Il film della settimana/ “Anbessa” di Mo Scarpelli (Ita)

Pietro Colagiovanni *

Esordio alla regia della direttrice della fotografia e documentarista italo-americana Mo Scarpelli Anbessa (2019) è un lungo film documentario ambientato nei sobborghi della capitale dell’Etiopia, Addis Abeba.

E’centrato sulla figura di un adolescente, Asalif, e di sua madre che vivono in una baracca a poca distanza da una moderna lottizzazione di centinaia di palazzi dove abita la nascente classe media etiope. Il ragazzo ha singolari dote di ingegnosità e tra la spazzatura dei condomini riesce a trovare materiale per costruire o far funzionare oggetti e creare giocattoli.

Nel frattempo affronta la propria condizione di assoluta povertà con rabbia ma anche con determinazione, subendola ma anche aggredendola così come deve fare un leone, il principe degli animali, anbessa in etiope.

La trama sostanzialmente si esaurisce qui, ma ovviamente non è la narrazione o lo sviluppo filmico il centro di questa interessante opera prima. I nodi portanti sono lo sviluppo capitalistico imprevedibile, squilibrato, a volte crudele ma inarrestabile di un’economia che sta uscendo dal sottosviluppo e l’evoluzione adolescenziale in un contesto così turbolento e squilibrato.

Asalif e la madre non hanno nulla, vivono i povertà estrema mentre a qualche centinaia di metri migliaia di persone hanno tutti i comfort cui noi occidentali siamo abituati. E non capiscono perchè, non hanno alcuna possibilità di lottare contro una ingiustizia così grande e clamorosa, tanto più clamoroso perché i palazzi sono stati costruiti sulla loro terra, da cui sono stati buttati fuori senza pietà.

L’unica reazione, tra l’onirico e la quotidianità è quella di Asalif, una ribellione interiore che si infrange su meccanismi sociali algidi,codificati e predominanti. La Scarpelli illustra, descrive, con qualche digressione poetica a volte un po’ iterativa una realtà che non le piace e che, francamente, non può piacere a nessuno. E’un film di denuncia vista dagli occhi di un ragazzino intelligente e vivace, prima vittima di questo sviluppo ingiusto.

Se volessimo fare un paragone con una vicenda che ha interessato dolorosamente anche il nostro paese Anbessa è un Ladri di biciclette in salsa etiope. Ovviamente non ha la grandezza del film di De Sica, non trova una sintesi di successo tra la narrazione documentaristica e la dimensione più narrativa dell’adolescente inquieto ma è comunque un film interessante e ben realizzato.

Un film che affronta un tema ormai centrale nel mondo odierno: quello dello sviluppo economico a tutti i costi e dei gravissimi squilibri e dei costi umani che esso porta con sé.

Voto 3/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

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