Aggressione in carcere/Denuncia delle associazioni dei familiari e degli utenti dei servizi psichiatrici della Regione Molise

Riceviamo e pubblichiamo

Siamo davvero molto dispiaciuti e arrabbiati per le comunicazioni che sono periodicamente inviate alla stampa dal Sig. Aldo Di Giacomo che se pur utilizza il sindacato offende profondamente le persone con disturbo mentale etichettando i detenuti come “nigeriani pazienti psichiatrici” associando atti efferati come conseguenza di un disturbo psichiatrico.


Come familiari e utenti dei servizi di psichiatria riteniamo indecoroso e incivile utilizzare testate giornalistiche per evidenziare se mai fosse vero problematiche assistenziali. Una persona matura, ragionevole e civile, pone le questioni di percorsi assistenziali nelle sedi appropriate. Le modalità con le quali questo signore periodicamente ed episodicamente ci fanno pensare che forse i problemi sono di ben altra natura!


Gli atti di violenza e di aggressività mai e poi mai devono essere associati al disturbo mentale, ma alla persona. Sul piano della civiltà e dignità stigmatizziamo anche il fatto che lo si appelli nigeriano! Inoltreremo pertanto questa comunicazione al Ministero di Grazia e Giustizia e al Direttore del Carcere per richiamare questo signore a comportamenti professionali o a percorsi sindacali improntati alla corretta comunicazione.
Da informazioni apprese sappiamo che presso la casa circondariale da tempo opera un valente professionista che nei fatti e non nelle schiamazzate mediatiche ha molto ridotto la sofferenza psichica intramuraria e risulta efficace nella cura dei pochi detenuti che soffrono di un disturbo mentale grave abbattendo il ricorso alla consulenza del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli e al ricovero.


Stigmatizziamo dunque duramente questi comunicati stampa, invitando la stampa a non accogliere comunicazione dal tenore indecoroso e offensivo verso le persone, e ci riserviamo di adire con segnalazione di denuncia nelle sedi istituzionali
Si invia per conoscenza anche alla Direzione Generale dell’ASReM ([email protected]) e alla direzione del carcere ([email protected])

La presidente dell’Associazione dei Familiari Mens-Sana anche su delega dell’Associazione Utenti “Liberamente Insieme”
Carmela Baranello

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