vengoconquestamiaadirvi/Zio Nicola, la prostata ed il ticket

Un caro saluto, la foto di oggi rappresenta la parte bella dell’inverno: è stata realizzata con un telefono da un mio carissimo amico mentre andava la mattina a lavorare, non è periodo di andare a spigolare, anzi oramai non si usa più, e quindi andando a lavorare la mattina alle sette, ha realizzato questa splendida foto.

Mi piacerebbe se il mio amico questa stessa foto la realizzasse con un’alba estiva, i coloro sarebbero ancora più belli con la vegetazione, solo che la foto la dovrebbe scattare intorno alle cinque di mattina. Ho capito: gli chiedo scusa e lo esonero dallo scatto fotografico.


Fatto il cappello, sennò prende freddo, al mio articolo, partiamo con le cose da dire.
Oggi voglio parlarvi, se qualcuno leggerà: di visiti specialistiche a pagamento presso la ASREM, mi hanno detto che si chiamano INTRAMOENIA, e di quello che succede in parte della sanità molisana.


Il “racconto” di oggi lo faccio partire da zio Nicola (ex) arzillo vecchietto di un paese della provincia molisana. Non importa il paese, importa il fatto che per arrivare dal suo paese a Campobasso per una visita medica il nostro arzillo ottantenne impiegherebbe oltre un’ora. Zio Nicola vive da solo, è vedovo e purtroppo non ha avuto figli. Lavorava nell’edilizia, quando l’edilizia “lavorava”, ma purtroppo non è mai riuscito a lavorare con le “marchette”, quindi è andato in pensione con una pensione bassa. Vive in una casa affianco al fratello che di figli ne ha avuti tre, e sono proprio i tre nipoti ad occuparsi di zio Nicola.


Il nostro anziano zio deve sottoporsi ad una visita specialista di urologia. Urologia specialità molto richiesta soprattutto dai pazienti anziani, che sono proprio quelli più attaccabili dal Covid. Che C’entra? Lo vedremo tra poco.


Meno male che la visita l’avevano prenotata sei mesi di anticipo ed i nipoti hanno avuto modo di programmare una giornata di ferie, almeno quello di loro che lavora alla Sevel, per riuscire ad avere un giorno di ferie. Sappiamo tutti che problema è programmare un giorno di ferie “fuori ordinanza”. La mattina il nipote (Alessio) di buon ora, ancora prima dell’alba della foto, mette in macchina lo zio e si recano a Campobasso. Appuntamento per le dieci all’ambulatorio di via Petrella, Alessio “and uncle” arrivano con largo anticipo ed Alessio decide, non può fare diversamente, di pagare il ticket per la visita.

Si avvicina al “totem” delle prenotazioni e pigia il bottone per il pagamento ticket, arriva allo sportello e….bababuba….. le visite intramoenia si pagano presso l’ospedale Cardarelli, a Tappino, perché udite, udite: press l’Ospedale Cardarelli “risiede” l’unico terminale dell’Asrem ad emettere ricevute per i, pagamento delle visite di intramoenia.


E qui dobbiamo vedere se io, il nipote Alessio e zio Nicola, abbiamo capito
Zio Nicola deve fare una visita, sempre zio Nicola, ha ottanta anni, un’età critica per tutto ed anche di più in periodo di Covid, zio Nicola dopo un’ora di viaggio in macchina deve andare da Via Ugo Petrella a Tappino perché l’unico terminale abilitato è presso l’Ospedale Cardarelli, portando all’interno del nosocomio di contrada Tappino altre persone che, speriamo di no, potrebbero anche essere portatori di covid, ma potrebbero anche raccogliere il Covid se si accentrano delle persone in ununico posto.
Zio Nicola, seguendo la cosa come fanno i nostri anziani, in silenzio ma con attenzione, ad un certo punto chiede ad Alessio.

“Scusa ma tuo figlio di undici anni l’altro giorno mi ha fatto vedere sul suo telefono delle foto che aveva fatto il cugino che vive a Napoli. Ma il computer non può funzionare come i telefonini dei miei pronipoti?” eh, zì Nicò quando all’ASREM lo scopriranno lo faranno. Anzi, zio Nicola, che dici di fare tu un poco di assistenza informatica al servizio sanitario molisano?


Per non perderci ancora in altre chicchere il succo è che: devi fare una visita ambulatoriale in via Petrella aCampobasso, ma la la visita intramoenia, sembra, si possa pagare solo al CUP di Contrada Tappino.
Chi vuol essere lieto sia, nonostante il commissariamento, nel doman non v’è certezza.
Abbracci e baci (tutto telematico causa covid) con un affettuoso e rispettoso: Statevi arrivederci.


Franco di Biase

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