Il potere cos’è? Leggere i segni, vincere a scacchi, comandare un impero. Oppure saper raccontare? Liberamente tratto da Le città invisibili di Italo Calvino, Marco Polo di Matteo Patavino assume i tratti e le coordinate di una mappa dove s’incrociano cultura orale e scrittura, parola e canto. L’archetipo del teatro musicale barocco rappresentato attraverso le forme e i linguaggi contemporanei.
Una struttura narrativa aperta, quella di Calvino, che Patavino adotta e amplifica nel suo potenziale espressivo e narrativo per disegnare un quadro attuale sulle contraddizioni della contemporaneità, sulla possibilità di considerare l’identità culturale la base solida per una costruzione condivisa del futuro. E poi la rete e gli strumenti della tecnologia utilizzati consapevolmente, a servizio di un nuovo umanesimo.
Marco Polo è un racconto di terre lontane che invece si manifestano come luoghi familiari.
Con le musiche dello stesso Matteo Patavino che ne cura anche la regia, in scena Marco Caldoro nelle vesti di Marco Polo, Giorgio Careccia in quelle dell’imperatore Kan, Michela Ronci è la Narratrice, Donato Arcano è il Canto. I costumi sono di Marisa Vecchiarelli, le luci di Gianclaudio Piedimonte. Il 05 gennaio al Savoia di Campobasso. Inizio spettacolo ore 21.
Si comunica che, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, lo spettacolo “Marco Polo” in programma oggi alle ore 21,00 presso il Teatro Savoia di Campobasso, è stato rinviato a data da destinarsi.