Venafro/ Domani va in scena ‘Nei miei panni_Le due facce del bullismo’

Riceviamo e pubblichiamo

Domenica 21 agosto alle ore 21:00, a Venafro in piazza Antonio De Curtis, verrà messo in scena “Nei miei panni_Le due facce del bullismo”. Il testo, di Greta Rodan, è interpretato da Andrea Cacciavillani, accompagnato dalla musica del Maestro Francesco Cipullo e dalla performance canora e artistica di Vania Trivisonno. Il monologo racconta il bullismo da due punti di vista, quello del bullo e quello del bullizzato, due facce della stessa medaglia di disagio da indagare e comprendere, cercando anche di capire quale sia il ruolo degli adulti. Lo si fa attraverso la prosa, la musica, l’arte, strade diverse che possano coinvolgere lo spettatore e provare a disegnare la strada per un cambiamento.

L’evento è patrocinato dal Comune e dalla Pro Loco di Venafro e dall’Associazione Stop Bullismo ODV.

Il costo del biglietto è di 5 euro.

Di seguito l’incipit di Nei miei panni:

“La notte non dormo, mia madre pensa di sì ma non dormo, divoro libri, guardo film che i miei compagni e amici (amici, mah, non so nemmeno se si possa dire che ho degli amici) neppure hanno idea che esistano. E un poco mi vergogno, perché vorrei essere come loro e avere i loro interessi, indossare i loro vestiti e il loro cuore, la loro forza. Io sono debole, ho paura di tutto, ho paura di rispondere a una domanda o a una provocazione, a un’offesa, e ho paura di non rispondere, ho paura che la voce non venga fuori e infatti non lo fa, strozzata, incastrata, come se non ne avessi, “parla, cavolo, parla” ma lei sta lì, da qualche parte nel mio corpo, incastrata tra il fegato, l’intestino, con le budella che mi si contorcono per la rabbia di lasciare che mi insultino, che dicano che mio padre è un fallito, mia madre una puttana e che io sono uno zero, sono il nulla, sono grasso, un grasso nulla con la sua grassa voce che non riesce nemmeno a sentirsi. Tommaso lo dice sempre, e ora penso che abbia ragione lui e che faccia bene a dirmelo, che non dovrei nemmeno uscire, dovrei chiudermi in casa e continuare a mangiare, a leggere, a guardare film, restando in silenzio, mentre i vincenti, come Tommaso, se ne vanno in giro a sputare in faccia a quelli come me, con i loro vestiti firmati, con il loro coraggio. Io sono un vigliacco, un grasso vigliacco che la notte non dorme e che di giorno vorrebbe sparire.”

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