore tranquillità .
La convocazione è arrivata per la sede dell’Ospedale Cardarelli. Ospedale pubblico, sede di polemiche, blitz delle forze dell’Ordine, tira e molla politici. Pultroppo si è persa di vista la cosa più importante, l’anima, ossia il personale sanitario. Si è parlato, si parla e si parlerà della sanità, in crisi, con mille problemi, in affanno, di Commissari, sub Commissarri etc. etc. Favorevoli o meno, i vaccini, e la storia ce lo insegna, sono necessari in casi di pandemia, certo nel corso dei secoli per un vaccino ci sono voluti anni, nel nostro caso, nonostante le morti, le conseguenze fisiche che alcune persone ancora accusano, in meno di un anno, “il vaccino” è arrivato.
E’ vero che come tutti i virus, si sviluppano le varianti che rappresentano una delle nuove sfide nella lotta contro COVID-19 e un problema da non sottovalutare. Ma la vaccinazione, è importante in quanto allena il sistema immunitario e probabilmente lo prepara a rispondere meglio a eventuali richiami con vaccini diretti contro le varianti. Ma questo è un discorso che lascio ai medici ed ai ricercatori.
Eppure, nonostante le note negative di tutti questi mesi, ma più orientate verso diatribe politiche, l’organizzazione che ho trovato è stata perfetta, lo staff accogliente e sorridente, e non è poco dopo ore, giorni e mesi di lavoro spesi in corsia e per la campagna vaccinale. L’umanità, ecco l’anima, del personale sanitario, che bisognerebbe ricordare e ringraziare.
Intanto inizio io, Grazie.
(MDL)
