Come ogni nuovo inizio che da pensiero incerto si fa tessuto concreto e reale, anche il Festivalpercussioni porta il suo pensiero artistico a diventare trama fondante delle molteplici manifestazioni presenti al suo interno; così il movimento musicale che comprende tutto l’essere umano si fa sensazione del movimento e diventa espressione musicale e mezzo di comunicazione …gesto, movimento, corpo, suono, ritmo… Questo aspetto così intenso e interiore dell’esecuzione artistica e musicale sarebbe fortemente apprezzato dall’amicoMarzio Rosi di cui, anche in questa edizione, ricordiamo la tenace e appassionata attività dimusicista, didatta e compositore, attraverso il premio per composizioni audiovisive a lui dedicato; così come, con rinnovato interesse, avrebbe sostenuto la volontà di interagire e condividere le esperienze di vitamusicale che, ancora una volta, il Festival promuove coinvolgendo numerose Istituzioni italiane e straniere, tutte unite in concerti, masterclasses e prime esecuzioni assolute.
Un tema, quello della condivisione e interazione, di cui il nostro Conservatorio è ormai da tempo artefice e promotore, così come testimoniano le attività emanifestazioni che proponiamo quest’anno: amaggio con gli Open Days, il Perosi si apre al pubblico in una sorta di vetrina che offre la possibilità di capire come vive e lavora l’istituzione, a giugno con La giornata del rifugiato, la condivisione diventa integrazione, alcuni profughi collaboreranno con docenti e studenti in performances dimusi che tradizionali del continente africano e nuove composizioni ad esse ispirate ed inoltre, a settembre, in collaborazione con il Conservatorio di Udine, la rappresentazione attraverso il teatro delle marionette dell’opera El retablo de maese Pedro di Manuel de Falla. La Musica, grazie alla sua voce, dà vita alle molteplici espressioni dell’animo umano, tutto ciò, ancora una volta, con la cooperazione di tutti.
Lelio Di Tullio
Direttore del Conservatorio
“Lorenzo Perosi” di Campobasso
Da tempo si segnala la necessità di una più proficua interazione, nell’ambito della formazione artistica e musicale, tra le differenti arti performative. Il Festivalpercussioni di quest’anno è in questo solco e le cinque parole chiave gesto,movimento, corpo, suono, ritmo scandiscono efficacemente un percorso di formazionemolto proficuo per gli studenti.
Samo all’ottava edizione del Festival che, come di consueto, presenta un programma articolato che si svolge, secondo gli indirizzi che il Conservatorio Perosi si è dato, in vari luoghi del contesto territoriale quali la sede del Conservatorio stesso, la Cattedrale, il Teatro Savoia, l’Auditorium dell’ex GIL a voler marcare, ancora una volta una pervasività territoriale
della nostra Istituzione. Il Festival ripropone ancora una volta una collaborazione con altri conservatori italiani quali quello di Salerno, diMessina e di Venezia e il gemellaggio percussionistico con il Conservatorio di Pamplona. Il Festival è anche l’occasione per alcuni laboratori emasterclass quali strumenti di didattica evolutiva e di avanzamento degli studi. Mi piace riprendere la sottolineatura del M° Costanzo che ci annuncia l’esordio di nuovi compositori e la presentazione di nuove composizioni, segno di una filosofia innovatrice nella espressione musicale.
Ma il Festival è ormai una bella occasione per ricordare con simpatia la persona di Marzio Rosi nelle sue dimensioni di docente e di professionista dellamusica e di persona. A lui è dedicato il Premio internazionale che giunge alla quarta edizione e che ce lo fa sentire vicino e presente. Molte occasioni quindi per incontrarsi e partecipare ad una delle esperienze
di laboratorio del Conservatorio e prendere atto delle abilità formative dei nostri docenti e delle capacità di apprendimento dei nostri studenti.
Come sempre non mancate. Vi attendiamo.
Giovanni Cannata
Presidente del Conservatorio
“Lorenzo Perosi” di Campobasso
Gesto,movimento, corpo i tre sostantivi che indicano il tema e che tracciano il percorso dell’ottava edizione di Festivalpercussioni segnandone i contenuti.
Il corpo come strumento primordiale, il movimento come rappresentazione teatrale del suono e del ritmo e il gesto come atto funzionale alla qualità del risultato musicale. Il tema scelto quest’anno è protagonista di moltissimi brani in programma, ma in particolare il compositore Fabian Perez Tedesco ha composto per questa ottava edizione il brano Géste per 18 percussionisti e 6 danzatori. Ecco perchè quest’anno per la prima volta il Festival collabora con la Style Dance Royal Academy Ballet School di Campobasso alla quale appartengono i sei giovani danzatori interpreti di Géste. La straordinaria collaborazione con l’Istituto “Marconi” di Campobasso continua e dall’ingegno dei professori e degli studenti, nei laboratori della scuola, è stata creata una danzatrice robot androide che parteciperà al Festival allargando la schiera di artisti robot androide già prodotti dal “Marconi”. Il musicologo Matteo Patavino inoltre terrà una lezione-conferenza sul tema del Festival interpretando da una prospettiva storico-culturale le connessioni e le influenze tra gesto,movimento, corpo, suono, ritmo.
Il programma, quindi, ritaglia anche un ampio spazio didattico per masterclass e laboratori. Salva Tarazona del Conservatorio di Pamplona tratterà gli strumenti a percussione in orchestra, Massimo Cusato, artista Remo, ritornerà con un nuovo progetto didattico sui tamburi a cornice, Pasquale Bardaro, percussionista del Teatro di San Carlo di Napoli, affronterà il complesso mondo delle tastiere degli strumenti a percussione e del vibrafono jazz, Maria Grazia Armaleo docente del Conservatorio di Messina, in piena sintonia col tema del Festival, proporrà il proprio interessantissimo progetto sulla Body Percussion.
La quarta edizione del Premio InternazionaleMarzio Rosi rafforza sempre di più il legame tra la straordinaria figura di Marzio Rosi, Festivalpercussioni e il Conservatorio di Campobasso. Quest’anno, inoltre, anche “Noi… artisti di questa terra”, storico appuntamento molisano, ospiterà la proiezione del video vincitore del Premio, attribuendo un riconoscimento all’autore, dimostrando il legame diMarzio col territorio.
I segni, le profonde tracce che Marzio ha inciso nella storia della nostra Istituzione sono tangibili e indelebili e trovano nel Festival e nel Premio spontanei e attesi ricordi. Accade, difatti, spesso proprio durante lo studio del repertorio per il Festival e la preparazione e l’organizzazione dello stesso che gli studenti ritornino con lamemoria aimetodi, alle tecniche, ai comportamenti emblematici dello stile professionale e umano di Marzio Rosi.Come da tradizione il Festival promuove nuovi compositori e nuove composizioni. Quest’anno le prime assolute saranno 7, quattro delle quali, per Organo e Percussioni, riempiranno per intero il primo concerto serale nella Cattedrale di Campobasso, continuando così a perseguire la riuscita scelta, inaugurata nella scorsa edizione, di portare il Festival in un altro dei luoghi simbolo della città.
I Conservatori ospiti dell’ottava edizione sono il Conservatorio di Pamplona che per il terzo anno consecutivo ha accolto il nostro invito, il Conservatorio di Salerno che è ormai al sesto anno consecutivo di partecipazione, il Conservatorio di Messina già ospite esattamente 10 anni fa e il Conservatorio di Venezia per la prima volta al Festival.
Il Festival resta ancorato allo spirito che da sempre accompagna il progetto: la costruzione di una rete fra Istituzioni di Alta Cultura che catturi e faccia crescere in un progetto didattico e professionale condiviso i tanti giovani talenti che frequentano le nostre Istituzioni. Il patrimonio intellettuale, culturale e professionale che esprimono i Conservatori spesso è sconosciuto al di fuori del proprio ristretto ambito.
Festivalpercussioni, per questo, vuole contribuire ametterlo in connessione e farne conoscere le straordinarie potenzialità. Il Festival ha favorito nei tanti anni l’incontro di docenti e di studenti nella prospettiva di condividere percorsi artistici e didattici indirizzati verso l’innovazione e la ricerca. Anche nelmetodo di lavoro e nella prassi organizzativa del Festival si sono da sempre cercate strade nuove che potessero maggiormente alimentare la straordinaria capacità di rinnovamento delle nostre Istituzioni. La passione come sempre sarà il carburante che alimenterà questi quattro giorni di attività. Come sempre gli studenti al centro, principali protagonisti nell’aggiungere un ulteriore tassello per la costruzione del loro futuro artistico e professionale.
Giulio Costanzo
I Luoghi e gli Spazi del Festival
4 maggio
Auditoriumdel Conservatorio
ore 11 Prove aperte
Giardino del Conservatorio
ore 18,30 Concerto di Apertura della VIII edizione
del Festivalpercussioni 2017
Chiesa Cattedrale di Campobasso
ore 19,15 Concerto per Organo e Percussioni
5 maggio
Auditoriumdel Conservatorio
ore 11 Masterclass di Salva Tarazona, Conservatorio di Pamplona
Auditoriumex Gil
ore 17 Premio Internazionale Marzio Rosi
Proiezione pubblica delle composizioni audiovisive ammesse alla finale
ore 18,15 Lezione-conferenza di Matteo Patavino, Musicologo
ore 19,30 Concerto
6maggio
Teatro Savoia
ore 11,30 Concerto
Auditoriumdel Conservatorio
ore 14 Laboratorio di Maria Grazia Armaleo
ore 15,30 Masterclass di Pasquale Bardaro
ore 17,15 Concerto Pasquale Bardaro e Fausto Ferraiuolo
Teatro Savoia
ore 21 Concerto
7 maggio
Auditoriumdel Conservatorio
ore 10 Laboratorio di Maria Grazia Armaleo
ore 11,30 Masterclass di Massimo Cusato
Spazio Antistante Teatro Savoia
ore 18,30 – Suoni Aperti e Flash Mob
Teatro Savoia
ore 21 Concerto
Proclamazione e premiazione del vincitore della IV edizione del Premio Internazionale per Composizioni Audiovisive Marzio Rosi